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Autore: Altair4    22/08/2015    1 recensioni
Due personaggi di questa storia vivono nella mia mente da tempo immemorabile, forse da dieci anni. Finalmente sono riuscita a metterli nero su bianco e ne sono estremamente felice! E’ stato difficile assegnare le caratteristiche giuste a tutto il racconto perché secondo me è un mosaico, infatti dal capitolo 23 diventerà un GIALLO! l’unico filo conduttore di tutti i suoi tasselli è la ricerca da parte della protagonista principale (mezza umana e mezza aliena) di se stessa. Senza Nome (anche detta I.113) è sospesa tra due mondi e non sa a quale appartiene veramente e soprattutto non sa quale sarà il suo destino. Ho cominciato dalle sue origini ma c’è un intero mondo parallelo, il mio mondo immaginario, da scoprire…
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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La stanza era in penombra, l’essere respirava grazie alla mascherina dell’ossigeno, dopo giorni di coma finalmente si
 
era risvegliato, il Dottore era al suo capezzale.
 
            -Nestor amico mio, come stai?-
            -Non siamo più amici io e te…lo ricordo bene…-
            -Non ho avuto altra scelta…anche se ti avessi aiutato a scappare cosa avresti fatto? Il vostro mezzo è distrutto, qui sulla Terra non avete l’energia adatta per andarvene-
 
L’alieno argenteo si tolse la maschera dell’ossigeno, fece un ghigno e cominciò a ridere, il suono non era chiaramente umano.
 
            -Voi sapete ben poco di noi, se tu mi avessi lasciato libero avrei trovato il modo! Conoscete la nostra anatomia, i nostri geni, ma non avete tutte le nostre conoscenze e la tecnologia, l’ibrido non lo capirete mai fino in fondo-
           
            -Vuoi dire che ci distruggerà?-
            -Se prende troppo dai vostri geni malvagi forse sì, ma altrimenti scapperà e cercherà le sue origini, non gli basterà essere un umano come voi, non avete idea del nostro potere, ci avete catturato a causa di un banale incidente, altrimenti saremmo venuti e ce ne saremmo andati senza che nemmeno ve ne sareste accorti, la nostra era una missione esplorativa-
 
            -Non potevamo lasciarvi scappare…cosa succederebbe se il tuo popolo volesse invaderci?-
L’essere rise di nuovo.
 
            -Cosa ce ne facciamo del vostro pianeta? Eravamo venuti solo per studiarvi, voi sapete solo pensare alla guerra e alla conquista, da dove vengo io non hanno senso e viviamo tutti insieme in armonia, ma raggiungerò i miei molto presto…-
 
            -E come farai?-
            -Non ti meriti di saperlo terrestre, rassegnati!-
            -Se non me lo dirai non potrai vedere l’ibrido prima di morire…-
            -La vedrò comunque…la vedo…è incredibile…non vi meritate un angelo così…-
            -Forse allora non ci farà del male…-
            -Questo non posso prevederlo, non fatele del male vi conviene…potrebbe essere vendicativa come voi…anche se non sembra, è molto equilibrata e dolce per essere stata cresciuta come un soldato…-
            -Tu come fai…telepatia?-
            -E’ qualcosa che tu non potresti mai capire, ma non sono in contatto telepatico con lei non preoccuparti, non è in grado e non voglio turbarla…-
            -Lo sarà?-
            -Non è detto…è la prima volta che viene dato alla luce un ibrido umano Xiariano. Lei lo sa come è stata creata?-
            -Crede di essere nata in provetta…-
            -Avete distrutto tutto il bello…tutta la poesia…ma un giorno saprà!-
            -Perché non ci aiuti a farle raggiungere il pieno potenziale, dicci come creare gli altri chip!-
            -Lo so cosa volete farle… a quanti chip siete arrivati?-
            -Cinque…-
            -Basteranno è completa-
            -Credevo che più chip avrà, migliore sarà il risultato…-
            -Noi ne abbiamo solo tre, altri non credo possa sostenerli-
            -Ma Feidor…-
            -Feidor era impazzita non l’hai capito? Dopo che è morto James…non ragionava più…voi lo avete lasciato morire…-
            -Non potevamo fare nulla per lui!-
            -Non avete voluto il nostro aiuto…lo avete condannato a morte!-
            -Ma noi…-
            -Lui voleva liberarci lo sapevate bene, voi l’avete fatto morire per impedirglielo…povero James, l’essere umano più buono che avessi mai conosciuto…lei ha preso da lui…-
 
