Videogiochi > Minecraft
Segui la storia  |       
Autore: AndreMCPro    03/08/2015    3 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ebbene, un gruppo di ragazzi sta per essere catapultato nel mondo di Minecraft, dove tra mille pericoli, folli scoperte e fantastiche avventure, andranno alla ricerca del portale che li riporterà a casa.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Creeper, Nuovo personaggio, Scheletro, Zombie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alternative Dimensions
A journey into a cubic world

Cap.26 Apertis Oculis
 
Un verso di maiale fece trasalire Josh. Voltandosi, vide uno Zombie Pigman che li seguiva.
«Ehm… ragazzi… abbiamo compagnia…» Mormorò senza togliere gli occhi di dosso al mob.
«Non preoccuparti di quello» Rispose Sam. «Non provocarlo e vedrai che non ti farà niente»
«Ci sta seguendo, veramente…»
«Corre?»
«Come? No…»
«Allora lascialo perdere»
Procedettero. Erano nei pressi di un dirupo, a rischio di finire nella lava se avessero fatto anche un solo passo falso. In lontananza si vedeva qualcosa di rosso scuro. Il problema era che si muoveva.
«Che cos’è quello?» Chiese Clara. Era un enorme creatura che emetteva dei versi che ricordano un bambino che piange. Avvicinandosi, il suo colore diventava sempre più bianco. Lo vedevano scuro per colpa della nebbia del Nether.
«Ghast…» Mormorò Sam. Allungò la mano per usare kill, ma all’ultimo momento la ritrasse. Non ci aveva ancora fatto l’abitudine, e non voleva rischiare di uccidere i suoi amici per sbaglio.
«Josh, lungo raggio»
Il ragazzo tirò fuori il Laser e prese la mira. Premette il grilletto proprio nel momento in cui, con un grido agghiacciante, il mob lanciò una palla di fuoco. Il rumore improvviso gli fece sbagliare mira.
«Cavolo…»
«Idiota» Mormorò Clara, per poi lanciare un pugnale sull’enorme proiettile nemico. Quello tornò immediatamente indietro, facendo fuori il Ghast. Sam recuperò sia coltello che drop con un tp selettivo.
«Ok. Una seccatura in meno» Disse riprendendo a camminare. «E ci abbiamo guadagnato anche una Lacrima di Ghast…»
«E… a che ci serve?»
«Da sola niente, ma con un Alambicco possiamo farci una Pozione di Rigenerazione»
«Sì, per ora non ci serve a niente, abbiamo capito» Tagliò corto la ragazza. «Piuttosto, si può sapere dove stai andando?»
«A sud-ovest. Dobbiamo andare di qua per raggiungere Herobrine»
«Guarda che stai andando a sud-est»
«No, ne sono sicuro» Rispose alzando la mano destra e facendo apparire gli assi cartesiani. «Stiamo andando a Sud…» Guardò gli assi. «Est…?»
«Te l’avevo detto» Lo rimproverò lei. «Adesso dobbiamo tornare indietro»
«Beh, in teoria per andare a ovest dovremmo attraversare la lava»
«E dovrebbe essere un problema?» Ribatté lei tendendo una mano verso gli altri. «Josh…»
Il ragazzo le diede il Laser. Lei puntò verso l’alto, più o meno a 45 gradi, e fece fuoco, scavando un passaggio nella Netherrack.
«Fatto» Concluse restituendo l’arma. Sam sospirò e prese a piazzare blocchi a scaletta per entrare nel tunnel, tenendo la trivella stretta in pugno per allargare il passaggio.
«Ok, così però non vediamo più la fortezza…» Disse mentre si addentrava nello scavo.
«Non ne sarei così sicuro…» Rispose la ragazza. «Ammetto che non me l’aspettavo, però… guarda»
Sam accelerò, rendendosi conto che Clara aveva trovato una grotta. Entrandoci, vide che portava addirittura ad una zona sopraelevata da cui si aveva una visuale assolutamente perfetta.
«Però, niente male…»
«Già. A piedi ci avremmo messo come minimo una giornata» Disse Josh.
