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Autore: niallerguitar    28/08/2015    3 recensioni
Il Trio è stato appena catturato dai Ghermidori, e portato in Villa Malfoy. La situazione sembra disperata e per Harry, Hermione e Ron sembra non esserci via di fuga.
"L'unica cosa che vide in quel momento fu sua zia mantenere la Nata Babbana per le spalle, con la bacchetta puntata alla gola. Vide Weasley e Potter dall'altra parte della stanza urlare. Poi fu tutto così improvviso.
-Expelliarmus- Draco pronunciò quelle parole con così tanta forza che sua zia, insieme alla bacchetta furono sbattute violentemente al muro.
Il biondo non pensò a quello che stava facendo quando prese la Granger tra le sue braccia, con l'intento di smaterializzarsi lontano da quel posto, lontano da tutto quel male. Non si accorse nemmeno che insieme a loro si smaterializzò anche un pugnale d'argento che era appena stato lanciato dalla furia incontrollabile di Bellatrix Lestrange."
Tengo conto di tutto quello che è successo nei libri precedenti e anche di quello che verrà, tranne la morte di Dobby e il futuro di Hermione e Draco.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Hogsmeade
15

Il sole sorse in fretta quella mattina di inizio Febbraio. Il freddo era diminuito notevolmente, insieme al vento burrascoso che quella notte non aveva fatto altro che soffiare contro la tenda. La pioggia scese con leggerezza dal cielo nel momento in cui Hermione mise piede fuori dalla tenda. Si strinse la vestaglia al corpo, mentre con una mano si portava una tazza di tè alle labbra screpolate ed infreddolite. 
Nonostante piovesse, il sole riusciva comunque a sfiorarle debolmente la pelle, che a quel contatto non poté fare a meno di rabbrividire. Continuò a scrutare la radura tutto intorno, notando un laghetto dai riflessi verdi, che sembrava invitarla a fare un bagno. Hermione ricordava perfettamente l'ultima volta che aveva fatto un vero e proprio bagno: era stato durante la permanenza con Draco nella foresta di Dean. Ricordò talmente bene quando aveva scrutato una testa bionda guardarla da lontano...
Chiuse e gli occhi, e si concentrò sul battito del suo cuore, che aveva improvvisamente accelerato al solo ricordo di Malfoy. 
Il cinguettio degli uccelli tutto intorno riuscì a distrarla, e con lo sguardo attento fissò gli alberi sopra di lei, desiderosa di scrutarne almeno uno. Un uccellino dal pelo paffuto e arruffato planò verso di lei, curvandosi verso il laghetto verde, e il suo desiderio di tuffarsi crebbe maggiormente. 
Si avvicinò alla riva, guadagnandosi un'occhiataccia sospettosa dal piccolo uccellino che, in risposta, volò lontano da lei. Hermione cercò di capire quanto profondo il lago potesse essere, ma dal modo in cui gli alberi si riflettevano contro la superficie trasparente del lago, era praticamente impossibile intuirlo. Scoccò un'occhiata all'erba sotto di lei, sentendo una freschezza confortante partirgli dai piedi fino ai polpacci, come se la rugiada mattiniera si fosse intrufolata nei suoi scarponi, fino a raggiungere la pianta del piede. 
Poteva quasi ritenersi rilassata in quel momento. Riusciva quasi a dimenticare ogni pensiero, ogni paura, ogni insicurezza. C'era soltanto lei, la freschezza dell'erba e il lago luccicante. 
Sarebbe stato tutto talmente perfetto, se non fosse stato per un urlo soffocato che squarciò l'aria, mandando all'aria ogni piccolo frammento di solidarietà che si era insinuato nel corpo di Hermione. 
La ragazza corse verso la tenda, aprendo la zip con uno scatto talmente veloce che la cerniera rischiò di rompersi. 
Ma ogni preoccupazione che fino a qualche momento prima la tormentava, sembrò dissolversi nel nulla perché adesso capiva che l'unica cosa realmente importante a cui pensare era Harry. Infatti, lo guardava contorcersi su sé stesso, allargare le braccia con fare disumano e urlare come se lo stessero pugnalando dritto al petto. 
