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Autore: innamoratahobbit96    28/08/2015    3 recensioni
POV CHANTAL:
Poi ci sono io, Chantal. Ho 28 anni. Ho la pelle scura, occhi castani e capelli neri, ricci e lunghi fino al collo e sono un’attrice teatrale americana. L’estate era finalmente giunta e io e i miei amici potevamo finalmente riposare, per questo, mi chiesero se volevo andare alle Hawaii con loro.
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POV RICHARD:
Mi chiamo Richard, ho 38 anni e sono un attore inglese. Finalmente erano arrivate le vacanze e non c’era meta migliore dove trascorrerle con i propri amici: alle Hawaii.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Richard Armitage
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

 
POV CHANTAL
La sera, dopo aver fatto una breve passeggiata sulla spiaggia, visto che eravamo arrivati nel tardo pomeriggio, siamo tornati nella nostra camera e ci siamo cambiati.
Jamie indossò una camicia bianca e dei pantaloncini di jeans. Chelsea indossò un abito nero lungo fino alle ginocchia e con la scollatura a cuore e senza maniche, mentre io indossai dei pantaloncini di jeans e un top in chiffon di colore giallo.
Alle otto, io e i miei amici scendemmo nel salone e un cameriere ci fece accomodare al nostro tavolo.
I lampadari a sospensione sul soffitto erano di cristallo e illuminavano tutta la sala. I tavoli erano bianchi e al centro avevano una candela.
< < Ehi ragazzi, questa sera c’è il karaoke . . ci andiamo? > > propose Chelsea.
< < Sì dai! > > disse Jamie entusiasta.
< < Dov’è? > >
< < In cortile > > rispose Chelsea.
Il cameriere ci portò il menù e noi scegliemmo cosa ordinare.
Intanto, dalla porta entrò un gruppo di dieci ragazzi.
Dal loro accento sembravano essere inglesi e riconobbi alcuni. Erano attori famosi per alcune serie televisive.
< < Lui è . . Martin Freeman > > dissi indicandolo con lo sguardo.
< < Lee Pace . . – continuò Jamie – Aidan Turner  . . > >
Altri attori non li conoscevo affatto.
< < Richard Armitage! Wow! > > disse Chelsea.
Jamie si voltò verso di lei e Chelsea si zittì subito.
Richard Armitage, il nome mi pareva estraneo.
Chelsea me lo indicò. Era un uomo alto, dai capelli neri e corti e con una barba leggera. Indossava una camicia azzurra, leggermente scollata.
Wow, che uomo.
Scossi la testa per evitare di fare pensieri sconci. Insomma, era bello, lo dovevo ammettere, ma era un attore, pieno di soldi e chissà . . con tante donne.
Le ragazze che erano con loro erano molto belle, alte, dai capelli lunghi, un portamento elegante, ma vestivano in una maniera che non mi piaceva affatto.
 
Continuai a chiacchierare con i miei amici, parlando di quanto fossero affascinanti le Hawaii.
Non c’era tutto il casino di New York. Era la prima volta che le visitavo.
Dopo aver cenato, risalimmo nelle nostre camere e ci preparammo per uscire.
Visto che era ancora presto, abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni, entrando in vari negozi.
 
Alle nove e mezza di sera rientrammo in hotel e andammo nel cortile.
C’era una simpatica musica di sottofondo, ballabile.
Ci sedemmo sulle poltroncine non molto lontano dal palco e ordinammo delle bibite fresche.
 
 
POV RICHARD
Dopo essermi fatto una doccia fresca, indossai una camicia azzurra e dei jeans.
Prima di uscire mi guardai allo specchio e mi sistemai i capelli corti. Io e il mio gruppo scendemmo nel salone per cenare, dove c’erano già molte persone seduti ai propri tavoli.
Cenammo e prendemmo il dolce.
< < Allora . . ci vediamo in cortile alle nove e mezza? > > chiese Aidan.
< < Sì! Va benissimo > > disse Graham.
< < A fare?! > > sbottò Miriam.
< < C’è il Karaoke > > le disse Martin.
< < Karaoke? – chiese Miranda schifata – noi vogliamo fare shopping > >
< < Siamo già andati ieri, questa sera non possiamo scegliere noi? > > chiese Graham.
< < Voi andate al karaoke, NOI ce ne andiamo a fare shopping - disse Viola.
< < tu verrai con noi, vero? > > mi disse Angelica.
< < Ehm . . scusami ma io . . preferisco andare al karaoke > > le dissi gentilmente.
< < Vai. Vai con i tuoi amici. Cavoli tuoi > > sbottò alzandosi e andandosene con le altre ragazze.
< < Si arrangiano quelle lì! > > mormorò Aidan finendo il suo gelato.
 
Tornammo in camera, sistemammo le nostre cose e scendemmo in cortile alle nove e mezza.
 
