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Autore: ketyblack    06/08/2015    4 recensioni
Ingredienti:
❥Una piscina da gestire
❥La bella stagione
❥Un gruppo di ninja senza missioni da compiere
❥La calura estiva
Formeranno un mix letale, garantito!
Tsunade nota che con la calura estiva le visite al villaggio da parte dei turisti stanno diminuendo, per porre rimedio a questo problema decide di far costruire una piscina appena fuori da Konoha. Indovinate un po' chi dovrà gestirla e sacrificare la bella stagione sgobbando sotto il sole? Leggete e scoprirete ogni arcano.
Forse un po' fuori contesto rispetto al manga, ma con questo caldo soffocante non posso far altro che scrivere cose del genere! Una ff dal sapore estivo e leggero, una bella short-fic era proprio quello che ci voleva! Non mancheranno momenti comici e nemmeno hot. Recensite in tanti!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Team 10, Team 7, Team 8, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Pool of love - An endless summer


Capitolo 1: June

 

Era già trascorsa una settimana dall'apertura della piscina, ormai i nostri eroi avevano preso confidenza con l'ambiente – alcuni anche troppa – lavorativo. I momenti migliori, neanche dirlo erano quelli dopo la chiusura della piscina, dove si scatenavano lotte in acqua e Choji preparava banchetti degni di un matrimonio mangiandosene poi lui stesso più della metà.

Quella sera si stavano tutti rilassando nella vasca idromassaggio per mandare via un po' della stanchezza della giornata.

“Che seccatura, dalla settimana prossima mi toccherà fare il pagliaccio anche per la baby dance! Ma non potevate farlo voi ragazze?” sbottò Shikamaru immergendosi nell'acqua della piscina fino al naso.

“Amico, è una gran fortuna, invece, sai quante milf puoi beccare? Ah, no, giusto, tu sei contro il sesso, vero?” lo prese in giro l'Inuzuka ricordando che la settimana prima una ragazza, abbastanza piacente, si era fatta trovare nuda nella doccia dello spogliatoio e il Nara l'aveva liquidata dicendo. Levati, fa troppo caldo. Da allora Kiba non aveva mai smesso di prenderlo in giro.

“Muori. Solo perché tu vuoi beccarti a tutti i costi la sifilide non vuol dire che anche tutti gli altri la vogliano...” rispose piccato.

Ino, lì vicino, avevano appena sentito i discorso dei due.

“Comunque, Shika, sarete affiancati anche da noi due, dalla baby dance non si scappa...” disse in tono gioviale la bionda dandogli una pacca sulla schiena

“Oh, questo è parlare, Yamanaka! Almeno non dovrò più essere il solo ad imbarazzarsi per colpa di Nara! Per non parlare del fatto che il panorama è decisamente...” sicuramente non si riferiva ai boschi che circondavano la piscina. Lo sguardo dell'Inuzuka era fin troppo fisso sul bikini della bionda, fin troppo per essere educato. Shikamaru gli tirò una spallata facendogli quasi bere tutta l'acqua dell'idromassaggio.

“Piano, ti ricordo che è sempre la mia compagna di team. Giù le zampe.” disse in tono risoluto beccandosi un'occhiataccia da Ino. Ma che diavolo stava facendo?

“Ehi, calma! Cioè, guarda che davanzale, se non altro compensa quello che non ha l'Haruno!” continuò a ciarlare come se le interessate non fossero lì. Un Sasuke selvatico emerse dal nulla con l'aria di chi sta per uccidere qualcuno.

Non ebbero tempo di riflettere, dovettero tutti darsela a gambe non appena individuarono uno Shino piuttosto propenso a farsi un idromassaggio. Era inquietante, troppo per essere normale.

“Non preoccupatevi, c'è spazio ancora per tutti...” esclamò in tono piatto il ragazzo dagli occhiali scuri.

“No, beh non preoccuparti, abbiamo già fatto, meglio andare a cambiarsi!” intervenne Sakura scappando verso gli spogliatoi.