Si inginocchiò sull'amico, desiderando soltanto che il dolore che stava sentendo, passasse il prima possibile. 
<< Ron!- urlò, scostando i capelli arruffati dalla fronte di Harry, rivelando quella dannata cicatrice che gli stava causando tutto quel dolore. -Ron, svegliati! >> continuò, con la voce ridotta ad un sussurro spezzato. 
Ron salto giù dal letto velocemente, con il panico che aleggiava sul suo viso. Si chinò anche lui verso l'amico, scambiandosi un'occhiata preoccupata con Hermione. 
<< Oh, Harry. >> piagnucolò, scostando le coperte che lo coprivano fino al torace in modo che gli arrivasse più aria possibile. 
Il cuore della ragazza iniziò a battere con veemenza nel petto, ed Hermione aveva quella strana sensazione che se avesse continuato a battere talmente forte, sarebbe stato capace di uscire fuori dal petto. Nei minuti che seguirono, Harry fu preso da altri attacchi isterici. Teneva costantemente gli occhi chiusi, ed Hermione lo odiava talmente tanto per non aver imparato per bene l'Occlumanzia. 
Dopo un tempo indefinito, Harry finalmente aprì gli occhi, saltando sul posto e guardandosi nervosamente intorno. Aveva una chiazza sudata sulla maglietta e i capelli leggermente bagnati gli ricadevano sulla fronte, nascondendo la cicatrice. 
<< Harry? Oh, Harry stai bene? >> sussurrò Hermione, aiutandolo ad alzarsi. 
Sembrava tremare tutto. 
Ron lo guardò preoccupato, e rimase in silenzio mentre lo aiutava a mettersi su. 
Harry scrutò per un momento la coperta che fino a qualche secondo prima lo stava avvolgendo, inforcò gli occhiali e rivolse lo sguardo nuovamente ai suoi amici. << Lui sa- sbottò, lasciando sbigottiti Ron ed Hermione che, in risposta continuarono a restare in silenzio. -Lui sa. Tu-Sai-Chi sa che io e Ron siamo entrati della camera blindata alla Gringott. Sa che cosa abbiamo preso, e sa che diamo la caccia agli Horcrux. >> ripeté, con il respiro affannoso. 
<< E tu come lo sai? >> borbottò Ron, aggrottando le sopracciglia. 
<< L'ho visto! >>
<< L'hai fatto entrare? Harry non devi farlo! >> lo rimproverò Hermione e si trattenne dal non piangere. 
Harry si rabbuiò, ed evitò lo sguardo di Hermione per tutto il tempo. Sicuramente non aveva voglia di litigare, non adesso che aveva scoperto una cosa estremamente importante. 
<< Hermione non riesco ad impedirlo sempre! E poi se non l'avessi visto, adesso non l'avremmo scoperto! >> ribatté. 
Hermione in tutta riposta restò in silenzio, profondamente offesa. 
<< Lascia perdere, che è successo? >> chiese Ron, assicurandosi che le sue mani smettessero di tremare.
<< Beh è furioso, e anche spaventato. Sa che se distruggiamo tutti gli Horcrux potremmo ucciderlo. Credo che non si fermerà davanti a niente pur di non farci trovare gli altri...e c'è di più: uno si trova ad Hogwarts. >>
Tutti e tre rabbrividirono, scambiandosi delle occhiate preoccupate. Nel frattempo, fuori dalla tenda, il vento aveva ricominciato a tuonare furiosamente contro di loro. 
Hermione trasse un sospiro. << Cosa? L'hai visto? >> 
<< Ho visto il castello. E Priscilla Corvonero, deve avere a che fare qualcosa con lei- intuì. << Dobbiamo andarci subito. >> disse, e le sue mani finirono impercettibilmente sulla zip della tenda. 
Hermione spalancò gli occhi e con forza gli strinse il braccio, facendo in modo che si voltasse completamente verso di lei. Come poteva anche solo dire una cosa del genere? 
<< Ma cosa, sei impazzito per caso? No, non possiamo farlo! Almeno non adesso! Dobbiamo pianificare, escogitare qualcosa! >> 
<< Hermione, quando mai uno dei nostri piani ha seriamente funzionato? Pianifichiamo, arriviamo e si scatena l'inferno! >> sbottò, spalancando la tenda e dando modo al vento di entrare. 
