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Autore: ChibiNekoChan    27/07/2015    6 recensioni
[Gravity Falls]
[SPOILER - "What if?" che continua dalla S2EP4]
Sono passati ormai due anni da quando il libro è andato distrutto, e con esso sembra scomparsa anche ogni traccia della vita frenetica che precedentemente caratterizzava le giornate dei gemelli Pines.
Colui che ne soffre di più è ovviamente Dipper. Rimpiange cercare di scoprire chi ha scritto il libro, andare a fondo riguardo i misteri che caratterizzano Gravity Falls, e, per quanto gli sia difficile anche solo da concepire, gli manca anche interagire con Bill Chiper.
Il demone non si è mostrato da quel fatidico giorno che determinò la sua vittoria.
La frustrazione è tale che porterebbe Dipper anche a fare un patto stupido con quel demone dei sogni;
Ma il ragazzino castano non si lascia ingannare così facilmente, giusto?
Genere: Avventura, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Dipper aprì gli occhi, sentendo la testa pulsare come mai in vita sua.
La prima cosa che vide furono i suoi piedi, il suo intero corpo disteso, coperto da un lenzuolo leggero. Capì rapidamente di trovarsi disteso sul divano.
Osservando meglio notò Wendy seduta ai piedi del divano, con un espressione moderatamente preoccupata in viso "Dipper!" esclamò lei una volta accortasi che il ragazzo si era svegliato "Che è successo? Ti ho trovato svenuto per terra nell'altra stanza... mi hai fatto prendere un colpo!" sospirò "Stai bene?".
Dipper si passò una mano sui capelli, respirando profondamente, dopodiché raccolse le sue forze e si sistemò seduto sul divano, la coperta che penzolava e quasi toccava terra.
"Si... credo di si." tossì "H-Ho la gola secca." notò.
"Non muoverti" Wendy si alzò "Vado a prenderti un bicchiere d'acqua.".
Dipper annuì e procedette a sdraiarsi nuovamente.
Osservò il soffitto perdendosi nei suoi pensieri.
'Mi ha trovato svenuto... hm? E riguardo a quella cosa... Wendy non ha reagito... che sia stato tutto un sogno?' si chiese. Trattenne un grido di frustrazione.
"Ecco, bevi." Wendy porse il bicchiere colmo. Il suo caldo sorriso rincuorò momentaneamente il castano. Ricambiò con un sorriso più timido e svelto.
"Grazie." e procedette a bere a gran sorsate, quasi non si dissetasse da giorni.
"Wow, certo che dovevi avere una gran-" venne interrotta da Dipper, che chiamò il suo nome "Si?".
"Mi puoi passare uno specchio?"
"Uno... specchio?" Wendy rimase stranita alla domanda decisamente stramba del giovane "O-Ok." andò e tornò rapidamente con uno specchio in mano come richiesto. Lo porse con cautela.
"Non capisco perché ma... a ognuno il suo. L'importante è che tu stia bene Dipper... Dipper?" Ad osservarlo, Wendy notò che il ragazzo era notevolmente impallidito, e aveva gli occhi sgranati. Anche il suo respiro sembrava esser diventato più rapido.
Dipper posò lo specchio accanto al divano, e senza dire una parola si alzò, accertandosi che le coperte non scivolassero a terra.
Uscendo dalla stanza abbozzò un "Grazie" che mancava di espressione, e con questo si diresse al piano di sopra, in camera sua.

