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Autore: Exodus    28/01/2009    3 recensioni
Quando ad Halloween una serie di orrendi delitti getta nel panico Las Noches, tocca a Gin e Tosen improvvisarsi detective per investigare... riusciranno a scovare il colpevole?
Genere: Parodia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Espada, Gin Ichimaru, Sosuke Aizen, Tousen Kaname
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3 - Ispezione


“Tutto ciò è inaudito!” aveva detto Aizen “In una sola notte, sono stati commessi ben tre furti, di cui uno al sottoscritto! Consideratevi tutti agli arresti finchè il colpevole non sarà scovato”.

Tacque e squadrò gli Espada a lungo, con sospetto, poi con tono minaccioso aggiunse: “avrei voglia anche di mandare all’aria la festa di stasera, ma considerato l’entusiasmo con cui avete accettato di  partecipare al concorso per la miglior zucca decorata…”

Affermazione, questa, decisamente esagerata. Iniziative del genere venivano prese da Aizen ogni anno, e gli Arrancar sospettavano che lo facesse per il solo gusto di tormentarli: il Natale prima, quando era stato il turno di “Presepi dal Mondo”,  Szayel Aporro aveva avuto una crisi isterica dopo avere estratto la Mongolia come nazione a tema, e per Carnevale gli Espada ricordavano ancora con terrore di essere stati tutti costretti a travestirsi da donna, con risultati agghiaccianti, per il divertimento del loro sovrano.
Alla notizia dell’ennesimo concorso, avevano tutti resistito finchè Aizen si era ritirato, poi molti erano scoppiati a piangere, e Nnoitra aveva infilato un ciuffo d’erba gialla in cima alla sua zucca, asserendo che aveva completato la sua zucca-Halibel, prima di lanciarla in aria e tagliarla a metà con un gesto eloquente.

 “…diciamo che eviterò di punire tutti per la slealtà di uno solo” concluse, affondando anche le loro ultime speranze che da quella riunione potesse uscire qualcosa di buono. " Ora tornerete alle vostre camere e non ne uscirete finchè non saranno state controllate a fondo: ciò vale anche per le vostre Fraccìon. Kaname, ti nomino task force. Provvederai agli interrogatori e alle ispezioni, e risponderai personalmente dei risultati.”

“Agli ordini, Eccellenza.” rispose quello “Mi assicurerò che la giustizia segua il suo corso, come sempre.”

“No, Kaname” replicò gelido Aizen “ti assicurerai di ritrovare il mio gel nel minor tempo possibile! Non posso continuare ad andare in giro con questo nido di rondine in testa!”
 
“Oh… ehi, sembra divertente! Posso andare anch’io con Kaname, Cap?” si intromise Ichimaru. L’imbarazzo di poco prima era svanito in fretta: era tornato alla sua espressione abituale, quella di un bambino alle prese con un nuovo giocattolo... da rompere.

Tosen allora alzò gli occhi al cielo e sperò con tutto il cuore che la sua muta preghiera venisse ascoltata… ma la giornata era destinata a passare da storta a tragica, se ne era reso conto fin dal mattino.

“Certo che puoi, Gin. Anzi, devi. E se scoverete il colpevole, forse deciderò di chiudere un occhio su quel simpatico scherzo della torcia… ma se fallite” e qui i suoi occhi ebbero un lampo pericoloso “preparatevi a ricevere… un tatuaggio!”

Gin e Tosen si scambiarono un’occhiata. “Ma, Capitano… noi non siamo Espada!”

Aizen sorrise, annuendo con aria furba. Quell'espressione, combinata all'aspetto assurdo dei capelli, gli conferiva un aspetto assai sinistro. “Non parlo di quel tatuaggio. Se non mi portate il colpevole, farò marchiare Kaname a fuoco con la scritta “Fate la carità, sono un povero cieco”, mentre tu, Gin, sfoggerai un bel “Rido perchè sono scemo”.
Il sorriso di Ichimaru si congelò all’istante. “Siete stati avvertiti…”


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“Che facciamo, Kaname? Non voglio essere marchiato come un vitello!”  piagnucolò l’ex-Capitano della Terza Compagnia. I due Shinigami procedevano fianco a fianco lungo uno stretto corridoio, da qualche parte al terzo piano della Torre Est.

“Awww… buuuh!” gli fece il verso Wonderweiss, mentre saltellava dietro di loro.

Tosen aveva insistito perché il giovane Arrancar li accompagnasse, in qualità di suo assistente.

“Che individuo irritante… Facciamo quello che ci è stato ordinato. Investighiamo.” Tosen aveva in mano una lista di nomi, uno dei quali era stato già depennato: “L’assenza di Stark alla riunione è oltremodo sospetta. Credo che ci convenga fargli visita.”