            -Non sono stato io a decidere…non potevo fare nulla per voi tutti…-
            -Invece avresti potuto…ma la tua carriera era troppo importante…più di qualsiasi altra cosa-
            -Adesso basta Nestor non puoi capire, cosa avresti fatto tu al mio posto?-
            -Ci sono già stato al tuo posto ed ho fatto la cosa giusta…vi ho lasciato vivere…ma solo perché esiste lei ed è esistito James, altrimenti non meritereste di respirare ancora-
 
L’alieno aveva un forma umanoide, aveva come delle scaglie invece dei capelli ed era ricoperto di metallo proprio
 
come Aliya, anche lui aveva una laringe, corde vocali e polmoni, cominciò a tossire.
 
            -Basta così…ritornerò…ti prego di collaborare…-
            -Non mi rimane molto tempo…sii buono con lei…è speciale!-
 
William lasciò la stanza sconvolto, Nestor aveva ragione su tutto, ma lui ormai aveva scelto e non poteva più tornare indietro.
 
Aliya stava facendo un test di verifica dei corsi che seguiva on line, appena finito lo inviò e sprofondò nuovamente
 
nella disperazione, la domenica era stata il giorno più felice ed il più triste della sua vita. Aveva potuto rubare solo
 
pochi baci, ma voleva sperimentare di più prima che glielo portassero via, lo sapeva che non aveva tanto tempo, poi il
 
mistero  avrebbe inghiottito Alexei come la signorina Rott. Però allo stesso tempo l’idea che avesse una fidanzata era
 
una  spina nel cuore, lo avrebbe voluto tutto per sé, era gelosa di questa Angelica che tutti volevano che sposasse.
 
Sentì bussare alla porta doveva essere Dorotea con il pranzo.
 
            -Barbie apri sono io!-
            -Entra pure è aperto-
            -Ciao bellissima allora? Non mi hai raccontato ancora nulla, com’è andata con Alexei?-
            -Benissimo e malissimo!-
            -Che vuoi dire? Si è comportato male?-
            -No…mi ha confessato di avere una fidanzata…lui ritiene che non stanno esattamente insieme e che si è preso un periodo di riflessione…ma non sono sicura sia stato sincero-
 
            -Perché no? Magari ora che ti ha conosciuto ha cambiato idea. Non è facile avere una storia a distanza, anche noi che abbiamo le nostre famiglie qui a Johannesburg, passiamo così tanto tempo a lavoro che i divorzi sono frequenti…-
 
            -O i tradimenti…-
            -Tradimenti?-
            -Non sottovalutarmi Dorotea lo so di te ed il Dottore…lo chiami William…-
            -Ecco…-
           
            -Lo ritengo sbagliato…non mi sono mai permessa di farvelo presente prima d’ora, ma adesso potrei capire tuo marito o la moglie del Dottore…non è bello essere traditi…-
 
            -Sei un guerriero incredibile, ma sei ancora una bambina, le relazioni non sono così semplici come pensi tu…prima trovati nella nostra situazione e solo allora potrai giudicare-
 
            -Forse anche io un giorno sbaglierò come voi, ma credo che mi sentirò colpevole e non mi inventerò delle scuse per far tacere la coscienza-
 
Lo sguardo di Dorotea cambiò e divenne molto duro, Aliya non l’aveva mai vista così seria, forse solo la signorina
 
Rott le voleva veramente bene, invece questa donnetta che le portava il cibo e le faceva i regali era stata istruita
 
perché le desse solo un po’ di conforto, infatti commentò:
 
            -Quando sarai al mio posto vedrai…ero venuta anche a dirti che nel pomeriggio ti eserciterai con Alexei nella scherma, ma non avrete privacy, quindi non potrai concludere nemmeno stavolta-
 
Uscì dalla stanza sbattendo la porta, Aliya sorrise amaramente, nessuno avrebbe sentito la sua mancanza se fosse
 
fuggita, avrebbero fatto un altro ibrido e tutto sarebbe cominciato da capo.
 
