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Autore: AliceMiao    24/08/2015    2 recensioni
Un lupo e una vampira. Nemici da sempre. Potrebbero andare d'accordo? Potrebbero diventare amici? Potrebbero andare oltre l'amicizia? Sarà il destino a deciderlo e a lui piace tanto giocare, rendendo il futuro imprevedibile e misterioso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clan Cullen, Jane, Quileute, Seth Clearwater, Volturi | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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~~Decisi di prendermi qualche giorno lontano dal palazzo, per ragionare sui miei errori. Avevo portato con me solo dei soldi e l'ultima foto che avevo scattato con lei. Tenerla con me era come averla accanto. Decisi di andare dove avevamo quasi lottato tempo prima, quando avevo scoperto l'esistenza della bambina immortale. Davanti a me c'era solo un'enorme distesa di erba e alberi. Nessuno nelle vicinanze. Però sentii un rumore di passi e due odori provenire da dietro di me. Un odore era di lupo, l'altro di vampiro. Ed era un odore molto familiare. Mi voltai e non potevo credere ai miei occhi. Lei era lì, davanti a me. Non sembrava felice di vedermi, come lo ero io. Sembrava spaesata. Il lupo si mise davanti a lei, come a proteggerla.
"No Seth. Non mi farà nulla". Quindi sapeva chi ero. Eppure non era molto convinta.
"Cosa me lo garantisce? Tu non sai chi è, l'hai dimenticato".
Come dimenticato? Aveva perso tutti i suoi ricordi? Beh, questo spiegherebbe il fatto che sia così spaesata, nonostante mi conosca.
"Sì che lo conosco. Ho avuto un ricordo su di lui poco prima che venissi a chiamarmi ieri e subito dopo mi è comparso un nome in testa".
"Quello che mi hai fatto vedere. Certo, ecco perchè mi hai chiesto di descriverlo, volevi sapere se era la stessa persona che avevi visto. Non posso credere che tu mi abbia mentito".
Si trasformò in lupo e corse via. Quindi, ricapitolando:lei non ricordava più niente.
"Hai perso tutti i tuoi ricordi?".
Scosse la testa. "Mi ricordo quando ero umana e alcune cose successe poco dopo la trasformazione. Poi è tutto buio, tranne per i ricordi che ho già ritrovato".
Quindi ricordava solo quello che è successo mentre non era sotto il controllo del legame.
"Posso aiutarti a ricordare qualcosa, in fondo hai sempre vissuto con me".
Sembrò pensarci su. "Ok, ma voglio sapere una cosa prima. Nel ricordo che ho avuto ieri, quello di cui stavo parlando prima, ho visto che io dicevo di amarti. È successo veramente?".
Mi avvicinai a lei e le presi le mani. "Sì, è successo veramente". Mi avvicinai a lei e la baciai.

(Jane)

M stava baciando. Inizialmente rimasi un po' spaesata, ma poi ricambiai. Mi sembrava quasi una cosa automatica. Ma mi sentivo sempre più confusa. Non capivo più i miei sentimenti.
"Dovremmo tornare indietro. Per quello che ho capito saranno un po' scettici all'inizio, non ti crederanno. Ma io ti credo". Ed era vero. Non sapevo perchè, ma sentivo che di lui mi potevo fidare.
Lo condussi a casa nostra e, come avevo immaginato, rimasero tutti sorpresi. Spiegai loro la situazione, ma non sembravano convinti.
"Cosa non vi convince in questa storia?".
"Il semplice fatto che di lui non ci si può fidare. Anzi, dovresti stragli lontano", disse Edward.
Non aveva tutti i torti a diffidare di lui. Per quanto mi avevano raccontato tempo prima voleva uccidere sua figlia.
"Di lui ci si può fidare".
Nessuno era d'accordo con me. Perfetto. Infuriata salii nella mia stanza senza degnarli di uno sguardo. Ovviamente lui mi seguì.
"Incredibile, credono di più ai loro pregiudizi che alle parole di una persona  che ha vissuto con te".
"Beh, forse è proprio per questo. Credono che io ti abbia condizionata". Si sedette accanto a me.
"Già. Forse hai ragione".
Vidi che stava cercando qualcosa, infatti poco dopo tirò fuori una foto di me insieme a lui. Me la porse. "Forse può aiutarti".
Presi in mano la foto e la rigirai tra le mie mani. Ed ecco che il ricordo arrivò.

Eravamo in una stanza enorme. Ero insieme a lui e davanti a noi c'era un fotografo.
"Ancora non capisco come tu abbia fatto a convincermi a fare questa foto".
Ridacchiò, divertito. "È solo una foto, non è niente di particolare".
Ed ecco il flash. Ora la foto era stata fatta.
"Vedi? Non è venuta male, anzi è venuta davvero bene!", mi disse porgendomela.
"Sì; devo ammettere che hai ragione". E sorrisi.

Mi ripresi e vidi che lui mi stava guardando preoccupato.
"Mi sono ricordata il momento in cui ho fatto questa foto".
Sorrise. "Beh è servita a qualcosa allora".

(Aro)

Non le avrei detto ancora la verità. Era già troppo scossa, non volevo che si preoccupasse di altro. Per il momento la priorità era farle ricordare tutto.
"Lui chi è?". La guardai. Stava indicando una foto che evidentemente avevo preso insieme all'altra senza accorgermene. Nella foto c'erano lei e suo fratello.
"Lui è tuo fratello. Non ti ricordi di lui?".
Sembrò pensarci e alla fine sussurrò: "Alec... È lui...".
La strinsi tra le mie braccia, cercando di consolarla. Per quella giornata aveva ricordato già troppo.

(Fred)

Non ci voleva. Potevo sconfiggere Jane, ma il mio signore no. Non ci sarei mai riuscito. Decisi che avrei chiamato Chelsea e avrei chiesto a lei.
"Uccidi anche lui, non c'è bisogno di chiedermi il permesso".
"Ma non è semplice. Non posso ucciderlo. Prima che riesca a colpirlo una volta lui mi avrà già ucciso".
"E allora? Non è un mio problema. Senti, o torni con le loro teste o non tornare affatto". E riattaccò.
Fantastico. E ora? Cosa dovrei fare?

Note: ecco un altro capitolo! Spero vi piaccia!
Baci AliceMiao

   
 
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