Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: Caroline94    02/08/2015    1 recensioni
Rouge Town; Alabasta (?), Marineford e Punk Hazard... sempre loro due, sempre insieme con la loro logica e la loro giustizia.
Sono piccoli momenti di crescita personale per Tashigi che segue il suo superiore ovunque e sarà così che gliene capiteranno... di tutti i colori!
[Raccolta da quattro capitoli]
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Smoker, Tashiji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un fendente. Un altro. Basso. Di giro. Verticale. Colpito... ah, no. Però quasi!
Ma chi voleva prendere in giro, non c'era andata vicino neanche di striscio. Ma era scorretto così, lui era fatto di fumo anche se lo colpiva con la sua spada si limitava ad oltrepassarlo.
"Tashigi! Che fai, dormi?" urlò "Muoviti, non battere la fiacca!"
"Non battere la fiacca" mugugnò lei tra sé con voce particolarmente rauca mentre si rimetteva in piedi "Glielo dovrei far vedere io cosa vuol dire battere la fiacca!" sbottò a bassa voce impugnando la spada.
Un altro pomeriggio, un altro allenamento, un altro fallimento. Così non andava per la miseria!
Si sentiva frustrata, come sempre dopo l'allenamento, la faceva sentire debole e pensare a lui come un demente, meschino, scorretto... dirignò i denti e si impose di non andare avanti.
Si tolse i vestiti e si immerse nella vasca, continuando a pensare a quell'ingiustizia: lui era fatto di fumo, aveva mangiato un Frutto del Diavolo di tipo Rogia e quindi era impossibile colpirlo con un arma da taglio o da fuoco. Ma lui insisteva, voleva che lo colpisse... come cavolo faceva?!
Si immerse nell'acqua piena di schiuma fino al naso, lasciando fuori dagli occhi in su, qualche volta era stata sul punto di urlarglielo in faccia ma non l'aveva mai fatto: Smoker voleva semplicemente metterla alla prova, vedere dove arrivava la sua determinazione e la sua pazienza. E non poteva negare che si divertisse, il bastardo!
Certo, per lui era facile: con il suo jitte si Agalmatolite i Rogia gli facevano un baffo... un momento.
"Ho troblado!" esclamò nell'acqua ma si alzò subito sputacchiando sapone.
La soluzione era sempre stata sotto il suo naso e lei non ci aveva mai neanche pensato! Come aveva fatto ad essere così sprovveduta?
"Tashigi! Sbrigati ad uscire, se ci sei tu lì dentro noi non possiamo fare la doccia!" urlò un marine bussando alla porta.
Ops, forse c'era stata troppo... il Capitano Smoker aveva ordinato che ogni sera lei dovesse essere la prima ad entrare nei bagni, non certo per un trattamento di riguardo nei suoi confronti ma perché era l'unica donna della base e... beh, era più pulita. Gli uomini lasciavano in macello e lei non aveva per nulla intenzione di mettere piede lì dopo che quaranta Marine si erano fatti la doccia ed era fuori questione che se la facesse con loro.
Uscì in fretta dalla vasca, si diede una sciacquata sotto la doccia, s'infilò l'accappatoio e afferrò i propri vestiti uscendo come un razzo.
"Scusate ragazzi" disse spiccia mentre correva verso la sua cabina. Il giorno successivo non avrebbe fallito.

C'era qualcosa di strano in Tashigi e Smoker lo notò subito, fin da quando scesero nella piazzetta per l'allenamento pomeridiano, aveva tra le mani una spada che non era sua e una determinazione fin troppo accentuata. Era troppo sicura.
Non volle indagare, si accese due sigari e prese una doppia boccata: probabilmente la sua era in manutenzione, non era la prima volta che succedeva.
"Forza, cominciamo!" sentenziò.
Lei non se lo fece ripetere due volte e partì all'attacco ma c'era qualcosa che non andava nei suoi movimenti: erano troppo lenti e scoordinati. Non era da lei!
Si muoveva come se avesse un grosso peso tra le mani eppure una spada con la lama d'argento non doveva essere così pesante. Anche se...
Esitò un secondo di troppo su quelle riflessioni e tandò a schivare il fendente che Tashigi gli impremette proprio sul torace nudo, sotto forma di un lungo taglio sanguinante. Rimase allibito tant'é che non provò nemmeno a reggersi quando perse l'equilibrio e cadde seduto sulle mattonelle rosse della piazzetta.
"L'ho colpita..." realizzò.
Smoker non ci credeva ancora, come cavolo aveva potuto colpirli con una semplice spada? A meno che...
Le spiegazioni erano due: o aveva sviluppato un tipo di haki senza che lui se ne accorgesse oppure la lama di quella spada era fatta di Agalamatolite.
La osservò attentamente: era troppo doppia, troppo opaca, troppo dura ed anche pesante... era come pensava: una lama di Agalmatolite.
Vedi un pò la mocciosa!
"Hai usato una lama di Agalmatolite, non è così?" domandò rimettendosi in piedi mentre lei abbandonava l'arma davanti a sé sempre tenendola con due mani.
"Era l'unico modo, no? E poi lei ha detto solo che dovevo colpirla non ha mai specificato con cosa" ricordò.
"Già, è vero. Però ci hai messo troppo ad arrivarci"
"Ci vuole tempo e pazienza per le idee migliori"
"Anche per i risultati" ribatté scrollandosi la polvere dai pantaloni e, prima che lei potease accorgersene, l'afferrò per la gola e la sbatté al suolo "Ma anche se hai mandato a segno un colpo non bisogna mai abbassare la guardia. Non sarà una semplice ferita a mettere fuori gioco il tuo avversario" le ringhiò in faccia, poi le tolse la spada dalle mani e si rimise in piedi "Questa lama e troppo pesante per te, non riesci a coordinare il peso e ad usarla come si deve: in una battaglia saresti morta in meno di cinque minuti.
Non badare all'efficacia dell'arma ma all'abilità di chi la usa" la lasciò cadere ai suoi piedi e si voltò mentre la ragazza si metteva seduta tessendo e massaggiandosi la gola "E comunque è scorretto!" sentenziò.
Tashigi spalancò gli occhi, incredula e offesa, lui parlava di scorrettezze?
"Non mi sembra il più adatto a parlare" sibilò. Se c'era qualcuno di scorretto lì quello era proprio lui.
"E non intendo perché hai usato una lama di Agalmatolite ma perché non ne ero a conoscenza" continuò.
"Bisogna sfruttare l'elemento sorpresa, no? E poi meno il nemico ne sa su di te e meglio è" ribatté lei aspra "O almeno è ciò che mi ha insegnato"
Smoker non rispose ma entrò nella base e si diresse verso la sua stanza dove esaminò la ferita; un sorriso gli si dipinse sul volto.
Eh, si, l'aveva addestrata troppo bene.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Caroline94