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Autore: Disenchanted8    26/07/2015    0 recensioni
Come si può capire dal titolo questa sarà una raccolta di 15 One Shot, con protagonisti Stiles e Derek, ognuna delle quali sarà basata su una canzone diversa. Le canzoni non sono state scelte da me da una challenge indetta su Ask.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Gimme!Gimme!Gimme! (A man after midnight.)

E' quasi l'una di notte ed io sono ancora inchiodato su questo divano a guardare la televisione, l'insonnia e la paura di cadere nel mondo degli incubi non mi lasciano riposare tranquillamente. Mi sembra di essere tornato a quando ero solo un bambino e mia madre era appena morta e non riuscivo a chiudere gli occhi neanche per dieci secondi senza iniziare ad urlare come un indemoniato. Per fortuna c'è la maratona notturna di Agents of Shield a tenermi compagnia. Guardandolo mi viene da pensare a quanto vorrei che la mia vita fosse come la loro. Si, d'accordo, non è che la mia vita sia tranquilla e pacata come quella di qualsiasi altro adolescente, (voglio dire licantropi, kanima, druidi) ma almeno in quel caso sarei addestrato su come combatterli e potrei andarmene in giro con qualcosa di più efficace della mia fedele mazza da baseball che mi tiene compagnia anche in questo momento. Sbuffo un sorriso al pensiero di quanto tempo io e Scott abbiamo passato immersi nei fumetti della Marvel a sognare di avere super poteri e salvare il mondo, chi avrebbe mai immaginato che lui ci sarebbe riuscito? 

Vado in cucina a procurarmi qualche cibo spazzatura con cui passare il resto di questa notte che si prospetta essere ancora decisamente lunga. Mio padre ha iniziato il turno a mezzanotte e non ho idea di che ora sarà quando tornerà a casa. Ultimamente odio passare la notte da solo, non è sempre stato così, fino a qualche tempo fa mi faceva piacere perchè potevo restarmene in piedi fino a tardi a battere tutti i record ai videogames senza nessuno che mi facesse la predica ma da un periodo a questa parte, ogni volta che mio padre mi annuncia il turno di notte l'ansia mi assale. Ho la sensazione di star perdendo lucidità, come se ci fosse qualcosa che non va nella mia testa, Deaton ci aveva avvisati che avremmo continuato a sentire l'oscurità dentro di noi, come un laccio intorno al cuore, come una cicatrice, ma non pensavo sarebbe stato così. Volevo chiedere a Scott di passare la notte da me ma gliel'ho chiesto già tre volte nell'ultimo mese e non mi andava di destare sospetti. Poco male, aspetterò il ritorno di mio padre insieme al mio fidato televisore. Fortunatamente domani è domenica.

Poggio i rifornimenti sul tavolino davanti al divano e butto uno sguardo alla finestra. Fuori il vento impazza, al meteo avevo sentito dire che avremmo avuto un autunno molto piovoso, a quanto pare non si erano sbagliati. La notte è scura, la luce dei lampioni la rischiara appena ed io mi trovo a pensare a Derek mentre faccio scorrere un'unghia sul vetro. Avrei voluto chiamare lui. In ognuna delle mie notti trascorse da solo, a rigirami nel letto, ad urlare per la paura provocata dai miei incubi avrei voluto ritrovarmelo accanto. Come in uno di quei film strappalacrime che Lydia mi ha costretto a vedere insieme a lei almeno una dozzina di volte. Prima di partire per riportare Cora in Sud America mi aveva promesso che una volta tornato avremmo parlato di noi, della nostra situazione, ma non l'ha mai fatto ed io non ho mai avuto il coraggio per chiedergli nulla. Ha sicuramente altre cose per la testa in questo periodo, con il Cacciatori messicani che hanno catturato lui e Peter e tutto il resto. 

Ogni volta che fuori inizia a farsi buio ed io sono da solo ho iniziato ad immaginare che lui arrivasse, scacciasse via le ombre che mi circondano e mi tirasse fuori da quella notte senza fine che mi sembra di star vivendo ma ovviamente non è mai successo. Sento un rumore proveniente dal piano di sopra, fortunatamente tengo sempre il televisore ad un volume contenuto, e afferro saldamente la mia fidata mazza. Quale psicopatico fuori di mente deciderebbe mai di derubare la casa dello Sceriffo? Ma è ufficiale, c'è qualcuno in casa perchè sento dei passi lungo il corridoio e lenti verso le scale. Di sicuro non è nessuno dei miei amici. Scott mi ha mandato l'ultimo messaggio appena dieci minuti prima, dicendo che stava crollando e che Isaac era già partito da un pezzo sul pavimento, con la faccia seppellita nel libro di chimica di cui continua a non capire nemmeno una riga. Forse sono i gemelli! Sono venuti a torturarmi nel tentativo di convincere Scott a farli diventare parte del pack! Mi riscuoto subito pensando che persino loro potrebbero arrivare a comprendere quanto stupida sia come azione. I passi si fanno sempre più vicini e quando raggiungono l'ultimo gradino io sono pronto a sbattere la mia mazza in faccia al presunto aggressore.

