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Autore: Phoenix12    15/08/2015    1 recensioni
Un Sasuke che riesce finalmente a confessarsi.
Un Naruto non ancora pronto.
Un amore sperato e non realizzato.
Un cuore spezzato e tante lacrime.
Una separazione per pentirsi.
Un ritorno per ritrovarsi.
Un concerto per dichiararsi.
Canzoni che dicono parole non dette.
Melodie che ti coinvolgono.
Musica che arriva dal cuore.
***
Salve a tutti^^
Questa è la mia prima storia sul fandom di Naruto, spera che possa piacervi.
Ovviamente è una NaruSasu, spero di rendere bene le scene.
Ah un piccolo avvertimento: Sasuke qui ha un carattere un po' più fragile e sentimentale per i suoi standard e Naruto è più duro e difficile, spero che questo non via dia fastidio.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Nagato Uzumaki, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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CAP 2 LACRIME NOTTURNE
POV SASUKE
Corsi via. Corsi il più lontano possibile.
Ero pronto anche a un rifiuto, ma non a questo.
Sono uno stupido, ho voluto confessarmi e ora ne pago le conseguenze. Stupido, come ho potuto pensare che sarebbe andato tutto bene? Stupido.
Ho provato ad aprire il mio cuore a qualcuno, e quel qualcuno me l’ha spezzato.
Ho provato ad amare al di fuori della mia famiglia e ne sono rimasto distrutto.
Naruto ha ragione. Ho rovinato tutto. Ed è solo colpa mia.
Entro in casa e mi tolgo le scarpe e la tracolla. Ignoro Itachi che mi chiama e mi chiede com’è andata e corro in camera chiudendomi la porta alle spalle.
Mi butto sul letto e nascondo la faccia nel cuscino cercando di fermare le lacrime.
Sento bussare alla porta e intravedo Itachi entrare in camera mia e sedersi sul bordo del letto.
“Otouto, che è successo?” mi metto a sedere anch’io.
Continuo a torturarmi le mani e cerco di evitare il suo sguardo, ma lui mi fa sollevare la testa e così riesce a vedere i miei occhi pieni di lacrime.
“Ti sei sbagliato niisan, è stato un completo disastro.” E mentre lo dico sento le lacrime premere insistenti per uscire dagli occhi.
Gli racconto com’è andata. Come ha reagito. Che è tutta colpa mia, che ho rovinato tutto. E tutto quello che mi sono sempre tenuto dentro; pensieri, paure, impressioni, speranze, tutto quello che ho tenuto nascosto a tutti, anche a me stesso.
Mi apro completamente e gli dico tutto, ogni cosa; perché Itachi è l’unico di cui possa veramente fidarmi, l’unico che non mi farà mai del male e che ci sarà sempre.
Prima pensavo che fossi anche tu così, Naruto, ma dopo questa sera capisco che era tutto falso. Mi sono sbagliato e ora ne soffro, ne soffro terribilmente.
Pensare a questo mi fa scoppiare di nuovo in lacrime.
Itachi mi accoglie in un caldo abbraccio, mi stringe forte e io mi aggrappo alla sua maglietta, come se avessi paura che anche lui se ne vada.
Mi accarezza i capelli e mi lascia dei dolci baci sulla fronte e sulla testa per calmarmi, ma io continuo a bagnargli la maglietta con le mie lacrime, che non riesco a smettere di versare.
Vorrei anche gridare, ma non ci riesco; la gola brucia, anche se non come il cuore; riesco solo a singhiozzare leggermente; come sono patetico, devo proprio essere caduto in basso.
Ma Itachi continua a consolarmi stringendomi a sé e non mi interessa più quanto debole ora possa sembrare.
“Sta tranquillo otouto, si sistemerà tutto vedrai, se vuoi ti aiuterò io, ma non piangere.” Annuisco leggermente stringendogli di più la maglietta “Grazie niisan..”
Rimaniamo così per un po’, finché non mi addormento. Sento che mi fa stendere sul letto e rimboccarmi le coperte, proprio come farebbe una madre.
Mi sposta i capelli dagli occhi e mi dà un bacio sulla fronte, “Ci penserò io a te, non devi preoccuparti otouto, ci sono qua io.” Mi sembra che sussurri per poi uscire in silenzio dalla stanza.

