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Autore: _Nancy_    03/08/2015    1 recensioni
[Tratto dal terzo capitolo]
Molly Weasley, con un asciugamano tra le mani e l’espressione preoccupata sul volto, si appresta a ricoprire il figlio di cibo e pozioni.
-Ron, è tutto apposto. Sono andati via, sei al sicuro.-
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Urla, ancora una volta.
-Ronald, non hai bisogno di … non avere paura.- Gli passa un braccio attorno alle spalle, mentre avvicina il piatto di zuppa calda davanti al ragazzo rosso. –Devi mangiare.- Riempie il cucchiaio, portandolo alla sua bocca. –E’ buonissimo, devi solo provare.-
Annuisce, appena. E manda giù il primo boccone, sotto lo sguardo di tutti i presenti.
-Questo scherzo è stato … epico!- Ridacchia, afferrando il braccio del fratello. –Come diavolo l’hai ideato?-
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Grattastinchi, Hermione Granger, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Sono le undici passate, è così stanca che mentre entra in bagno, si aggrappa al lavandino per non cadere a terra.
Prende tra le mani lo spazzolino, e dopo essersi lavata i denti con cura, si osserva allo specchio.
Il pigiama che è addosso è un po’ troppo corto. E’ un regalo di Ginny, e lei non rifiuta mai qualcosa dalla rossa amica.
Scuote la testa, e ridacchia. Il momento in cui l’ha convinta a metterselo per stasera, visto che “il pigiama con gli orsetti è orrendo”, ha mostrato il suo sorriso più bello.
-Hermione, cosa ci fai qui?-
Si gira, notando con stupore di essere completamente sola. Probabilmente è la stanchezza, non ha sentito niente.
-Hermione, mi hai sentito?-
Stavolta, la voce è più alta, quasi autoritaria.
-Chi sei?-
-Come chi sono?- Ride. –Non mi riconosci? Eppure, oggi mi avevi detto che eri sicura di chi ero.-
-Io non ti vedo.-
-Come?- Perplesso e sorpreso, si fa avanti.
Rimane a pochi passi da lei, quando l’effetto svanisce e senza rendersene conto, la sta già osservando dall’alto al basso.
-Oh, Merlino!- Si copre la faccia con le mani, indietreggiando. –Esci subito!-
-Hermione, ero qua da mezz’ora. Come hai fatto a non accorgertene?- Incrocia le braccia, chiudendo più del solito l’accappatoio che già lo ricopre troppo. –Mi stavo preparando per andare a letto.-
-Anche io.- Lo guarda appena, imbarazzata. –Hai finito?-
-Forse.- Ghigna. –Ginny ti ha prestato uno dei suoi pigiami?-
-Come sarebbe a dire?!- Deglutisce, e sposta lo sguardo altrove. –No, me lo ha regalato. Dice che non le piace quello che ho.-
-In effetti, ti rende un po’ piccola. Invece, questo si adatta perfettamente a te.- Sfiora la canotta con le dita, vedendola irrigidirsi. –Non temere, Granger. Non ti mordo!-
-Smettila di fare quel ghigno, non lo sopporto!- Lo spinge via, e raggiunge la maniglia della porta. –Nessuno ti ha dato il permesso di rimanere, e se fossi stato il gentiluomo che dici di essere, saresti strisciato a gambe levate!-
Scoppia a ridere. Le mani strette alla pancia per quanto gli fa male, piegato su sé stesso pur di non cadere.
-Come mai non sei così piena di vita nel cacciarmi?-
-E tu come fai a saperlo?- Le mani sui fianchi, basita da quell’affermazione vera.
-Perché ti osservo da quando sei entrata, e sembri sconvolta.- Si umetta le labbra, rimanendo al suo posto. –Allora, hai deciso di uscire o rimani a farmi compagnia sotto la doccia? Mi stavo giusto preparando… -
-Morgana, perché?!?- Sbatte la porta, e si dirige a grandi passi nella stanza.
-Dici che ha funzionato?- Lo sussurra, seguendo con gli occhi la riccia nel corridoio.
-Sicuro. Non vedi? Stava per cadere dalle scale.- Guarda la porta semiaperta del bagno, costatando che Fred è ancora lì.
