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Autore: _E r i s_    27/08/2015    3 recensioni
||Lievi accenni Naruto/Sakura|| ||Rating variabile dal giallo all'arancione|| ||Horror, sovrannaturale, thriller, drammatico, azione||
Non sono affatto soddisfatta di questa storia, perciò vi invito a lasciare un commentino per sapere se fa schifo o meno u.u
Dall'ultimo capitolo:"Una pagina strappata a metà veniva trasportata delicatamente dal vento, leggera come una piuma e innocua quanto essa...
Ma la pagina non era bianca, parole di rosso erano calcate su questa...
"E se mai riuscissi a liberarti di Lui, in pace ti crederai,
Ma Lui esisterà sempre e tu non lo saprai mai,
Perchè, infondo, il corpo immortale non è
Per questo, Lui continuerà a vivere per sempre in Te"
||Conclusa||
Genere: Drammatico, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta | Contesto: Naruto Shippuuden, Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie '{NaruSaku is the way}'
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~Note Furuta Yaoista Autrice:Salve a tutti, raga! Oggi torno con il secondo capitolo di questa minilong (si, perchè durerà davvero poco)! Premetto che alla fine, per smorzare un po' l'aria deprimente della storia, ho inserito una piccola piccolissima scena comica, solo, come detto, per alleggerire.
Bè, spero che il capitolo sia di vostro gradimento e, se volete, lasciate anche una piccola recensione, anche un "fa schifo" va bene!
Di certo non nuocerà alla sottoscritta, eh u.u
Allora, ci vediamo nelle recensioni (dubito che ce ne saranno, sigh)! ^^
Naru-chan
Ps. Il prologo è di sicuro più lungo, ma la mia fantasia è andata a farsi fott...ehm...benedire! ^^"

 

