Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Biszderdrix    07/08/2015    1 recensioni
Come possiamo sapere se siamo pronti per le sfide del mondo? Come possiamo sapere se saremo all'altezza di ogni nemico? Ma soprattutto... se fossi tu stesso il tuo nemico?
L'intera saga di Dragon Ball e degli eroi che tutti amiamo riscritta dalle origini del suo stesso universo, per intrecciarsi a quella di un giovane guerriero, che porta dentro sé un potere tanto grande quanto terribile, dai suoi esordi fino alle sfide con i più grandi nemici, e la sua continua lotta contro... sé stesso.
Se non vi piace, non fatevi alcun problema a muovere critiche: ogni recensione è gradita, e se avete critiche/consigli mi farebbe piacere leggerli, siate comunque educati nel farlo.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO QUARANTESIMO- LA MINACCIA PIÙ GRANDE

«Schifosi saiyan, per voi è finita!» gridò Baby, facendosi sentire nella testa dei guerrieri saiyan, più un ancora più potente Ub, radunatisi vicino ad un malridotto Goku: Kibito era quantomeno riuscito a liberare loro, tra quelli presenti sul nuovo pianeta Plant. Ora però, assieme ad un impaurito Mr. Satan, stava assistendo alla scena da dietro una roccia.

Nonostante avesse raggiunto la quarta forma del super saiyan, tra mille difficoltà, non era stato in grado di sconfiggere Baby, che grazie anche all’aiuto di Bulma, era riuscito a trasformarsi in Oozaru, sfruttando il corpo saiyan di Vegeta.

«Non credere di farla franca, Baby!» gridò Trunks, in preda alla collera.

«L’ho già fatto, saiyan.» disse, ghignando malignamente «Preparatevi a morir-RRROUGH!»

Baby emise un ruggito di dolore, e fu costretto a mettersi le mani sul muso: era stato colpito improvvisamente e con molta forza.

«Adesso smettila, ridicola giustificazione d’essere vivente. Abbiamo altri problemi, in questo momento.» disse una voce roca, ma al contempo ferma e decisa, e dal tono un po’ snob, che i guerrieri riconobbero immediatamente, nonostante fossero passati parecchi anni: tutti, ad eccezione di Pan, riconobbero quel gatto viola antropomorfo che levitava di fronte ad un ancora sofferente Baby.

«Serve una mano?» disse improvvisamente una voce più dolce, e Goku poté vedere una mano tesa che lo aiutò a rialzarsi.

Baby intanto, provò ad attaccare il suo aggressore. «Sei proprio una testa dura. Occupare un saiyan per troppo tempo deve avere una pessima influenza su di te. E, secondo me, deve fare anche piuttosto schifo.» si sentì dire, prima di vedere i suoi colpi schivati con grande nonchalance.

Il nuovo arrivato, mantenendo le braccia dietro la schiena, si limitò poi a colpire lo scimmione con un calcio sulla guancia, scagliandolo lontano di diversi metri, causando un rumorosissimo schianto. Dopo di che, una volta constatato che non avrebbe reagito ulteriormente, tornò al suolo, e volse lo sguardo verso Goku.

«Vedo che hai raggiunto un nuovo livello di potenza: ma non sei forte quanto un super saiyan god.» gli disse, sogghignando.

«Eh, eh… Se avessi potuto, sarei diventato super saiyan god fin da subito, ma date le circostanze… è comunque un piacere rivederla, Lord Bills.» rispose un Goku ancora piuttosto scosso al dio della distruzione «Anche te, Whis, bello rivedervi entrambi.»

«Vieni pure fuori, Kibito: hai fatto un lavoro egregio.» disse Bills, rivolgendosi alle rocce, da dietro le quali spuntarono proprio Kibito e mr. Satan, che furono entrambi lesti ad inchinarsi al Dio della Distruzione.

Pan guardava stupita i due nuovi arrivati: il loro aspetto bizzarro non le facilitava comprendere tutto quel rispetto, ma una volta visto come aveva ridotto Baby, e soprattutto udito i loro nomi, aveva immediatamente capito con chi avesse ache fare.