In piedi, di fronte allo specchio, Dipper non credeva ai suoi occhi.
Seppur sapeva bene di aver accettato di fare quell'accordo, non gli parve vero essersi ritrovato effettivamente col corpo di un diciassettenne.
Qualche dubbio si affermò nella sua mente.
'Q-Questo significa che... ho perso due anni della mia vita? E... Wendy? Perché non si è accorta del cambiamento? Beh... magari è stato Bill...'
"Corretto, e corretto." una voce si insinuò nel discorso, ma non proveniva da dentro la testa di Dipper.
Egli si girò lentamente, trovando Bill seduto comodamente sul suo letto.
Il castano sussultò.
"Ti sei ritrovato un bel corpo tutto sommato, Pine Tree."
"Eh?" Dipper inavvertitamente arrossì. 'Che razza di idiozia è mai questa?!'
"Ed il mio? Ti piace?" chiese prontamente Bill.
Ora che Dipper ci faceva caso, il demone non era effettivamente con la sua solita forma triangolare, il corpo ricordava decisamente quello di Seth ma... con qualche differenza.
I capelli, gli occhi il corpo erano praticamente identici, con la tipica carnagione chiarissima -quasi innaturale - e i capelli così biondi da accecare. Il colore degli occhi era tuttavia azzurro stavolta. 
I vestiti erano più casual. Una semplice felpa giallo chiaro con maniche corte ed un paio di pantaloncini di jeans. E per concludere, ai piedi un paio di scarpe da tennis bianche.
Dipper stette in silenzio, basito, non sapendo bene come esprimersi. Aprì bocca ma non disse nulla.
"Che maleducato" commentò Bill "Lo sai che faticaccia è stata trovare un corpo in carne ed ossa che somigliasse alla mia tipica manifestazione umana nei sogni? Almeno abbi la decenza di dir qualcosa." indossò un finto broncio ed incrociò le braccia, sbuffando.
Dipper, dopo aver boccheggiato ancora per qualche istante, trovò finalmente la forza di rispondere.
"Dove lo hai trovato quel corpo... ?"
"Un tragedia. Al poveretto, seppur così giovane, rimaneva una miseria da vivere. Sarebbe morto comunque fra qualche giorno, dunque ho deciso di approfittarne. Ovviamente l'ho sistemato a puntino, non potevo certo prendermi un corpo malaticcio e debole." la spiegazione, più che risolvere i dubbi di Dipper, ne creo altrì. Ma egli decise che fosse meglio non farsi ulteriori domande a riguardo, in ogni caso era probabilmente troppo tardi a questo punto.
"Bando alle ciance! Dove dormo? Eh? Eh?" chiese Bill impaziente, dondolando le gambe e sporgendosi.
Dipper trattenne una risata, portandosi una mano alla bocca 'Sembra un bambino', subito Bill assunse un'espressione infastidita.
"Non è vero! Come osi!" sbottò.
"Huh? Pensavo che da umano non riuscissi più a sentire i pensieri altrui... questo non è valido. Se vuoi condurre una vita da umano, non puoi usare i tuoi poteri." cercò di ragionare Dipper.
"Blah blah blah. Dove dormo?" fece una breve pausa per poi sfoggiare un sorrisetto provocatorio "Nel letto con te?".
La faccia del castano si infiammò di imbarazzo.
"Ma anche no! Te lo scordi! Non se ne parla! Assolutamente no!" si affrettò a rispondere Dipper, agitando le braccia davanti a sé.
Bill si addentrò nelle coperte del letto di Dipper "Mmh... comodo." e chiuse gli occhi, fingendo di dormire.
Il castano si apprestò ad afferrargli la mano e strattonarlo fuori dal letto "Non ho mai accordato a questo quando ho accettato di fare quel patto!".
Bill aprì gli occhi di scatto. Lo osservò.
"Uff, hai ragione." sbuffò "Come vuoi tu." e senza aggiungere altro fece per uscire dalla stanza, ma venne fermato da Dipper, che gli afferrò il polso con fermezza.
"F-Fermo! Non puoi farti vedere dagli altri! Cosa penserebberò?!" intervenne il castano, senza notare che la sua azione aveva fatto arrossire violentemente il biondino.
Egli, sempre cercando di nascondere il volto tenendolo girato, cercò di spiegarsi.
"Scemo, credi non ci abbia pensato? Ho registrato nelle menti di tutti i cittadini di Gravity Falls la mia presenza allo Shack. Lo sanno. Abito qui. Non devi tenermi nascosco. Ora lasciami." con un gesto secco si liberò dalla presa, nonostante il suo corpo parvesse assai meno forzuto di quello di Dipper.
Il ragazzo seguì il demone mentre egli frettolosamente ma non mostrando alcuna emozione si diresse verso il divano, per poi sdraiarsi in una posizione molto simile a quella fetale, con entrambe le mani a fare da cuscino e la faccia diretta verso lo schienale, senza cercare di nascondere il forte tonfo che produsse sedendosi e poi coricandosi. Già da questo si poteva evincere che qualcosa non andava. Sembrava decisamente offeso.
Dipper girava e rigirava la situazione nella sua mente, cercando di trovare un motivo per questo comportamento inusuale, ma non riusciva a spiegarselo. Più ci pensava però, più gli interessava. Voleva saperne di più, lo incuriosiva.
Si sedette ai piedi del divano e poggiò una mano sul fianco di Bill.
"Qualcosa non va?" chiese Dipper, e immediatamente si stupì di quanta attenzione - per giunta positiva - stesse dando alla causa di tutti i suoi problemi. Eppure non riusciva a non sentirsi in dovere di assumere questo atteggiamento quasi materno.
"Mphf." sbuffò Bill, non sapendo bene cosa rispondere.
Ci fu un lungo momento di silenzio, che venne interrotto quando Bill riprese a parlare.
"Dormirò qui."

"Eh?"

"Mi hai sentito."
 evidenziò Bill.
"M-Ma... qui? Sul divano?"
"Dove altrimenti? Non è che ci siano altri posti. Lasciami in pace."
Il silenzio stava per ritornare, ma fu troncato sul nascere da un forte sospiro rassegnato, fatto dal castano.
"... D'accordo."
"Huh?"
"Puoi dormire nel letto con me. Ma niente contatto fisico o altre cose ambigue. Intesi?"
Un grosso ghigno malizioso si allargò sul volto di Bill, e quando Dipper lo notò fu già troppo tardi.
Bill scoppiò a ridere sguaiatamente e si mise a sedere.
"Non dirmi che-" asserì Dipper scioccato.
"Esatto Pine Tree! Tutto secondo i piani!" ammise con un gran sorriso.
Dipper sospirò arrabbiato e spinse Bill giù dal divano, facendogli perdere l'equilibrio.
"Dannazione" mormorò a denti stretti "Sapevo di non dovermi fidare di te.".

- Angolo Autrice -
Rieccomi!
Dopo... fin troppo tempo, lo so!
Comunque, era da una vita che non scrivevo e forse
sono fuori allenamento, ma le billdips si scrivono
praticamente da sole.
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento!
Ho deciso di non usare fonts perché ho notato che
viene più difficile da leggere con quelli che usavo.
E... EVVIVA! CE L'ABBIAMO FATTA!
ABBIAMO OTTENUTO LA SEZIONE DI GF. *festeggia*
Complimenti e congratulazioni a tutti i fans!
Continuate a scrivere fanfics di GF!
Bye-bye!
  
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