 
POV CHANTAL
< < Buongiorno gente! Fatevi sentire! > > urlò un signore vestito elegante, al microfono.
La gente applaudì e fischiò, urlando il suo nome: Fred. Sicuramente lo conoscevano già.
< < Dopo molti altri eventi, questa sera abbiamo deciso di proporvi il karaoke. Chi sa cantare? > > urlò, mentre alcune persone alzarono le mani.
IO. SCEGLI ME. ME.
< < Ricordatevi che questa non è una gara, ma un modo per divertirsi. Nessuno è qua per giudicarvi . . io per esempio . . canto male > >
Era un signore molto allegro e aveva i capelli neri, con una cresta.
< < Allora . . chi sono i coraggiosi che vogliono iniziare? > >
Una coppia di fidanzati italiani salii sul palco e si presentò, per poi cantare “Angelo”, di Francesco Renga.
Diciamo che furono . . abbastanza bravi, ma la cosa bella era il fatto che nessuno li prendesse in giro.
Dopo aver fatto cantare 5 giovani e adulti, il presentatore decise di chiamare ancora qualcuno.
< < Noi! > > urlò Chelsea alzando la mano e prendendomi per il braccio.
< < Ma cos . . ?! > >
< < Noi vogliamo cantare! > >
Il presentatore ci notò e l’occhio di bue puntò verso di noi.
< < Oh . . adesso canteranno quelle due bellissime ragazze > >
Fulminai Chelsea con lo sguardo e subito, salì sul palco.
< < Ma . . la tua amica . . ? > >
< < Coraggio! Vieni! > > mi disse Chelsea al microfono, mentre io sprofondavo di vergogna.
Mi coprii la faccia con le mani, ma quando la gente mi incitò a salire sul palco, presi un lungo respiro e raggiunsi la mia amica.
< < Perfetto! Come vi chiamate? > > ci chiese per poi appoggiarci il microfono sotto le nostre bocche.
< < Chelsea > >
< < Chantal > >
< < Cosa volete cantare? > > ci chiese Fred mentre sullo schermo facevano scorrere i titoli di alcune canzoni.
< < El mismo sol! > > urlò Chelsea indicandolo.
< < Bellissima questa canzone! La amo! > > disse commosso Fred.
La musica partì e il cuore mi batteva all’impazzata. Iniziai a cantare,sentivo i riflettori contro di me e preferii non guardare in faccia il pubblico,visto che ero già abbastanza agitata.
Chelsea ogni tanto mi guardava e mi infondeva coraggio.
Però . . . dovevo dire che non ero poi così male, così, lentamente, feci vedere la mia sicurezza.
La gente seguì il ritmo battendo le mani e alcuni si alzarono persino a ballare.
Quando la canzone finì, Jamie fischiò e il pubblico applaudì. Non me l’aspettavo.
Il cuore batteva ancora, forse ancora di più rispetto a prima, ma soprattutto, persi un battito appena notai tra il pubblico Richard.
Stava chiacchierando con una sua . . amica? Penso fidanzata, visto che lo prese per il braccio, mentre gli faceva gli occhi dolci.
 
 
POV RICHARD
< < Buongiorno gente! Fatevi sentire! > >
La gente applaudì e urlava il suo nome: Fred. È molto conosciuto alle Hawaii, poiché sapeva come intrattenere la gente ed era molto simpatico.
Diede inizio al karaoke e cantarono alcuni giovani e adulti. Per ultime, chiamò due ragazze.
Salì sul palco . . Chelsea mi pare si chiamasse. Era molto entusiasta e non vedeva l’ora di cantare.
Chiamò una sua amica, che era ancora seduta sulla sua poltrona. Era imbarazzata ed indecisa se salire sul palco o no.
Sicuramente aveva paura di fare brutta figura, ma non doveva avere paura. Il karaoke non serve per vedere chi è più bravo.
Allora, fischiai e la gente applaudì, incitandola.
La ragazza si alzò dalla poltrona e salì sul palco.
Era una giovane ragazza di colore, dai capelli corti , ricci e neri, con gli occhiali neri.
Era più bassa rispetto alla sua amica Chelsea e appena si girò verso il pubblico, notai il suo sguardo delizioso.
Era imbarazzata e ogni tanto abbassava lo sguardo. Sorrisi per la sua tenerezza e non riuscii a fare a meno di osservarla.
Appena si presentarono, riuscii a capire che fossero Americane dal loro accento.
Inizialmente, la ragazza era ancora un po’ imbarazzata, ma grazie alla sua amica, riuscì a sciogliersi e cantò con tutta la sua sicurezza.
Erano molto brave a cantare. Secondo me avevano partecipato ad un corso di canto.
Quando la canzone finì, applaudimmo e ci alzammo in piedi.
< < Certo che cantano che come campane stonate > > disse una voce dietro di me.
Era Angelica, con le altre.
< < Per me sono state molto brave invece > >
< < Si è fatto tardi, torniamo in camera? > > mi chiese prendendomi il braccio.
Annuii, ma prima di andarmene, mi voltai ancora una volta per guardare la ragazza . . accidenti, mi ero dimenticato il suo nome!

 
  
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