 

“Devo dire che comincio a prenderci gusto, stare in bikini tutto il giorno è proprio la vita che fa per me, per non parlare dei ragazzi della Nuvola che abbiamo visto oggi!” ciarlava Ino mentre si rivestiva della sua gonna viola e il suo top striminzito. Sakura la fissò meditabonda, certo, per lei era sempre tutto facile, guardatemi, sono la principessa Yamanaka, tutti mi vogliono portare a letto, evviva!

“Non erano poi quel granché, alla Foglia abbiamo di meglio...” ribatté l'altra vestendosi in fretta. Hinata si limitò ad arrossire rivestendosi a sua volta.

“Di' un po', ma Kiba è sempre stato così figo o è da poco che è così?” chiese Ino a bruciapelo facendo quasi svenire la Hyuga. Aveva chiesto proprio alla persona sbagliata.

“B-beh...ecco, K-Kiba è c-così da sempre...” stava morendo di imbarazzo. Sakura guardò la bionda con fare esasperato. E ci era rimasta parecchio male all'affermazione dell'Inuzuka riguardo al suo decolté decisamente poco generoso. Era un suo cruccio da sempre e andarsene in giro per la piscina con Ino o, peggio, andare al bar da Hinata non aiutava sicuramente ad accrescere la sua autostima. Non da quando la Hyuga portava quella canottierina striminzita che faceva parte della divisa.

Fece cenno alle altre di cominciare ad andare, si sedette meditabonda sulla panchina di legno dello spogliatoio.

Si fissò nello specchio di fronte e storse il naso nel vedere il suo riflesso, era così poco femminile.

 

Nello spogliatoio maschile non regnava la pace come in quello femminile, si andava sempre a parare sui doppi sensi e un'eterna sfida figurata, ma anche no, a chi ce l'aveva più lungo. Non erano poi cambiati molto da quando erano dei dodicenni. Naruto correva nudo per lo spogliatoio con un asciugamano in testa e il bagnoschiuma di Kiba in mano urlando vittorioso mentre l'Inuzuka, di certo non più vestito, lo rincorreva minacciandolo di morte.

Shikamaru guardò Shino e Sasuke con compassione, per fortuna nel suo team idioti di quel calibro non ce n'erano, che seccatura che sarebbe stata.

“Ragazzi! Basta cretinate, non avete più tre anni, datevi un minimo di contegno.” disse Shino in tono gutturale e con uno sguardo serio (con quegli occhiali sembrava sempre serio) che avrebbe fatto rabbrividire chiunque.

“Andiamo a raccattare Ino, va là...” esclamò Shikamaru facendo cenno a Choji di seguirlo. In realtà aveva solo una gran voglia di andarsene via da tutta quella confusione e di fumarsi una sigaretta in santa pace. Che palle quelli là!

Non appena il Nara e l'Akimichi furono spariti Kiba esibì uno dei suoi ghigni astuti, di quelli che non promettevano nulla di buono.

“Avrà avuto ancora le palle girate per oggi, ve lo dico io, quello stravede per la Yamanaka!” sogghignò asciugandosi i capelli.

“Ma non stava con Temari?” chiese Naruto in tono allarmato, era imperdonabile, come poteva essersi fatto sfuggire un simile gossip?

“Vecchia storia, andiamo a mangiarci un ramen da Teuchi, che ti racconto! Shino? Vieni anche tu?” chiese al compagno che annuì in silenzio.

“Uchiha?” fece cenno a Sasuke che sembrava nel suo mondo. Il moro fece secco un cenno di diniego col capo, ma sì, mischiarsi con quella banda di debosciati, a cena con l'Inuzuka, il Dobe e anche quel soggettone dell'Aburame, manco morto!

“Sempre il solito asociale, eh?” fece Naruto dandogli una pacca sulla spalla e sparendo poi insieme agli altri alla volta dell'Ichiraku.

