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Autore: Hoon21    13/08/2015    2 recensioni
Bentornati! Ecco a voi il seguito di I will always love you. In questo secondo capitolo,Mr. John Mellark, il padre di Peeta Mellark, assisterà alla Seconda Mietitura del figlio e seguirà nuovamente la sua vita nell'arena su uno schermo.
Uno dei personaggi più sottovalutati degli Hunger Games racconta i Giochi dal punto di vista. Ma John non è solo. Infatti, con lui ci sono la dolcissima Prim Everdeen e la ritrovata moglie Marlene. Insieme soffriranno e assisteranno all'inizio della rivolta.
Se anche voi volete rivivere la Terza Edizione della Memoria dal punto di vista di un padre, ecco a voi "I try not to think about the way things could have been".
Hoon21
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mr. Mellark, Mrs. Everdeen, Mrs. Mellark, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I will always love you'
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We love each other.

We are a band

no matter what.

We'll always be Big Time Rush.

(James Mslow- Big Time Rush)


Capitolo undici.


Pov. Marlene Mellark.



Nel momento in cui Claudius Templesmith annuncia l'inizio dei Settantacinquesimi Hunger Games, so che i ragazzi avranno meno di un minuto per pensare alla prima strategia utile. Le telecamere volano per tutta l'arena senza soffermarsi in un punto fisso. Riesco a scorgere per un secondo la testa bionda di Peeta: gli Strateghi l'hanno messo molto lontano da Katniss, la quale e' la protagonista assoluta di una telecamera. Vogliono farci vedere la morte della Ghiandaia Imitatrice? Tengo le mani incrociate, sperando che Peeta scappi verso la foresta al di la' dell'acqua, ma so che non lo fara' mai. Si buttera' in acqua (Sa nuotare il mio bambino?) per arrivare alla Cornucopia e raggiungere Katniss. Lei ha gia' deciso la sua strategia: ha gli occhi fissi sulla Cornucopia e i piedi pronti a scattare. Mi ritornano in mente le parole che Peeta mi ha detto qualche giorno prima della mietitura.

-Non stiamo andando a giocare questa volta. Non stiamo andando sperando di sopravvivere anche questa volta. Stiamo partendo con la consapevolezza della vincita. Come i Favoriti-. Le loro strategie sono quelle adottate dai Favoriti. Quando il gong suona, non mi stupisco che entrambi i nostri ragazzi si gettino nell'acqua. Lo sguardo vacuo negli occhi di Jane mi fa capire che anche lei lo pensava. Stringe forte a se' il corpicino spaventato della figlia, che guarda attentamente senza versare neanche una lacrima. Anche lei e' una vera Everdeen, penso. Forte e coraggiosa. Mio marito invece inizia a piagnucolare.

-Moriranno..Morira'..Lo so..- singhiozza. Gli stringo forte la mano, cercando di cullarlo dolcemente tra le mie braccia, ma lui non si fa neanche toccare. Mi sento cosi' impotente. Non posso neanche proteggere mio marito o farmi carico del suo dolore. Posso solo camminargli affianco e continuare a tenergli la mano. Chissa' se riuscira' a superare questi altri Hunger Games, penso notando le pesanti occhiaie nere che marcano i suoi occhi languidi. Nel frattempo, la maggior parte dei tributi e' arrivata alla Cornucopia (c'e' ancora chi galleggia nell'acqua, ma per fortuna nessuno affonda). Claudius commenta eccitato gli ultimi avvenimenti: i tributi dell'1 e del 2 hanno formato un'alleanza e si allontanano rapidamente, Finnick e Katniss combattano fianco a fianco mietendo diverse vittime. Non riesco neanche a provare pieta' per quei poveretti che cadono a terra, con la faccia riversa sulla pietra dura macchiata di sangue perche' cerco Peeta da tutte le parti. Poi finalmente vedo Peeta. E' ancora bloccato nella piastra di metallo (Povero il mio bambino! Non puo' neanche muoversi con quella gamba di metallo). Tiro un sospiro di sollievo quando quel biondino del 4 lo tira fuori e lo porta verso Katniss. Adesso che sono insieme, hanno una chance in piu'. Anche se non mi piace per niente, quel tipo. Allf ien questo gioco e' stato ideato per far uscire il lato peggiore di ognuno di noi. Preferisco veder salvo mio figlio che un biondino qualsiasi e tra l'altro, sconosciuto.

-Hai visto tesoro? Sono insieme, sono vivi- sussurro come una litania in direzione di John che accenna un debole sorriso, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano. Jane invece continua a guardare preoccupata lo schermo.

