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Autore: Eleanor Jane    20/08/2015    1 recensioni
Harry e Niall, due amici inseparabili, decidono di fare una vacanza in crociera, insieme a Barbara, l'attuale ragazza di Harry e Lucy, la ex ragazza di Niall, che pare ne sia ancora follemente innamorata. Ma cosa succede se durante questa crociera, Harry incontrasse Louis, ovvero il figlio del proprietario della nave, che tra sguardi profondi e sorrisi smaglianti, cominciasse a far dubitare Harry di amare Barbara nel modo in cui dovrebbe?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una scia di luce proveniente dalla finestra, mi costringe ad aprire gli occhi ancora piuttosto assonnati. Non sapevo nemmeno che ore fossero ma a giudicare da quanto il sole fosse alto, doveva essere tardissimo. Chiudo per gli occhi ancora per qualche secondo, che ancora bruciavano un pochino per via di quel bagliore, che segnalava l’ennesima giornata fin troppo calda di quell’estate. Intanto sollevo una mano cominciando a tastarla sul comodino, in cerca del cellulare, giusto per controllare che orario si fosse fatto. Lo prendo così in mano sbloccando lo schermo notando poi subito qualcosa come sei chiamate perse da parte da parte di Barbara. Spalanco così gli occhi, schiacciando immediatamente la cornetta verde per richiamarla, dimenticandosi di guardare che ora fosse, consapevole che di li a poco si sarebbe dovuto sorbire una grandissima scenata.
-Pronto, Harry?-, sento la sua voce rispondermi dall’altro capo del telefono. Così a occhio e croce pareva più sollevata nel sentirmi, che arrabbiata.
-Ehi Barbs, scusami era silenzioso e non ho sentito che squillava-, mormoro cercando di non dare a vedere che mi fossi appena svegliato. Non che avessi un orario preciso per svegliarmi, ma quel giorno saremmo dovuti partire per una crocera e se avesse saputo che, anziché prepararmi per il viaggio stavo ancora dormendo probabilmente avrebbe dato di matto.
-Non importa, mi basta che tu sia pronto... hai finito di preparare la roba vero?-
Sento la sua domanda, stringendo così forte gli occhi, per poi voltarmi in direzione della valigia, che ancora aperta, ma soprattutto vuota, giaceva ai piedi del mio letto. Mi prendo così il labbro inferiore tra i denti, cominciando a mordicchiarlo con prepotenza, preparandomi a raccontare la seconda bugia di quella giornata. Detestavo mentirle, ma Barbara per quanto fosse una ragazza fantastica, aveva il brutto difetto di arrabbiarsi fin troppo facilmente, per questa ragione non potevo certo dirle che ancora dovevo cominciare. –Mmh ma certo amore, stai tranquilla, devo solo chiuderla... senti devo andare, mia madre mi sta chiamando dalla cucina, probabilmente vorrà farmi l’ennesima raccomandazione, meglio che vada subito, sennò non finisce più di parlare-, mento passandomi nervosamente una mano tra i ricci, piuttosto disordinati per via della dormita.
La sento ridacchiare, sospirando così sollevato dal fatto che l’avesse bevuta. –Va bene Harry, allora ci vediamo tra poco. Ho già parlato anche con Niall, dovrebbe essere li da te tra poco, così insieme venite a prendere me e Lucy-
Annuisco, accennando intanto come lei, una piccola risata. –Oh ma bravi, organizzate tutto senza di me-, scherzo, fingendomi offeso, consapevole che a questo non avrebbe creduto nemmeno un attimo. Non sono mai stato uno di quei ragazzi che si offendono tanto facilmente, infatti sapevo di per certo che era stato proprio questo il motivo principale per cui Barbara si era innamorata di me, un paio d’anni prima, quando ancora frequentavo il terzo anno di liceo.
Ancora riuscivo a ricordare benissimo il giorno del nostro primo incontro. Era un caldo pomeriggio èrimaverile, uno di quelli in cui già cominciavi a sentire l’aria dell’estate scivolarti con grazia sulla pelle. Me ne stavo seduto su un muretto all’uscita della scuola insieme a Niall, tutto preso da una conversazione telefonica su non mi ricordo cosa, con Lucy, che allora era la sua ragazza. Quanddo a un certo punto vedo una bellissima ragazza dai capelli lunghi del colore del grano, avvicinarsi a me, con tanto di sorriso stampato sulle labbra. Non l’avevo mai vista prima d’ora. O meglio l’avevo vista, ma non sapevo nemmeno il suo nome, cosa strana visto che è sempre stata una tra le ragazze più gettonate del liceo.