 

Sakura si stava ancora rimirando allo specchio cercando di trovare qualche pregio nel suo aspetto fisico, ma, si sa, quando al mattino ci si alza con il piede sbagliato non c'è niente che possa migliorare la giornata. Udì distintamente uno scalpiccio proveniente dalla porta dello spogliatoio. Vide la maniglia abbassarsi, che cosa si era dimenticata di nuovo Ino?

Spalancò gli occhi sorpresa quando notò che colui che era appena entrato non era decisamente Ino, né le assomigliava affatto.

“Ehi, sei tu, Sasuke...” disse affranta. Le ci mancava solo più il colpo di grazia, vedere davanti a sé Mister Sasuke SonoPerfetto Uchiha. Il moro fece un cenno del capo.

“Gli altri sono andati a mangiarsi il ramen. A me fa schifo.” disse a mo' di spiegazione sedendosi sulla panca di fronte a lei. Sakura aggrottò la fronte, ma perché doveva sempre essere così criptico? Che cosa diavolo avrebbe dovuto rispondergli?

“Beh, nemmeno io sono dell'umore per stare in compagnia, stasera...” sussurrò in tono piatto lasciandosi cadere accanto a lui sulla panca.

“E' per quello che ha detto l'Inuzuka oggi?” chiese inquisitorio. La rosa sospirò, beh perspicace, ora vattene via, non voglio la tua pietà.

“Ma sì, quello ha le pulci di Akamaru nel cervello, davanti a un paio di tette non capisce più niente...” continuò. Ma proprio quella sera doveva diventare così chiacchierone?

“Oh, se sono le mie capisce tutto benissimo, dal momento che non c'è nulla da guardare.” rispose piccata. Sasuke la guardò di sbieco socchiudendo gli occhi scuri, la rosa arrossì improvvisamente, ma che aveva l'Uchiha?

“Per quanto ne so io è piuttosto difficile giudicare senza vedere con i propri occhi...” le sussurrò all'orecchio. Ma quando si era avvicinato così tanto? Sakura non appena sentì il fiato caldo del compagno di squadra lambirle la pelle smise di connettere.

“C-che...dici?” bisbigliò lei vedendolo vicino come non le era mai stato. Poteva notare le lunghe ciglia corvine, il naso appena accennato, la bocca carnosa e la pelle diafana un po' arrossata per il lavoro da bagnino. Poteva vedere chiaramente la lieve peluria scura che gli ricopriva le guance e il mento e... sentire il suo respiro sul collo, la punta del suo naso scorrere giù verso la clavicola. Sakura chiuse gli occhi spasmodicamente, respirando lentamente. No, non stava succedendo, Sasuke non stava assolutamente prendendo l'iniziativa con lei, cioè dopo anni e anni di cose dette a metà, dopo ben due “Grazie, Sakura”e addirittura un saluto alla Itachi, se ne era andato via per il viaggio di redenzione e con lei non aveva mai affrontato più quel discorso.

Ma per Sasuke era così ovvio tutto quanto!

Lentamente portò una mano sulla guancia della ragazza arrivando a sfiorarle le labbra con il pollice, Sakura schiuse la bocca, sorpresa, e subito dopo si ritrovò in un contatto ravvicinato con le labbra pronunciate del ragazzo, premute contro le sue, le mani di lui ai lati del suo viso. Si lasciò trasportare in quella dimensione inedita. Quello era il primo bacio che aveva sempre sognato, non aveva mai smesso di sperare. Lentamente la rosa portò le braccia attorno al collo dell'Uchiha stringendosi a lui e permettendogli di avere libero accesso alla sua bocca, intrecciando la propria lingua con quella del giovane, dando inizio ad una danza passionale fatta di continue stoccate, di morsi e di carezze che presto sarebbero diventate bollenti...