-Sta tranquilla. Hanno appena iniziato, non manderanno creature strane il primo giorno. Non con tutte quelle vittime- Lei annuisce, ma non mi guarda. Prim scrolla la testa.

-E' strano che mia sorella abbia accettato degli alleati-

-Beh, non aveva molto scelta. O un'alleanza o la morte- replica Josh, logicamente.

-Si devono portare anche quella vecchietta?- chiede titubante John.

-Non credo che possano lasciarla li' da sola-replico -Quel tizio..Finnick? Non la lascerebbe mai andare-

Alla fine, Finnick con Mags sulle spalle, Peeta e Katniss lasciano la spiaggia e si dirigono per la giungla. Mio figlio va avanti per primo, il che mi fa temere un po' ma non posso dire nulla per evitare di mettere John in uno stato di agitazione, lo seguono Finnick con quel suo bellissimo tridente e Mags. Katniss chiude la fila, tendendo il suo arco. Poi lei sale su un albero per controllare la situazione e tutto cio' che si puo' vedere e' una distesa di cadaveri che galleggiano in mare di sangue. I suoi occhi si riempiono improvvisamente di preoccupazione e afferra con piu' decisione l'arco. Scende velocemente e ad attenderla c'e' Finnick, il quale tiene uno dei suoi tridenti in mano, con molta noncholance. Si fissano entrambi con un'espressione di sfida negli occhi, le armi in mano. Che abbiano intenzione di uccidersi a vicenda? Ci chiediamo io e Jane con gli occhi. Credo che anche gli altri debbano aver percepito il nervosismo nell'aria, perche' all'improvviso tendiamo tutti i nostri corpi e respiriamo appena come se avessimo paura che il nostro respiro potesse disturbarli.

-Cosa succede laggiu', Katniss? Si sono dati la mano? Hanno fatto voto di nonviolenza? Hanno gettato le armi in mare per sfidare Capitol City?- chiede Finnick incalzando la bruna con le sue domande. Sembra quasi che voglia far ragionare una bambinetta capricciosa.

Katniss si limita ad un secco e coinciso diniego, afferrando con maggior vigore l'arco pronto per tirare una freccia e, in questo caso, uccidere qualcuno.

-No- ripete Finnick- Perche' il passato e' passato. E nessuno in quest'arena e' stato un vincitore per caso.- Guarda Peeta per un istante.-A parte forse Peeta-

Anche questo ragazzo che non conosce per niente mio figlio, ha saputo riconoscere la sua dolcezza e la sua bonta' d'animo. E' l'unico a non meritare questa punizione. Non l'ha meritato la prima volta e continua a non meritarlo. Capitol City deve essere molto piu' crudele di quanto possiamo credere perche' chiunque conosca Peeta, rimane folgorato dai suoi modi altruistici e generosi. Se tutti fossero come lui, in questo mondo non ci sarebbero piu' Hunger Games, ingiustizie, cattiverie e guerre. Questo discorso non vale pero' per Finnick e Katniss e per gli altri concorrenti. Loro sono li' per uccidere, per salvarsi. Alla fine sono li' per morire. Una persona scocca la freccia e l'altro cade a terra. Sono le leggi naturali di questa arena. Ma prima che uno dei due possa scattare verso l'altro, Peeta si mette in mezzo come se avesse intuito che c'e' qualcosa che non va.

-Quanti morti ci sono stati?- chiede con lo stesso tono innocente che aveva da bambino quando negava di aver mangiato lui le caramelle. Azzardo un mezzo sorriso. Ha capito che c'e' qualcosa che non va e si e' messo in mezzo di proposito.

-E' difficile a dirlo. Almeno sei, credo. E gli altri stanno ancora combattendo-

-Muoviamoci. Abbiamo bisogno di acqua- E mentre loro si allontanano alla ricerca d'acqua, le telecamere si spostano su altri tributi. Prego affinche' trovino l'acqua, un buon posto per dormire ed evitino altri combattimenti per oggi. Mentre i cronisti riportano l'attenzione sui morti della Cornucopia e commentano gli sforzi degli altri concorrenti, mi alzo per preparare qualcosa di veloce da mangiare. Jane mi segue a ruota dopo pochi secondi. L'aria statica del salotto renderebbe nervoso chiunque. Per un po' rimaniamo in silenzio. Mi passa i piatti e io gli faccio scivolare dentro delle fettine di carne.

-Gale?- chiede Jane, indicando i piatti. Annuisco lievemente.