“Ehi, ti serve qualcosa?”, le avevo domandato, senza mancare di ricambiarle il sorriso. Lei in tutta risposta aveva annuito, senza smettere di mostrarmi quel meraviglioso sorriso, che sfoderava una perfetta fila di denti bianchi. “Questa sera do una festa in piscina a casa mia, volevo chiederti se ti piacerebbe venire”, aveva poi detto, prendendo intanto una ciocca dei suoi lunghi capelli tra le dita, cominciando graziesamente ad attorcigliarsela intorno all’indice. “Volentieri, grazie mille per l’invito. Posso portare il mio amico? Credo verrebbe con la sua ragazza”, avevo accettato entusiasta dell’idea, perché le feste in piscina mi avevano sempre attirato molto, indicando intanto Niall, che nel frattempo aveva riagganciato. Vedo così Barbara annuire, acconsentendo alla mia richiesta per poi estrarre un pennarello dalla sua borsa, segnandomi così numero e indirizzo sul braccio, mentre le sue guance si stavano leggermente colorando di rosso. Quando poi andò via, Niall passò qualcosa come tutte le due ore successive a chiedermi se mi fossi reso conto di chi mi aveva appena invitato alla sua festa. Avevo ribattuto che in effetti no, non avevo la minima idea di chi fosse quella ragazza. “Harry scherzi? Quella è Barbara Palvin, il sogno di ogni ragazzo di questa scuola. A meno che tu non sia gay, non puoi non aver pensato almeno una volta a quanto bello sarebbe, svegliarti una mattina accorgendoti di aver passato la notte insieme a lei”. Avevo così alzata gli occhi al cielo. In effetti era una ragazza molto carina, eppure non avevo pensato nemmeno per un attimo a una cosa del genere, non in quel momento almeno. Ovviamente non sono gay, voglio dire se proprio devo essere onesto, una volta mi era capitato di finire a letto con un ragazzo, ma ero ubriaco fradicio non credo contasse molto, nemmeno ricordavo chi fosse il ragazzo in questione. Comunque era un particolare che non avevo mai raccontato a nessuno, non perché me ne vergognassi, ma seplicemente non aveva interferito tanto nella mia vita. Era capitato e basta, sapevo bene cosa volevo.  “Niall tu sei fidanzato, non dovresti nemmeno pensare alle altre ragazze. Ora sarà meglio che vada, ci vediamo questa sera, puntuale per le nove mi raccomando”, avevo quindi detto infine, per poi tornare a casa mia iniziando a prepararmi per la festa, ripensando per un istante al discorso di Niall sull’essere gay, scacciando subito via questo pensiero dalla testa.
-Che vuoi? Tu non rispondevi al telefono. Ora vai, prima che mi arrivi in ritardo, ci vemdiamo tra poco amore-, mormora lei, continuando a ridacchiare, riattaccando intanto la telefonota. Lancio così piano il telefono sopra il letto per poi cominciare a riempire la valigia con i primi vestiti che mi capitavano a tiro dall’armadio. Non avevo tempo per mettermi a sceglierli, ma poco importava, tanto sarei stato per la maggior parte del tempo in costume. Entro poi in bagno, dandomi una rinfrescata veloce, di cui avevo un estremo bisogno, considerato quanto il caldo mi stesse uccidendo.
Quando torno in camera, mi viene quasi un colpo nel vedere Niall seduto sopra il mio letto ad aspettarmi.
-Niall, che diamine, mi fai prendere un infarto, potevi avvertirmi di essere arrivato-, mormoro scacciando un sospiro dalle labbra giusto per riprendermi dal piccolo colpo.
-Scusami, ma è stata tua madre a dirmi che potevo anche salire di sopra-, si giustifica lui per poi osservarmi qualche secondo, scoppiando subito a ridere come uno stupido.
Sollevo quindi il sopracciglio, non capendo cosa ci fosse di tanto divertente, avevo forse qualcosa di strano sul viso? Vado subito dinnanzi allo specchio, constatando che tutto fosse al proprio posto.
-Ni, perché stai ridendo?-, domando infatti, piuttosto confuso.