Finalmente Aliya si ritrovò faccia a faccia con Alexei, questa volta aveva una normalissima tuta, non voleva fare
 
colpo si di lui, voleva rendergli infernale quel giorno di allenamento, in battaglia lui avrebbe perso sempre
 
miseramente, mentre fuori dal campo gli avrebbe dato tutto anche a costo di perdersi.
 
            -Ciao Alexei…-
            -Ciao Aliya…sei bellissima anche con una semplice tuta ginnica-
            -Grazie…ma Fuentes?-
            -Non poteva oggi e poi ha deciso che lo sostituirò di tanto in tanto solo per la scherma ed il poligono, ma poi vedrà i tuoi progressi e se non migliorerai ne subirò le conseguenze…ma so che non ho nulla da temere…-
            -Puoi starne certo!-
            -Mi ha detto di farti fare riscaldamento e poi prima di affrontarci, voleva farti ripetere delle posizioni che ancora non esegui in modo perfetto…intendiamoci nessuno lo fa…ma altrimenti per te sarebbe troppo facile…mi ha detto di pretendere il massimo -
 
            -Ha ragione, sono pronta-
 
Aliya si mise di fianco ad Alexei e cominciarono ad esercitarsi. Il soldato semplice sapeva che qualcosa si era rotto il
 
giorno prima e non sapeva come rimediare, sul momento si limitò ad osservare se l’allieva stava eseguendo gli
 
esercizi nel modo giusto e si rese conto che Fuentes era davvero pignolo, Aliya era perfetta come sempre.
 
            -Mi chiedevo, come posso migliorare se ti ho battuto?- Chiese Aliya.
            -Dovrai indossare una tuta con dei pesi per renderti più lenta…-
 
Ad Aliya venne un’idea avventata che metteva a rischio la sua pseudorelazione con Alexei, ma aveva bisogno di
 
capire se era veramente  importante per questo giovane russo e quindi propose:
 
            -Ho un’idea migliore, però non so se sarai in grado di tollerare quello che farò-
            -Cosa vuoi dire?-
            -Quando mi ricopro di metallo i miei movimenti sono ancora lenti, Fuentes dice che prima devo imparare bene in forma umana e poi lo farò da aliena, ma credo che sia arrivato il momento, te la senti?-
 
Alexei inghiottì, la guardò con apprensione, ma aveva una missione e sapeva che avrebbe dovuto sostenere prove dure.
 
            -Sì me la sento-
            -Molto bene, spero che dopo vorrai baciarmi ancora-
 
Non aspettò la risposta e si ricoprì di Proteallo, la tuta impregnata anch’essa della sostanza aliena aderì perfettamente al corpo di Aliya come una seconda pelle. Alexei rimase a bocca aperta.
 
            -Sei…sei…stupenda-
 
Si avvicinò a lei, le carezzò il viso fino al braccio e poi prese una delle mani di Aliya nella sua.
 
            -Sei calda…che sensazione strana…i tuoi capelli…sono armi...-
            -Il sottotenente Rook ne sa qualcosa…ma non hai paura di me?-
            -Sono in adorazione, forse quando tornerò in me proverò paura, ma al momento direi proprio di no…-
 
Aliya sentì che era sincero, ne gioì e decise che non lo avrebbe distrutto del tutto quel giorno.
 
Indossarono le protezioni ed i sensori per segnalare le stoccate portate a termine e cominciarono a duellare, stavolta
 
era una sfida avvincente, la donna di metallo era rapida ma non come il giorno prima e all’inizio Alexei era in grosso
 
vantaggio.
 
            -Sono lieto di poterti allenare veramente oggi, temevo che ti saresti annoiata-
            -Goditi il vantaggio finché puoi…-
            -Sei molto combattiva…è per Angelica?-
            -Sì!-
 
Aliya segnò un punto.
 
            -Ti farebbe piacere sapere che non riesco a smettere di pensare a te e che nemmeno ricordo che faccia abbia?-
            -Potrebbe!-
 
Altro colpo portato a buon fine, Aliya stava accorciando le distanze.
 
