Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: giuliabianconi99    05/08/2015    2 recensioni
La mia vita cambiò totalmente con il suo arrivo: con l'arrivo di colui che cambiò definitivamente la mia vita.
Solitamente una coppia si conosce bene, va a convivere, si sposa e poi ha figli...
Noi facemmo tutto all'incontrario...
Questa è la mia vita, da quando ho scoperto di essere rimasta incinta,
incinta di Justin Bieber.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Bieber, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Selena Gomez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A fine capitolo, come sempre, troverete il mio “angolino”. Leggetelo, per favore, è mooolto importante ^-^ Buona lettura ♥

 


I'M SELFISH




Adesso, devi solo dirlo a Justin.
Non posso.
Perché no?
Perché prima di tutto, vorrei dirglielo in faccia e ciò significa che, lui dovrebbe prendere un aereo e venire fin qui, ma non mi sembra il caso di fargli spendere soldi così inutilmente... Seconda cosa: è impegnato col lavoro e non voglio che si preoccupi per me.
Ascoltami, prima di tutto quello caga soldi,
Eh si, il mio Justin faceva parte di una famiglia benestante ed era tornato a Londra dal padre adottivo, per aiutarlo con la gestione dei vari concessionari di Ferrari e Maserati.
quindi non c'è problema. Seconda cosa: hai sbattuto la testa di recente? Lui non si dovrebbe preoccupare per te? Se non mi sbaglio ti ha ingravidato lui, quindi è anche un suo problema.
Hai ragione, ma non posso dirglielo proprio ora.
Aaaaaaaahhhh... se non lo fai tu, lo faccio io!” mi rubò il cellulare dalle mani
Bri... non osare!” ma, ignorandomi, avviò la chiamata, mettendo il viva voce
Hey piccola, che succede?” pochi squilli dopo, l'amore della mia vita rispose
Hey fustacchione, mi dispiace deluderti, ma non sono Catlin.
Ahahahah, ciao Briana, come mai hai il cellulare di Cat?
Perché ti deve dire una cosa, ma non aveva il coraggio di chiamarti. Adesso te la passo.
Io ti ammazzo.” mimai con la bocca rivolta a Briana, mentre mi stava passando il telefono
Pronto, amore.
Che mi devi dire?” tolsi il viva voce e mi diressi in camera mia, per parlargli privatamente.
È che... amore, quando puoi tornare da me?
Cucciolotta, mi stai facendo preoccupare... Lo sai che devo aiutare mio padre, è una menata, se no sarei li con te! Ma perché? Che succede?
Non niente, tranquillo.” mentii “Solo che... non vedo l'ora di vederti.” dissi con voce triste
Ascoltami tesoro... aspetta ancora due giorni e sarò li da te. Ok?
Ok, grazie mille amore mio!

Passai i seguenti due giorni, in bagno a vomitare. Fortuna, che al mio fianco rimasero Briana ed Erika, che mi sostennero sempre.
Mia madre non sapeva nulla di tutta la storia, perché era partita con il suo compagno, per una vacanza, cosi avevo casa libera. Sentimmo suonare il campanello di casa, mi pulii il vomito dalla bocca col gomito e mi fiondai ad aprire la porta d'ingresso. “Justiiiiiiiiiiiiiiiiiin!!!!!!” urlai, gettandomi con le braccia al suo collo.
Amore mio, come stai?” mi chiese facendomi girare, per poi posarmi dolcemente al suolo.
Bene, bene! Te invece? Com'è andato il viag... * gugh *” rigurgitai per terra, poco distante dalle sue scarpe “Cazzo... * gugh * scusami!” riuscii a dire solo quello, prima di fiondarmi nuovamente in bagno, dove mi stavano ancora aspettando le mie migliori amiche.
Justin si avvicinò alla porta del bagno, ma appena Briana lo vide, lo bloccò, chiudendo la porta alle sue spalle: “Fermo li, fidati non è un bello spettacolo.
Che cazzo succede? Briana, lasciami passare!
“Mi dispiace bello, ma non posso...” cercò di superarla, ma senza successo.
La porta del bagno si aprì ed escì Erika “Vuoi peggiorare ulteriormente la situazione?!

