Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Blacket    21/08/2015    2 recensioni
Fermo, lettore, non andar così veloce! Ho qui in grembo un' anfora di ricordi e digrignare di denti, di quel vecchio uomo che visse fra le foreste e si sfamò del buio e degli echi lontani delle vittorie, che strinse in mano saette e che teneva più ad un albero che un uomo, che era onorevole e che era ignorante, che era freddo ed un focolare acceso nella notte.
Magari lascio al Signor Magna Germania le mie parole, la mia raccolta ed un augurio di buona sorte, giacché Gilbert è più un magnitudo forza nove che un bambino.
[...] -il vecchio aveva mani grandi quanto vanghe, e spesso le usava in nome della misericordia. Divina, per carità, per Thor e Wotan, purché dessero più forza e coscienza ad ogni sberla andata a segno.[...]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Antica Roma, Germania Magna, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano sporchi e rozzi XV
Personaggi: Ariovisto (Magna Germania), Ottavianus (Impero Romano)

Erano sporchi e rozzi -XV-



V’era il popolo dei licheni che s’adornava il viso di biondo e di rosso**, che intrecciava la propria barba e si vociferava fosse dono del Dio del ferro e dell’acciaio, e che fosse onorevole quanto il sacrifico e la lama tesa a proteggere l’amico.


Vibrò sibillina la polvere dell’arena- là alle terme, dopo il calidarium* e sotto le generose foglie di fichi, pungenti e piene. Avevan fatto crescere la vite e l’ulivo, là dove Venere agiva senza disturbo; sostava sotto le leggeri tuniche delle matrone, fra le dita dei massaggiatori e sotto lo sguardo sornione delle prostitute- sulle membra fibrose degli atleti che eran là per ammirare e farsi ammirare dagli sguardi d’una Roma frivola e pettegola.
Ottavianus sorrideva alle sue concittadine e ancor di più alle loro generose forme, dove lasciava depositare lo sguardo ebbro e stuzzicato da felici visioni: “là, la schiava dalla pelle scura, il viso del giovanotto che ha accompagnato il mio amico Massimo, quella Silvia, moglie del senatore Varano, si, si…”
S’innescò presto il gioco di piaceri che è solito passeggiare per le vie della capitale, e l’occhio non potè che cadere sulla propria guardia- Ariovisto diveniva già uomo, ed era una stalattite bionda e tanto bella da esser simile atte statue che Ellas modellava con cura, attirava sulle sue forme lascivia e con rude disprezzo la ignorava.
- Perché mi osservi, barbaro? La mia bellezza ha fatto breccia persino nel tuo cuore?- un ghigno di scherno, le fauci spalancate come fosse al comando dei legati della legione, ma un sospiro divertito s’infranse presto sul volto pensoso del biondo guerriero.
Ignorò la provocazione, sì freddo da imitare nel suo sguardo il più rigido dei suoi inverni. Si sfiorava il mento, Ariovisto, ed osservava la folta barba dell’amico- l’ha avuta il mio Re, l’ha avuta Thor e Wotan, pensò, l’hanno i giovani delle mie terre e i loro padri!
Capì tardi, Ottavianus, sedendosi sul marmo freddo e bagnando le proprie dita al sole e ridendo poi come solo Giove avrebbe potuto fare.
- Per gli Dei, Ariovisto, prima o poi la barba ti cresce!, sei bello anche così, anche così…-

Seguì un ringhio smorzato dal ciacolare insistente dei visitatori- che era terribile e sapeva di sangue- e di barba, onore e virilità non si parlò più.




Note:
*Ne approfitto per dirvi: le terme romane erano centro di vita mondana, di pettegolezzi e vanità, oltre che divertimento. Erano complessi grandi e ampi, dove era possibile fare massaggi, allenarsi, distrarsi con dei giochi, e soprattutto conoscere nuova gente. Vi partecipavano diversi strati sociali, e spesso nascevano amori, scappatelle, sotterfugi. L’amore nella Roma antica è un dono di cui bisogna goderne, e la mentalità con cui veniva visto era totalmente differente dalla nostra! In ogni caso, le terme rimangono un ottimo modo per trovarsi con gli amici, rilassarsi e conversare (esattamente come i bagni pubblici).
**La barba, in tutte le culture, assume un ruolo non tanto estetico quando sociale. A Roma solo i venerani o uomini importanti la portavano ad un certo modo, e quasi tutti i barbari del nord l’avevano –sia barba che baffi. Era tradizione, segno di virilità e forza, anche se il peso che veniva dato alla peluria non era eccessivo.

Ringraziamenti:
Grazie a tutti, di cuore! Rimango sempre sorpresa dei messaggi che mi inviate, delle curiosità che avete e che con piacere cerco di colmare. Grazie al lettore paziente che mi segue, grazie a e McBlebberTsukiakari per le loro gentilissime recensioni. Grazie ancora!
Alla prossima, Blacket
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Blacket