Sasuke si staccò un attimo dalle labbra di lei per scendere lentamente verso il suo collo teso lasciando un'umida scia di baci fino ad arrivare al tessuto della maglietta che indossava. Con un gesto alquanto seccato gliela sfilò velocemente, senza darle diritto di replica. Indugiò un attimo sul ventre piatto della compagna di squadra, sugli addominali obliqui leggermente accennati arrivando fino a quel seno che per lei era orribile.

Prese ad accarezzarla dal fianco fino ad arrivare in prossimità del petto. Sakura sussultò trattenendo un mezzo gemito sorpreso, stava accadendo tutto troppo in fretta. Con sua somma sorpresa scese a baciarla lungo la linea dell'addome giocherellando con la lingua nel piccolo forellino dell'ombelico e proseguendo verso l'alto, baciandole delicatamente il piccolo seno ancora racchiuso nel bikini imbottito.

“Beh, sai, all'accademia dicevano mi piacessero la ragazze coi capelli lunghi, ma, ti dirò, anche quelle con i capelli più corti e senza un seno da pornostar non mi dispiacciono...” le sussurrò all'orecchio risalendo piano a baciarle le labbra.

Sakura era ancora paralizzata, era lì, come un'automa, che non sapeva come reagire, troppe emozioni in una volta sola, sospirò pesantemente nel sentire le grandi mani dello shinobi intrufolarsi sotto la stoffa del bikini, giocando con l'altra mano con i laccetti legati dietro al collo.

La rosa non osava aprire gli occhi, aveva paura fosse tutto un sogno, come quelli che era solita fare negli ultimi anni. Senza preavviso Sasuke spostò il triangolino del bikini scoprendole del tutto il piccolo seno, lo guardò assottigliando lo sguardo, come se lo stesse studiando a fondo, lo trovò così carino e aggraziato, con uno slancio lo baciò nella sua parte più sensibile. I gemiti di Sakura si alzarono di tono e la ragazza non aveva più un briciolo di coscienza.

“Complimenti, Sakura, un bel panorama anche il tuo...” disse poi alzandosi come se nulla fosse e dirigendosi verso la porta. La rosa nonostante fosse frastornata dall'avvenimento giurò di aver visto un rigonfiamento fin troppo evidente nei pantaloncini del giovane.

 

L'indomani il lavoro attendeva e le temperature erano arrivate intorno ai quaranta gradi, nonostante fosse solamente metà giugno. Choji e Hinata boccheggiavano al bar, senza aria condizionata e perennemente vicino alla piastra per i panini o a servire caffè bollenti.

“E dai, Sakura, racconta! Non fare la preziosa con noi!” esclamò Ino vedendole esibire sul colLo un succhiotto enorme. Aveva anche tentato di coprirlo con un foulard, il risultato era stato quello di farsi beccare subito da Ino, chi mai andrebbe in giro così con quelle temperature infernali?

La rosa non si sentiva troppo a suo agio a parlarne al bar, con la bionda che urlava e con Choji che con nonchalance cercava di origliare facendo finta di pulire il bancone.

“Chi è? Dai, almeno il nome! Non sarà... uno di quei ragazzi della Nuvola?” decisamente fuori strada, Yamanaka. In quel momento passò l'Uchiha buttandosi un asciugamano a spalle, fece un breve cenno a Sakura e lei arrossì.

“SGA-MA-TA!” urlò vittoriosa la bionda indicando l'amica.

“Ino, non urlare, spaventi i clienti!” la rimbeccò Choji scusandosi con un'allegra famigliola seduta ad un tavolo lì vicino.

“Forza, andiamo al lavoro, i marmocchi ci attendono! Non me lo sarei mai aspettato da te, cioè, da lui... oddio, siete inquietanti!” continuò nel suo monologo la biondina.

 

Intanto i bagnini stavano giocando a morra cinese per determinare chi sarebbe dovuto andare a dirigere gli scivoli, un ruolo alquanto ambito, evidentemente. Quel giorno l'ebbe vinta Sasuke che con un sorriso compiaciuto, forse non solo per quella vittoria lì, se ne salì brandendo il fischietto, per la scale dello scivolo, sistemandosi sotto l'ombrellone.