«Questa deve essere la piccolina che la ti ha permesso di trasformarti quella volta, giusto?» disse, piegandosi proprio verso Pan, che lo guardò impietrita.

«Esattamente, questa è mia nipote Pan, la figlia di mio figlio Gohan. Vi ricorderete anche di Goten e Trunks…» disse Goku, indicando i ragazzi, solo per essere bruscamente interrotto dal Dio della Distruzione.

«Si, si, d’accordo, ma ora abbiamo una questione più urgente…» disse, apparendo quasi irritato.

«Penso proprio che siamo arrivati in anticipo, Lord Bills…»

«Me ne sono accorto, Whis…»

«Pensare che il Gran Maestro Re Kaioh ci ha avvisati giusto 10 minuti fa…»

«Io te lo avevo detto che avremmo potuto finire di mangiare!»

«Chiedo scusa!» interruppe bruscamente Gohan «Potremmo almeno sapere di che state parlando?!»

Bills si voltò, quasi indispettito, provocando l’immediato imbarazzo del giovane saiyan.

«Eh-eh… chiedo scusa, Lord Bills.» balbettò Gohan. Il Dio della Distruzione assunse la sua solita espressione fredda e indifferente, prima di spiegarsi: «Siamo stati chiamati perché un gigantesco problema si è presentato. E non mi sto riferendo a lui» disse, indicando Baby, che ancora tramortito al suolo, lo guardava, colmo di disprezzo «ma lui, se vogliamo, ne è stata la causa scatenante.»

«Non so cosa vogliate voi due, ma sappiate che non ve la farò passare liscia!» disse, rialzandosi in piedi a fatica, dimenticandosi che in quella forma poteva essere udito solamente dagli altri saiyan.

Stava per attaccare, quando percepì un’energia gigantesca avvicinarsi a Neo Vegeta, cosa che poterono percepire tutti quanti.

«Credo che ora vi sarà tutto più chiaro.» disse Bills dando le spalle al gruppo, volgendo lo sguardo verso l’alta torre che sovrastava la città costruita da Baby, sulla quale erano comunque visibili le tracce dell’appena avvenuto scontro con Goku.

Tutti rimasero in trepidante attesa che quell’enorme traccia energetica si palesasse finché, proprio sulla punta della torre, non si palesò una figura: braccia giunte, capelli corti con un ciuffo sul lato, una tuta bianca e rossa inconfondibile.

«Ma quello è lo zio Daniel!» gridò Pan, sorpresa, ma comunque sollevata nel poter sentire quella forza provenire da un possibile alleato.

«E che potenza! Per te è proprio finita, Baby!» gridò Goten, colto dall’entusiasmo. Baby, dal canto suo, osservava la scena terrorizzato: aveva visto nelle memorie di Vegeta chi fosse quel tizio, ma non si aspettava comunque un avversario di un simile livello. Almeno, non con quell’aspetto.

In mezzo alle rovine della città, Pamela e Keiichi Ryder si trovavano assieme al resto della loro grande “famiglia”, cercando un posto sicuro per proteggersi dallo scontro che era appena avvenuto: Crilin e la sua famiglia erano presenti, saliti all’ultimo momento sull’astronave, così come il resto della famiglia Son. Dei Brief, c’era solo la giovane Bra.

«Guardate, è arrivato papà! Ora ci penserà lui a sistemare il saiyan! E finalmente potremo celebrare il grande Baby tutti insieme!» disse Keiichi, colto da un’improvvisa ondata d’entusiasmo, che si propagò tra tutti i presenti, convinti che il nuovo arrivato avrebbe contribuito sicuramente alla causa.

Goku non si lasciò comunque tradire da facili entusiasmi: vide subito la concentrazione sui volti delle due divinità giunte in loro soccorso. Si voltò verso Gohan, e poté vedere che anche suo figlio aveva avuto la stessa impressione: c’era qualcosa che non andava, la cosa era evidente.