            -E’ vero quello che dici? O ti stai prendendo gioco di me?-
            -Non sei tu quella che capisce se gli altri mentono?-
 
Mentre lei cercava di affondare il colpo lui le prese il braccio la tirò a sé e la baciò così, in forma Xiariana, lei si ritrasse subito.
 
            -Perché l’hai fatto…non ti faccio impressione?-
            -No…le tue labbra sono calde e morbide…sei sempre tu-
            -Ti prego…combattiamo altrimenti ci vieteranno di vederci…-
 
Lui riprese più agguerrito che mai, gli era davvero piaciuto baciarla anche se aveva un aspetto alieno, anzi la trovava
 
decisamente molto sexy, ma questo non gli impedì di vincere l’incontro.
 
            -Complimenti…oggi hai vinto…ma credo che sarà l’ultima volta!-
            -Questo è da vedere!-
 
Aliya ritornò in forma umana, non voleva che lui andasse via, voleva prolungare ancora quell’allenamento anche a
 
costo di cadere al suolo distrutta dalla fatica, ma sapeva che doveva fermarsi.
 
            -Perché dopo la doccia non vieni in mensa con me? Prendiamo un the con i biscotti-
            -Non so se posso…-
            -Il Dottore vuole che tu sia un po' più libera di stare in mezzo agli altri…certo poi dovrò fare rapporto su come ti comporti …-
            -Non mi sembra vero…all’improvviso è così permissivo…-
            -A me ha detto che ritiene che tu debba vivere nel modo più normale possibile-
            -Se lo dice il Dottore, non sarò certo io a tirarmi indietro-
            -Tra dieci minuti alla mensa-
 
Aliya indossò i suoi jeans e si recò nel punto di incontro, Alexei l’aspettava seduto con del the fumante e biscotti con gocce di cioccolato.
 
            -Adoro quei biscotti…ma tu come lo sai?-
            -Me lo ha detto Dorotea-
            -Strano l’ho fatta arrabbiare prima…-
            -A me non ha detto nulla-
 
Seduti al tavolino cominciarono a conversare come se fossero stati in un qualsiasi caffé del centro città, si avvicinò
 
Patrick il tecnico della sala dei laser ed un soldato donna.
 
            -Ciao Senza Nome, non ti avevo mai visto qua, come stai?-
            -Ciao Patrick, tutto bene e tu?-
            -Tutto bene, volevo presentarti una delle poche donne soldato della base, Melissa questa è la famosa Senza Nome-
            -Ciao Melissa piacere di conoscerti-
            -Piacere mio…ma è vero che sei un’aliena?-
            -Ad essere sincera non lo so esattamente ed è meglio così perché non te ne posso parlare…anche se sembra che tutti sappiano di me-
            -Dovresti vederla nella sala dei laser, è arrivata al livello sei senza protezioni-
            -Ma è umanamente impossibile!-
            -Ho riflessi molto sopra la norma…-
            -Ci farai una dimostrazione?-
            -Non è il momento Melissa, veniamo ora da un duro allenamento di scherma…-
            -Sai anche tirare di scherma?-
            -Sì, è già più brava di me…deve usare la tuta con i pesi perché possiamo avere un combattimento equilibrato…-
            -C’è qualcosa che non sai fare?-
            -Sto imparando ora ad usare il fucile, potremmo fare una sfida-
            -Se dici che hai appena cominciato…- commentò Melissa.
            -Lascia stare, ha già un buon punteggio ed ha sparato una volta sola nella sua vita, credo che potrebbe batterci di già…-
            -E’ anche meglio di Fuentes?-
            -Non lo so adesso, ma in futuro sicuramente. E pensare che Fuentes è eccezionale! E’ arrivato da poco, lo hanno preso solo per addestrare te Senza Nome, non c’è nessun’altro nella base che ti può tenere testa…- disse Alexei orgoglioso di lei.
 
            -E Rook?- Chiese Melissa.
            -Non è abbastanza preparato e poi è un idiota- rispose Alexei.
 