Naruto e Shino strisciarono sconsolati verso le rispettive piscine.

Non appena il biondo si sedette alla sua postazione vide i due animatori e le due responsabili del mini-club lanciarsi in danze a dir poco ridicole insieme ad uno stormo di bambini urlanti e che godevano immensamente giocando a “Schizza il bagnino” il gioco dell'estate. Il biondo urlava dalla sua postazione cercando di sovrastare la musica, ma invano; però era uno spettacolo vederlo sbracciarsi senza emettere alcun suono udibile.

Kiba, almeno per la baby dance aveva avuto la decenza di tenersi addosso la maglietta, e Shikamaru gliene fu immensamente grato. Mentre ballavano la macarena il Nara notò che, invece, Ino non aveva fatto la stessa saggia scelta. Proprio no. Poteva vedere chiaramente il suo procace davanzale ballare ad ogni movenza, e non era l'unico ad essersene accorto a giudicare dagli sguardi dei ragazzi della piscina e dello stesso Kiba.

Quando anche quella tortura finì Sakura e Ino tornarono alla loro postazione. Kiba ritornò il deficiente scanzonato di sempre.

“Forse non sei poi così contro il sesso, eh, Shikamaru? Ti ho visto prima, vecchio buongustaio!” gli diede una gomitata tra le costole con fare supponente.

“Solo perché non mi infilo in qualsiasi buco come te, non vuol dire che io non sappia distinguere le cose belle, Kiba.” rispose lui asciutto mettendo in ordine i cd.

“Ma alla fine come è finita con Temari? Prima della guerra eravate sempre appiccicati...” l'Inuzuka non si faceva mai gli affari propri, era proprio una comare, uguale all'Uzumaki.

“Non che siano affari tuoi, ma è semplicemente finita.” tagliò corto.

“Però c'è da dire che aveva due...” Shikamaru alzò lo sguardo verso il bruno, gli stava salendo l'omicidio.

 

Seguirono a quella una marea di giornate strampalate, dove i nostri amici ninja si sentivano perlopiù degli schiavi e non dei dipendenti. Choji, contro ogni aspettativa stava diventando l'ombra di sé stesso, spesso e volentieri saltava i pasti per servire i clienti, Hinata, invece stava diventando combattiva, impartiva ordini all'Akimichi e supervisionava su qualsiasi piatto che usciva dal bar.

Gli animatori non si fermavano un attimo, tra balli ridicoli e tornei di sport più svariati, dopo il beach volley era arrivato anche il beach soccer, eh, i ragazzini non potevano mica starsene in piscina senza tirare calci ad un pallone per mezza giornata, eh no!

“A me ha sempre fatto schifo giocare a pallone, che due palle...” sbottò Shikamaru bagnando il campo di sabbia. Kiba esibì un ghigno, se lo ricordava bene.

“Già, ed eri proprio penoso, a metà partita te ne andavi sempre, eri già stronzo da ragazzino!” esclamò ridendo.

“Appunto per questo per oggi pomeriggio te le sbrighi tu. Ho fatto scambio con Naruto!” disse in tono vittorioso salutando il biondo che si stava dirigendo al campo. Fu il turno dell'Inuzuka di sbiancare. Avrebbe potuto gestire tutto, ma quel biondo iperattivo no!

“Ohi, passa a cambiarti in spogliatoio, ti ho lasciato la mia divisa!” esclamò il biondo tutto contento sorridendo verso Kiba.

 

Sasuke era in pausa, quel giorno era stato particolarmente snervante, due ragazzine sui tredici anni gli avevano portato due letterine d'amore. Il moro prese i mano quei due foglietti esibendo il suo solito sguardo glaciale e rispose un qualcosa come “Nh”. Sempre gentile con tutti e simpaticissimo, Uchiha!