Hermione non ebbe nemmeno il tempo di ribattere che Ron acconsentì, guadagnandosi un'occhiataccia da parte sua. << Hermione... - l'ammonì. -Harry ha ragione. Ma c'è un problema: ora il preside è Piton. Non possiamo di certo entrare dalla porta principale e dire "Ciao gente, come state?" come se niente fosse. >>
Harry sembrò rifletterci un momento, mentre Hermione non fece nemmeno caso alle sue parole, ancora profondamente offesa e arrabbiata per il modo irresponsabile in cui si stavano comportando.
<< Infatti andremo ad Hogsmeade, al Mielandia. Passeremo dal passaggio segreto in cantina.- annunciò, raccogliendo la bacchetta di Narcissa che aveva precedentemente preso a Villa Malfoy e infilandosela in tasca. -Lui, lui ha qualcosa che non va. Lui... in passato... sono sempre riuscito a seguire i suoi pensieri e adesso sembra tutto sconnesso. >> borbottò, camminando verso l'esterno.  Ron lo seguì ed Hermione con riluttanza fece lo stesso. 
<< Forse sono gli Horcrux. Forse si è indebolito... forse sta morendo. >> sussurrò Ron, quasi con allegria. 
Hermione scosse la testa, era chiaro che non stava morendo. 
<< No, no... è più come se fosse ferito. Semmai è ancora più pericoloso. >> 
<< Io rimango dell'idea che non dovremmo andarci, Harry. E' troppo rischioso e se... >> cominciò Hermione, ma venne brutalmente interrotta dalle mani di Harry sulle sue spalle. 
<< Hermione, lo so che sei spaventata- disse e per la prima volta abbandonò il cipiglio arrabbiato -Ma questa volta non ti accadrà nulla, te lo prometto. >>
Hermione avrebbe tanto voluto dirgli che non aveva paura per lei, ma per loro. E se gli fosse successo qualcosa una volta arrivati lì? E se fossero morti?
I se, erano troppi. Ma davanti all'ostinazione di Ron ed Harry non poté fare a meno di annuire, imbronciata. << Va bene, ma portiamo il Mantello. >>
***
Appena Hermione, Harry e Ron toccarono il suolo videro High Street di Hogsmeade farsi spazio davanti a loro, ma non era esattamente come se la ricordavano: infatti era diventato tutto così dolorosamente malinconico, o forse erano loro che guardavano quella familiare strada con occhi diversi. Si scambiarono un'occhiata ed Herrmione capì dai loro sguardi che stavano ricordando anche loro tutti i pomeriggi passati proprio lì. Adesso sembravano tempi talmente lontani... 
Poi delle urla, ancora peggiori di quelle di Harry, lacerarono l'aria. I tre rabbrividirono all'istante, perché intuirono immediatamente che a provocarlo era stato il loro arrivo. Hermione non fece nemmeno in tempo a sbattere le ciglia che una decina di Mangiamorte avvolti nei mantelli e incappucciati si riversarono in strada, con le bacchette strette in mano, pronti a colpire. 
<< Intrusi!- urlò un Mangiamorte, e con la bacchetta alzata cercò con gli occhi acquosi qualsiasi cosa sinistra che si stesse muovendo. -Accio Mantello! >> ruggì ancora, facendosi spazio nel buio soffocante. 
Hermione afferrò gli amici, evitando che Ron alzasse stupidamente la bacchetta. Harry sembrò avere le stesse intenzioni perché, silenziosamente, fece segno di avviarsi verso la strada laterale più vicina.
<< Che c'è Potter, hai perso il Mantello? >> ghignò uno di loro, che per un soffio mancò la spalla di Ron. 
<< Sparpagliatevi, è qui! >> continuò il Mangiamorte che aveva tentato l'incantesimo di Appello. 
<< Cosa facciamo? >> bisbiglio Hermione, terrorizzata. 
I tre continuarono a camminare nel buio, fin quando non si ripararono dietro quello che sembrava un vicolo. Attesero in silenzio, ascoltando i passi vicini dei Mangiamorte che non perdevano occasione di schiantare qualunque cosa si muovesse. 
