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Autore: pandina    02/08/2015    6 recensioni
Nuova iniziativa : 12 Months Captainswan
Raccolta mensile di fanfiction dedicate ai Captainswan.
Per ogni mese 3 elementi come prompt, ognuno potrà scegliere quale gli sembra più congeniale alla propria storia,( anche più di uno) che naturalmente dovrà contenere anche il nome del mese corrente.
Gennaio: neve,camino, pattini
Febbraio: maschera, san Valentino, Super Bowl
Marzo: donne , risveglio, altalena
Aprile: scherzo, Cioccolato, pigiama
Maggio: fiori, pick nick, barca
Giugno:Estate, ciliegie, doccia
Luglio : spiaggia,temporale, gelato
Agosto: stelle, calore, mare
Settembre:vino, viaggio, passeggiata.
Ottobre: Compleanno ( Emma), coperta, zucca
Novembre: Ringraziamento, famiglia, nebbia
Dicembre: candele, vischio, anello
Abbiamo tanta voglia di leggervi!
Ideata da CSGroup
(Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu'sPirate e Pandina.)
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La notte e il rum.

Le uniche cose che riuscivano a fargli dimenticare per qualche istante il dolore.

Killian Jones, pensava oramai di aver sperimentato tutti i tipi di sofferenze possibili: la perdita di Liam e di Milah, il dolore fisico del taglio della mano, il cuore che stava per essere frantumato, la paura di morire in mille modi.

Ma niente paragonabile a ciò che stava provando ora.

La scomparsa di Emma lo stava dilaniando nel corpo e nell'anima .

Quel maledetto pugnale con inciso il nome della donna che amava, sembrava non voler funzionare.

Dalla notte stessa in cui quel vortice nero di malvagità se l'era portata via, l'aveva invocata.

Contro il volere di Regina , dei genitori di Emma, lui non aveva dato retta a nessuno.

Voleva, DOVEVA chiamarla.

Aveva bisogno di rivederla.

Di sapere che stava bene, anche come Signore Oscuro, ma che stava bene.

Ma non c'era riuscito.

Quante volte ci aveva provato non lo sapeva nemmeno lui, ma niente.

Nemmeno Henry ce l'aveva fatta .

David e Mary Margareth non avevano voluto provare, non per paura ma perchè sicuri che con loro Emma non sarebbe mai tornata.

Erano passati 3 giorni e di lei nessuna traccia.

Si stavano arrovellando il cervello, tutti, nessuno escluso, per trovare una soluzione.

Sapevano che l'unico che poteva liberare Emma dall'oscurità era questo Merlino, di cui l'Apprendista aveva parlato prima di morire.

Ma dove fosse e come riuscire a raggiungerlo, era un mistero.

 

E così un'altra notte insonne aspettava Killian.

Non riusciva più a chiudere occhio.

Non che ci avesse provato davvero, dormire voleva dire distogliere il pensiero dalla sua Swan per un po' e lui non voleva farlo.

Il pensarla costantemente, gli dava l'illusione di sentirla più vicino

 

Seduto sul ponte della Jolly Roger, bevette un altro sorso di liquore.

Ne aveva bevuto parecchio in quei giorni, ma mai da arrivare al punto di ubriacarsi.

No.

Non voleva stordirsi, voleva restare lucido.

Alzò lo sguardo al cielo, di quella limpida sera di Agosto.

Gli occhi ansiosi corsero alla ricerca delle costellazioni estive.

Quelle stelle che rilucevano così intensamente, con le loro ali aperte.

Il Cigno.

Voleva illudersi di poterla scorgere, anche solo per un istante, in quelle luci brillanti.

La mano appoggiata alle assi di legno, corse all'elsa del pugnale, da cui non si allontanava mai.

Lo strinse appena, sempre guardando il cielo.

“Come vorrei averti qui accanto a me... Dimmi Signore Oscuro, perchè non ti mostri...”

Le sue parole erano solo un sussurro, tanto che si potevano confondere con il mormorio del mare e il leggero infrangersi delle dolci onde , sullo scafo della nave.

“Ti prego Emma, torna da me...”

Un attimo.

E sentì un calore conosciuto avvolgergli la mano che ancora teneva sul pugnale.

Rimase immobile , con le palpebre serrate.

Aveva paura di guardare

Aveva paura di scoprire che il tocco che stava avvertendo fosse un ennesimo gioco della sua mente.

Le dita si contrassero e strinsero altre dita.

Si voltò di scatto e lei era lì.

Emma!

La sua Emma!.

Lo guardava con quegli occhi così intensi che fin da subito avevano scavato infondo al suo cuore.

“Emma” sussurrò . E un sorriso accennato apparve sulle labbra tirate di lei.

“Mio Dio Emma! Stai bene? Perchè non sei comparsa subito?” Aveva mille domande, mille cose da dirle , ma prima... prima doveva sentirla!

Si sporse in avanti, volendo abbracciarla, ma lei si ritrasse .

“No ,Killian” Lo sguardo basso. “Non so cosa potrei farti. Non so cosa sono, chi sono. Ho paura di...”

Ma non riuscì a terminare la frase, perchè Hook , infischiandosene delle sue parole , l'aveva già avvolta tra le sue braccia. E la stringeva come se volesse fondersi con lei

Avvertiva resistenza in Emma, poi pian piano sentì che si ammorbidiva e si rilassava contro di lui.

Le sue mani strette attorno alla schiena, ancorate alla pelle del giubbotto.

Killian affondò il viso nel collo di lei, i sottili fili dorati a solleticargli il mento.

Respirò il suo odore.

“Non farlo mai più” Le disse piano. “Non lasciarmi mai più.”

Emma si irrigidì appena, pur rimanendo stretta a lui.

“Volevo venire da te. Ma la paura mi ha sopraffatta. Non voglio farti del male e SO che te ne farò...”

Il pirata si staccò da lei ,tenendole la mano destra appoggiata al fianco.

Lo sguardo agganciato al suo, non la lasciava un istante.

“Tu non devi avere paura di farmi del male standomi vicino. L'unico modo che hai per farmi soffrire fino ad uccidermi è rimanere lontano da me.”

Le labbra di lei tremarono.

Quest'uomo la amava così tanto da non temere per la sua vita.

Non riuscì a parlare e lo strinse nuovamente a sé.

Voleva ancora sentire quel calore che solo lui era in grado di darle.

E lui lo fece .

Il suo abbraccio era forte, sicuro, pieno d'amore.

Alzando gli occhi al cielo , Emma vide un bagliore: una stella cadente stava squarciando il buio.

Forse non tutto era perduto.

Forse c'era ancora speranza.

 

Ciao a tutti!

E anche Agosto è arrivato.

Con il suo sole cocente e ( per qualcuno) le meritate vacanze.

Questo mese si è scritto da solo,nel momento in cui mi è capitata sotto gli occhi la fan art che vedete ad inizio paragrafo. L'autrice si chiama Svenja , qui c'è la sua pagina  http://svenjaliv.com/ , ed è bravissima.

Non è un capitolo allegro, ma spero comunque ,come dice alla fine,sia un capitolo di speranza.

Un abbraccio

Gra

 

  
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