Bills osservava il nuovo arrivato con uno sguardo carico di disgusto: era ben consapevole di chi avesse di fronte. Ma per il gusto di ottenere una piccola vittoria, decise di smascherarlo lo stesso: «DOOMSHIKU!» gridò «POTRAI ANCHE INGANNARE LORO, MA SO BENISSIMO CHE SEI TU! QUINDI FARESTI BENE A RIVELARTI COSÌ CHE POSSANO TUTTI AMMIRARE QUANTO TU SIA ORRIPILANTE!»

Il grido di Bills riecheggiò per diversi chilometri, e fu udito da tutti: tra i presenti, calò lo sconcerto per le parole appena pronunciate dal Dio della Distruzione. Ma lo stupore fu ancora più grande quando, da grande distanza, poterono comunque vedere gli occhi di Daniel Ryder illuminarsi di rosso, e la sua bocca curvarsi in un ghigno malvagio.

«Anche dopo così tanto tempo Bills, sei sempre il solito guastafeste…» parlò poi, con una voce profonda, suadente, che riecheggiò per tutta la valle, facendo accapponare la pelle a chiunque la stesse ascoltando.

All’improvviso, l’immagine di Daniel Ryder sembrò distorcersi, e dopo qualche istante, al suo posto vi fu una gigantesca lucertola umanoide, dalla pelle di un blu scurissimo, gli occhi di un rosso accesissimo. Chiunque la poté vedere, e tutti quelli consapevoli di cosa fosse rabbrividirono un’altra volta.

«E poi, mi offendi anche? Non è molto carino… Posso essere terrificante, mostruoso, terribile, inarrestabile…»

Mentre parlava, allargò leggermente le braccia, chiudendo le mani a pugno, lasciando fuori solamente i due indici.

«… ma orripilante proprio no.» disse, puntandoli poi verso l’alto.

Vi fu un lampo di luce accecante, e la città, tutt’intorno alla torre, fu colta da esplosioni devastanti, che si propagarono fino all’area nella quale si era interrotto lo scontro tra Goku e Baby, causando piccole eruzioni di lava dal sottosuolo.

In città, tutti avevano appena fatto in tempo a vedere il semplice movimento delle dita del mostro, che le esplosioni iniziarono, stordendo molti dei presenti. Fortunatamente, l’area interessata sembrò solamente quella periferica: i rifugi messi a disposizione da Baby si trovavano, invece, nei pressi della torre, dove si trovava appunto Doomshiku. Ma ora, tra il fumo e le tubature piene di gas, era molto pericoloso rimanere all’interno.

«Cosa è stato?!» chiese uno spaesato Crilin.

«Non lo so, ma credo che sia il caso di uscire da qui!» disse Videl, tossendo «Forza, tutti fuori! Qua dentro non si può più stare!»

Tutti i presenti nel rifugio raggiunsero la base della torre. Bulma si sporse da un balcone, cercando di capire la situazione: ogni collegamento era saltato, e adesso tre quarti della città erano stati rasi al suolo nel giro di pochi istanti. Non fece in tempo a concepire la rabbia, che una gigantesca figura sfrecciò davanti a lei, e andò ad atterrare poco lontano, dove iniziava il deserto, iniziando a camminare lentamente.

I guerrieri potevano vedere il mostro camminare in mezzo alla più totale distruzione che lui stesso aveva causato, come se nulla fosse. Così come indifferenti continuavano ad apparire Bills e Whis.

«Lord Bills…» chiese Gohan, che manteneva lo sguardo fisso sulla creatura che continuava ad avvicinarsi «Lo avete chiamato Doomshiku… perché?»

Bills rimase per un istante in silenzio, mantenendo lo sguardo fisso sulla creatura.

«Perché quello É Doomshiku, ragazzo: ha ripreso possesso dei suoi poteri… e del corpo del vostro amico.»

«Dovremo lavorare sul tatto, lord Bills, una volta chiusa questa faccenda» commentò Whis.

«Chiudi il becco, Whis.»

Ma il loro bisticcio non interessò minimamente i presenti, rimasti scioccati dalle ultime affermazioni del Dio della Distruzione.

«Ma che intendete con morto?» provò a chiedere Goten.

