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Autore: azzurrina93    31/07/2015    1 recensioni
Francesco la guardò con un sorrisetto da maestrino e le chiese “ Elisa, ma hai mai fumato?”.
“ Certo che no! Mica sono pazza come te!” esclamò lei infervorata.
“ Non posso accettare l’opinione di una ragazza che non lo ha mai vissuto sulla propria pelle!” aprì il cassetto della scrivania ed estrasse un pacchetto di sigarette e un accendino.
“ No, no, no e ancora no! Non se ne parla! Per quale motivo dovrei inquinare i miei polmoni con quella schifezza?!?” chiese contrariata.
Lui sbuffò poi disse “Okay allora se dai cinque tiri a questa sigaretta, domani fumerò una sola sigaretta!”.
“ Per una settimana… e se non mantieni la promessa, paghi pegno!” disse lei.
“ Che?!? Una settimana ?!? “ ci pensò su e poi disse “Okay accetto per vedere questi cinque tiri!” tirò fuori la sigaretta, ma lei lo bloccò…
“ Non qui… potrebbe entrare qualcuno!”.
Lui annuì, si mise la refurtiva in tasca e la prese per mano(...) Lui la condusse nel bagno di quel piano e chiuse la porta a chiave(...)
Lei alzò gli occhi al cielo e l’afferrò maledicendolo “ Sei uno stronzo OMICIDA!” facendo ridere lui.
-Quanto è complicato- azzurrina93
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Elisa stava cercando di rimettere a posto i pezzi della sua vita.
Aveva chiuso definitivamente con Marco,e la sua vita era rientrata nella normalità. Gli serviva un po’ di tranquillità e di spensieratezza. Infatti aveva deciso di prendere la vita così come veniva.
Si sentiva bene,e voleva prolungare questo stato d’animo il più possibile.
Ma il destino forse non la pensava allo stesso modo. Era in arrivo una tempesta emozionale.
Era giunto agosto,più afoso che mai. Gli indumenti sulla pelle erano diminuiti e la voglia dell’acqua aumentata. Le città si erano svuotate e le spiagge popolate.
Infatti anche i nostri tre amici si erano organizzati per trascorrere una divertente giornata al mare e rimanere fino a sera.
Elisa entrò entusiasta in camera dell’amica, in tenuta estiva. Con il suo cappello ampio per proteggerla dal sole e gli occhiali più cool del guardaroba.
Ma Maria purtroppo non era in forma smagliante,la notte passata aveva avuto forti dolori allo stomaco e non se la sentiva proprio di andare.
 “ Mary non è giusto,proprio oggi, questa è sfortuna.” Esclamò Elisa sedendosi sul letto dell’amica.
“ Già e probabilmente mi sta venendo anche la febbre. Conoscendo mia madre se non sto meglio entro qualche ora mi porta al pronto soccorso.” Rispose la bionda con un sorrisetto stanco.
Elisa rise “ Lo penso anch’io… comunque non ti preoccupare. Riorganizziamo appena ti rimetti,senza problemi. Che vuoi che faccia? Sono a tua completa disposizione.”
“ Spero tu stia scherzando.”
“ Non ti va di stare in mia compagnia?”
“ Per niente” Rispose seriamente.
“ Maria ti ci mando io al pronto soccorso,prima che ci pensi tua madre.”
Maria rise “ Scema,è una giornata bellissima. Andate senza di me.”
“ Dovresti ascoltarla quando dice cose sensate.” Esclamò Francesco,appena entrato nella stanza della sorella.
“ Vi state coalizzando,per caso?” chiese incredula Elisa guardando prima l’uno poi l’altro.
“ Se non andate mi sentirò in colpa. Quindi prendila e portala via.” Esclamò autoritaria verso il fratello.
“ Certo,sorellina.” Rispose divertito Francesco.
Elisa sospirò poi abbracciò l’amica e le disse “Okay, però dopo ti chiamo. Vado a parlare con tua madre per avvertirla.”