<< Andiamo via!- tentò ancora, Hermione. -Smaterializziamoci subito! >>
<< Ottima idea. >> disse Ron, ma prima che Harry potesse rispondere, un Mangiamorte urlò: << Vieni fuori, Potter! E' inutile nascondersi. >> 
Prima che Harry parlò, qualche Mangiamorte disse qualcosa a proposito dei Dissennatori. E se davvero avevano intenzione di liberarli... Erano spacciati. 
Hermione era sicura che non sarebbe comunque riuscita ad evocare un Patronus. 
<< Ci stavano aspettando- bisbigliò Harry, controllando che nessuno riuscisse a sentirli. -Hanno messo qualche incantesimo per intercettarci. Scommetto che c'è n'è anche uno per non farci andare via... >> continuò, e dietro di lui volarono altre luci rosse. 
I Mangiamorte discussero a lungo e dopo qualche secondo si liberarono urla di assenso. Hermione intuì meccanicamente che la prossima mossa sarebbe stata quella di liberarsi dai Dissennatori. 
<< Dobbiamo provare a Smaterializzarci, Harry! >> ripeté Hermione, in un flebile sussurro. 
Entrambi avvertirono un freddo glaciale e insopportabile calare sulla strada, raggiungerli e immobilizzarli. Il buio li avvolse, segno che i Dissennatori erano stati davvero liberati. Hermione afferrò la mano di Harry con forza e girando insieme ai due amici provò a smaterializzarsi. Ma Hermione non vide un tubo lungo e stretto davanti a sé, non sentì nemmeno l'aria, attraverso la quale avrebbero dovuto spostarsi, avvolgerla. Quindi, arrivarono tutti alla terribile conclusione che erano spacciati. 
Insieme, lottarono contro il freddo e arretrarono ancora lungo la stradina laterale, seguendo i muri a tentoni e cercando di fare meno rumore possibile. Poi videro i Dissennatori girare l'angolo, erano più di dieci e sembravano venire proprio verso di loro... Hermione sentì Harry stringere la bacchetta con esitazione, ma quando furono così vicini che i loro volti, sotto il cappuccio, erano facilmente visibili, Harry alzò la bacchetta e sussurrò: << Expecto Patronus! >> 
Il cervo d'Argento uscì dalla sua bacchetta e caricò: i Dissennatori si dispersero e da un punto lontano si levarono urla di trionfo. 
<< E' lui, è laggiù! C'è quel cervo... Il suo Patronus, è lì! >> qualcuno sembrava urlare con talmente tanta foga che sembrava stesse per svenire. Ma sfortunatamente nessuno cadde a terra. 
I Mangiamorte avanzarono verso il punto in cui il Patronus di Harry era apparso, ma prima che alzassero le bacchette pronti allo scontro, una voce vicina e stranamente familiare chiamò: << Potter, veloce, qui dentro! >> 
Senza esitare, i tre obbedirono e varcarono la soglia della porta con ancora il fiatone. 

#SPAZIOAUTRICE
E' vero che mi amate, giusto?
Allora no... Diamo i meriti alla Rowling per questo capitolo. Purtroppo non ho potuto cambiare più di così. Io seguo fedelmente ogni cosa accaduta nei libri quindi non posso inventarmi nulla (Apparte la Dramio, si intende!)
Il prossimo capitolo sarà leggermente diverso perché ci sarà anche Dobby quindi alleluja! Poi le cose cambieranno del tutto quando arriveranno ad Hogwarts. Perchiò, sopportatemi questo capitolo. 
Ah, giusto! Voglio fare una precisione, se notate, nel capitolo ho scritto che Harry afferra la bacchetta di Narcissa. Se ricordate, nei libri, Harry prende quella di Draco ma visto che nella mia ff la bacchetta serviva a me (non pensate male, figle di James!) ho lasciato che prendesse quella di Narcissa. Alla fine dovrebbe essere la stessa cosa, non trovate?
Va bene, smetto di blaterare. 
Al prossimo capitolo, spero presto ew!
Baci xx 



   
 
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