Sam si schiarì la voce e gli mostrò un Orologio. Definirlo impazzito era dire poco.
«Ehm… sì, insomma, era per dire…»
«Ehi, ragazzi» Li richiamò Matt. «Guardate laggiù!»
Il biondo stava indicando un punto molto lontano, quasi del tutto avvolto dalla nebbia del Nether. Si intravedeva una specie di ponte fatto di un materiale molto scuro, con dei pilastri a sorreggerlo che affondavano nella lava.
«Cos’è…?» Chiese Josh aguzzando la vista.
«Ci siamo. È la fortezza del Nether» Confermò Sam. Poi si voltò verso Clara sorridendo. «Beh, alla fine ci siamo arrivati, no?»
«Non per merito tuo!» Ribatté lei dandogli uno scappellotto. Quello si mise a ridere. Lei divenne rossa per un momento, poi lo seguì a ruota.
«Dai, andiamo. Non vedo l’ora di conoscere questo Herobrine!» Esclamò Josh avviandosi. Gli altri lo seguirono, e il gruppo finì per ritrovarsi davanti l’ennesimo strapiombo.
«Adesso mi sto davvero stancando!» Esclamò Sam armeggiando con il Guanto Comandi. Con fill evocò una stradina di pietrisco che li portasse fino alla fortezza.
Saltarono il parapetto, entrando ufficialmente nella struttura. Erano in un incrocio a T. Ma la cosa, invece che essere una buona notizia, fu di pessimo auspicio.
Tre fiammate da un lato, tre frecce dall’altro e tre Scheletri Wither dall’ultimo. I ragazzi non poterono fare altro che accovacciarsi per evitare di essere colpiti, dopodiché iniziarono il contrattacco. Il Blaze che li aveva attaccati con il fuoco si prese una coltellata in pieno volto da Clara, mentre i ragazzi ingaggiarono un corpo a corpo con i non-morti che, stranamente, erano equipaggiati con Spade di Diamante invece che di Pietra.
«Qui qualcosa non torna…» Mormorò Sam tagliando in due uno dei mob per poi caricare gli Scheletri Arcieri, attirando la loro attenzione. «Questi mostri sono più forti del normale. Ho un brutto presentimento…»
Tagliò la testa ad uno Scheletro, poi con una rotazione tagliò in due un altro e concluse affondando la sua Spada Estesa nel petto del terzo. Anche gli altri conclusero la lotta con i propri avversari e lo raggiunsero.
«Cosa c’è?» Gli chiese Clara vedendolo un po’ soprappensiero.
«C’è qualcosa di sbagliato. I mostri non dovrebbero avere tutta questa potenza… Gli Scheleri Wither avrebbero dovuto brandire spade di Pietra e non di…»
Una scossa alla mano destra lo interruppe. Si strinse istintivamente il polso.
«Che succede?» Domandò Josh.
«Non lo so…»
Delle grida. Anzi, dei grugniti. Un coro di grugniti. Un’orda di Pigman Zombi assalì senza provocazione i quattro, mettendoli in enorme difficoltà fin da subito. Travolti dalla carica, i quattro furono costretti ad indietreggiare fino a toccare la parete di una stanza chiusa, senza accorgersi che si trattava della sala centrale, quella con il pozzo di lava.
Una figura fatta completamente di fiamme uscì lentamente dal pozzo. I Pigman iniziarono a vaporizzarsi uno dopo l’altro mente l’essere superava il pelo dalla lava incandescente. Quando fu del tutto libera i mob rimasti svanirono. L’essere fece quello che sembrava un inchino e le fiamme si spensero.
L’essere era in realtà umanoide. Pareva anzi un uomo di circa trent’anni, capelli castani, Jeans e T-shirt azzurra. Gli occhi, però, erano del tutto bianchi e in quel mondo di oscurità sembravano brillare di luce propria.
«Finalmente, eccovi qui. Iniziavo a preoccuparmi»
«Sei tu Herobrine?» Chiese Matt.
«In carne ed ossa. Ed è un immenso piacere vedervi ancora tutti vivi e vegeti»
«Perché, che cosa importa a te che noi restiamo in vita?» Domandò Sam.