“ Quanto sei premurosa” esclamò il moro beffeggiandola,mentre gli passava accanto.
“ Sta zitto drogato!” le rispose lei colpendolo.
Appena fu uscita,Maria fece avvicinare il fratello.
“ Mi raccomando,approfittane.”
Il moro la guardà stralunato “ Che vorresti dire?”
“ Devi conquistarla. Mettila al tappeto,okay?”
Francesco rise “ Come mai ora approvi questa relazione?”
“ Perché sei cambiato e sto cominciando a pensare che potresti anche meritarla. Magari sei quello giusto per lei. Sapessi come la guardi!” esclamò lanciandogli uno sguardo malizioso.
“ Non la guardo in nessun modo. Devi sempre immaginare cose inesistenti… voi donne siete tutte uguali.”
In quel momento entrò Elisa nella stanza con un cappello largo di paglia con dei ricami floreali sopra,e facendo una giravolta disse “ Come mi sta? Me l’ha regalato tua mamma,non è stupendo?”
La bionda stava rispondendo ma Francesco la precedette sorridendole “ Ti sta da dio.”
Elisa sorrise ed andò a prendere le sue cose di sotto in salone.
Maria mimò il fratello in modo civettuolo, ridendo.
Francesco sbuffò “Forse hai ragione. Però falla finita.”
La salutò e partì con Elisa per il mare.
In macchina si divertirono molto a cantare a squarciagola le canzoni che davano alla radio,con i finestrini abbassati e il vento tra i capelli.
Una volta arrivati notarono che non era molto piena la spiaggia e ne furono felicissimi.
Camminarono fino a trovare il posto ideale e Francesco si occupò dell’ombrellone mentre Elisa degli asciugamani e delle borse.
Elisa si diede letteralmente una botta in testa ed esclamò con enfasi melodrammatica “ Il pranzo… ce ne siamo dimenticati. Non abbiamo cibo e moriremo di fame su quest’isola sperduta in mezzo al mare”
Francesco rise “ Pescheremo del pesce…”
“ Pesce?”
“ Si, dal ristorante più vicino. Oggi ci trattiamo bene.” Disse facendole l’occhiolino.
Elisa rise “ Ricordami di scordarmi il pranzo più spesso.” E si fiondò sul suo asciugamano,vogliosa dei raggi del sole sul suo corpo.
“Ma come? Sei una pigrona,io volevo subito fare il bagno. Fa un caldo che si muore.” Si lamentò il moro togliendosi la maglietta e lanciandola sul suo asciugamano. Destando non pochi sguardi delle ragazze circostanti.
La ragazza lo canzonò,promettendogli che lo avrebbe raggiunto a momenti,così il moro si tuffò in acqua.
Dopo una decina di minuti mentre Elisa si rilassava sentì due ombre su di sé,così alzò lo sguardo e vide due ragazzi che le sorridevano sornioni.
“Ragazzi mi dispiace,ma se vi serve un accendino o quant’altro non posso aiutarvi.”
“ No,non è per quel motivo che siamo qui. Ti volevamo chiedere se ti andava di unirti a noi” disse il più coraggioso dei due.
“ Mi dispiace,ma non sono sola.”
“ Che problema c’è? Porta la tua amica con te…”
“ No ragazzi è che sono con il mio…” ma non riuscì a finire la frase perché Francesco uscito di corsa dall’acqua si era messo tra lei e i due ragazzi.
“ Lei è con me. Che vi serve?” disse con aria minacciosa.
I due indietreggiarono intimoriti e balbettando qualcosa di incomprensibile tornarono sui loro passi.
Francesco si inginocchiò sull’asciugamano della ragazza e riprese fiato.
“ Ehi stai bene?” gli chiese premurosa.
Lui le rispose infastidito senza neanche guardarla negli occhi “ Possibile che non ti posso lasciare da sola neanche per un attimo?”
Lei lo guardò confusa e irritata“ Ma chi ti ha chiesto niente? Pensi che se non saresti venuto,sarei andata con quei due smidollati!?”