Passeggiando per andare verso il bar notò una Sakura anch'essa in pausa, con lo sguardo affranto. Ma che noiosa che era, aveva sempre qualcosa di cui lamentarsi!

“Ehi.” fece lui in tono piatto facendole cenno con il capo. Notò immediatamente un guizzo negli occhi verdi della ragazza. Che le facesse ancora quell'effetto? Ma certo che sì e Sasuke lo sapeva perfettamente, era solo troppo stupido per affrontare la cosa.

“Oh, ciao, Sasuke!” esclamò meccanicamente senza nemmeno guardarlo in faccia, erano trascorse un paio di settimane da quell'evento nello spogliatoio e Sakura ci aveva pensato tutte le sere, tutte le notti, con quella fastidiosa sensazione di umidiccio in mezzo alla gambe che era del tutto inedita per lei.

“L'estate è il momento ideale per mangiare un gelato la sera, sempre se il gelato ti piace...” disse guardando avanti a sé in tono solenne. Fece per alzarsi ma la rosa lo trattenne per un braccio, gli occhi le brillavano, aveva un sorriso gioioso sul volto.

“Mi stai chiedendo di uscire?” la voce le tremava dall'emozione. Non sarà stato romantico ma era perfettamente nel suo stile, glaciale e criptico.

“Ci vediamo in piazza per le nove.” concluse il moro tirandosi in piedi, le guance leggermente arrossate.

 

Ino, invece, non era affatto in pausa, Sakura le aveva mollato tutti i bambini per andare a farsi un giro di riflessione. La bionda l'avrebbe uccisa volentieri. D'un tratto vide percorrere il vialetto da un bagnino mai visto prima, capelli lunghi, scuri, indugiò un attimo sul costume rosso con la scritta “salvataggio” e con espressione soddisfatta notò un bel fondoschiena. Le spalle larghe, leggermente abbronzato.

“Ehi! Bel bagnino!” urlò in sua direzione dimenticandosi per un momento dei bambini urlanti che aveva attaccati alle gambe. Quando il ragazzo si voltò la bionda rimpianse di non saper stare zitta.

“Ino, non urlare così, sono stanco...” non era decisamente un nuovo bagnino, quello era Shikamaru in costume, dannato, perché si era sciolto i capelli?

“Ma...ma...che vuoi! Volevo solo salutarti, e perché sei vestito da bagnino?” cercò di cambiare discorso. Shikamaru assottigliò lo sguardo, truce.

“Perché ho fatto scambio con Naruto che voleva giocare a beach soccer. Che seccatura.” fece buttandosi un asciugamano sulle spalle.

La bionda rimase interdetta, stava fissando il punto in cui il ragazzo era comparso, prendendo distrattamente per mano una bambina che le stava parlando del suo gattino. A forza di stare con i bambini sentiva i neuroni che le morivano di giorno in giorno.

“INO SPOSTATI!” un urlo bestiale, la bionda non ebbe neanche tempo di alzare lo sguardo al cielo che un pallone di cuoio le si era già spiaccicato sulla faccia. Cadde per terra come un sacco di patate. Sbatté la testa sul marciapiede dietro di sé, sentì per ultima cosa i bambini che urlavano terrorizzati, manco stesse finendo il mondo.

 

Quando la biondina riaprì gli occhi si accorse di essere stesa sulla panca dello spogliatoio, sbatté un paio di volte le palpebre, ancora un po' intontita.

“Come stai?” in quel momento si rese conto di avere la testa appoggiata sulle gambe di qualcuno. Mise a fuoco quel volto così conosciuto, e chi se non quel cazzaro di Kiba?

“Stavo meglio prima. Senza i vostri stupidi tornei di beach soccer...” rispose lei piccata sentendo già un gigantesco bernoccolo sulla fronte. Maledetti uomini!