«M’importa eccome, dato che la vostra presenza sta causando danni incalcolabili al continuum spaziotemporale di questo universo»
«Che cosa intendi?»
«Voi derivate da una realtà molto diversa da questa, sia per la sua struttura che per le sue leggi fisiche. Il vostro ingresso nel nostro mondo ha causato enormi problemi fin da subito… All’inizio erano cose di poco conto, come la variazione di identità di un blocco, o magari la nascita spontanea di nuovi alberi. Ma poi le cose sono diventate sempre più gravi»
La sua espressione s’incupì. I ragazzi ancora non capivano dove volesse arrivare.
«Frane. Crolli di edifici. Generazione e potenziamento incontrollati di mostri, indebolimento della struttura del mondo e infiltrazione di nuove entità, tra cui quell’Enter che avete incontrato. Tutto per colpa della vostra esistenza»
Ah, quindi alla fine siamo stati noi la causa di tutto…? Pensò Sam. La frana nella grotta… i mob parlanti... Enter, Jay e tutti gli altri… perfino quel Creeper che è esploso sotto casa di Sethbling… tutto… è successo tutto perché noi eravamo qui?
«Però, Sam, tu non c’entri niente» Riprese Herobrine. «O almeno non più, da quando la tua anima si è fusa a quella di un Ender. Ora tu sei compatibile ad entrambi i mondi: sia al tuo di origine che al nostro»
«Capisco… ma gli altri?»
«Una persona è sopportabile. Due possono già provocare danni, se restano insieme. Ma tre o quattro? No, siete troppi anche se vi dividete. Dovete andarvene»
«Ma… scusi…» Intervenne timidamente Josh. «A questo punto non fareste più in fretta ad ucciderci?»
I suoi amici lo guardarono in cagnesco. Herobrine invece scosse la testa.
«No, se foste uccisi le vostre anime resterebbero comunque qui nel Nether. Non dovete morire per nessuna ragione. È per questo che vi sto aiutando: se non vi allontano da questo universo finirete per essere la nostra rovina»
«E l’Uovo di Drago a che ti serve?» Domandò Sam.
«Sarà la vostra chiave per tornare a casa»
«Ma davvero?» Disse sarcastico il ragazzo. «A noi hanno detto che hai sempre cercato di conquistare il potere dell’End…»
«Beh, sì, è vero» Ammise quello. «Ma al momento ci sono cose più importanti a cui pensare»
Puntò la mano verso Sam e il suo Inventario si aprì da solo, permettendo all’Uovo di uscire e levitare fino davanti a Herobrine, che lo prese tra le mani e gli diede fuoco.
Pian piano l’oggetto iniziò a mutare, diventando una sfera nera. Poi anche il colore cambiò. Da nero a viola. Da viola a giallo. Da giallo a bianco. E per finire divenne semitrasparente, con un piccolo nucleo pulsante al centro. Brillava di luce propria e ricordava a Sam un oggetto di una mod… di una mod che non aveva ancora visto in quel mondo.
Che sia… no, non ci credo… quello è… un Nodo d’Aura…?
«Tieni» Disse Herobrine lanciandogli la sfera luminosa. «Per raggiungere l’entità di cui vi ho parlato è necessario usare questo oggetto come fonte di energia»
«E come dovremmo fare?» Chiese Josh. Clara e Sam guardavano affascinati il globo che lui aveva in mano.
«Conoscete Sethbling, no? Potete usare uno dei suoi ventitré reattori…»
«In realtà sarebbero trentacinque»
«Beh, non mi sono mai piaciuti i numeri dispari. Ah, e preparatevi: ci sarà un bel botto quando lo accenderete!»
«Cosa…?» Mormorò Sam. «Aspetta, che…»
Troppo tardi. L’essere svanì in una coltre di fiamme.
«Al diavolo…» Si voltò e mise il Nodo nel suo Inventario. «Qui abbiamo finito. È ora di andarcene…»
Alzò il guanto, pronto per usare tp, ma poi si fermò e lo fece riapparire, per poi iniziare a digitare il comando per filo e per segno.
 
