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Autore: Bricioladite    29/07/2015    3 recensioni
Alice Cullen si è appena trasferita a Phoenix, dove inizierà a frequentare una nuova scuola. Incontrerà tante persone con ruoli ben definiti nella sua vita, e incontrerà LUI. Colui che saprà calpestare tutto quello che è ma anche l'unico ad essere in grado di ricostruirlo. Il suo nome?
Jasper Hale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 7 – Passare al lato oscuro
  • Come sarebbe a dire no? – mi chiese per la milionesima volta Rosalie.
  • No sta per NON-CI-STO! – risposi io al limite della mia altissima sopportazione.
Era da tutta la giornata che Rosalie mi stava cercando di convincere a collaborare con lei per il piano per fare lasciare Jasper e Maria.
Ovviamente io avevo detto di no. Se Jasper si era messo con Maria significava che si piacevano e insomma, chi ero io per guastare la loro felicità?
  • Ma Alice, Maria non… - incominciò lei - … vabbè, lascia stare. Insomma, ti prego aiutami Alice, ti scongiuro! – e se non fossimo stati in mezzo alla mensa, forse si sarebbe pure messa in ginocchio.
  • Rosalie, no. Se Maria non è quella giusta per Jasper, sarà lui ad accorgersene e sempre lui a lasciarla. – esclamai io esasperata.
La sentii borbottare qualcosa e sospirare, per poi dire:                                                           
  • Beh, non avrei voluto arrivare a questo ma…  - sbuffò, frustrata – Vediamoci in atrio alla fine delle ore, okay?
Feci sì con la testa, mentre affondavo i denti su un hamburger.
Odiavo il martedì! Avevamo più ore a scuola e quindi dovevamo mangiare in mensa.
Dovevo rinunciare al mio Gelato-time per mangiare quegli hamburger confezionati che sapevano di plastica.
Avevamo tre quarti d’ora per consumare il pranzo ed erano passati solo cinque minuti. Mi aspettavano ancora quaranta minuti di libertà ed avevo intenzione di passarli con Bella, anche se per ora non avevo idea di dove fosse.
“Parli del diavolo…” pensai vedendo Isabella sedersi accanto a me.
  • Ciao Alice! – disse allegra.
  • Ciao Bells… posso chiamarti così? – salutai io.
  • Certo, non sei l’unica a chiamarmi così. – rispose lei.
  • Ehi ragazze! – “Oddio no!” pensai vedendo Edward aggiungersi al gruppetto.
  • Ehi. – risposi con l’entusiasmo di una ragazza che ha appena visto quello che gli piace baciare un’altra.
  • EDWARD! – esclamò con entusiasmo Bells, per poi arrossire accorgendosi di aver usato troppa enfasi.
  • BELLA! – disse lui imitandola e ridendo subito dopo. Risata che contagiò anche noi.
Mi piaceva stare con mio fratello, ma l’idea di avere Edward sempre tra i piedi mi faceva rabbrividire.
Quello che feci dopo fu un atto di amore fraterno che stupì per prima me stessa.
  • Oh – dissi indicando Rosalie che nel frattempo era andata a sedersi in un altro tavolo – Rosalie mi doveva dire un roba, ritorno fra un po’.
Mi alzai così dal tavolo pensando: “Mi potrebbero chiamare Santa Alice”. Era già la seconda volta che lasciavo i due piccioncini da soli.
Camminando verso il tavolo di Rosalie mi scontrai con La Troia (Maria) che mi urlò:
  • Già ci provi col mio ragazzo, vuoi pure uccidermi? – urlacchiò in tono melodrammatico.
  • EEEH? – chiesi incazzata come una bestia. Era la seconda volta in quella giornata che mi accusavano di provare interesse per Jasper, ed io ne avevo proprio le palle piene.
  • Non fare finta di cadere dal pero, troietta. Lo sanno tutti che ci provi col mio amorino.
  • TROIETTA IO? Ahahah, stai scherzando, vero? Ma ti sei mai guardata allo specchio? Sei  solo una troia, e pure squallida! – urlai con quasi con le lacrime agli occhi dalla rabbia.
  • Maria, Maria! Basta! – sentì urlare Jasper mentre correva nella nostra direzione.
Anche Edward era accorso.
  • Sta calma Alice! – mi sussurrò all’orecchio afferrandomi le spalle.
In quel momento nemmeno lo udii. Avevo solo voglia di prendere un coltello e di tagliarla in tanti piccoli cubetti.
Nessuno, e dico NESSUNO,  poteva darmi della troia, tantomeno un troia stessa!
Bells si avvicinò e mi abbracciò.
  • Calma, Alice. Fai dei respiri profondi. Fa così con tutti, tranquilla.
Rilassata dalle parole di Bella ricambiai l’abbraccio.
Anche Rosalie mi affiancò e mi prese la mano.
  • Non ascoltarla, è solo una troia bisognosa di attenzioni.  – mi disse per confortarmi.
Mi staccai dall’abbraccio di Bells e con le labbra mimai a Rosalie “Dobbiamo parlare”.
  • Accompagno Alice in bagno. – disse a Edward e Bella.
Con passo deciso mi diressi in direzione del bagno seguita da Rosalie.
Entrammo nel cubicolo e lo chiusi a chiave.
  • Se passare al lato oscuro significa andare contro a quella troia, sono pronta! Sì, Rosalie, ti aiuterò a fare in modo che Jasper e Maria si lascino!
E questo fu l’inizio di tante disastrose avventure…
 
ANGOLO AUTRICE:
Hola gente!
Come va? A me male. Ho lasciato il fidanzato e litigato con una mia amica…
Viva la vita… yeah.
Ho notato che con l’andare avanti dei capitoli mi scrivete sempre meno recensioni…
Non mi starete abbandonando????
Dai, almeno DUE recensioni, perfavoreeee!!!
In ogni caso basta una recensione perché io continui la storia, come sempre.
Vi saluto!
Baci,
Bricioladite
 
 
 
 
   
 
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