            -All’inizio tutti mi trattavano come un animale pericoloso, non sapevano cosa aspettarsi da me…mi hanno
 
detto che alcuni ibridi erano molto violenti, altri completamente apatici…poi quando ho cominciato a farmi
 
conoscere hanno capito che non volevo fare male a nessuno…a parte Rook…è stato molto crudele…si lamenta di un
 
osso rotto…lui mi ha mandato in infermeria varie volte all’inizio ed avevo solo undici anni quando a ha cominciato a
 
picchiarmi-
 
            -Rook ti messo le mani addosso quando eri solo una bambina?- Alexei era lì solo da un anno e non sapeva
 
tutti i retroscena, nessuno dei soldati lo sapeva, il sottotenente raccontava solo quello che gli faceva comodo.
 
            -Io sono qui da due anni, a me disse che eri crudele e pericolosa…che gli avevi fatto del  male varie volte- disse Melissa.
 
            -Non è vero, solo di recente, non pensavo di spezzargli la gamba, ma non ne potevo più delle sue angherie,
 
avevo cominciato a vincere qualche volta contro di lui dopo i tredici anni, allora si arrabbiava e quando pensavo che
 
l’allenamento fosse finito mi colpiva a tradimento…l’ultima volta non ci ho visto più ed ho reagito, anche perché è da
 
quest’anno che i miei riflessi sono saliti sopra la media-
 
            -Quel Rook è un verme ed è pure un maniaco, a cercato di mettermi le mani addosso!- Disse Melissa e aggiunse -ma le ha prese anche da me!-
 
            -Mi fa quasi pena Rook…sottomesso da queste donne. Basta pensieri tristi, facciamo una bella gara al poligono di tiro?- Disse Patrick.
 
            -Andiamo!- Fu la risposta unanime. Il gruppetto si recò al poligono all’esterno per la gioia di Aliya che si
 
guardava intorno come se fosse nel paese delle meraviglie, scorse tra le fronde di un’acacia un uccello coloratissimo
 
grande come un passerotto, una farfalla verdissima sparì nel fitto del bosco della base. Tutti e quattro si misero in fila
 
vicini e cominciarono a sparare, il frastuono era assordante, Alexei e Aliya si lanciavano delle occhiate di intesa.
 
Dopo un po’ Melissa e Patrick si allontanarono un attimo e si misero a parlare in disparte.
 
            -Hai visto Alexei com’è preso da quella?- Disse Melissa a Patrick.
            -Puoi dargli torto?-
 
Melissa lo guardò malissimo e commentò.
 
            -Ho capito, non sono cieca, ma lui è fidanzato…-
            -Forse non lo sarà più molto presto…domenica sera quando è venuto a dormire era sconvolto, ha detto che vuole lasciare Angelica…ma sa che non potrà mai avere una storia vera con Senza Nome…-
 
            -Sì certo, ti dice così ma è chiaro cosa farà, si terrà tutte e due, Senza Nome quando è qui e Angelica quando torna a casa in licenza!-
 
            -Non ce lo vedo molto Alexei…non è una persona falsa, se lo farà gli costerà molto, ho come l’impressione che sia una missione-
 
            -Vuoi dire che lo stanno obbligando ad avere una relazione con Senza Nome?-
 
            -Sì…non l’ha detto espressamente, l’ho intuito…se è così non ha molta scelta…sono sicuro che ha accettato
 
perché così potrà lasciare prima la base con un grosso punteggio, una volta tornato in Russia salirà di grado…non
 
credo che all’inizio sapesse a cosa andava in contro -
 
            -Se è una missione non si può rifiutare…sono ordini…-
            -Certo che può rifiutare…ma rischia di non passare di grado, però se uno accetta non può più tornare indietro…mi ha detto che non pensava che lei fosse così interessante-
 
            -Sai…mi fa pena Senza Nome, sembra davvero una ragazza in gamba…-
            -Anche a me, spero di non affezionarmi…-
            -Guai a te se lo fai, ti ho visto per prima!-
            -Calma Melissa…non credo che ti dovrai mai preoccupare…-
            -Ehi vuoi due, noi abbiamo finito, smettetela di blaterare! Dobbiamo confrontare i bersagli- Disse Alexei e poi raggiunse Aliya che si era allontanata un attimo lontano dal frastuono degli spari perchè voleva parlargli.
 
