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Autore: justpieceofyou    13/08/2015    1 recensioni
Adoravo i sorrisi la mattina presto,mi facevano pensare che,forse al mondo,esisteva qualcuno abbastanza fortunato,da potersi alzare dal letto felice ed il sorriso era il modo migliore per dimostrarlo e farlo vedere al mondo. Ricordo che quando ero bambina,lo facevo sempre anch’io:sorridevo a chiunque,specialmente alle persone tristi. Ora,invece,avrei solo voluto incontrare una bambina che mi sorridesse,proprio come facevo io.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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YOU BELONG WITH ME.
 
Sono felice di presentarvi il sesto capitolo di You Belong With Me.
Mi scuso per il notevole ritardo,ma purtroppo non avevo previsto i notevoli impegni. Prima di tutto sono stata una settimana a casa della mia migliore amica e,come potete immaginare,il tempo per aggiornare era difficile da trovare. Inoltre,mi sono persa nella lettura di un bellissimo romanzo(perdonatemi ma non potevo proprio farne a meno)e questo ha aumentato il già precedente ritardo.
In ogni caso,spero che continuerete a seguirmi e di sentirvi il più presto possibile. Che altro aggiungere? Vi saluto e vi auguro una buona lettura!
P.S. per chi stesse seguendo l’altra mia storia ‘Say Something’,l’aggiornamento lo effettuerò subito dopo questo. Spero di sentirvi anche lì,un bacione.

 
Pov Kristen.
Una volta aperta la porta,e dopo aver mandato il messaggio a Robert,alzai la testa e quello che vidi fu esattamente l’inaspettato. Charlotte,la mia migliore amica,colei che adoravo e che mi aveva aiutato più volte,era lì di fronte a me. Dire che mi saltò addosso e mi buttò sul divano,è assolutamente riduttivo. Continuava a ripetermi che mi voleva bene,mentre mi stringeva nelle sue lunghe braccia.
“che ci fai qui?”le chiesi,una volta che entrambe ci fummo riprese.
“ho deciso di fare un salto a Londra. Ho avvisato tuo padre che mi ha aiutata a farti questa sorpresa. Sei felice?”
Quando ero piccola,avevo sempre visto mio padre come il principe azzurro,esattamente come la maggior parte delle bambine. Crescendo ho instaurato un rapporto completamente diverso con mia madre,mentre quello con lui è sempre stato freddo,distaccato. Tuttavia sapevo che era il suo carattere(che peraltro io avevo ereditato) e che mi voleva bene. Ed adoravo il fatto che me lo dimostrasse con i fatti e non con le parole.
“quindi che fai qui?”mi chiese Charlotte,riportandomi alla realtà.
“lavoro in un bar…”iniziai.
“e …?”
“con un ragazzo.”
Quando capì che non avevo intenzione di aggiungere altro,mi spronò con un-“cazzo,Kristen parla.”
Sapevo che in realtà aveva capito tutto dal mio sguardo,sapevo che le era bastato. Tuttavia adorava torturarmi ed io lo sapevo.
Quando finii il mio racconto,vidi i suoi occhi illuminarsi dalla gioia e mi abbracciò.
 