Lui la guardò e poi la strinse tra le sue braccia.
“Sei tutto bagnato!” esclamò Elisa appena avvertì il contrasto col corpo freddo del moro.
“ Almeno adesso sei costretta a venire con me.”
“ Sei il drogato più furbo che io conosca” disse lei ridendo.
“ Comincia a pensare ad un altro soprannome,perché questo mi va stretto” Rispose sbuffando.
“ Ma dai è carino. Il tuo primo approccio nei miei confronti è stato con le tue adorate sigarette.”
“ Se proprio vuoi saperlo,quello è il passato. Ormai è da un mese che non le compro neanche più!”
Esclamò fiero il moro.
Elisa strabuzzò gli occhi incredula “ Stai dicendo davvero?”
“ Giuro. Mi hai fatto capire che lo facevo solo per noia,non ne ho bisogno.”
Elisa sorrise e lo strinse forte “ Non puoi capire quanto sono fiera di te.” Dopo un breve momento di silenzio aggiunse “ Ora se dovesse capitare in futuro di baciarti non sentirò più quel odore nauseabondo di fumo.”
“ Ehi che vorresti dire?” disse con tono di dissaprovazione.
Elisa ridendo corse in acqua.
Le piaceva moltissimo ammirrare l’orizzonte dove cielo e acqua si incontravano,regalando all’osservatore una sensazione di beatitudine. Quel panorama la faceva sentire piccola,ma nello stesso tempo in grado di scoprire il mondo. La faceva sperare nel futuro.
Si voltò verso la spiaggia e vide Francesco che cercava di svincolarsi da un venditore ambulante molto determinato.
Non poteva più fingere di non provare attrazione verso quel ragazzo,che ormai da due anni per odio e amore occupava il suo cuore e la sua mente. Era diventato la sua gravità.
Quando era con lui era felice. E a volte si chiedeva se fosse troppo esplicita.
Per esempio le capitava di posare lo sguardo su di lui,più tempo del dovuto. E subito dopo i loro sguardi si incrociavano consapevoli e imbarazzati.
 Dopo una cotta a senso unico,era nata un’amicizia che aveva avuto i suoi bassi e i suoi alti; poi lei aveva trovato l’amore altrove regalando un po’ di pace al suo cuore finchè un giorno il moro non si intromise dichiarando il suo amore per lei.
La storia si era completamente rivoltata. Questa svolta comportò l’allontanamento dei due,a causa della gelosia di Marco.
Dopo quanche tempo,Elisa si rese conto che il rapporto con Marco non sarebbe stato più lo stesso e dopo l’ennesima lite si rifugiò di nuovo da Francesco che la accolse a braccia aperte.
I due ruppero,ma in cambio il rapporto tra Elisa e il moro tornò quello di una volta.
Ed ora si trovavano in spiaggia insieme,legati più che mai ma ancora incerti sui loro sentimenti.
Improvvisamente Elisa vide il livello del mare abbassarsi velocemente e una testa dai capelli neri sbucare da sotto le sue gambe che le provocò uno bello spavento.
“Francesco che stai facendo?” disse aggrappandosi al suo collo.
Lui si scrollò i capelli dal viso e le rispose “Eri troppo seria,non va bene. A che pensavi?”
“ A tante cose che tu non saprai mai. Ora lasciami,dai!” rispose divertita.
Lui con un sorriso furbo esclamò “ Come vuoi” e la lanciò nell’acqua.
Dopo qualche secondo la ragazza spuntò dal mare e gli si lanciò contro,appoggiandosi sulla sua testa per farlo sprofondare nell’acqua.
Il ragazzo facilmente si liberò dalla sua presa e la provocò “ Che fai mi sfidi?”
“Ehm… ritirata!” urlò la ragazza cercando di scappare ma lui l’afferrò e la spinse sott’acqua.
Lei si sbracciò e dopo poco il ragazzo le permise di riprendere fiato. Elisa col fiatone gli mise le braccia al collo,poi incastrò la fronte nel incavo del suo collo e sussurrò “ Ennesimo tentativo di omicidio, sventato.”