Pov. Generale


Casa Hyuga. Ore 19:36.
Avanzò decisa lungo il corridoio, diretta verso la propria camera.
L'ansia le stringeva lo stomaco, ma il suo subconscio le imponeva di restare calma.
Aprì cauta la porta, come se avesse avuto paura di ciò che poteva esserci dentro la stanza.
Lanciò un sospiro di sollievo quando notò di essere completamente sola.
Era da un paio di giorni che cadeva preda del malumore e quella storia che raccontavano continuamente sui giornali non aiutava di certo la povera Hinata a sorridere.
"Tre vittime in una settimana. Dieci in un mese", le pagine raccontavano solo questo.
Chiuse gli occhi scuotendo la testa. Non era il momento di pensarci.
Si lasciò cadere sul letto, poggiando delicatamente la testa al cuscino, quando sentì qualcosa di cartaceo sotto l'avambraccio.
Sgranò gli occhi sorpresa e si mise a sedere, notando con preoccupazione il foglietto che giaceva abbandonato sul letto.
"Sarà stata di sicuro Hanabi." Pensò la giovane, prendendo tra le mani il pezzetto di carta.
Lo scrutò attentamente, prima di osservare l'altra facciata e, inorridita, lesse le poche parole scritte.
"Sei la prossima." Erano scritte di rosso, rosso sangue. La nausea la colse alla sprovvista e si sentì preda di un capogiro. Il terrore si manifestò sotto forma di lacrime, che prontamente ricacciò indietro socchiudendo gli occhi.
Si alzò di scatto dal letto e uscì velocemente dalla camera, raggiungendo il piano inferiore, dove Neji era preso da una conversazione con una domestica.
-Neji Nii-san.-Mormorò la giovane Hinata per richiamarlo.
Egli, sentendosi chiamare si voltò e sorrise timidamente alla ragazza. Il suo sguardo divenne serio quando notò gli occhi perlacei della ragazza appannati da copiose lacrime.
-Neji Nee-san...-Ripetè lei, come una muta richiesta di aiuto.
Il suddetto voltò i tacchi e appena si ritrovò ad un metro di distanza dalla cugina si bloccò.
-Si, Hinata-san?-Mormorò poco dopo lui, preoccupato.
-Se Naruto ti ha rifiutata ci penso io.-Asserì poco dopo, protettivo come al solito. A Neji il fatto che Naruto non si accorgesse di Hinata dava sui nervi, ma sapere che c'era la possiblità che la sua innocente cugina finisse tra le mani di quello sconsiderato, lo faceva sentire ancora peggio.
-No, no. Naruto-kun non c'entra affatto.-Rispose poco dopo con un filo di sollievo nella voce-sapere che suo cugino era sempre pronto a proteggerla, la faceva sentire al sicuro-porgendogli cauta il biglietto.
Il maggiore lo prese dalle mani della ragazza, osservando perplesso prima il foglio e poi indagatorio lei.
-Che sarebbe?
-N-non lo so...E' per questo che sono venuta da Te...-Spiegò poco dopo la ragazza, assumendo un leggero colorito porpora.
-"Sei la prossima".-Lesse a voce alta con tono interrogativo il castano. -Sembra quasi una minaccia.
-E' quello che temo...-Mormorò poco dopo Hinata, cercando, però, di apparire sicura.
-Bè, se è uno scherzo è di pessimo gusto, perciò sarebbe meglio parlarne a Tsunade-sama.
-A-adesso?
-Certo, se nò quando?-Domandò retorico il ragazzo dagli occhi color perla, dirigendosi a grandi falcate verso il portone che delimitava casa Hyuga.
La ragazza lo seguì cauta, osservando titubante il cugino infilare in tasca il biglietto.
Incominciarono ad incamminarsi verso il palazzo dell'Hokage e in meno di una manciata di minuti furono lì, esattamente dentro all'ufficio della donna.
-Poco fa, abbiamo trovato questo.-Sibilò Neji preoccupato, porgendo il pezzo di carta a Tsunade, che lo esaminò con attenzione.
-Abbiamo ricevuto informazioni riguardo ad un assassino, di sicuro lo conoscerete anche voi, quel tipo che si fa chiamare "Chi".-Sibilò la donna, sospirando.
-Si.-Rispose solamente il ragazzo.
-Sembra che avvisi le sue vittime, prima di ucciderle.-Continuò dopo poco Shizune, sempre in compagnia del fedele maialino.
-In che senso?-Chiese dopo, con uno sforzo immenso, la ragazza dai lunghi capelli color della notte.
-Sembra che le avvisi scrivendo questo genere di biglietti. E il giorno dopo le uccide.
Il cuore di Hinata sembrò bloccarsi in quel preciso istante, saltandole in gola.
Il respiro si mozzò e il senso di ansia provato poco prima le pervase il corpo, cominciando a farla tremare, azione che saltò subito all'occhio del cugino.
-Ehi, sta calma.-Le carezzò delicatamente la nuca per tranquillizarla, prima di posare nuovamente lo sguardo di perla sulla donna bionda.
-Crede che questo sia un avvertimento?-Chiese Neji, cominciando ad innervosirsi a causa della tranquillità della bionda.
Un serial killer stava minacciando la sua adorata cugina e l'Hokage mostrava tanta tranquillità? E' fuori di testa!
L'ultima frase balenava spesso nella testa del moro, che cercò di ignorare i propri pensieri, concentrandosi sulla voce della donna.
-E' possibile. Hinata, preferirei che tu non dormissi da sola. Anzi, preferisco che tu non ti addormentassi proprio. Ho bisogno di più guardie per tenerti d'occhio, stanotte. Non sappiamo cosa potrebbe accadere.
-Q-quindi quel tizio vuole uccidermi?-Balbettò Hinata, interrompendo l'Hokage.
-Che senso ha u-uccidere una come m-me?
-Hinata, tu fai parte di uno dei clan più famosi del'intero paese, come eri stata presa di mira da bambina, probabilmente l'azione si sta ripetendo anche ora.-Le spiegò cauta Shizune, di fianco a Tsunade.
-Ma, ti prego, sta calma. Non ti succederà nulla. Figurati se Neji si fa mettere i piedi in testa da uno stupido omicida. E figurati il resto dei ninja di questo villaggio.
-M-ma se non ce la facessero a fermarlo?
-Tranquilla. Non accadrà niente di niente. Vuole intimidirci.