La mattina seguente mi fece vestire in una maniera assurda:gonna stretta(e soprattutto corta)nera,una camicia bianca alquanto scollata e tacchi abbinati alla gonna,esageratamente alti e che detestavo. Aveva detto che sarebbe stato necessario,almeno per una volta,per comprendere. Quello che avrebbe dovuto capire lo sapeva solo lei. Mi aveva truccata e pettinata ed io mi sentivo nuda,in imbarazzo e orribile. Non appena sentii il clacson della macchina di Robert,uscii infastidita senza neanche salutare la mia amica,che nel frattempo rideva divertita e urlava un-“mi ringrazierai”. Charlotte evidentemente non aveva realizzato che eravamo a Londra e non a Los Angeles e che la temperatura non era la stessa,perché stavo tremando dal freddo.
Non appena salii in macchina Robert non mi salutò nemmeno mentre mi scrutava. Decisi di evitare ogni fraintendimento con una semplice scusa-“è arrivata la mia migliore amica ieri notte. Ho perso una scommessa e mi ha fatto conciare in questa maniera orribile. Non commentare,ti prego.”
Odiavo mentire e la parte della scommessa era una cosa inventata nel momento,ma in fondo cosa avrei potuto dirgli? “sono innamorata di te”?
Non mi rispose e mi porse freddamente il caffè,nella stessa tazzina della mattina precedente.
Le uniche frasi che mi disse in tutto il giorno furono:”prepara questo”,”attenta”,”portalo al tavolo”. Nient’altro. Eravamo tornati ad essere estranei. Anzi no. Io ero una stupida che non capiva,mentre lui sembrava sapere tutto perfettamente. Continuavo a ripetermi che avrei dovuto essere preparata. La gente diceva che ogni persona che entrava nella tua vita era in qualche modo importante e c’era qualche motivazione ignota. Ma era davvero così? La maggior parte delle persone che avevo incontrato,erano poi sparite dalla mia vita. Avevo forse fatto qualcosa di male?
“Dobbiamo chiudere.”la sua voce era un pezzo di ghiaccio.
“puoi farlo tu? Io torno a casa.”
A dir la verità,non attesi nemmeno una sua risposta. Mi voltai ed andai via,iniziando a camminare nella direzione di casa. Faceva un freddo bestiale e non sapevo per quanto sarei riuscita a camminare,ma non mi sarei arresa.
Non ebbi nemmeno il tempo di entrare a casa,che mio padre mi torturò di domande-“dove diamine eri finita?”
“avevo voglia di fare una passeggiata.”risposi fredda.
“a quest’ora e vestita così?” stava urlando e non potevo dargli torto,così sintetizzai tutto con un-“papà,ti prego.”
Vidi il suo sguardo addolcirsi lentamente e salii in camera,seguita da Charlotte. Stavolta fui io ad anticiparla-“non mi ha rivolto la parola. Era incazzato. Con me,capisci? Senza un motivo. Pensavo fosse passato quel periodo della mia vita.”
Il suo sguardo era comprensivo,almeno fino a quando non urlò-“gli piaci Kris! Perché avrebbe dovuto altrimenti?”
“tu sei pazza …”la mia voce era un sussurro,eppure lei lo udì comunque.
“fidati di me. Domani vai al lavoro vestita esattamente uguale. Spogliati,te li lavo ora altrimenti non asciugano in tempo.”
Ero troppo stanca e nervosa per controbattere,così le diedi retta. In ogni caso,non sarebbe potuta andare peggio.
“buonanotte tesoro”fu l’ultima cosa che sentii,prima che Morfeo mi accogliesse nelle sue braccia.
 
Pov Robert.
Esattamente la notte prima,mi ero convinto che forse la mia vita non era del tutto sbagliata. Forse avevo anch’io la possibilità di amare,e non in maniera sbagliata. Forse avrei potuto darle la vita che meritava.
Non appena la vidi varcare la soglia di casa,vestita in quel modo,cambiai idea. E non perché fosse ‘orribile’(peraltro era assurdo che si definisse così)ma perché era troppo perfetta. Era troppo perché lei potesse vedermi ‘in quel modo’,ed io non avevo intenzione di soffrire. In ogni caso,stavo male per lei. L’avevo vista andare via,infreddolita e capivo che c’era rimasta male.
Decisi di parlarne con mia madre,non so esattamente il motivo dato che oramai lei non avevamo più delle vere e proprie conversazioni, ma volevo recuperare un rapporto con lei e questa sarebbe potuta essere l’occasione giusta. Non appena mi vide,il suo viso si illuminò. Le raccontai ogni cosa,ogni minimo particolare,ogni mia minima sensazione. Lei mi ascoltò in silenzio,senza pregiudizi,guardandomi intensamente negli occhi.
“Robert io credo sia stata colpa nostra. Tu vedi l’amore come non è effettivamente. Quello che voglio dirti è che se è andata male a me,non vuol dire che tutte le altre storie d’amore debbano essere uguali o finire nella stessa maniera. L’amore è la cosa più bella che esiste. So che per te,ora come ora,è difficile capirlo ma te lo assicuro figlio mio:è fantastico soffrire per una persona. Lo è davvero. La sofferenza è data da te e sei tu a poter decidere quando fermarla,quando ricominciare. Nel frattempo però,ti sei fatto una grande esperienza e hai vissuto i momenti che forse saranno i più belli della tua vita. Io l’ho vista quella ragazza Robert e ti assicuro che a te ci tiene davvero,certe cose le mamme le capiscono.”
“non credo tenga a me da quel punto di vista,io …”
“perché non provi Rob? Magari ti sbagli e comportandoti in questo modo non lo saprai mai. Non pensi lei ci sia rimasta male?”
“sì,penso di sì.”
“non aver paura di migliorarti. Se soffrirai pazienza ma meglio vivere con un rimorso piuttosto che con un rimpianto.”
Forse aveva ragione. Ma come potevo amare una persona,se non sapevo come si facesse esattamente?
   
 
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