-Oh nulla Haz, solo dovresti vedere le tue occhiaie, hai fatto le ore piccole eh? Scommetto che tu e Barbara ieri sera ci avete dato dentro-, dice lui continuando a sghignazzare, tenendosi intanto lo stomaco per il troppo ridere.
Emetto un piccolo sbuffo, girandomi verso di lui scuotendo intanto la testa. –Sei proprio uno stupido quando fai così lo sai?-, mormoro con fare scherzoso, anche se un tocco di serietà nelle mie parole c’era eccome. –Non ho fatto nulla con Barbara ieri sera, abbiamo solo guardato un film, poi è tornata a casa sua. Se ho queste occhiaie è solo perché questa notte non ho dormito molto bene-, affermo, lasciandomi sfuggiro un respiro un pochino più pesante del normale, perché in effetti era un po’ di tempo che la notte non riuscivo a dormire, tutto perché appena prendevo sonno, cominciavo a fare brutti sogni, che per altro al mio risveglio nemmeno riuscivo a ricordare. Non ricordo nemmeno come il tutto fosse cominciato, so solo che da li le mie dormite avevano cominciato a essere piuttosto tormentate e forse era anche quello il motivo per cui la mattina mi svegliato tutto fuorché riposato ed era probabilmente per questo che ultimente con Barbara non riuscivo più a combinare nulla. Ero troppo stanco per fare qualsiasi cosa, speravo solo che quella vacanza mi sarebbe servita a qualcosa.
-Ancora incubi?-, mormora Niall, facendosi ora più serio anche lui, guardandomi piuttosto preoccupato, essendo perfettamente a conoscenza di tutto quello che  mi stava capitando.
Annuisco lentamente, sedendomi poi accanto a lui sul letto. –Già...-
-Credevo fossero finiti-, mormora posandomi una mano sulla spalla, per poi lasciare sopra di essa una piccola carezza. Niall poteva anche essere il ragazzo più spiritoso del mondo, ma una cosa che mai gli era mancata era la dolcezza, soprattutto se sapeva che qualcosa nella mia vita non andava.
-Purtroppo no, ma forse mi è solo rimasto addosso lo stress della maturità. Devo riposare tutto qui-, dico, non molto convinto delle mie parole, ma provando comunque a essere positivo.
-Può essere, infondo la maturità è stata alquanto tosta, ma è per questo che poi ci sono le vacanze e poi ci sarò io con te in cabina, quindi penserò io a farti dormire come si deve-, ridacchia infilandomi una mano tra i ricci, dando loro una leggera arruffata.
-Sul serio? E come farai, sei un mago forse?-, chiedo, scacciando una piccolo risata in seguito alla sua.
-Bé in effetti no, anche se in questo momento ci farebbe molto comodo, credo siamo troppo in ritardo, adesso chi le sente quelle due?-, osserva Niall, guardando l’orologio sul display del suo cellulare.
-Oh non preoccuparti, userò la scusa di mia madre che ci ha tenuti a parlare e poi non credo che Lucy potrebbe mai dirti qualcosa, è troppo innamorata di te per farlo-, gli ricordo cominciando ad alzarmi dal letto, afferrando in seguto la valigia, infilanmdomi subito dopo le scarpe pronto per andare.
-No, ma che dici? Con Lucy è finita, Harry-, replica lui, convinto del fatto che quella ragazza non provasse più nulla per lui.
-Si, magari per te è finita, lei credo sia ancora cotta di te e seriamente sto cominciando a chiedermi se per caso sei cieco, perché in effetti ce ne vuole per non accorgersi di come ti guarda. Inoltre sono pure certo che anche tu lo sappia, o di non avresti avuto alcun problema a condividere la cabina con lei-, osservo guardandolo dritto negli occhi, più che convinto di non sbagliarmi, aspettando intanto che pure lui si alzasse.
-Bé ad ogni modo, ormai non conta Harry. Mi dispiace se prova ancora qualcosa per me, giuro che l’ultima cosa che voglio è che lei soffra, ma non posso farci nulla, io per lei non provo più niente e se le dessi ancora qualche speranza la illuderei solamente. Lo sai anche tu che al cuore non si comanda. Io purtroppo è un’altra ragazza che voglio, anche se sono sempre più convinto che per il bene di tutti dovrei solo togliermela dalla testa-, esclama per poi sollevarsi anche lui dal letto, iniziando a incamminarsi fuori dalla mia stanza.
