- Come sarebbe a dire no? – mi chiese per la milionesima volta Rosalie.
- No sta per NON-CI-STO! – risposi io al limite della mia altissima sopportazione.
Ovviamente io avevo detto di no. Se Jasper si era messo con Maria significava che si piacevano e insomma, chi ero io per guastare la loro felicità?
- Ma Alice, Maria non… - incominciò lei - … vabbè, lascia stare. Insomma, ti prego aiutami Alice, ti scongiuro! – e se non fossimo stati in mezzo alla mensa, forse si sarebbe pure messa in ginocchio.
- Rosalie, no. Se Maria non è quella giusta per Jasper, sarà lui ad accorgersene e sempre lui a lasciarla. – esclamai io esasperata.
- Beh, non avrei voluto arrivare a questo ma… - sbuffò, frustrata – Vediamoci in atrio alla fine delle ore, okay?
Odiavo il martedì! Avevamo più ore a scuola e quindi dovevamo mangiare in mensa.
Dovevo rinunciare al mio Gelato-time per mangiare quegli hamburger confezionati che sapevano di plastica.
Avevamo tre quarti d’ora per consumare il pranzo ed erano passati solo cinque minuti. Mi aspettavano ancora quaranta minuti di libertà ed avevo intenzione di passarli con Bella, anche se per ora non avevo idea di dove fosse.
“Parli del diavolo…” pensai vedendo Isabella sedersi accanto a me.
- Ciao Alice! – disse allegra.
- Ciao Bells… posso chiamarti così? – salutai io.
- Certo, non sei l’unica a chiamarmi così. – rispose lei.
- Ehi ragazze! – “Oddio no!” pensai vedendo Edward aggiungersi al gruppetto.
- Ehi. – risposi con l’entusiasmo di una ragazza che ha appena visto quello che gli piace baciare un’altra.
- EDWARD! – esclamò con entusiasmo Bells, per poi arrossire accorgendosi di aver usato troppa enfasi.
- BELLA! – disse lui imitandola e ridendo subito dopo. Risata che contagiò anche noi.
Quello che feci dopo fu un atto di amore fraterno che stupì per prima me stessa.
- Oh – dissi indicando Rosalie che nel frattempo era andata a sedersi in un altro tavolo – Rosalie mi doveva dire un roba, ritorno fra un po’.
Camminando verso il tavolo di Rosalie mi scontrai con La Troia (Maria) che mi urlò:
- Già ci provi col mio ragazzo, vuoi pure uccidermi? – urlacchiò in tono melodrammatico.
- EEEH? – chiesi incazzata come una bestia. Era la seconda volta in quella giornata che mi accusavano di provare interesse per Jasper, ed io ne avevo proprio le palle piene.
- Non fare finta di cadere dal pero, troietta. Lo sanno tutti che ci provi col mio amorino.
- TROIETTA IO? Ahahah, stai scherzando, vero? Ma ti sei mai guardata allo specchio? Sei solo una troia, e pure squallida! – urlai con quasi con le lacrime agli occhi dalla rabbia.
- Maria, Maria! Basta! – sentì urlare Jasper mentre correva nella nostra direzione.
- Sta calma Alice! – mi sussurrò all’orecchio afferrandomi le spalle.
Nessuno, e dico NESSUNO, poteva darmi della troia, tantomeno un troia stessa!
Bells si avvicinò e mi abbracciò.
- Calma, Alice. Fai dei respiri profondi. Fa così con tutti, tranquilla.
Anche Rosalie mi affiancò e mi prese la mano.
- Non ascoltarla, è solo una troia bisognosa di attenzioni. – mi disse per confortarmi.
- Accompagno Alice in bagno. – disse a Edward e Bella.
Entrammo nel cubicolo e lo chiusi a chiave.
- Se passare al lato oscuro significa andare contro a quella troia, sono pronta! Sì, Rosalie, ti aiuterò a fare in modo che Jasper e Maria si lascino!
ANGOLO AUTRICE:
Hola gente!
Come va? A me male. Ho lasciato il fidanzato e litigato con una mia amica…
Viva la vita… yeah.
Ho notato che con l’andare avanti dei capitoli mi scrivete sempre meno recensioni…
Non mi starete abbandonando????
Dai, almeno DUE recensioni, perfavoreeee!!!
In ogni caso basta una recensione perché io continui la storia, come sempre.
Vi saluto!
Baci,
Bricioladite