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Autore: Blue Heads    26/07/2015    4 recensioni
Tom Orvoloson Riddle aveva dovuto attendere a lungo per poter attuare il suo piano: erano trascorsi undici anni prima che qualcuno trovasse il diario, e quasi altri cinque si erano resi necessari perché il legame tra le due anime diventasse sufficientemente profondo.
Il quinto anno ad Hogwarts... Curioso che anche lui avesse avuto proprio quell'età quando a sua volta aveva aperto la Camera dei Segreti.
La sua vittima col tempo si era rivelata meno sciocca del previsto, rendendo l'attesa meno tediosa, ma ciò non influenzava minimamente le sue intenzioni, né intaccava la sua determinazione: Ginevra Weasley non aveva scampo.
Certo, l'intelligenza della giovane superava le sue aspettative, e lo forzava a muoversi in fretta; ma ormai ogni cosa era predisposta. Dopo tanta attesa, il momento era giunto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Tom O. Riddle, Tom Riddle/Voldermort
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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IMPORTANTE:
Questa storia tiene conto degli avvenimenti della saga di Harry Potter solo fino al momento in cui, ne "La Camera dei Segreti", Ginny trova il diario di Riddle. Gli eventi degli anni successivi non sono mai avvenuti: Ginevra continua a scrivere nel diario fino al suo quinto anno di scuola, e solo allora aprirà la Camera. Nel prologo vengono narrati su due piani temporali gli avvenimenti di questi cinque anni. I capitoli successivi riprendono da dove il prologo si conclude.





 

Capitolo 0 e -1



Tom Orvoloson Riddle aveva dovuto attendere a lungo per poter attuare il suo piano: erano trascorsi undici anni prima che qualcuno trovasse il diario, e quasi altri cinque si erano resi necessari perché il legame tra le due anime diventasse sufficientemente profondo.
Il quinto anno ad Hogwarts… Curioso che anche lui avesse avuto proprio quell’età quando a sua volta aveva aperto la Camera dei Segreti. 
La sua vittima col tempo si era rivelata meno sciocca del previsto, rendendo l’attesa meno tediosa, ma ciò non influenzava minimamente le sue intenzioni, nè intaccava la sua determinazione: Ginevra Weasley non aveva scampo.
Certo, l’intelligenza della giovane superava le sue aspettative, e lo forzava a muoversi in fretta; ma ormai ogni cosa era predisposta. Dopo tanta attesa, il momento era giunto.

 



3 mesi e 19 giorni prima

8 Aprile 1997

Finalmente: il richiamo del suo padrone. Cinquantaquattro anni, quanto tempo era passato. Quanto tempo che non uccideva.
Una volontà incontrastabile lo trascinava fuori dal suo lungo sonno; srotolò le sue spire 
intorpidite e scivolò pesante verso la sua nuova Signora.

 

4 anni, 11 mesi e 0 giorni prima

 

Anno I, 27 Agosto 1992

Caro diario,
mi chiamo Ginevra, Ginny per tutti. Ho 11 anni e non vedo l’ora di andare a Hogwarts, manca così poco!

 

Ciao Ginevra. Io sono Tom.



 

3 mesi e 19 giorni prima

8 Aprile 1997

L’intera Casa di Grifondoro era riunita nella Sala Comune; i volti dei ragazzi, illuminati dalla luce tremula delle torce, tradivano stanchezza e tensione. Attorno al camino, un gruppo di studenti del quinto e del sesto anno discuteva concitatamente.
<< Che spreco di tempo, sarà il solito falso allarme. Pensare che adesso potrei starmene a letto! >>
<< Ron, sei il solito bambino! >> Lo rimproverò Hermione << Se ci hanno radunati qui a quest’ora, si tratta senz’altro di una faccenda estremamente grave >>
Ginevra intervenne a favore dell’amica: << Hermione ha ragione, dev’essere qualcosa di serio>> ... e non sono sicura di voler sapere di cosa si trattaaggiunse silenziosamente.
La conversazione fu interrotta dallo spalancarsi del ritratto: l’intera Sala ammutolì mentre la McGranitt faceva il suo ingresso.
<< Come alcuni di voi avranno senz’altro capito, non vi avremmo convocato nel cuore della notte se la questione non fosse della massima urgenza >> esordì la professoressa con l’espressione più cupa che i ragazzi le avessero mai visto in volto << Justin Finch-Fletchley, un vostro compagno Tassorosso, è stato trovato pietrificato nell’ala est del quinto piano, meno di un’ora fa. >>
Un forte brusìo percorse la sala, mentre i Grifondoro si lambiccavano in congetture. La notizia pareva aver colpito particolarmente gli studenti del sesto anno, gli unici a conoscerlo veramente: Harry, Seamus e Dean bisbigliavano agitati, mentre Lavanda taceva, guardando impotente Calì, che scuoteva il capo, negando a sé stessa la sorte del suo ragazzo. Ron e Hermione si scambiarono un’occhiata preoccupata, mentre la voce della McGranitt riportava la sala all’ordine: << Le nuove norme di sicurezza vi saranno comunicate domattina. Nel frattempo, vi consiglio vivamente di non allontanarvi dai vostri dormitori. Per nessuna ragione >>.