Lui rise , nascondendo saggiamente la tensione che lo attanagliava ogni volta che la mora gli era così vicina.  Anche lei era scossa da una sensazione piacevole, sentire l’odore della sua pelle e le sue braccia forti che la stringevano la mandavano in TILT.
E si sa che la passione vince sempre,o quasi,sulla ragione.
La ragazza spinta da un istinto interiore che conosceva ben poco,spostò la testa posando dei piccoli baci sul collo del ragazzo che si irrigidì. Mentre con una mano gli accarezzava la nuca.
Francesco stava andando in iperventilazione,lei stava scatenando la miccia dentro di lui.
“Ehi…” le disse con voce roca.
Elisa fu come risvegliata dalla sua voce,era entrata in un vortice di emozioni che avevano spazzato via ogni sua inibizione,ma l’effetto era finito e appena realizzò il suo gesto divenne tutta rossa e si scostò dal ragazzo.
Non appena si fu calmato,studiò il comportamento della ragazza che non aveva ancora levato lo sguardo verso l’alto. Voleva vedere la sua espressione,voleva tranquillizarla,voleva sentirla di nuovo vicino a lui e soprattutto voleva baciarla. Ma non era il momento giusto.
Le prese la mano catturando la sua attenzione e con un sorriso smagliante le disse “ Andiamo, voglio comprarti un bel pareo estivo sulla spiaggia.”
La ragazza lo guardò sorpresa,ma mentre la trascinava fuori dall’acqua le batteva il cuore a mille, si sentiva felice.
All’ora di pranzo Francesco svegliò Elisa che si era appisolata.
“ Eli,invece di ustionarti qui sotto,che ne dici di andare a mangiare al fresco?”
Elisa si stropicciò gli occhi e annuì.
Fecero due passi e scelsero un ristorantino piccolo dagli arredamenti blu mare e dal profumo invitante.
Dopo aver ordinato si scattarono qualche foto per mandarle a Maria.
Elisa si guardò intorno e notò una ragazza che stava fissando il loro tavolo,ma non le diede peso.
Dopo aver mangiato il primo di pesce,la ragazza si alzò per andarsi a rinfrescare il viso. Ma quando rientrò nella sala principale del ristorante vide la ragazza in questione seduta al suo posto e le salì la rabbia in corpo. Si avvicinò e li vide ridere e scherzare.
Francesco la vide e le disse “            Eli, lei è una mia amica d’infanzia, e si chiama Giorgia. Ti dispiace se sta qui con noi per un po’?”
La ragazza sorrise e si presentò cordialmente anche se dentro di sé stava dando di matto.
“Non ci potevo credere, sono stata a fissarti per cinque minuti buoni prima di essere sicura che fossi tu” disse Giorgia a Francesco.
Lui rise e le chiese che ci faceva lì. Mentre Elisa studiava la ragazza che aveva di fronte: Alta,formosa,bionda coi capelli ricci,solare e un bellissimo sorriso.
Si sentiva nervosa e per niente tranquilla. Li guardava mentre ridevano e scherzavano e voleva picchiare qualcuno.
“ Voi due state insieme?” chiese la bionda risvegliando l’attenzione della mora.
I due si guardarono impacciati poi rispose lui divertito“ No… io ci ho provato ma niente da fare!”
La bionda fece un sorrisetto soddisfatto che solo una donna può captare “ Davvero? Elisa ci sono pochi ragazzi in giro sexy e gentili come Francesco.” disse destando il sorriso fiero del ragazzo poi guardando negli occhi la ragazza aggiunse “ potrebbe arrivare una bella ragazza e soffiartelo da sotto il naso”
Francesco fissò la mora aspettando la sua risposta.
“ Dei maschi che vanno dietro alle minigonne non me ne faccio niente, io voglio un uomo.” Rispose fiera,guardandola negli occhi.