“Stark? Oh, andiamo! Il Capitano Aizen ha ragione: uno che non riesce a stare sveglio neanche di giorno, che va in giro di notte a rubare cianfrusaglie?” e diede in un ghigno “Piuttosto, ci andrei cauto con quella piccola peste che si porta sempre dietro… è decisamente antipatica, mi fa le linguacce ogni volta che mi vede!”

“Gin!” replicò Tosen con tono indignato “ Dovresti lasciare le tue antipatie personali fuori dalle indagini!”

“Già… ed è per questo che, in barba ad ogni logica, le indagini sono cominciate dalla stanza di Grimmjow, vero?” ridacchiò Gin.

“Non so proprio di cosa parli. Grimmjow era il sospettato numero uno: è infido, inaffidabile, attaccabrighe…”


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“Che diavolo ci fai qui, Tosen?”aveva ringhiato la Sexta Espada, trovandoselo davanti appena dieci minuti dopo la riunione. Dietro di lui, i cinque membri della sua Fraccìon si erano immobilizzati sul posto, ed avevano un’aria imbarazzatissima. Anche un cieco si sarebbe accorto che avevano le mani occupate, e che stavano tentando, senza troppo successo, di nascondere qualcosa dietro la schiena.

“Cosa ci faccio qui?” era stata l’impassibile replica.“ Sono venuto ad ispezionare la tua stanza, Grimmjow. Non eri presente quando Sua Eccellenza ha dato gli ordini?”

“E in quale sistema numerico il 6 viene per primo? Ripassa tra un’ora, non ci siamo ancora lib… cioè, stiamo riordinando! Non vorrei mai che il signor Sherlock Holmes si imbattesse nei calzini sporchi di Di Roy… sono un’arma di distruzione di massa!”

Naturalmente, Tosen non si era lasciato convincere: “Questi patetici tentativi mi insospettiscono. Mi dai da pensare che tu c’entri qualcosa con i furti di stanotte, e non intendo lasciarti il tempo di cancellare le tue tracce! Facci entrare!”

“Non c’entro proprio nulla, sottospecie di sosia di Edgar Davids! Vai ad importunare qualcun altro!” Gin cominciò a ridacchiare, ma non disse nulla. Neppure per un attimo aveva pensato che Grimmjow fosse implicato, ma sospettava di sapere cosa il gruppetto cercava di nascondere…

Era stato Wonderweiss a sbloccare la situazione: un attimo prima era lì che ciondolava sulla soglia con aria annoiata, un attimo dopo aveva drizzato la testa e urlato: “Auuaaah!” ed era scattato attraverso la stanza, e prima che Shawlong e Nakeem, che si erano portati alle spalle di Grimmjow con aria innocente, potessero fermarlo, aveva ficcato la faccia sotto un cuscino del divano, sotto il quale si intravedeva un angolino colorato…
“Bawabaw…”

“Ehi, piccolo sgorbio! Mettilo giù, non è roba tua!”

Troppo tardi: Wonderweiss aveva già ritrovato la via verso le braccia di Tosen, sventolando allegramente la sua preda. “Adidabuma!”

“A-ha! Bravo, Wonderweiss. Vediamo se indovino... Ancora giornaletti porno! Eppure eri stato avvertito!”

“Maledetto! Ridammelo!”

“Non se ne parla: è confiscato. E se ne hai altri, sarà bene che li tiri fuori subito e mi dai anche quelli.”

“Oh, andiamo! Siamo un gruppo di sei Arrancar maschi, dobbiamo pure ammazzare il tempo! Da quando ci hai confiscato il Risiko con la scusa che la guerra è la madre di tutti i mali del mondo, le serate nell’Hueco Mundo non passano mai…  E poi tu non te ne puoi fare niente, sei cieco!”

Gin era piegato in due dalle risate: “Già, ma ora che ci penso, nessuno sa COME è diventato cieco…”

“Non fare umorismo di bassa lega, Gin. Allora, vediamo: abbiamo possesso di articoli illeciti, tentativo di resistenza alle forze dell’ordine, occultamento di prove… e tentata corruzione  di minore!”   replicò imperturbabile l’altro, strappando di mano a Wonderweiss il foglio incriminato. Il piccolo sembrava genuinamente interessato, e cominciò a strillare cercando di riprendersi il maltolto.

“A me pare che stia facendo tutto da solo…” digrignò l’Arrancar tra i denti.

“Ritieniti fortunato che Sua Eccellenza abbia altro per la testa in questo momento. L’integrità morale degli Espada deve essere di esempio per tutti gli Arrancar!” concluse Tosen, prima di allontanarsi trionfante con la pila di giornaletti confiscati, con Wonderweiss che gli si agitava in braccio.