«Stecchito, annichilito, kaputt. Sapevo che era stupidi, ma non così tanto…»

La risposta arrivò da una voce profonda, che fece voltare tutti i presenti: in piedi, a pochi metri da loro, si ergeva in piedi il demone. Era la terza volta che Goku poteva osservare l’aspetto di Doomshiku, e percepirne la potenza: eppure, in quel momento, poteva sentire qualcosa di diverso. Terribilmente diverso.

«Spero che la cosa non crei problemi anche a voi… Anche se, francamente, me ne importa meno di niente.» disse, facendo spallucce, cosa che mandò immediatamente in bestia Goku.

«PERCHÉ?!» gli gridò, arrabbiato. Doomshiku si limitò a ridacchiare.

«Semplice. Era, come voi tutti, un essere meschino e debole, al quale però, avevo affidato un solo compito: occuparsi di quelli come lui.» disse, indicando Baby. Poi sorrise allo tsufuru, in maniera terrificante, mostrando tutti i suoi denti aguzzi.

«A proposito, ciao, bello.» gli disse «Un uccellino mi ha detto che ti diverti a fare la vittima dei saiyan. Bene, credo ci divertiremo molto insieme…»

«Tu non sei mai stato un portatore di giustizia, Doomshiku. Smettila con questa pagliacciata del vendicatore: se io e Whis siamo qui, è per un motivo e uno solo, ossia fermarti.» disse improvvisamente Bills, con fermezza.

Doomshiku si voltò nuovamente verso il Dio della Distruzione, ostentando un atteggiamento strafottente. «Ambizioso, come sempre… Se è quello che vuoi, Bills, allora fatti sotto: non sarò certo io a fermarti…»

A quel punto, fu chiaro quali sarebbero stati gli sviluppi della cosa: Goku e gli altri si scambiarono dei cenni, e levitarono qualche metro più in là, su una sporgenza che appariva sicura. Baby invece rimase al suo posto, piuttosto confuso su quello che stava succedendo in quel momento.

Bills si mise immediatamente in posa, pronto allo scontro.

«Devo essere sincero, a portarmi qui è stata anche una certa voglia di rivincita nei tuoi confronti: non puoi immaginare da quanto tempo attendessi questo momento…» gli disse, ostentando un sorriso di arroganza.

«Oh, il gattino vuole graffiare? Gattino cattivo!» disse Doomshiku, canzonando Bills, che non la prese affatto bene.

In un attimo, si materializzò davanti a Doomshiku stesso, caricando un pugno che terminò sul palmo del demone, generando un grosso cratere attorno ai due.

Bills allora tentò ripetutamente di colpire Doomshiku, vedendo ogni suo tentativo parato dal demone stesso, che continuava a sorridere, sadico, mentre il Dio della Distruzione gridava sempre più forte ad ogni colpo che provava a mettere a segno.

«È tutto quello che sai fare, eh?! Parare e schivare, roba da dilettanti! Non sei più il più forte, rassegnati!» disse, tentando nuovamente di colpirlo.

«Davvero?» disse Doomshiku, mentre Bills si vide parare l’ennesimo colpo: ma questa volta, la mano di Doomshiku si era chiusa attorno alla sua. Bills venne quindi colpito con una forte ginocchiata allo stomaco, che lo costrinse a piegarsi in avanti, e a sputare copiosamente. Una gomitata al mento lo rimise dritto, e un colpo di coda lo scagliò lontano.

Bills doveva ancora impattare con il suolo, ma Doomshiku si proiettò immediatamente sulla traiettoria, pronto ad anticipare l’incontro tra il corpo del dio e il terreno con un colpo a mani unite. Stava proprio per colpirlo, quando Bills sparì improvvisamente, facendo sbattere le mani di Doomshiku sul terreno, causando un piccolo terremoto.

Bills si era proiettato su di lui, e riuscì a sorprenderlo colpendolo con un calcio laterale al volto. Doomshiku eseguì una verticale e si rimise in piedi, ma Bills gli fu nuovamente addosso, e ripresero a scambiarsi colpi, questa volta con maggiore potenza.

«Mi ricordo una tale foga, solamente quando lo feci arrabbiare, quella volta, anni fa…» commentò Goku, che stava osservando lo scontro da lontano.

«Chi vincerà, papà?» chiese Gohan, voltandosi verso il padre.