Giorgia rimase con l’amaro in bocca,non ottenne ciò che voleva. Mentre Francesco la guardò ancora più ammaliato.
“ Io vado a fare una chiamata. Ti aspetto fuori. È stato un piacere conoscerti,Giorgia. Questi sono i soldi per il pranzo.”
“ Francesco sei un maleducato, non dovresti pagare tu?” disse Giorgia divertita.
“ Infatti,non esiste.” Esclamò il ragazzo.
“ Se non li accetti,li porto direttamente alla cassa.” Poi rivolgendosi alla bionda “ non posso pretendere un uomo,se sono la prima a non comportarmi da donna.” E uscì.
Giorgia rimase impietrita,soprattutto dopo le parole del ragazzo.
“È incredibile. Deve essere mia.”
Il moro la raggiunse poco dopo ed Elisa notò che aveva un biglietto con su scritto un numero.
“ Ci voleva proprio una bella mangiata. Facciamo una passeggiata.”
Passeggiarono sul sentiero che dava sul mare. Non parlarono per un po’.
“ Bella… la tua amica!” disse con enfasi.
“ Si, devo dire che è migliorata col tempo. Era da una vita che non la vedevo.”
“ Che bello!” disse con entusiasmo ironico. Il ragazzo la guardò confusa.
“ Chi hai chiamato prima?”
“ Non sono affari tuoi.”
Francesco si innervosì “ Che diavolo hai?”
“ Niente.” Disse continuando a camminare.
Francesco le afferrò il polso e la fece voltare “Guardami negli occhi.”
Le studiò il volto anche se lei non voleva guardarlo.
“ Sei arrabbiata. Cos’ho fatto di male?”
“ Vi siete scambiati i numeri? Perché?”
Lui rimase spiazzato da quella domanda “ Perché? Perché è da tanto che non ci vediamo e non ho più il suo numero.”
“ Ah bene. Sarai contento della tua nuova conquista.”
“Ma che stai dicendo?” chiese lui aggrottando le sopracciglia.
“ La tua amica ti stava fissando da quando siamo entrati nel ristorante e ha continuato a fare la smielata anche davanti a me.”
Francesco cambiò espressione e le chiese divertito “ Davvero,non me ne sono accorto. Fammi un esempio.”
“ Ce ne sono pochi di sexy e gentili come lui,te lo potrebbero soffiare” fece lei imitandola.
Francesco rise,e lei si imbestialì.
“ Che ridi,idiota.” disse lei voltandosi.
Lui si avvicinò “ Beh non ha tutti i torti,devi ammetterlo dove lo trovi uno come me?”
“ Sapessi quanto ci vuole” disse lei incrociando le braccia.
Lui fece un ghigno arrogante e le prese la vita “ Se è come dici, perché sei gelosa marcia del sottoscritto?”
“ Di te? Ma figuriamoci… magari quando diventi uomo.”
Francesco si sentì ferito nel suo orgoglio mascolino e le rispose “ Un uomo dici? Bene,ora ti mostro cosa farebbe un uomo davanti ad una donna gelosa.”
“ Io non sono gel…” non riuscì a terminare la frase che la bocca del ragazzo la investì per lasciarla senza fiato. Aveva il cuore a mille, e nolente si ritrovò ad assecondare quel bacio.
Lui si staccò da quel bacio ansimante “ Non so se sono già un uomo,ma ci sto lavorando.”
Lei lo guardò negli occhi e stavolta fu lei ad eliminare la distanza tra di loro,vogliosa di più contatto.
 
 
Eccomi … lo so sono imperdonabile.
 Non ho scuse per il mio ritardo, spero soltanto che ci siano ancora persone che sostengano il mio lavoro.  Quindi leggete e recensite,se è così! BUONA ESTATE!
Vostra Azzurrina93!
PS. Quest’estate si rileverà essere molto hot! ;)
Ps2. GRAZIE INFINITEEE A bellamysguitar & Frozensea <3 <3 <3
ps3 Il capitolo è più lungo per farmi perdonare ;)

 
  
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