-Non credi che dovevamo andarci pesante?-
-Questo è l’inizio. Dobbiamo andare per gradi, o se ne accorgeranno. Fidati, sono un esperto in questi “amori pronti sul nascere”.- Si aggrappa al corrimano. –Domani è un altro giorno, ho già in mente qualcosa.-
-Mm, e se facciamo un colpo?-
-George, mantieni la calma.- Mette in ascolto le orecchie, sentendo le voci di Hermione e Ginny in fondo. –Per adesso, potrei raccontarti cosa abbiamo fatto al nostro settimo anno, per Lily e James. Ti stupiresti di quanto diabolici eravamo, ad eccezione di Peter che non collaborava moltissimo.-
-E’ un molliccio quell’uomo, sono contento che Ron si sia liberato di quel topo, puzzava troppo!-
-Perché siete fermi come degli stoccafissi?- Si blocca, puntando i piedi a terra. –La mamma ha detto che bisogna dormire.-
-Ronnino Piccino, tu ascolta quello che vuoi. Io sono maggiorenne, e faccio la cosa che mi riesce meglio.- Gli dà un buffetto sulla guancia, nonostante il suo viso contratto in una smorfia da parte di lui. –Se permetti, io e Sirius abbiamo dei compiti da portare a termine.-
-Per esempio? Creare altri scherzi?- Alza un sopracciglio.
-Non metterci alla prova, siamo capaci di tutto io e Fred. L’aiuto di Sirius non sarebbe male.- Si volta, proseguendo verso la camera. –Quest’anno riuscirai a trovarti una fidanzatina, Ronnie? O rimani scapolo per tutta la vita? Perché se è così, posso aiutarti … anzi, no.-
-Non mi serve niente, grazie.- Ringhia, scontroso. –Io … -
-Si, lo sappiamo, hai una fantastica amica su cui contare. Stai attento, potresti ritrovarti meno spesso in compagnia di Hermione.- Alza gli occhi al cielo, esasperato. –E se qualcuno te la soffiasse?-
-Hermione … - Prova a dire, invano.
-SE NON SIETE TUTTI A LETTO TRA CINQUE MINUTI, VI FACCIO RIMPIANGERE DI ESSERE DEI WEASLEY!- Urla, dal basso. –GEORGE!-
-Addio!- Sparisce, seguito a ruota da Sirius.
-Mamma, non è come pensi!-
-RON!-
***
Fissa il soffitto, assaporando il silenzio assordante.
Gira la testa in direzione del gemello, che dorme beatamente. La bocca socchiusa, l’espressione rilassata sul volto, e la coperta scostata in mal modo.
-George, sei sveglio?-
-Mm, Ginny non ti darò altre Api Frizzole! Stai al tuo posto!- Agita le mani, tenendo sempre gli occhi chiusi.
-Lo so che non stai dormendo.- Si regge su un lato, facendo pressione sul materasso. –Sei stato tu, non è vero?-
-Si, sono sveglio! Fa caldo!- Si muove freneticamente, mentre poggia le mani dietro il capo e fissa il buio attorno a sé. –A fare cosa, scusa?-
-Pensi che non l’avrei notato?- Ride, rimettendosi a pancia in su. –Cos’hai in mente?-
-Non so di cosa tu stia parlando.- Gli dà le spalle e reprime una risata, tappandosi la bocca. –Buona notte, Freddie.-
-Georgie, se scopro che ci sei tu dietro, dirò ad Angelina dello scambio che abbiamo fatto durante l’ultimo Ballo del Ceppo.- Sorride, sapendo bene cosa il fratello stia facendo. –Non aspettare che ti ringrazi. Se pensi che io POSSA innamorarmi della Granger, è fiato ed energia sprecato.-
-Certo, come vuoi tu.- Lo zittisce con un movimento di mano, e torna a far finta di niente.
-Non sei geniale come credi.-
***
Il sole sta sorgendo, alcuni raggi di luci sono rivolti sopra le palpebre di Ginny, che lentamente e distrutta si appresta ad alzarsi.
Si stropiccia gli occhi, notando con stupore che l’amica è addormentata profondamente. Nota la fronte corrugata, nel preciso istante in cui esce dalla stanza in punta di piedi.
Raggiunge George, che è appoggiato al muro, con la faccia assonnata, ma pieno di energia.