«Non lo so, ma in questo momento non possiamo fare nulla, e questo mi irrita parecchio… Fortunatamente non ha ancora ucciso nessuno, riesco a sentire che laggiù sono tutti ancora vivi… Trunks! Goten! Andate laggiù e vedete di portarli fuori dalla città, o almeno il più lontano possibile!»

All’ordine di Goku, i due giovani saiyan si misero immediatamente in volo verso laddove Bulma, impartendo istruzioni con un megafono, cercava di tenere calma la gente radunatasi ai piedi della torre, rassicurando che Baby si sarebbe occupato di tutto e che non c’era nulla da temere. Baby, però, era il primo a non sapere cosa dovesse fare: la potenza dello scontro tra quei due esseri lo aveva costretto a farsi da parte, nonostante fosse ancora nella forma di Oozaru. E anche lui, come Goku, era rimasto piuttosto irritato dalla cosa.

Intanto, Bills e Doomshiku non si risparmiavano: ora lo scontro si era spostato in aria, e i due contendenti non facevano che scontarsi in volo, finché non si afferrarono per le mani, fronteggiandosi, le loro aure che spingevano per allontanarsi a vicenda.

Bills si era abituato fin troppo bene ad essere quello con l’espressione arrogante sul volto in uno scontro: ora, teneva i denti stretti, la bocca piegata in un’espressione di fatica, mentre con gli occhi era costretto a guardare l’inquietante sorriso del suo avversario.

In quel momento, le loro aure non poterono più contenersi, e i due contendenti finirono per separarsi si bruscamente l’uno dall’altro.

Approfittando della situazione, Bills lanciò contrò Doomshiku un potente Ki Blast, che andò a segno: ne uscì una tremenda esplosione, che generò una gigantesca nuvola di fumo.

Bills fu costretto a riprendere fiato: quello scontro ero riuscito a stancarlo, cosa che non provava da moltissimo tempo. Il fumo generato dall’esplosione del ki blast tardava a diradarsi, tanto era stata potente l’esplosione: sperò quantomeno di essere riuscito a danneggiarlo. Nonostante milioni di anni sotto la guida di Whis, non era comunque riuscito a superare l’ancestrale potenza del demone.

Le sue speranze svanirono quando, improvvisamente, la sua vista fu oscurata, in quanto una grossa mano gli avvolgeva la faccia.

«A quanto pare il gattino ha effettivamente imparato a graffiare…» disse Doomshiku, prima di far impattare il suo ginocchio sul corpo di Bills. Lo colpì con un ulteriore pugno al busto, dopo di che mollò la presa sulla sua faccia, e con un ulteriore pugno lo scagliò al suolo.

Goku guardò inorridito mentre Bills faticava a rimettersi in ginocchio: lo stesso Bills che contro di lui aveva a malapena perso una goccia di sudore.

«È inutile Bills, resterai sempre un inferiore. Credevi davvero che mi avresti fermato da solo?» disse, caricando un ki blast verso il Dio della Distruzione.

«Mi permetto di dissentire…»

Doomshiku non poté fare in tempo a capire da dove provenisse la voce, che un colpo di bastone lo scagliò lontano.

«… Lord Bills non è solo. E di certo non è un inferiore.» disse Whis, fronteggiando Doomshiku.

Bills sogghignò soddisfatto, guardando Whis, che si limitò ad un sobrio cenno del capo verso il suo signore. Fino a quel momento aveva osservato lo scontro con attenzione, lasciando comunque spazio al suo padrone, come da prassi, ma ora si era visto costretto ad intervenire.

«Oh, Whis… Allora vedo che hai deciso di mostrare un po’ di fegato, per una volta nella tua miserabile esistenza. Ti ringrazio, comunque: adesso finalmente mi posso divertire sul serio…»

Whis strinse la presa sul suo bastone: «Quando vuoi, possiamo cominciare.»

Doomshiku sorrise nuovamente, mostrando i denti: «Si, credo proprio che stavolta mi divertirò.»