Dopo circa 5 minuti mi sentii meglio, mi lavai la faccia e i denti, per camuffare l'odore, ed in fine uscii dal bagno. Percorsi il corridoio ed arrivai in soggiorno, dove tutti mi stavano aspettando ed entrai nella stanza, interrompendo quel silenzio che si era creato
Hey” Justin si alzò di scatto dal divano e mi abbracciò forte, quasi mi mancava il respiro.
Amore, adesso va meglio?
Si si, non ti preoccupare.
Come diavolo faccio a non preoccuparmi? Arrivo qui, tempo nemmeno di salutarti, e ti metti a vomitare!” Alzò la voce, facendomi sussultare ed abbassai lo sguardo tristemente
Scusami tesoro, solo che... mi hai fatto veramente preoccupare!
Vieni”.
Lo facci accomodare di nuovo sul divano, in mezzo a Briana ed ad Erika. Preferivo parlargliene in loro presenza visto che, per quei lunghi cinque giorni, erano state sempre al mio fianco.
Che succede? Niente di grave spero.” mi misi a sedere in terra, proprio davanti a lui.
Amore, io... io sono...
Devo per forza dirglielo? Devo proprio? Ma si certo, ma che domande sono?! Infondo lui è uno dei diretti interessati...
Tu sei...?
Sono... incinta
Scusami, non ho sentito” ok, forse l'ho detto troppo piano.
Sono incinta
Scusami, ma proprio non capisco.
Ora però mi incazzo, cazzo è proprio sordo!
SONO INCINTAAAAAA, CAZZO, SONO IN-CIN-TA!!!!
Lo vedi sbiancare totalmente, “cazzo adesso sviene!” fu l'unica cosa che riuscii a pensare in quel momento.
Justin, di qualcosa, ti prego!
Justin, uh uh! Sei ancora tra noi?” Briana gli sventolò la mano più volte davanti alla faccia, ma inutilmente “Niente, lo abbiamo perso.” Lui continuò a fissarmi la pancia, senza dare segni di vita. Mi alzai, lo presi per le spalle ed iniziai a scuoterlo. Niente, sembrava di marmo.

SCHHHHCIAFFFF

Io rimasi di sasso, assieme a Briana.
Erika aveva appena tirato uno ceffone al mio amore, “come cazzo ha osato!”.
Però da un certo lato aveva fatto bene, penso che se non glielo avesse tirato, sarebbe rimasto li, con quella faccia da coglione, ancora per un bel po'.
Cazzo oh, ma rispondere ti costa troppo?! Puttana Eva, la tua ragazza ti ha appena detto di essere incita e tu te ne stai li zitto, zitto, con la coda tra le gambe, come un cane! Dio santo, ma riprenditi cazzo!
Penso che sia stata la prima volta che vidi Erika così... “Wow, sorella ti stimo!”.
Justin abbassò lo sguardo, massaggiandosi la guancia colpita: “Scusami, ma.. ma... io... ma io...
Tu... cosa?
Non so che cosa dirti."
In quel momento mi sentii mancare il fiato, come se tutto il mondo mi fosse caduto addosso. Gli avevo appena detto che sarebbe diventato padre, come poteva rispondermi con tale freddezza?
Ma che cazzo vuol dire!?! Ts, poi tu sei un vero uomo?! Ahahahah, ma fammi il piacere. Mi aspettavo che non fossi come tutti gli altri, invece sei solo uno dei tanti coglioni.
Erika, che ne dici di lasciarli un po' da soli? Dai andiamo di la.” Chissà che cazzo sarebbe successo, se non ci fosse stata Briana.
Le mimai un “grazie” con le labbra e rivolsi nuovamente lo sguardo a Justin. Mi sedetti di fianco a lui e gli afferrai le mani, erano fredde e continuavano a tremare.
Porca vacca, gli ho appena detto che sono incinta, non gli ho mica detto che ha un tumore e che sta per morire!
Di che cosa hai tanta paura?
Cat, ti prego ascoltami, io non posso, non posso...
Non puoi... fare cosa?
Non posso diventare padre...
Cosa vuoi dire?
Non possiamo disfarcene e continuare la nostra vita come se nulla fosse?
COSAAAAAAAAAAAA?!?!?!?!?!” mi alzai dal divano, non potevo credere di essermi messa con uno stronzo del genere!
Mi prese un polso e cercò di avvicinarmi a lui, ma io gli diedi uno strattone tale da costingerlo a lasciare la presa.
Ti ricordo che tra i due, quella più sconvolta dovrei essere io, non tu. Sarò io che diventerò una balena, sarò io che per nove lunghi mesi dovrò portare in grembo nostro figlio, sarò io che dovrò rinunciare ad andare a divertirmi, sarò io che dovrò rinunciare alla mia vita.
Si cazzo, penso che RINUNCIARE sia la parola più adatta possibile, infondo io ho solo 17 anni, mi perderei gli anni migliori della mia vita! Lui ormai ne ha 21, è ora che inizi a prendersi le proprie responsabilità.
Hai perfettamente ragione e la penso esattamente come te! Perché dovremmo tenerci questo peso?!