Casa Haruno. Ore 21:14.
Sakura si stiracchiò, grattandosi la nuca sovrappensiero.
Anche quel giorno, i suoi genitori erano fuori per lavoro.
Si alzò dal divano e raggiunse la finestra, osservando la via che si intravedeva da essa. Non c'era anima viva.
Deglutì e scosse la testa. Si trascinò nuovamente verso il divano, sedendosi di nuovo e stringendosi al petto un cuscino possessivamente.
"Che stupida. Continuo a preoccuparmi nonostante Naruto mi abbia tranquilizzata. Sei proprio stupida, Sakura!" Pensò tra sè e sè la giovane, non badando al fatto che qualcuno stesse insistentemente bussando alla sua porta.
Lasciò passare qualche minuto, aspettando che colui che battesse le nocche sulla porta si stancasse.
Ma i colpi continuarono e la ragazza cominciò ad innervosirsi. Si alzò titubante, ma decisa allo stesso tempo.
Poggiò l'orecchio alla porta per sentire la presunta voce del presunto ospite.
L'ansia scomparì dalla sua mente quando pensò:"Quale killer è così scemo da bussare alla porta della vittima? Se fosse un assassino, nemmeno Naruto lo farebbe!".
Aprì di scatto la porta, ritrovandosi davanti la figura di un Kiba affannato, con le mani appoggiate alle ginocchia per riprendere fiato.
-Sto bussando da dieci minuti!-Le ringhiò poco dopo l'Inuzuka, asciugando con un gesto secco della mano il sudore sulla fronta.
-Bè, scusa se uno comincia a bussare come un forsennato alla mia porta mentre sono in un momento di seria crisi.
-Hai il ciclo?
-Vaffanculo.-Fece per chiudergli la porta in faccia, ma il ragazzo mise il piede in mezzo così da riuscire a bloccarla.
-E' importante!-Esclamò poco dopo lui, spingendo verso l'interno la porta, così da avere la visuale completa dell'Haruno.
-Allora?-Chiese lei impaziente. Non aveva proprio voglia di parlare.
-A Hinata è arrivato un biglietto.-Mormorò poco dopo lui, facendo ridacchiare la rosa.
-Le hai dichiarato il tuo amore?
-Ma taci! Ti volevo solo avvertirti che è stata minacciata!-Sbuffò serio, facendo sobbalzare la rosata, che boccheggiò per qualche secondo.
-I-in che senso minacciata?-Aveva una tremenda paura della risposta.
-Quel killer le ha scritto che sarà la prossima vittima.-Ringhiò Inuzuka, stringendo impotente i pugni, tanto da far sbiancare le nocche.
-Che...che significa?-Mormorò più a sè stessa la giovane, poggiando la mano destra sul proprio petto come per ascoltare il battito furioso del suo cuore che andava di secondo in secondo accellerando.
-Abbiamo avuto l'ordine di proteggerla. E, siccome l'Hokage crede che sia giusto, vuole che tutte le ragazze non dormano sole, perciò...
-E perchè tu non sei andato da Hinata?-Lo interruppe Sakura, una delle poche a conoscenza dell'ormai evidente cotta storica di Kiba per la Hyuga.
Lui sembrò irritarsi, e arricciò infastidito il naso.
-Ha preferito che fosse Naruto, a star con lei stanotte...
-Oh.-Fu la risposta secca della ragazza, che comprese lo stato d'animo dell'amico.
-Bè, allora, entra.-Si fece da parte così da far entrare il ragazzo.
Egli eseguì l'ordine, facendosi largo nel salotto ben addobbato di luci bianche molto basse.
-Vado un attimo in bagno...-Mormorò Sakura, scomparendo dalla visuale del cane-ninja.
Nemmeno una manciata di secondi, che il silenzio creatosi in quella casa venne spezzato da un urlo.
Kiba sobbalzò e si precipitò verso il corridoio  che portava al wc.
L'ansia gli attaccò lo stomaco e un conato di vomito la gola, mentre spalancava la porta del bagno, per poi ritrovare Sakura in piedi sul gabinetto che indicava un punto indefinito a terra.
-Sei pazza?-Chiese retorico.
-E' uno scarafaggio! Uccidilo!
"Si prospetta una notte molto, molto lunga..." Pensò tra sè e sè il giovane, alzando gli occhi color pece al cielo.

 

  
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