Allora si lanciò a tutta velocità su Whis, cercando di colpirlo con una raffica rapidissima di colpi: Whis, al contempo, si muoveva con la medesima rapidità, parando i colpi semplicemente con il suo bastone, finché non lo usò per colpire il piede del demone, che interruppe la sua carica, lo colpì poi al mento con una gomitata, dopo di che con un calcio gli fece perdere l’equilibrio, colpendolo alle caviglie.

Ma prima che Whis potesse proseguire, la coda di Doomshiku lo colpì al volto, permettendo al demone di riacquistare l’equilibrio con un a rotazione, e di tentare nuovamente di colpire Whis con un pugno, che vide quest’ultimo costretto ad usare il braccio destro per pararlo.

Quando però tentò nuovamente di usare il bastone per colpirlo al busto, Doomshiku si spostò di lato, e Whis fu senza protezione di fronte alla nuova offensiva del mostro, che con un pugno lo scagliò lontano, portandolo vicino alle rovine della città.

Una colonna di lava bollente si elevò giusto lungo la traiettoria di volo di Whis, che riuscì comunque a scansarla, riprendendo un attimo il controllo, ma non fece in tempo a riacquisire completamente l’equilibrio che Doomshiku gli fu nuovamente addosso, passando attraverso la stessa colonna di lava, pronto a colpirlo con un calcio che Whis fu comunque costretto a parare, continuando però a levitare all’indietro.

Decise quindi di proseguire lo scontro in questo modo: continuò a volare lontano, con Doomshiku che ogni tanto provava a sferrare qualche colpo, ma Whis continuava a pararglieli.

Passarono sopra le teste della folla che Trunks e Goten erano riusciti, faticosamente, a convincere i rifugiati che dovevano spostarsi. I due saiyan si guardarono per un istante, mentre le due figure raggiungevano le poche rovine rimaste della città.

Whis, a quel punto, decise che era arrivato il momento opportuno: quando si accorse di un nuovo avvicinamento di Doomshiku, si avvicinò al terreno e vi piantò improvvisamente il suo bastone.

Doomshiku gli volò oltre, e non ebbe nemmeno il tempo di capire cos’era successo che un calcio di Whis lo spedì muso per terra.

Ma il demone fu lesto a rimettersi in piedi, e lanciò un rapido ki blast contro il suo avversario, che, sorpreso, lasciò che gli esplodesse addosso.

Whis fu costretto ad arretrare di qualche passo, e riuscì a stento a reagire, quando dal fumo creatosi spuntò nuovamente Doomshiku, la bocca spalancata che si chiuse immediatamente sul bastone di Whis.

I due rimasero così per qualche istante, le due aure che crescevano esponenzialmente, generando un piccolo cratere intorno a loro.

Finché la stretta di Doomshiku non si fece più forte, e il bastone di Whis si spezzò.

«Fibre… l’ideale!» disse, prima di colpire Whis con un ennesimo, potente pugno, che questa volta vide il discendente dei creatori cadere al suolo, ferito.

Whis si passò una mano sul labbro, e vide del liquido verdognolo impregnargli le dita. Si rialzò, e guardò, rabbioso, il demone: «Non è ancora finita, Demone.»

Doomshiku si limitò a guardarlo, sogghignando: finché, con la mano, non gli fece segno di insistere.

Whis non se lo fece ripetere due volte, e si lanciò a tutta velocità contro il demone: calcio, pugno, calcio, il lungo vestito che non era per niente d’ostacolo, soprattutto ora che si era anche piuttosto rovinato.

Ma la cosa più importante, era che in questo momento aveva l’inerzia dello scontro dalla sua parte.

«Bravo Whis, così mi piaci.» gli disse Doomshiku, prima che un pugno lo scagliasse in aria.

 Riprese quindi l’equilibrio e, adottando la stessa strategia di Whis, iniziò a volare per il cielo, limitandosi a parare le sue cariche.

Si elevarono a tal punto che fu difficile vederli: non per Bills, che ora stava seguendo lo scontro insieme a Goku, Gohan e Pan.

«Whis è sempre stato forte, ma vederlo infuriato è qualcosa di nuovo anche per me…»

«Come sta andando?» chiese Goku, ma non ottenne risposta: Bills rimase concentrato sul combattimento che si stava svolgendo nel cielo.