 

 

4 anni, 6 mesi e 16 giorni prima
 

Anno I, 11 Febbraio 1993

Caro Tom,
Per San Valentino quest’anno si possono mandare messaggi cantati. Vorrei tanto scrivere una poesia a Harry, ma non so proprio da dove cominciare! Cosa potrebbe piacere a un ragazzo? Aiutami tu, ti prego!

 

Hai fatto bene a chiedere a me, Ginevra, ti aiuto volentieri. Cosa ami di lui? Oltre ai suoi  famosi occhi verdi, s’intende.

 

Beh, quei lucenti capelli neri, che ti fanno venire voglia di accarezzarli, e poi… la sua storia straordinaria, il suo coraggio… insomma, ha sconfitto Tu-Sai-Chi per ben due volte!!

 

Lasciami pensare… non è semplice riuscire a trasmettere tutta la sua magnificenza e la profondità dei tuoi sentimenti in pochi versi, è una vera sfida…

 

« Occhi verdi e lucenti di rospo in salamoia,

capelli neri e lucidi come di corvo in volo,

vorrei che fosse mio, quale divina gioia!

L'eroe che ha sgominato del Mago Oscuro il dolo. »

 

Che ne pensi? Potrebbe essere all’altezza dell’ insuperabile Harry Potter?

 

3 mesi e 3 giorni prima

24 Aprile 1997

Lo sguardo di Luna sembrava vagare nel vuoto oltre la finestra, quando all’improvviso s’illuminò. << Ginny! >> Si voltò verso l’amica. 
<< Ti cercavo ieri mattina, però… non ti trovavo! Ma dov’eri finita? >> Gli occhi di Luna si sollevarono verso l’alto, seguendo i gorgosprizzi che volteggiavano sopra la testa della compagna. Ginevra si fece pensierosa, le sopracciglia aggrottate nel tentativo di ricordare…

                                                                                                                                                                                                                        Ieri mattina… dov’ero?

 


3 anni, 10 mesi e 15 giorni prima

Anno II, 12 Settembre 1993

Caro Tom,
Il nuovo anno è appena iniziato e sono già preoccupata. Grazie al caro professor Allock, adesso in Difesa contro le Arti Oscure non capisco niente (bello era bello, diciamocelo, ma…).
Lupin, il nuovo insegnante, sembra un tipo comprensivo, ma rischio comunque di prendere Troll! Seguire le nuove lezioni è impossibile.

 

Se vuoi potrei darti una mano io, Difesa era la mia materia preferita. Ti assicuro che non è difficile, se spiegata da un insegnante competente.

 


2 mesi e 23 giorni prima

4 Maggio 1997

Celata dalla notte e dal mantello, la giovane donna camminava invisibile attraverso i prati di Hogwarts, pallidamente illuminati da un’aspra falce di luna.
Una volta giunta in prossimità della capanna si arrestò e sfoderò la bacchetta, pronta a sterminare gli unici esseri in grado di ostacolare il servo di Salazar.

«I ragni fuggono davanti al Basilisco, perché è il loro nemico mortale e il Basilisco fugge solo quando ode il canto del gallo, che gli è fatale.»

 

2 anni, 11 mesi e 8 giorni prima

Estate II-III Anno, 19 Agosto 1994

 

Non li sopporto più! Idioti, trogloditi, BABBUINI!!! Quegli impiccioni! C’è sempre qualcuno che vuole sapere come sto, cosa faccio, cosa mi passa per la testa… Non fanno altro che intromettersi, come si può essere così invadenti?
Ah, nel caso te lo stessi chiedendo, sto parlando di quegli altri esseri nati dai miei stessi genitori… Che, parentesi, non sono da meno…
Ho bisogno di spazio! ARIA! Non ho mai un po’ di privacy in questa famiglia!