-Come sta, a proposito? Insomma, dopo aver saputo che la sua bella principessa e' sposata con il suo grande rivale e aspetta anche un bambino da lui, deve averlo sconvolto parecchio. Immagino che considerasse Katniss la Vergine Maria- commento acidamente. Jane inarca un sopracciglio di fronte al mio tono volutamente acido e sarcastico, ma decide di passarci sopra.

-Non ne abbiamo parlato. Ha preferito evitare l'argomento e io non ho voluto sollevarlo, ma deve soffrire molto- aggiunge.

-Beh, non piu' di quanto debba soffrire in questo momento mio figlio. E tra l'altro, con quella sua idea potrebbe averle salvato la vita. Magari pensando che Katniss e' incinta, molte donne nella sua stessa situazione doneranno qualcosa o attireranno nuovi sponsor pronti a sostenerla. Del resto Capitol si e' affezionata alla sua eroina dalla treccia mora- concludo. Jane sta per replicare qualcosa riguardo alla mia ingiustizia nei confronti di sua figlia, quando sento un urlo agghiacciante provenire dal salotto. Non perdo neanche il tempo a posare il piatto che tengo tra le mani e lo lancio semplicemente, correndo a per di fiato nell'altra stanza. Ed e' allora che lo vedo. Una telecamera gigante inquadra la scena, mentre un'altra fa vedere il replay almeno una decina di volte. Sento ogni battito del mio cuore, ogni gittata sistolica, ogni vena che pulsa sempre piu' forte. Non riesco neanche a gridare, come invece continua a fare John, tempestando di pugni il bracciolo della poltrona, Si vede chiaramente Peeta andare a sbattere contro qualcosa, un campo magnetico come dice Caesar e poi finire rovinosamente a terra. Katniss lo scuote, lo chiama, si getta sul suo cuore urlando e piangendo, ma lui rimane li'. Immobile. Morto. Tutto dura solo pochi secondi, ma a me sembra essere trascorsa un'eternita'. Sono completamente disorientata, mi muovo senza sapere dove sto andando. Mi ritrovo sul pavimento con il viso tra le mani, non ricordando neanche di essermi accasciata. Josh corre subito al mio fianco, cercando di sostenermi mentre tiene ancora gli occhi puntati sullo schermo.

-Sta attenta. C'e' un campo di forza- Sono queste parole a riportarmi indietro dal limbo nel quale ero scesa improvvisamente. Alzo lo sguardo e vedo Peeta, vivo, alzarmi faticosamente grazie all'aiuto di Katniss. E' stanco, ferito ed esausto, ma e' vivo. Nient'altro ha senso, ora.

-Eri morto! Il tuo cuore si e' fermato!- esplode Katniss in un impeto di rabbia e sollievo. Lo abbraccia e lo tiene stretto a se'. Torno a respirare. E' vivo, mi ripeto. E' vivo, andra' tutto bene. Lentamente mi alzo di nuovo e corro da John, il quale si sta riprendendo a fatica dagli ultimi avvenimenti. Ha una mano sul cuore e respira con affanno.

-Va tutto bene tesoro, il nostro bambino e' vivo- gli dico. Lui sorride e chiude gli occhi. Si accascia totalmente su di me ed io evito di fargli notare quanto sia pesante. Non ho idea di quanti altri momenti simili potremmo condividere ancora. Mi volto verso Jane e Prim le quali continuano a versare lacrime in silenzio. Sussurro un timido:-Grazie- e le invito a rimanere da noi per la notte.

-Potete prendere la camera da letto dei ragazzi o anche la nostra. Non credo che questa notte riusciro' a dormire-

-Noi non andiamo da nessuna parte. Resteremo qui a vedere come vanno le cose. L'importante e' che stiano bene, no?- dice Jane. Io annuisco. Ma quanto puo' durare questo stato di pace? Perche' hanno dovuto attaccare immediatamente? Gli Hunger Games sono appena iniziati. A nessuno piacciono dei giochi veloci. Tutti vogliono uno spettacolo lento, ricco di sorprese e sangue. Continuo a guardare lo schermo, non stacco gli occhi dal viso tondo e dolce di Peeta, pensando che forse non lo rivedro' mai piu'.




Angolo dell'autrice.

Salve a tutti! Mi scuso per l'enorme e tremendo ritardo. Mi dispiace davvero tanto :( Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo anche se non e' poi un granche'. Ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito e inserito questa storia nelle seguite/preferite/ricordate. Grazie di cuore <3

Hoon21 :)

  
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