I due contendenti si erano fermati, e ora si stavano scambiando raffiche di colpi a velocità straordinarie.

«Doomshiku, sappi che mi stai costringendo ad andare oltre i limiti che mi sono consentito!» disse, mentre parava un colpo e tentò di sferrarne un altro.

«Davvero?» gli rispose il demone «Io non ci sono nemmeno vicino!»

«In qualche modo, ti fermerò!»

«Ne sei sicuro, Whis? Guardati, i tuoi movimenti si stanno già facendo più lenti e prevedibili…» disse, parando l’ennesimo tentativo della divinità di colpirlo «I tuoi antenati erano più potenti di te, eppure la loro forza congiunta è servita solamente a confinarmi… forse dovresti rivalutare i tuoi limiti!»

A quel punto, colpì Whis con forza allo stomaco, e mentre era piegato in avanti, lo scagliò con forza verso il basso.

«Sei stato un valido avversario, Whis…» disse, mentre avvolgeva entrambe le mani con due globi di ki «… ma credo sia ora che tu ti faccia da parte.»

Non appena ebbe parlato, si lanciò a tutta velocità contro lo stesso Whis, tenendo i pugni avvolti nel Ki uniti davanti a lui. Whis impattò il suolo non lontano da dove lo scontro era iniziato, e Doomshiku lo raggiunse immediatamente, colpendolo con entrambi e pugni, generando una gigantesca esplosione che costrinse tutti a coprirsi gli occhi.

Quando la luce calò d’intensità, Doomshiku si stagliava, in piedi, sopra un Whis allo stremo delle sue forze, sdraiato al centro di un enorme cratere.

«Bene, ora che mi sono disfatto delle seccature…» disse, voltandosi verso Baby, che rimaneva ben visibile nella sua forma di Oozaru «… posso finalmente giustificare la mia presenza su quest’ammasso di roccia.»

Baby tremò nel vedere quell’essere avvicinarsi a lui, ma non poté comunque pensare di non reagire: era comunque riuscito a battere Goku, nella sua nuova forma di super saiyan, non vedeva ragione nel non poter battere anche quest’essere, nonostante la sua potenza lo facesse ancora rabbrividire, se solo provava a percepirla.

«Muori, guastafeste!» gridò, lanciandosi contro Doomshiku, che sentii solamente un ruggito, mentre lo scimmione correva verso di lui.

«Sta fermo, da bravo.» disse, aprendo il palmo, e Baby si ritrovò improvvisamente paralizzato.

«Da bravo tsufuru, non riesci a vivere senza sfruttare le risorse altrui, eh? Forza, adesso voglio che tu ti faccia vedere!» disse, prima di far partire un’ondata energetica che avvolse lo scimmione. Baby iniziò a gridare dal dolore, e cadde a terra.

«Stai così bravo… riesco a sentire la tua energia, verme schifoso…» disse, allungando anche l’altra mano, e l’ondata generata dal suo palmo aumentò di intensità, così come le grida di dolore di Baby- Oozaru.

Goku, Ub, Bills, Gohan e Pan, assieme a Kibito e mr. Satan, erano immediatamente corsi ad assistere Whis, ma non poterono non guardare mentre le grida di dolore di Baby si facevano sempre più forti.

Finché, improvvisamente, le fattezze dell’Oozaru si fecero più consone: gli strani indumenti di Baby sparirono come erano apparsi, e la grande scimmia tornò normale, mentre l’energia che partiva dalle mani di Doomshiku sembrò concentrarsi in un unico punto, sulla pancia dello scimmione.

«Bene… Fammi vedere se sei bello dentro!» disse sghignazzando, mentre dalla pancia dello scimmione uscì una massa di materiale grigio.

Lo scimmione, nel frattempo, assunse nuovamente le sembianze di Vegeta, il cui corpo, vestiti compresi, sembrava comunque essere rimasto intonso, nonostante le diverse trasformazioni di Baby.

Nel frattempo, la piccola massa grigia uscita dallo scimmione assunse rapidamente le sembianze proprie di Baby, e riprese nuovamente ad urlare dal dolore.