 

In questo caso, temo di non poterti capire: non ho mai conosciuto i miei genitori, né avuto fratelli.
Mia madre è morta dandomi alla luce, sono cresciuto in un orfanotrofio senza che alcun parente venisse mai a cercarmi.

 

Mi disp

Scusami, non

 

Avevo dei compagni, in orfanotrofio, ed erano anche loro invadenti, ma… in modo meno affettuoso.
Sia nelle loro presenze, che nelle loro assenze.



 

2 mesi e 22 giorni prima

5 Maggio 1997

Il sole era scomparso da tempo oltre le cime degli alberi e il cielo iniziava ormai ad imbrunire, quando Ginevra si riscosse e distolse lo sguardo dalla finestra. La biblioteca era deserta; giù nella Sala Grande, la cena doveva essere cominciata da un pezzo.
Sospirò, scostando i capelli dal volto stanco; la fine delle lezioni si avvicinava sempre più, e con essa i GUFO, ma lei non riusciva studiare. Trovare il tempo non era l’unico problema: quel giorno, approfittando dell’assenza di allenamenti di Quidditch, aveva trascorso l’intero pomeriggio sui libri, determinata a lavorare sodo fino a cena; ma aveva desistito dopo aver memorizzato a malapena sei pagine. Fisicamente non si era allontanata dai testi, ma la sua mente era altrove.
Troppe preoccupazioni affollavano i suoi pensieri, più concrete e più pressanti degli esami.
Gli attentati, cominciati un mese prima, non si erano fermati. Quel pazzo che si firmava come l’Erede di Salazar continuava a predicare la superiorità dei maghi purosangue sui nati babbani e i “sangue sporco”, dichiarando di aver aperto la leggendaria Camera dei Segreti e averne liberato il mostro, per epurare la scuola da coloro che Salazar avrebbe ritenuto indegni. Pazzo e visionario; ma le vittime erano reali. Finora non c’erano stati morti, ma ben quattro studenti erano stati pietrificati, mentre gli altri mezzosangue tremavano dal terrore.
Non sarebbe stato prudente aggirarsi sola per il castello deserto, ma lei veniva da una famiglia purosangue; non era per sé che si preoccupava, ma per i suoi amici, prima fra tutti Hermione. Quella ragazza era la dimostrazione vivente di quanto poco contasse il sangue: nata da genitori babbani, era la strega più dotata e promettente del suo anno, se non dell’intera scuola. Quanto doveva essere cieco il sedicente “Erede”!
Erede di cosa, poi? Sangue così antico da essere marcio e insulsi pregiudizi.
Se tutto ciò non fosse stato sufficiente a distrarla dai suoi doveri, altre preoccupazioni si sommavano alle prime, sotto la forma di inspiegabili quanto improvvisi vuoti di memoria. Non sapeva dire con esattezza quando fossero cominciati, ma erano passati più di due mesi da quando aveva iniziato a notarli: alle volte le capitava di ritrovarsi in angoli sperduti del castello senza sapere come ci fosse arrivata e notava, non senza una certa apprensione, di avere buchi di ore intere nelle quali non aveva idea di cosa avesse fatto. Quella stessa mattina si era ritrovata in Sala Grande a fare colazione, ma non ricordava di esserci andata, né di essere andata a dormire la sera prima. Cosa le stava succedendo? Forse era solo frutto dello stress, ma se non era già pazza, lo sarebbe diventata a breve.
Gettò libri e appunti in borsa, senza riguardo; come avrebbe potuto importarle degli esami, quando vite innocenti erano in pericolo e la sua sanità mentale era chiaramente compromessa?



 

2 anni, 8 mesi e 1 giorno prima

Anno III, 26 Dicembre 1995

 