POV NARUTO
Non so per quanto rimasi fermo lì, forse un ora, forse due.
Continuavo a pensare a quello che era appena successo, alle sue lacrime, ai suoi occhi pieni di dolore e delusione.
Aveva paura anche lui, l’ho visto, ma sembrava l’avesse superata per dichiararsi.
Aveva paura, ma era sicuro dei suoi sentimenti. Io invece, ancora devo capirli.
Intanto ho solo causato dolore a Sasuke, non se lo meritava. Lui ha avuto il coraggio di aprirsi, di mostrarmi il suo cuore e io gli e lo calpestato. L’ho ferito, gli ho detto di odiarlo, gli ho detto di sparire, che non volevo vederlo mai più, senza neanche pensarlo.
Parole vuote, a cui non credo, ma che ho detto.
La suoneria del mio cellulare mi  distrae dai miei pensieri. Vedo un messaggio di mio fratello che mi chiede dove sono finito e di tornare immediatamente a casa.
Gli rispondo che sto arrivando e mi avvio verso casa, senza fretta, ora non ho voglia di vedere nessuno.
Entro in casa e trovo mio fratello Nagato ad aspettarmi davanti alla porta a braccia conserte e con uno sguardo non molto rassicurante.
“Dov’eri finito Naruto?” mi chiese
“Sono andato a mangiare all’Ichiraku e poi sono andato a fare un giro e ho tardato, tutto qui.” Dissi sbrigativo, non avevo voglia di parlare, a Nagato ho sempre detto tutto, ma ora non me la sento, per quanto ne abbia bisogno
“Tutto qui? Quindi immagino che Sasuke non fosse con te e che non c’entri niente con il tuo strano comportamento.” Disse enigmatico.
“Cosa c’entra ora Sasuke?!”
“Sasuke? Non l’hai mai chiamato così, tu lo chiami sempre Saske. Vuoi dirmi cos’è successo tra voi due?”
“Non vedo perché debba interessarti.” Dissi evasivo “Peccato, avrei voluto sentire anche la tua versione prima, ma queste tue reazioni parlano per te, quindi, permettimi di dirmi che sei un vero idiota.” Disse guardandomi negli occhi.
“Come..?”
“Come lo so? Semplice: Itachi mi ha chiamato raccontandomi tutto. Non fare quella faccia, vedendo Sasuke tornare a casa così si sarà giustamente preoccupato e si sarà fatto dire tutto, l’avrei fatto anch’io. Quindi, ora voglio sapere cosa ti è passato in quella testa bionda ossigenata che ti ritrovi.”
“È successo quello che doveva succedere. Non volevo ferire Sasuke, ma se sai già cosa è successo non vedo il motivo per cui spiegartelo. Conoscendo Itachi si sarà fatto dire ogni cosa e poi te l’avrà detta, quindi ormai sai tutto. Non c’è altro da dire.” Dissi distogliendo lo sguardo “Non c’è bisogno che mi dici che ho fatto una cazzata, perché lo so già. So di aver reagito male, ma che altro potevo fare? Non sono pronto a tutto questo, non so neanche cosa provo! Non sapevo cosa fare, ero confuso e avevo paura, ok?!” esclamai frustato, cavolo, dovevo dirlo o sarei scoppiato, e già che ci sono “Quando ho visto Saske piangere mi sono sentito uno schifo, ma non ho avuto la forza di fare niente, l'ho guardato correre via e non l’ho rincorso. Avrei dovuto, avrei voluto, ma non l’ho fatto!” vidi Nagato scuotere la testa e avvicinarsi, mi diede un buffetto sulla guancia e sorridendo mi disse “Sei un idiota otuoto, ma sei ancora in tempo per fare la cosa giusta.” Lo guardai attentamente e annuii, lo salutai ed andai in camera mia, mi cambiai e mi sdraiai sul letto.
Pensando a tutto quello che era successo questa sera mi addormentai con le uniche immagini del viso in lacrime di Saske e la sua schiena che correva via nel buio della notte.

 

   
 
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