-Oh già dimenticavo di questa ragazza misteriosa, prima o poi me lo dirai chi è vero?-, gli domando cominciando a sentirmi leggermente offeso al riguardo. Ero il suo migliore amico, meritavo di saperne qualcosa no?
Lo sento sospirare. –Non lo so Harry, non è che non mi fidi di te, anzi in realtà sei l’unica persona di cui mi fido al mondo, è solo che se ne parlo sarà molto peggio. Te l’ho detto, la devo dimentacare o molta gente ne rimarrebbe ferita, cosa che sarei ben lieto di evitare-
Ascolto il suo discorso, annuendo più perché ero rassegnato che per altro. Aveva lasciato Lucy da ormai tre mesi ed erano sempre tre mesi che diceva di essersi innamorato di un’altra ragazza, ma non aveva mai voluto dire chi fosse per qualche strana ragione. La cosa che più mi lasciava perplesso era il perché questa sua cotta avrebbe dovuto far soffrire qualcuno. Cioé a parte Lucy, chi avrebbe potuto ferire?
-Hazza ci sei?-, mi richiama Niall, schioccandomi le dita dinnanzi agli occhi come per risvegliarmi.
Sollevo così il caso, annuendo lentamente, tornando intanto con i piedi per terra. –Certo, ci sono, dai andiamo-, mormoro senza aggiungere altro, dirigendomi fuori casa, verso la macchina, seguito da Niall, che a giudicare dall’espressione si stava sicuramente domandando a cosa stessi pensando.
Appena giunti alla macchina, carichiamo la nostra roba, mettendoci poi seduti sui sedili anteriori. Inizio così a guidare mmsercando di mantenere la mia attenmzione sulla strada, arrivando in dieci minuti davanti casa di Barbara, che visibilmente ansiosa, stava fumando la sua sigaretta in compagnia di Lucy.
-Ragazze?-, le chiamo dal parcheggio di fronte, scendendo intanto dalla mia auto, inmsieme a Niall, recandoci in direzione loro per aiutarle a portare i bagagli.
-Amore finalmente-, borbotta Barbara un pochino seccata per l’attesa, ma senza riuscire a evitare un piccolo sorriso.
-Scusateci, mia madre non ci lasciava più andare via-, mento di nuovo per poi avvicinarmi alla mia ragazza, lasciandole un piccolo bacio sulle labbra, un pochino morbide e appiccicose, per via del lucidalabbra che immancabilmente metteva ogni qualvolta dovesse uscire. Non le avrei detto nulla riguardo i miei incubi, si sarebbe preoccupata e non ne valeva affatto la pena.
-Oh non importa Har, nel frattempo abbiamo fatto qualche programma per la vacanza. Questa sera pretendo che si vada a ballare-, afferma in un tono abbastanza estasiato.
Sgrano così gli occhi, incredulo che già la prima sera avesse tutta quella voglia di scatenarsi. D’accordo era una vacanza, il divertimento era senz’altro incluso, ma almeno la prima sera, credevo l’avremmo dedicata solo al riposo. –Ballare? Amore ti ricordo che ci spetta un viaggio da fare, in più dovremmo si stemarem la nostra roba, non sarebbe meglio se per questa sera ce ne stessimo un po’ tranquilli? Che ne so, magari potremmo andare sul ponte a guardare le stelle-, propongo, sperando che la mia proposta sarebbe stata accolta.
La vedo sollevare il sopracciglio, bruciando perciò ogni mia piccola speranza. –Guardare le stelle?-, ripete come se avessi detto la cosa più assurda di questo mondo. Barbara era una ragazza bravissima, ma non era mai stata tra le più romantiche. Era più il tipo da festa, quello che avrebbe condotto volentieri una vita notturna, che prevedeva solo tanto divertimento e la giornata seguente a dormire sotto le coperte.
Faccio per ribattere qualcosa, ma subito vengo interrotto da Niall, che cominciava ad avere una certa fretta di partire. In effetti si stava facendo molto più tardi del previsto. –Ragazzi cosa ne dite se ne discutiamo mentre siamo in macchina?-, propone, corrugando un pochino la fronte, come per farci notare che così rischiavamo di rimanere giù dalla nave.
Annuiamo quindi in risposta, recandoci poi tutti e quattro verso la mia macchina, traspordando intanto io la valigia di Barbara, mentre Niall quella di Lucy, sicuramente molto più leggera.
   
 
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