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Autore: AlessiaOUAT96    19/08/2015    1 recensioni
Raccolta di One Shot con protagonisti gli Avengers.
Ad ogni personaggio corrisponde un capitolo.
Seguirà una fanfiction
Genere: Azione, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fuori era una bella giornata: il sole splendeva e c’era una leggera brezza che entrava dalla finestra. Una tazza di thé, dei biscotti e tutto andava meravigliosamente.
Un giovane tranquillo e senza pretese ecco chi era Bruce Banner. Non pretendeva nulla di particolare, tipo calmo, pacifico e tranquillo che non farebbe del male ad una mosca, o quasi.. sì, perché se la mosca lo infastidiva troppo diventava verde dalla rabbia, letteralmente.
Sorseggiò il liquido bollente e poi posò la tazza guardando fuori dalla finestra.
Non traspariva alcuna particolare emozione, ansia forse, ma nemmeno lui ne era sicuro.
Piuttosto che frequentare le lezioni, preferì quel giorno dare ancora più aiuto agli Esclusi, lo faceva sentire bene, aiutare qualcuno gli risultava sempre appagante e dopotutto lui conosceva i testi a memoria.
Erudito? Forse la sua fazione era quella ma l’altruismo lo conduceva dagli Abneganti, la sua fazione d’origine.

Non si guardò allo specchio, non gli importava molto l’aspetto, l’importante era che la sua pelle non assumesse sfumature verdi, quello era proprio da evitare. Si sistemò un po’ la camicia, si pulì gli occhiali ancora appannati e si incamminò verso il quartiere degli Esclusi portando con sé più cibo del solito ed indumenti possibili, non era sicuro di voler abbandonare gli Abneganti ma per sicurezza preferì dare il massimo di sé stesso per gli altri, per i bisognosi.

Arrivò in fretta e aiutò quante più persone possibili prima di incamminarsi verso la sede dove si sarebbe svolto il test. Per lui significava molto, non capiva il motivo ma sentiva di non far parte solo di un unico gruppo ma preferiva non considerarsi un Divergente, non subito almeno.
“Divergente uguale guai” pensava.

Ripensò alla prima volta che il suo corpo assunse strane sembianze. Era successo solo qualche anno fa, aveva trovato una fiala contenente un liquido fluorescente e lo bevve pensando a cosa ci fosse di sbagliato nel farlo, ma ormai era troppo tardi. Il suo corpo si ingigantì, i vestiti si strapparono e quando si guardò in un pezzo di vetro, vide che la sua faccia era verde e.. arrabbiata.
Non riuscì a gestire il gigante verde, non che ci riuscisse completamente tutt’ora, ma la prima volta fu la peggiore infatti, sradicò alcuni frutteti dei Pacifici senza volerlo ( e senza ricordare come ci era arrivato). Si ricordò solamente che alcuni di loro per calmarlo gli diedero un pezzo di pane e del thé che stranamente lo calmarono subito.
-Non preoccuparti, non diremo nulla- disse gentilmente una di loro.
-Grazie- si limitò a rispondere.
-Stai attento però a non farlo capitare mai più, mantieni la calma ok?-
-Va bene, grazie di nuovo-
Quell’incontro finì lì ma non fu l’ultima volta che si trasformò, solo che le altre era lontano dalle persone e man mano che le trasformazioni andassero avanti, lui migliorava nel calmarsi e soprattutto nel calmare lui, Hulk, è così che l’aveva chiamato.

Non si accorse di essere già dentro la sala dei test. Aveva sentito il suo nome dopo essere arrivato poi aveva fatto tutto da solo.
“Ma quanto tempo ho pensato?!”

Ad attenderlo c’era un Intrepido con le braccia tutte tatuate da non lasciare un lembo di pelle scoperto ma la cosa che lo turbò maggiormente, furono i piercing sulle sopracciglia e sul labbro.
“L’Altro non me lo farebbe mai fare.. per fortuna..”
Si sedette e lasciò fare tutto all’esaminatore, senza però mai guardarlo in faccia.

Quando si trovò davanti le due scelte.. scelse il formaggio.
“Il coltello vuol dire che devo combattere e questo scatenerebbe Hulk.. no.. è meglio evitare. Per quel che riguarda il formaggio.. cosa me ne faccio? Vale la pena tentare..”
Il cane apparì ma anziché calmarlo con il formaggio, ci pensò Hulk a stordirlo e questo lo preoccupò non poco. Se lo scoprissero, sarebbero guai.

Ma il test non finì lì infatti, si materializzarono davanti a lui un bambino malnutrito in abiti da Abnegante  ed un Escluso senza volto ma molto magro quasi da vederne le ossa.
-A chi dai il formaggio.. al bambino o al bisognoso? Scegli- disse una voce.
Bruce deglutì.
“Entrambi ne hanno bisogno”
Provò a dividere in due parti il formaggio ma si rivelò molto duro.
-Hai solo una scelta. Il bambino o l’Escluso? Se scegli il bambino, l’Escluso ti attaccherà; se scegli quest’ultimo, il bambino morirà-
Solo ora si era accorti che l’Escluso gli puntava una pistola. Scelse il bambino ma l’Escluso anziché uccidere lui, puntò il bambino che corse spaventato. Il colpo partì e Bruce, senza accorgersene, si mise tra il proiettile ed il bimbo, prima che scomparissero.

