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Autore: Masumi Sera    27/07/2015    1 recensioni
Dopo la morte di Xena, Gabrielle va in Egitto per svolgere una missione. Di ritorno dal viaggio decide di andare da sua sorella, ma lì appena arriva si ammala e comincia a delirare,e Xena che le era accanto comincia a capire che sta facendo soffrire troppo la sua amata Gabrielle. E cosi decide che deve fare di tutto per tornare da lei.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash | Personaggi: Gabrielle, Xena
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Perché noi due siamo fatte per stare insieme
 
Xena è in ginocchio a terra, con il volto inondato di lacrime, tiene ancora tra le braccia il corpo del bardo, mentre continua a ripetere: “NO, Gabrielle. NO!” , da quando lei si era abbandonata tra le braccia.

Nykoz da allora non fa che chiamare Xena, ma lei nemmeno lo ascolta, continua ad accarezzare il volto della sua amata.

“Xena! Xena ascoltami! Ti prego guardami, fidati di me, se no li perderai entrambi! Xena! Xena! Xena!”  “Perchè dovrei stare ad ascoltarti?”  “Ti scongiuro, ascoltami Xena o non potrai fare niente per salvarla e la perderai per sempre.”  Xena a questo punto lo guardò prestandogli attenzione continuando ad accarezzare il volto di Gabrielle, mentre lo ascolta.

“Cosa devo fare per riaverla con me?” gli dice con voce tremante. “ Te lo detto. Ti devi tagliare la vena del polso e farle bere il tuo sangue, prima che sia troppo tardi.”  “Sei sicuro che funzionerà?” prosegue ancora timorosa sul da farsi.  “Si. Te lo assicuro, la riavrai, e farò modo che non vi succeda più niente.”

Allora Xena, anche se titubante, estrae un pugnale che aveva dentro lo stivale destro. Adagia l’aedo sopra le sue gambe. Si prende un momento per riacquistare il controllo, si asciuga le lacrime che le bagnano il volto, tira su con il naso, e prende un respiro prima di cominciare.

Prende il pugnale, e lentamente si recide la vena del suo polso sinistro, appena il sangue inizia a uscire, il divino gli porge una coppa per versare un po’ del suo sangue per farlo bere a Gabrielle. Pulisce il pugnale e lo ripone al suo posto, poi prende una garza che gli da Nykoz.

Dopo di chè riprende il bardo tra le braccia e le alza il volto aprendole la bocca per fargli bere il sangue. Qualche secondo dopo avverte che il corpo tra le sue braccia inizia a diventare caldo riprendendo il suo colorito.

Nykoz, si mette in ginocchio vicino a loro, e dice a Xena di posare la sua mano sul ventre di Gabrielle, mentre lui deposita le sue una sulla fronte della guerriera e l’altra sopra la fronte del bardo, iniziando a recitare una formula: “Proteggete questa donna e la creatura che porta in grembo, fate che non si separi più dalla sua amata e viceversa. Salvatele dai cattivi disegni che il destino ha in serbo per loro, e fate sì che riescano a superare anche la morte, finchè la loro linfa vitale non si esaurirà.”

Una luce blu, avvolge le due donne, ma subito scompare.

Xena guarda ora il volto di Gabrielle, e sorride vedendo che ha gli occhi aperti, che la osservano come meravigliata.

“Oh amore mio, mi sono sentita morire di nuovo quando sei crollata fra le mie braccia. È stato come se mi stessero uccidendo un’altra volta.” Lentamente si avvicina al suo volto e vi deposita un bacio.  “Per te lo farei altre mille volte, non sono niente se tu non se al mio fianco. Mi sembra di essere incompleta, come se fossi divisa a metà. Tu sei la parte che mi sostiene e non posso fare a meno di te.”

Xena era commossa dalla bellezza delle parole che le  aveva detto, l’avevano colpita nel profondo. 

Piano piano, Gabrielle si sollevò dalla sua posizione e si voltò mettendosi di fronte alla sua compagna, che ora le scrutava lo sguardo cercando di incanalare tutte le emozioni che le stava trasmettendo.
 
Il mattino seguente ...

Xena si era svegliata da qualche minuto, ed ora stava osservando la figura distesa accanto a lei che dormiva beatamente, e che ora le dava le spalle.

“Quanto sei bella tesoro mio, non so cosa abbia fatto per meritarti, ma dopo quello che è successo e dopo il tuo sacrificio... ti prometto che prima di fare un qualsiasi gesto insensato penserò a te, e a quella creatura che tu custodisci e proteggi.”

Con calma e senza fare rumore si mette vicino a lei e le bacia la guancia molto teneramente.

“Meglio per te che rispetti questa promessa, se no te la faccio pagare cara.”

Gabrielle che si era svegliata sentendo le parole di Xena, aveva deciso di farle credere che dormiva.  Xena sorpresa, si scosta da lei. “Ma come eri sveglia?”  “Oh mia cara, ho imparato dalla migliore, che credi.” Le aveva risposto lei con un sorriso sornione.

Si gira verso Xena e con assoluta lentezza le si avvicina. La guarda negli occhi, e dopo essersi osservate in quei occhi che trasmettevano gioia, si diedero il buongiorno con un bacio.

Quando si erano staccate avevano gli sguardi colmi di desiderio. Tornarono a baciarsi con più passione, le loro lingue si cercavano, si trovavano e si fondevano in un mix si sensualità che portò entrambe a volersi fondere in una sola essenza che le colmava di un amore profondo.
   
 
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