«Ok, può bastare così. Voglio che tu sia lucido per vedere cosa sto per fare. Ah! La tua energia è così malleabile, così facile da manipolare…» disse, mentre faceva sbattere Baby contro una parete di roccia.

«Ecco, fermo così…»

Mentre parlava, dei sassi attorno a lui incominciarono a levitare, andando a formare una solida e compatta lancia, che andò a schiantarsi dritta nello stomaco dello tsufuru, che gridò nuovamente dal dolore. Provò a rendere liquida la sua forma, ma non ci riuscì: il dolore si faceva sempre più insopportabile.

«So cosa stai provando a fare…» disse Doomshiku, che guardò Baby negli occhi da pochi centimetri, terrorizzando ulteriormente lo tsufuru «È tutto inutile: sei bloccato qui. Ora vieni con me, abbiamo molto da divertirci insieme!»

In quel momento, la roccia, alla quale Baby era impalato, iniziò a levitare, e prese il volo subito dietro il demone. Il gruppo intanto, si avvicinò a Vegeta, che lentamente sembrava riprendere conoscenza. Ub provò ad aiutarlo, solo per vedersi rudemente allontanato «Ce la faccio benissimo, da solo!»

«Vedo che il principe dei saiyan non è cambiato per nulla.» disse improvvisamente Bills, cogliendo Vegeta di sorpresa.

«Lord Bills, mi perdoni…» disse, abbozzando delle scuse.

«Lascia stare Vegeta, abbiamo problemi più seri.» lo interruppe Goku, bruscamente.

«Lo so, potevo vedere cosa succedeva… E per quanto sopportassi a fatica quel ragazzo, non riesco a concepire che quell’essere abbia ucciso Daniel e la passi liscia, nonostante condivida la mia stessa idea su quel verme di Baby.» disse, apparendo subito determinato.

«Dove sarà diretto?» domandò Pan.

Whis, ancora piuttosto malconcio, si voltò, guardando verso ciò che rimaneva della città: «È qui in cerca di vendetta. Potrebbe uccidervi tutti in un colpo solo, ma conoscendolo, vorrà divertirsi con quelle che presume essere le sue vittime designate…»

Tutti poterono immediatamente realizzare cosa intendesse Whis: Doomshiku era andato a cercare i seguaci di Baby. Cosa che comprendeva tutti i loro cari.

«Adesso, però, mi sono stancato! Può fare tutto ciò che vuole a Baby, ma se prova a sfiorare gli altri, giuro che non gliela farò passare liscia!» gridò Goku, prima di prendere il volo a tutta velocità verso le rovine della città, seguito a ruota da Ub e gli altri saiyan.

Whis non fece nemmeno in tempo a fermarli, che già si trovavano a parecchio distanti.

«La testa dura dei saiyan: avremmo dovuto tenerne conto, Whis» commentò Bills assumendo la sua solita posa, le mani giunte dietro la schiena.

«Allora credo che dovremmo essere disponibili a fornire un aiuto, non crede, Lord Bills?» disse Whis, prima di allungare la mano: in quel momento, i due frammenti in cui il suo bastone era stato ridotto lo raggiunsero in un istante, ricongiungendosi magicamente.

Con un cenno, si misero entrambi lentamente in volo verso le rovine della città. Kibito fece un cenno a mr. Satan, che gli saltò immediatamente in spalla, e anch’essi decollarono.


NOTE DELL’AUTORE
Ehilà amici! Come ve la passate? Io sto per partire per un’altra decina di giorni, ho pensato comunque di lasciarvi qualcosa di nuovo! In questi giorni, senza connessione, avrò modo di lavorare per proseguire la storia. Faccio parecchia fatica, ho perso un po’ di entusiasmo… ma devo finirla!

Riguardo questo capitolo, alcuni dettagli (come quello dei vestiti di Vegeta) sono recuperati dalla serie animata stessa (quindi li ho utilizzati anch’io, espedienti convenienti). Spero anche che Doomshiku vi abbia convinto come cattivo! Nei prossimi capitoli, vi garantisco, ne vedrete delle belle!

Dragon Ball è proprietà di Akira Toriyama.

Alla prossima!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Biszderdrix