Altro scenario: Interrogatorio ferreo.
Era in una stanza bianca e nera, simile a quelle utilizzate dai Candidi. Aveva paura, sudava e tremava accorgendosi di essere legato ad una sedia.
-Vuoi aiutarmi?- chiese una voce molto dolce.
-Sì- rispose titubante Bruce chiedendosi perché l’Altro non si facesse vedere.
-Allora rispondi: mentiresti, facendo scoppiare una guerra, salvando così tutti quelli che ami  considerati colpevoli.. o diresti la verità, evitando un conflitto, ma condannando a morte coloro a cui tieni di più?-
Rispose senza pensare più di tanto –Mentirei.. e combatterei per loro-

Il test finì e lui si svegliò. L’esaminatore lo guardò storto ma, prendendo un respiro profondo, rispose –Abnegante-
C’era un qualcosa di ingannevole, bugiardo nel suo tono, lo percepiva e allo stesso tempo gli risultava impossibile pensare che dopo tutto quello che aveva passato il suo risultato fosse Abnegante.
-Credo sia meglio che tu vada..- gli disse.
-Sì ma prima voglio chiederti una cosa.. sicuro del mio risultato? A me non è sembrato che…-
Fu interrotto –È meglio così, fidati.. è per il tuo bene. Ovviamente la scelta è tua-

Bruce se ne andò con una miriade di domande per la testa.
“Com’è possibile? Abnegante? Dopo tutto quello che ho passato? E perché non mi ha dato spiegazioni, si vedeva palesemente che stava mentendo.. non sarà che io sia..?”
Smise di pensare, non volle continuare. Già il fatto di diventare l’opposto di quello che è, lo spaventa, figurarsi essere un..Divergente. No, non poteva essere possibile.
Si addormentò solo dopo aver bevuto tre tazze di thé.

Durante la scelta era molto spaventato e tremava nonostante le rassicurazioni dei suoi compagni.
-Andrà tutto bene, farai la scelta giusta- gli dicevano.
“No, non va bene affatto e non so cosa sceglierò”
-Bruce Banner- era il suo turno. Si avvicinò al palco molto lentamente come se servisse a rallentare il tutto.
Vide le opzioni davanti a sé, prese la lama e poi non ci vide più. Chiuse gli occhi e la sua mano si mosse da sola, verso i carboni ardenti. Era negli Intrepidi.

Il treno lo prese con difficoltà ma era come se tutto intorno a lui si fosse ovattato e lui fosse in un sordo sogno.
 Saltò anche dal tetto senza battere ciglio.

-Bruce.. io sono Bruce..-
“É meglio se evito Hulk perché potrebbe scatenarsi in qualsiasi momento”

Il motivo per cui fosse tra gli Intrepidi, non se lo spiegava. Forse l’altra parte di sé, quella grande e verde, aveva scelto per lui. Perché? Non aveva risposta ma Bruce si cercava di consolare pensando che dopotutto l’Altro era una parte di sé e che probabilmente conosceva il fondo dell’Abnegante che non era più.

Si immaginò nella sua “vecchia” fazione, a fare volontariato ed aiutare anche gli altri Abneganti, ad osservare il paesaggio fuori dalla sua casetta grigia.. era davvero questo quello che voleva? E se era così perché allora non scegliere le pietre?

Si immaginò tra i campi, i frutteti con abiti gialli e rossi, a coltivare e raccogliere frutti maturi, a cantare allegramente ed a essere… felice. Sì perché era così che vedeva i Pacifici.. felici. Me lo erano davvero fino in fondo?
Sin da bambino era una persona curiosa.. stano no? Gli Abneganti, i Rigidi, non dovrebbero esserlo.

Sognava di sfogliare libri di ogni genere, di perdersi nella conoscenza come.. gli Eruditi. Chissà come sarebbe stato vivere tra di loro, studiando tutto il tempo e sperimentando.. magari avrebbero trovato un modo per calmare l’Altro. Ma in fondo gli piaceva averlo dentro di sé, era parte di lui e ne sarebbe valso la pena, scegliere gli Eruditi, pur di abbandonare Hulk?

Cosa ci faceva lui tra gli Intrepidi? Coraggiosi, spericolati, pazzi, avventurosi.. lui che era sempre un tipo tranquillo, o quasi. Forse Hulk si divertirebbe di più e chi non dice che magari anche Bruce non si diverta tra i mille rischi che correrà ogni giorno?
Rise istericamente.
“Troppe domande”
Si accorse di una cosa.. non aveva preso in considerazione i Candidi..
 


n.d.a. terzo capitolo!! Bruce.. e il nostro caro Hulk non va dimenticato!!
Troppo introspettivo?

Ad ogni modo, non so quando aggiornerò il resto delle mie ff.. ora ho una fissa per Diveregnt ma devo riprendermi anche per le altre storie.. quindi se il prossimo capitolo di questa cross over non arriva subito è perché aggiornerò qualcos’altro..

Tornando a noi.. la ff che seguirà questa raccolta si intitolerà Avengent (Avengers+ Divergent) e la raccolta verrà considerata come Missing Moments..

Detto ciò vi saluto e.. ringrazio chi legge e chi recensisce questa ff!!


Alessia
 
   
 
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