Gin diede un’ultima occhiata al gruppetto di Arrancar: sembravano dei cani a cui era stato portato via un prosciutto particolarmente grosso.

“Prima o poi, al nostro signor ufficiale supervisore capiterà un brutto, bruttissimo incidente”  sibilò tra i denti l'Arrancar Sexto. Non sopportava di essere messo in ridicolo di fronte ai subordinati, e Tosen era sulla sua lista nera già da molto tempo.

Ichimaru gli battè amichevolmente sulla spalla: “Non te la prendere, Numero 6. Tosen-san è cieco, poverino… se potesse vedere certi titoli nella collezione di DVD del Capitano Aizen, forse sarebbe meno intransigente. E comunque”, aggiunse malizioso, con una strizzatina d’occhio “su con la vita! Ho ancora quelli che mi avete prestato…!” e si affrettò sulle orme del collega.


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La stanza di Stark aveva presentato una sorpresa: la Primera Espada era accasciata sul letto con aria infelice, i capelli arruffati e due occhiaie enormi: sembrava uno che non dorme da una settimana.

“Ok, Numero 1, ripetilo lentamente: non sono sicuro di avere afferrato. Non hai chiuso occhio per tutta la notte, perché…”

“Oh, Stark, ti prego… non renderti ancora più ridicolo!” Lilinette lo scrutava con un misto di compatimento ed esasperazione, le braccia appoggiate allo schienale di una sedia.

“Se almeno tu mi lasciassi tenere il mio orsacchiotto Tippy…”

“Mi-ri-fiu-to! Non permetterò mai che il mio principale vada a letto con un orso di peluche! E tanto meno che faccia tante storie solo perché ha perso  il suo ridicolo…”

“…portachiavi luminoso?” completò Gin incredulo.

“…a forma di Topo Gigio!” aggiunse Stark, la disperazione nella voce. “E non l’ho perso! Fino all’ora di cena era qui, sul mio comodino! Qualcuno me lo ha portato via, qualcuno che sapeva che senza una lucina nella stanza ho t-troppa p-paura del b-buio per addormentarmi!”
Sembrava sul punto di piangere: evidentemente, il suo fisico abituato a 18 ore di sonno era ormai prossimo al coma.

Gin si passò la mano sul volto: la faccenda si complicava ancora. Con questo i furti diventavano quattro, e non avevano ancora nessun indizio!

“Molto bene, Stark… sei pulito.” Tosen era appena uscito dalla camera di Lilinette. “Tu, invece, signorina, togli immediatamente quel poster di High School Musical dalla tua scrivania! Non si può vedere, è diseducativo per una bambina!”

Lilinette ribattè piccata: “Tu non dovresti poterlo vedere! Come diavolo hai fatto?”

“Non fatemelo ripetere ogni volta. Attraverso questi miei poveri occhi non sono io che guardo, è la giustizia!”

“Cieca anche quella…” pensò mestamente Gin, alzandosi. “Molto bene, Numero 1. Indagheremo e ti faremo sapere…”

“Vi pregouahh!”sbadigliò Stark, prima di riaccasciarsi sul letto infilandosi il pollice in bocca “ritrovate il mio portachiavi, o rischio di impazzire…”  Li lasciarono lì, lui semiaddormentato  e tremebondo, lei impegnata a togliere il poster mentre alternava borbottii come “ti farò vedere io, bellimbusto” ad altri tipo “vergogna tra gli Espada”.

“Davvero non capisco, Kaname… Cosa se ne può fare uno di una Zanpakuto, una dentiera, un portachiavi e del gel?” questionò Ichimaru mentre si allontanavano verso la stanza in fondo al corridoio.

“E’ proprio quello che dobbiamo scoprire, Gin…” replicò Tosen, impassibile. Sembrava meditabondo.

Perché diavolo è così tranquillo? si chiese la Volpe d’Argento. Forse dietro quegli occhiali da sole ha già la soluzione del caso…  ma, un momento! Questo fa di me il dr. Watson della situazione! Non voglio!

“Awaa…” Wonderweiss aveva assunto un atteggiamento strano. Sembrava non riuscire a smettere di ridacchiare, e guardava Tosen con aria furba,  il viso seminascosto tra le mani.

Gin lo fissò. No… Watson lo fa lui. Io faccio Moriarty, si adatta meglio alla mia scintillante personalità. Infatti, se scopre il colpevole prima di me, giuro che lo butto in una cascata!




Capitolo 3 Up, finalmente! Capitolo 4, forse, alla fine di Febbraio. XD
  
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