-Sirius e Remus sono in cucina?-
-No, resteranno nascosti fino a quando non scenderanno.- Indica le porte dietro le spalle di entrambi. –Ho dato a Ronnie un motivo per non alzarsi dal letto.-
-E sarebbe a dire?-
-Lo scoprirai presto. Adorata sorellina, perché non andiamo a fare colazione?- La stringe, ridacchiando. –Mi piace questa nostra nuova alleanza.-
-Io preferisco la parte in cui vengo ripagata.- Arriccia le labbra.-Hermione ieri sembrava molto … tesa. Crede che ci sia Fred a farle scherzi.-
-Meglio così. Dobbiamo essere discreti, strisceremo … -
-Non siamo vermi, George.- Raggiunge la soglia della cucina, e si accomoda al primo posto libero. –Dov’è la mamma?-
-Dormirà, penso.- Tira fuori la bacchetta, cominciando a preparare la colazione. –Uova?-
-Ma, si.- Osserva la tasca del rosso, notando un lieve luccichio uscire da essa. –Non dirmi che hai ancora lo specchio di Sirius!-
-Dovrò pur guardarmi! Fred mi sta rubando la scena con questa storia!- Piagnucola, mostrando l’amato compagno di contemplazione. –Mi piace, e non poco. A te piace quello che vedi?- Ammicca nella sua direzione.
-Vai a fare l’incantesimo che è tardi!- Lo scaraventa vicino le scale. –E non tornare prima di non aver finito!-
***
Un leggero formicolio, sale su, e riscende. Risale, un’ennesima volta, mentre un altro percorre lungo il braccio disteso.
-Mm, Ginny, lasciami in pace.- Affonda la testa nel cuscino.
Qualcosa gli sfiora la gamba, passa da un piede all’altro, lo stesso accade dietro la schiena.
E’ strano.
Apre gli occhi, lentamente.
Due occhietti furbi e divertiti, lo fissano. Le gambe lunghe e pelose, gli solleticano il viso. La bocca si avvicina sempre di più, desiderosa di morderlo.
-MAMMA!- Rimbalza indietro, rovesciandosi sul pavimento freddo.
Indietreggia, vedendo i minuscoli esserini rincorrerlo.
-RAGNI! RAGNI! RAGNI!- Sente le lacrime calde scendere sulle guance. –MAMMA!- Urla più forte, e si aggrappa al comodino.
-Ron! Cosa c’è?- Apre la porta, rimanendo a bocca aperta. –Merlino, Ron! Cosa hai combinato?- Lo guarda, preoccupata.
-RAGNI!- Si ripara dietro le gambe della madre, stringendosi.
-Ronald! E’ tutto apposto?- Si aggrappa all’entrata. –Morgana!- Corre lungo le scale, scontrandosi con Fred. –Ci sono dei ragni nella camera di Ron!-
-E quindi?-
-Stanno uscendo dalla stanza!- Sbotta, rossa in volto. –Vai ad aiutare tuo fratello!-
-Non penso proprio.- La guarda. –Hai paura per la sua vita? Andiamo, sono dei ragnetti piccolissimi!-
-Piccolissimi?!? Vai a vederli tu stesso!- E nel dirlo, perde l’equilibrio.
-Attenta! Potresti farti male!- La afferra per il braccio, riuscendo a farle poggiare il piede sul primo gradino. –Dovresti metterti una vestaglia, Hermione. Si vede veramente… -
Il peso del suo corpo lo trascina, costringendolo a scivolare per tutte le scale-che ormai non sono più presenti-, tenendosi stretto la ragazza.
-Fallo smettere!- Prova a divincolarsi, urlando a squarciagola. –FRED!-
-Non ho la bacchetta di prima mattina!- Si tasta le tasche, per sicurezza. –Ho un’altra bacchetta, però!-
-SIRIUS!-
Cadono a terra tutti e tre.
Sirius sdraiato su un fianco, dolorante e divertito allo stesso tempo.
Hermione su Fred, casualmente sotto gli occhi di George e Ginny.
-Ma è possibile riposarsi in questa casa?- Convinto di poter scendere tranquillamente, si avvia.
Tenta di non cadere, mentre le urla di Ron e Molly si fanno forti.
Finisce contro Sirius, che adesso, ride quanto i due complici.
-Non è stato divertente.- Sussurra, quando si alza e si pulisce dalla polvere. –Non avevi detto che non mi sarebbe capito nulla?-
-Fa parte del mestiere, Lunastorta.-





Spiegazioni eventuali
Ad Hermione viene somministrato un pizzico di Distillato Soporifero, motivo per cui non è piena di forze quando litiga con Fred e si dirige in bagno.
George e Sirius, applicano un Incantesimo di Disillusione su Fred, in modo che quando Hermione entri, lei non si accorga della sua presenza.
George lancia l'Incantesimo Glisseo contro le scale, così che Fred e Hermione quando tentano di scendere per scappare dai ragni, finiscono l'uno sull'altra.

 
  
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