- Cosa diavolo ci fai con una mazza da baseball nel soggiorno? - Derek Hale, perfettamente vestito di tutto punto, non si scompone neanche per un secondo nel trovarsi una mazza da baseball a tre millimetri dal naso. 

- Ehi! Tu hai gli artigli, io ho una mazza! La vera domanda qui è: cosa diavolo ci fai tu al centro del mio soggiorno a quest'ora della notte? -

Cerco di mascherare il fatto che mi stia praticamente per venire un infarto anche se è sostanzialmente inutile dal momento che i suoi super sensi da lupo del cavolo gli permettono perfettamente di capire come mi sento. Il problema è che non so se il mio cuore minaccia di uscirmi dal petto perchè effettivamente mi sono spaventato o perchè Derek Hale è nel mio soggiorno. All'una di notte. Senza un buon motivo apparente.

- Sono venuto a controllarti ma in camera non c'eri. Ho sentito la televisione e ho pensato potessi essere di sotto. - lo dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo ma non lo è.

- Sei venuto a controllarmi? - non riesco a trovare un senso a queste parole - Si, Stiles. Sono venuto a controllarti. Lo faccio ogni notte, in particolare quando sei da solo. - Per la prima volta nella mia vita mi ritrovo senza parole. Questo è un evento più unico che raro. Dovrò ricordarmi di segnarlo sul calendario appena riesco a riprendermi. - Cosa? Perchè? - Derek sospira, si toglie la giacca di pelle e si sistema sul divano. Io lo seguo senza dire una parola. Ho l'impressione che voglia iniziare un discorso e visto che questo è un evento altrettanto raro, non voglio combinare casini. - Perchè sono preoccupato per te. - non mi guarda negli occhi mentre parla ma non ho bisogno di essere un licantropo per capire che è sincero - Conosco gli effetti del rituale che hai eseguito con Scott ed Allison ma loro stavano già bene quando io sono tornato mentre tu no. Tu sembri sempre più fuori di te ed io ero preoccupato che potesse accaderti qualcosa. - Continuo a starmene zitto anche perchè non saprei proprio cosa dire. Dovrei dirgli di stare tranquillo, che ci sono già passato? Dirgli che le sue parole mi rendono felice? Dovrei dirgli che ho paura e vorrei trovare una soluzione? Nessuna di queste opzioni renderebbe la situazione migliore, inoltre lui può sentire tutto attraverso gli agenti chimici che fuoriescono dal mio corpo. Ho le mani impegnate a giocherellare con un filo penzolante della vecchia felpa che indosso, non lo guardo negli occhi ma lui guarda me e afferra una mia mano tra le sue. Sono calde e adoro la sensazione di avere la sua pelle a contatto con la mia. - Ascoltami. Lo so che ti avevo promesso che avremmo parlato di noi quando sarei tornato e che poi non l'ho fatto ma questo non significa niente. Io tengo a te Stiles, molto più di quanto lascio trasparire. - alzo la testa e vorrei continuare a rimanere in silenzio perchè ho paura di uscirmene con qualcosa di molto stupido - Anche io tengo a te. - dico solo. Lui sorride. E' un sorriso piccolo, ma è il più bello che gli abbia mai visto fare da quando ci conosciamo. - Risolveremo questa situazione insieme, okay? - io annuisco solamente perchè continuo ad essere preoccupato. - Non ti lascio solo. Ne verremo a capo. - Istintivamente tiro via la mia mano dalle sue e mi getto tra le sue braccia. Derek non dice nulla, in un primo momento rimane impietrito e io inizio a pensare di aver commesso una stupidaggine, ma poi ricambia il mio abbraccio e mi stringe forte e mi posa un bacio sulla nuca. Mi accoccolo a lui e lui continua a tenermi un braccio posato sul fianco e per la prima volta dopo tanto tempo inizio a sentirmi bene. C'è ancora qualcosa di oscuro che si muove dentro di me ma con Derek accanto mi sento forte e rassicurato. Guardiamo insieme Agents of Shield, gli spiego la trama mentre lui mi accarezza distrattamente. Derek rimane vicino a me per tutta la notte, rimango poggiato sul suo petto per tutto il tempo, e quando le prime luci del mattino si fanno vedere mi accompagna a letto e continua a rimanermi accanto finchè non riesco a prendere sonno ed ho la sensazione che continui a farlo anche dopo.

   
 
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