“Ti avevo detto si spostarti, Naruto ha fatto un esperimento col pallone cercando di lanciargli addosso un Rasengan, o una cosa del genere...” disse meditabondo. Ino sospirò pesantemente, che razza di idioti. Sicuramente anche l'Inuzuka gli avrà dato manforte, ce lo vedeva perfettamente che lo incitava a gran voce insieme ai clienti che guardavano impressionati il grande eroe della guerra ninja all'opera. Grandioso.

“Se volevate sfigurarmi ci siete riusciti! Non oso immaginare la mia povera faccia...” si lagnò coprendosi gli occhi con le mani curate. Kiba sorrise lievemente levandole le mani dal viso.

“Ma smettila, hai solo preso una pallonata in faccia! In battaglia ne hai passate di ben peggiori!” le ricordò portandole un ciuffo ribelli dietro l'orecchio. Ino avvampò, non pensava che le mani di quel cagnaccio potessero essere così delicate, chiuse gli occhi e sospirò sommessamente, quando li riaprì voltò il viso verso il muro, solo in quel momento si accorse di essere ancora sulle gambe dell'Inuzuka, a pochi centimetri da lei poteva chiaramente vedere tutte le linee dei suoi addominali così tanto sfoggati.

“Che hai, Yamanaka, ti eccito?” le chiese a bruciapelo sfiorandole l'orecchio con le labbra. La bionda sussultò schiudendo le labbra. Ma che diavolo stava succedendo? Un conto era fare apprezzamenti sul fisico di Kiba, un altra cose era avvampare come una ragazzina per due carezze, degli addominali e un sussurro.

“Ma smettila, ci vuole ben altro per...” smise di connettere quando sentì la labbra del ragazzo premere sulle sue, invaderla prepotentemente con la sua lingua calda accarezzandole il collo delicatamente, esibendo un sorriso compiaciuto nel sentire la bionda che rispondeva passandogli una mano sull'addome scolpito.

“A me non sembra... ci vediamo in giro, Ino...” si staccò senza preavviso lasciandola senza respiro, con le labbra gonfie e un gran mal di testa dovuto a quella pallonata in faccia. L'Inuzuka scomparve dallo spogliatoio. Ma che bastardo!

 

Alla fine della giornata Sakura stava correndo per arrivare alla piazza centrale del villaggio, ancora con la divisa da lavoro, di tutta fretta. Il moro fu puntuale come al solito, la stava già aspettando con le mani affondate nelle tasche.

“Buonasera, Sasuke!” esclamò lei affiancandolo. Sgranò gli occhi quando sentì la mano del ragazzo che andava ad intrecciarsi con la sua, come se nulla fosse.

“Smettila di fare quell'espressione sorpresa. È una cosa normale tra persone che escono insieme, no?” disse in tono piatto l'Uchiha.

 

Quasi tutta la banda era uscita indenne, o quasi, al primo mese di lavoro. Gli altri guardavano tutti insieme, davanti a un ramen, l'ultimo tramonto di giugno brindando all'estate, al caldo e alla vecchia Tsunade.

 

L'ANGOLO DI KETY

 

Ciaooooo! E anche il secondo capitolo è giunto al termine, che dire? Ci sono stati nuovi risvolti e questo capitolo è parecchio...ehm...strano, boh, non so bene come definirlo! Spero vi piaccia, ci ho messo molto impegno, per me non è stato facile descrivere alcune scene (SasuSaku in particolare). Ma non distendetevi sugli allori, ci saranno ancora un sacco di colpi di scena, fidatevi!

Spero di riuscire ad aggiornare velocemente, ho già in mente alcune idee, vedremo che ne verrà fuori!

 

Ringrazio dal più profondo del cuore i miei amati recensori, princess love, Puffin, Rokudaime Hokage, Hyuga_Girl_Chan. Vi amo tantissimo gente! Mi fate venire ancora di più voglia di scrivere! Ringrazio anche coloro che hanno messo la storia tra le seguite e le preferite, sono davvero davvero commossa, non credevo che interessasse davvero così tanto a qualcuno! Mi inchino a voi!

 

Ci sentiamo presto, promesso!

 

ketyblack

  
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