SCHHHHCIAFFFF

Anche questo se lo meritò.
Perché questo ''''peso'''' è NOSTRO figlio.” la voce mi tramava e mi si bagnarono gli occhi
Porca putt... Catlin respira, respira. Piangendo non si risolve niente, fai solo più casino. Inspira, espira, inspira, espira... Bene, dai che c'è la possiamo fare”. “Come puoi dire una cosa del genere?
Catlin, io non sono pronto ad affrontare una cosa così grande!
Nemmeno io! Senti, esiste l'adozione, potremmo...
Catlin, no! L'opsione dell'adozione è scartata dal principio!
Perché!? Preferiresti togliere direttamente la vita a TUO figlio?!
Si, preferirei. Lo sai che da quando ho scoperto di essere stato adottato, non facevo altro che pensare a chi fossero i miei genitori. 'Magari mio padre è un avvocato e mia madre un'infermiera' cosi mi dicevo, prima di venire a scoprire che mia madre era una puttana e mio padre.... boh, chissà!
Ma ti rendi conto, di che grande favore ti ha fatto tua madre continuando la gravidanza!? Ora se non fosse per lei, tu non saresti qui! Io posso solo ringraziare quella donna, per averti concesso la vita, per averti concesso di essere qui con me ora...
Lo so, ma forse avrei preferito non nascere. Tu non hai la minima idea di come ho sofferto, non avevo i miei veri genitori accanto e ciò mi faceva stare davvero male. Non voglio che soffra come ho sofferto io, preferisco una cosa facile e indolore.
Tu magari non lo sai, ma quando una donna abortisce, il suo bambino urla e si contorce dal dolore, all'interno del ventre della propria madre. Colei che doveva proteggerlo e farlo crescere donandogli tutto l'amore del mondo.”Risposi in tono freddo, con le lacrime che stavano picchiando contro i miei occhi, mentre cercavo con tutte le mie forze di ricacciarle dentro.
Ok, all'ora esaminiamo ciò che possiamo fare: tu non vuoi abortire e io non voglio sentire una sola parola riguardo all'adozione, quindi... noi dovremmo...tenerlo?” arrivò alla conclusione con aria sconsolata “Sei davvero cosi egoista da buttare il nostro amore per un bambino che non è ancora nato, che inoltre nessuno dei due vuole? Sei proprio sicura di volerlo fare?
Ascoltami, io la strada più semplice non la scelgo. Se non vuoi averne niente a che fare, sai dov'è la porta.
Si alzò. Prese le scarpe. Le indossò. Afferrò il pomello della porta d'ingresso e si fermò per qualche secondo. Preghai perchè si girasse, ma invano. Abbassò la maniglia. Aprì la porta e se ne andò per sempre, senza nemmeno girarsi a salutare.

Did I disappoint you or let you down?
Should I be feeling guilty or let the judges frown?
'Cause I saw the end before we'd begun.


                                      

^^^ANGOLO SCRITTRICE: come promesso, eccoci qui con questo nuovo capitolo. 。◕‿◕。
Ok, lo ammetto, sono stata un po' cattiva... ihihihih
A fine capitolo ho messo un pezzo del testo di una canzone stupenda, che descrive perfettamente i sentimenti della nostra Cat.
Vi lascio il link: https://www.youtube.com/watch?v=3cDAHVTXJ7k
Aggiorno a 2 recensioni (aumentiamo di uno, vediamo se ce la facciamo(≧▽≦))
Come sempre spero che vi sia piaciuto, un bacione enorme ~(^з^)-☆
Giulia XX^^^
()()
=(-,-)=
(“)_(“)
  
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