/tp @a[r=5] 75 42 -7
Use Command.
 
Riapparvero davanti alle porte della città. Entrati, raggiunsero in fretta e furia il Portale del Nether e, tornati ad Atlantis, usò i poteri Ender per taggiungere Sethbling, che in quel momento stava per scendere nei sotterranei.
«Ehi, aspetta!» Lo richiamarono.
«Ah, già di ritorno? Com’è andata?» Domandò quello voltandosi.
«Bene» Rispose Josh. «Però ora abbiamo bisogno del tuo aiuto»
«Ma certo, tutto quello che volete» Rispose quello con un sorriso a trentadue denti.
«Ok, allora…» Iniziò Sam. «Abbiamo bisogno del Reactor Core n.18»
Il sorriso di Sethbling svanì in un istante.
 
 
 
«CHE COS’È CHE VORRESTE FARE CON IL MIO REATTORE?»
Lo youtuber era fuori di sé. Sam e gli altri lo avevano appena messo al corrente della situazione, e quello non l’aveva presa affatto bene. Ma questa era una cosa più che scontata per tutti.
«Ehi, non preoccuparti…» Rispose con calma Sam. «Posso risarcirti per i danni, se proprio vuoi…»
«E come vorresti fare, scusa?» Domandò, gli occhi ridotti a due fessure. Sam fece finta di gettare qualcosa con la mano destra e caddero a terra due Reattori Nucleari e dodici Camere del Reattore. Ovviamente, vuoti. Sethbling li raccolse e si diresse verso i sotterranei.
«Prego, da questa parte!» Disse aprendo la porta. Placare la sua furia era stato più semplice del previsto.
 
 
 
«Allora, che devo fare?» Chiese lo youtuber attivando l’interfaccia del Reactor Core n.18, spegnendolo e svuotandolo completamente.
«Dovresti mettere questo all’interno del Reattore» Disse Sam porgendogli il Nodo d’Aura.
«Ok, vediamo…»
Lo inserì nella tramoggia e lo piazzò nello slot centrale della terza fila. Chiuse poi l’interfaccia senza accendere il macchinario e lesse:
 
Reactor Core n.18
Output: 10 TEU/s (500 MEU/t)
Heat: 0%
Overheating: 1% every 0.01 seconds.
 
«Che ve ne dovete fare di 10 miliardi di Energy Units?» Chiese esterrefatto lo scienziato. Sam scosse la testa a bocca aperta. Non ne aveva la più pallida idea.
«D’accordo…» Sospirò Sethbling. «Pronti? Attivazione RC18!»
Riaprì l’interfaccia e tirò la leva. Non ebbe neanche il tempo di richiuderla che una tremenda esplosione fece saltare ben otto strati di Pietra Rinforzata in tutte le direzioni, facendo volare i cinque contro la parete opposta del corridoio.
Al posto del Reattore 18 c’era ora una fessura dimensionale sferica dal diametro di tre blocchi: un globo azzurro bordato di bianco dal quale iniziarono ad uscire strisce di liquidi e gas di ben quarantanove colori diversi. Le Essentiae e i Vis si riversarono in tutto il mondo circostante. Attraversando qualsiasi tipo di blocco, formando milioni di nodi d’aura e nuovi esseri, nuove piante, nuovi biomi, infondendosi in alcuni blocchi di pietra e generando Agglomerati di Cristalli formati dai vis primari: Aer, Aqua, Terra, Ignis, Ordo e Perditio. Era la nascita di una nuova era per Minecraftia. Era l’avvento definitivo della Thaumcraft.
 
L’espulsione di energia si concluse. La fessura divenne del tutto bianca, e poi ebbe un improvviso cambiamento. Da quel bianco iniziale il suo colore divenne qualcosa di terribilmente simile ad un buco nero e la frattura iniziò a risucchiare qualsiasi cosa trovasse nelle vicinanze, blocchi o entità che fossero. Matt, Josh e Clara cercarono qualcosa a cui aggrapparsi, nel tentativo di resistere al risucchio. Sam e Sethbling iniziarono invece ad armeggiare con i loro Guanti Comandi, che si erano inspiegabilmente disattivati. Alla fine Sam rinunciò, aggrappandosi ad un blocco di Pietra che venne quasi immediatamente risucchiato insieme a lui. Josh invece perse la presa, finendo a sbattere contro Matt e catapultandolo insieme a lui nella fessura. Sethbling sarebbe stato il successivo, se il Guanto non si fosse riavviato proprio in quel momento permettendogli quindi di ripararsi dietro un muro di Barriere. Tentò di salvare Clara dal risucchio, ma fu troppo tardi. Anche lei attraversò la fessura, la quale si richiuse un attimo dopo. Lo youtuber ricadde a terra.
«Ma che diavolo…?» Mormorò rialzandosi. Davanti a lui adesso c’era un Nodo d’Aura gigantesco che, anche se lui non poteva saperlo, era di categoria Pura e Splendente, formato da tutti gli aspetti primari e, soprattutto, visibile ad occhio nudo. Sethbling rimase a fissare il Nodo a bocca aperta, non riuscendo a fare altro se non a chiedersi che fine avessero fatto i suoi amici.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Minecraft / Vai alla pagina dell'autore: AndreMCPro