All’indomani del fantomatico Ballo del Ceppo, l’intero Castello sembrerebbe dormire. A quanto pare sono la sola ad essere sveglia stamattina, sarà perché sono l’unica a non aver passato il dopo-serata a pomiciare…
Del resto, io sono andata al Ballo con Neville: per carità, quando si dimentica di doversi sentire in imbarazzo è anche simpatico, ma quasi neanche mi guardava in faccia per paura di darmi l’idea sbagliata! Come se non sapessi benissimo che mi ha invitato solo perché Hermione l’ha respinto… a proposito di Hermione: ieri sera era raggiante accanto a Krum -sai chi è, vero?- e ha lasciato mezza scuola a bocca aperta: nessuno –tranne la sottoscritta- sapeva che sarebbe andata al Ballo accompagnata da uno dei Tre Campioni. Per quel che riguarda gli altri due campioni, invece, Fleur Delacour era meravigliosa e altezzosa come sempre, accanto ad un Tassorosso dell’ultimo anno di cui non ricordo il nome - ma che ha un’aria da snob da fare concorrenza alla sua- mentre Cedric Diggory è venuto con Cho: quell’oca ha preferito piantare Harry e uscire col bel Campione di Hogwarts, piuttosto che col suo ragazzo… Quindi cos’ha pensato bene di fare Harry? Ma ovviamente è venuto da me a chiedermi di rimpiazzarla! Così, senza neanche pensare che anch’io potrei avere dei sentimenti, e che magari potrei non saltare dalla gioia all’idea di andare al ballo col ragazzo che mi piace da anni, al quale piace un’altra e mi ha invitato come ripiego di emergenza solo perché questa gli ha dato buca… Come ha potuto pensare che io avrei anche solo preso in considerazione una proposta del genere?!? MA DANNAZIONE, ho ancora un orgoglio, un po’ di amor proprio!!!
Alla fine l’idiota è andato al Ballo con Padma Patil, ma non l’ha degnata di uno sguardo: quel cretino ha passato l’intera serata a fissare Cho e Cedric che si divertivano.
Evidentemente, Hermione si sbaglia: non è solo Ron ad avere la sensibilità di un cucchiaino.



 

1 mese e 13 giorni prima

14 Giugno 1997

Ginevra sedeva sul davanzale freddo della guferia, quando la voce del fratello la strappò brutalmente dai suoi pensieri: << Ehm… Ciao? >>.
Ginevra alzò gli occhi al cielo, sbuffando.
<< Ron, dimmi quello che sei venuto a dirmi o sparisci. >>
<< Volevo solo chiederti come stavi… sai, sei mia sorella, me ne accorgo se qualcosa non va. E anche gli altri sono preoccupati: scompari di continuo, e quando ci sei, sei… strana >>.
<< Mai stata meglio. Aspetta, fammi pensare… in effetti quando non eri qui era meglio. >> Disse lei, guardandolo truce. << Non ti è mai capitato di voler essere lasciato solo a pensare? >>.
In un’altra situazione, le attenzioni di suo fratello sarebbero state quasi commoventi. In un’altra situazione, la sua espressione mortificata ed il rossore che gli tingeva le orecchie l’avrebbero fatta sentire in colpa. Ma in questa situazione, le sue parole assumevano un solo significato alle orecchie di Ginevra: qualcosa non andava, ed ormai era palese. I suoi timori sfocati acquisivano nuova concretezza, e dentro di lei alla paura si mescolava quell’ira che un momento prima era latente, ma ora divampava in lei, obnubilante.
Fu quell’odio immotivato a spingerla ad infierire, sprezzante. << Ah, giusto: tu non pensi >>.



 

2 anni, 7 mesi e 26 giorni prima
 

III Anno, 1 Gennaio 1995

Buongiorno Tom!
O forse sarebbe più corretto dire “buona notte”, vista l’ora.
Io e Hermione siamo appena tornate dalla festa di cui ti avevo parlato. Sono stanca morta, ma la serata è stata fantastica! Non credevo che le feste babbane potessero essere così divertenti. Ho ballato tutta la sera e mi sono divertita come un’idiota =) 
 

 

Mi astengo da ogni commento.

 

Sì sì, bravo. Comunque, ho scoperto un nuovo tipo di ballo, il tango: devo assolutamente impararlo!

 

Ribadisco…

 

A-ha, taci! Davvero stavolta! Coooomunque: è veramente strabiliante, mai vista una danza tanto coinvolgente! Ha un che di… potente, drammatico.



 

7 giorni prima

20 Luglio 1997

Chiamato, il Basilisco scivolò a terra, sollevando alti spruzzi d’acqua.
La sua Signora attendeva, gli occhi vitrei, spalancati sull’abisso. Con il capo chino, tese il braccio verso l’uscita in un gesto perentorio: << Servo di Salazar, vai e uccidi >>.

 

11 mesi e 19 giorni prima

Estate IV-V Anno, 8 Agosto 1996

Non ho capito esattamente come sia successo, ma stasera ho un appuntamento con Matt, il mio partner di tango… Mi ha colta di sorpresa, ma sul momento ho deciso di accettare.