            -Quella Melissa è la fidanzata di Patrick?-
            -No…cioè…non possiamo avere relazioni con i commilitoni…-
            -Si vede benissimo che stanno insieme-
            -Sì…ma acqua in bocca…-
            -Come fanno a stare insieme… da soli?-
            -C’è un luogo segreto dove si incontrano, non ci sono telecamere lì… il problema è arrivarci dal tuo alloggio che è sorvegliato…-
 
Aliya arrossì ma le sarebbe tanto piaciuto andarci con Alexei.
 
            -Non avevi detto che il Dottore ci avrebbe aiutato?-
            -Sì potrebbe trovare il modo di farci arrivare lì non visti…ma ne riparliamo, Melissa e Patrick hanno finito-
 
Finalmente poterono confrontare i bersagli, Alexei era stato il migliore ma subito dopo di lui era Aliya, poi Patrick ed
 
infine Melissa, che si arrabbiò vistosamente.
 
            -Accidenti! E’ solo perché non mi sono esercitata…-
            -Veramente hai fatto meglio del solito, lo sai benissimo che i migliori siamo Alexei ed io…anzi lo ero prima che arrivasse Senza Nome a farmi le scarpe!- disse Patrick con tono  scherzoso.
 
            -Melissa ti puoi rifare insegnandole a lanciare coltelli! Mi ha detto Fuentes che vogliono che impari. Vedi
 
Senza Nome, Melissa è incredibile sembra che sia scappata dal circo, devi sapere che hai a che fare con i migliori elementi della base-
 
            -Modestamente cara me la cavo benissimo, infatti la tua prossima lezione sarà con me domani, Fuentes ha detto che possiamo partecipare tutti noi e lui ci seguirà per vedere se ti insegniamo in modo corretto-
 
            -Chissà come mai…però sono sincera preferisco un allenamento di gruppo, è molto più divertente con voi…-
 
Il pomeriggio passò velocemente, Aliya non si era mai divertita tanto, per lei era come se fosse uscita con gli amici
 
come tutti i sedicenni dovrebbero fare. Prima di separarsi Alexei le lasciò un biglietto.
 
            -Leggilo quando sarai sola nella tua stanza, ora devo andare…ripensa ai nostri baci di ieri…e sognami stanotte-
 
Le passò le mani tra i capelli e poi se ne andò, Aliya tornò al suo alloggio, era stata una bella giornata e sapeva che il
 
giorno dopo l’avrebbe rivisto, questo era sufficiente perché non si sentisse persa nel vederlo andare via. Una volta
 
giunta nella sua stanza aprì il biglietto.
 
            “Mia dolce Aliya, non ho pensieri che per te, ogni volta che ti vedo vorrei stringerti a me, è dura starti vicino e non poterti sfiorare. Domenica sembravi così fragile, un fiore delicato dai petali bianchi e morbidi, non mi sentivo degno nemmeno di tenerti tra le mie braccia, perdonami non sono perfetto, non ti merito, ma sono sincero sono preso totalmente da te, vorrei che fossi mia per sempre. Tuo se mi vorrai Alexei”
 
 
 
 
P.S. Ciao a tutti! ;-)
Così la verità su Aliya è venuta a galla, lei non è un esperimento è nata dall’unione dell’aliena Feidor e dell’umano James, ma ne è del tutto allo scuro. Su Feidor e Nestor c’è ancora molto da dire e non vedo l’ora di introdurvi l’altro personaggio che mi sono invetata dieci anni fa insieme ad Aliya(Senza Nome), ci tengo molto :-D.
Spero vi piacciano Patrick e Melissa, personaggi secondari ma importanti per la crescita personale di Aliya.
Chiedo scusa per l’orrendo biglietto che Alexei lascia ad Aliya non riesco ad essere molto poetica, spero di migliorare col tempo.
Grazie a tutti voi che state leggendo e a chi mi recensirà…datemi fiducia…il racconto migliorerà col tempo…e sono sicura di potervi sorpredere :-P
:-D
Altair
 
 
   
 
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