 

Scelta discutibile…

 

Vero che tu sei un Serpeverde razzista.

 

Del resto, cos’altro potevo aspettarmi da una Grifondoro babbanofila?

 

Chiudi il becco, Serpe! Io intanto mi diverto.
Dovresti aprire i tuoi orizzonti, sai?



 

7 giorni prima

20 Luglio 1997

Daisy Brooke aprì distrattamente il rubinetto e si sciacquò il volto segnato dalle occhiaie, cercando di lavar via l’ansia, ma non ci fu verso: figlia di babbani, era dal primo attentato che non chiudeva occhio. Quella situazione assurda la trascinava sempre più verso la follia. Come avrebbe voluto che le sue preoccupazioni potessero scivolare via assieme all’acqua... ma non le era possibile liberarsene così facilmente: sentiva il pericolo incombere. Ogni istante di vita avrebbe potuto essere l’ultimo. E tutto questo solo per la sua origine, per qualcosa che non dipendeva affatto da lei. Si sentiva in trappola.
Con un sospiro, richiuse il rubinetto. Stava per andarsene, quando un rumore alle sue spalle le fece alzare lo sguardo sullo specchio.



 

9 mesi e 14 giorni prima

Anno V, 13 Ottobre 1996

Non ti credevo una tale illusa, Ginevra. Sinceramente, pensavo fossi più intelligente.
 

E da quando intelligenza e cinismo sono sinonimi, Tom?
 

Da quando cinismo significa saper riconoscere le priorità e vedere la differenza tra indispensabile e sacrificabile
 

... e considerare la propria integrità morale sacrificabile. Tu parli di riconoscere le priorità come se fossero dati di fatto,ma non esistono priorità oggettive: solo perché tu consideri un'opzione la migliore, questo non significa necessariamente che sia quella giusta.

 

E allora chi decide cosa sia giusto, Ginevra? Credi di poterlo fare tu?
 

Credo solo che esistano dei limiti. Il fine non giustifica i mezzi.



 

3 ore prima

27 Luglio 1997

Ginevra si riscosse. La luce della luna filtrava dalle finestre del corridoio del terzo piano. Ma lei cosa ci faceva lì? Perchè ci era andata? Ora che ci pensava… quando ci era andata? Non ricordava nulla dalla fine delle lezioni del pomeriggio.
Si sentì attanagliare da una profonda inquietudine; le stranezze stavano diventando troppe per essere considerate mere coincidenze: troppi vuoti di memoria, troppi avvenimenti inspiegabili, troppo frequenti. Sentiva di non potersi più fidare di sé stessa; aveva bisogno di capire cosa le stesse succedendo, schiarirsi le idee.
Entrò in un’aula vuota, si sedette ed estrasse il diario. Forse mettere tutto nero su bianco l’avrebbe aiutata; in fondo, da cinque anni a quella parte Tom era stato il suo amico più fidato, e nei momenti più difficili non le aveva mai fatto mancare il suo sostegno.
Ma nell’aprire il quaderno una strana sensazione di torpore si insinuò in lei. Ginevra si bloccò, con la penna a mezz’aria.

                                                                                                                                                                                                                                Cosa…?
In quel momento, ogni frammento andò al suo posto.

 

o,  cosa   mistai  facendo?

 


 

Era buio e umido. Il freddo la invadeva fino al midollo e il corpo intirizzito stentava a risponderle: i sensi si annebbiavano mentre le forze le venivano meno, come risucchiate. Cercò più volte di aprire gli occhi, finché non intravide una sagoma sfocata ed evanescente innanzi a lei. Faticava a mettere a fuoco, le orecchie le fischiavano e a malapena percepiva il legno della bacchetta che stringeva in mano. Una cosa, però, la sentiva chiaramente: la stava uccidendo. Con uno sforzo disperato, Ginevra sollevò il braccio, le dita che tremavano; le parole le salirono alle labbra più rapide del pensiero, mentre l’istinto di sopravvivenza si imponeva sulla ragione:
<< Avada Kedavra >>



 

Grazie per aver letto.
Se siete interessati, questo è il link con la playlist della colonna sonora di Tom e Ginevra.

https://www.youtube.com/playlist?list=PL6CMli1an-4xbapQAwmqsPGDYrxHDjpCA
Per ora include una sola traccia, ma aggiorneremo l'elenco nei momenti opportuni con il proseguire della storia. 

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