Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |       
Autore: Applepagly    29/08/2015    2 recensioni
Sei vittima di un brutto scherzo, la pedina di un gioco più grande di te; inarrestabile e i tuoi demoni incontenibili, come i tuoi denti che si digrignano e trovano la forza per piegarsi in un sorriso di sangue.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cloud Strife, Nuovo personaggio, Tifa Lockheart, Un po' tutti, Vincent Valentine
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Acido
 
 
  Non erano ancora sorte le prime luci dell'alba; eppure, lei era già lì.
Il profumo di fiori le pervadeva la mente, e quasi stava dimenticando il motivo di quella visita. Quasi...
Non poteva bussare a quella porta. Non tanto per l'orario; era certa che Elmyra sarebbe corsa ad aprire e l'avrebbe accolta. E' proprio questo, il problema.
  Decise di calarsi dalla finestra del piano superiore, quella della stanza un tempo appartenuta ad Aerith. Prima di compiere l'ennesimo balzo, sfilò una lacrima dalla tasca in cui l'aveva riposta. Perché avrebbe fatto male, molto male. Sei pronta a profanare la sua memoria?
Tifa scosse la testa; ma come le venivano in mente, certe cose? Lei non stava profanando un bel niente. Stava solo cercando di farla tornare per... per Cloud. Eppure... le Weapon e lo stesso Zack, intrappolato in quel corpicino minuscolo, sostenevano che tornare in vita fosse peggio che morire... quello che stava facendo era quindi sbagliato?
  No. Non se lo faccio per Cloud. Ed era già aggrappata al davanzale della finestra. Per fortuna che era spalancata...
  Quando entrò, un mondo di colori le si parò violentemente davanti. Tutte quelle piante, tutti quei petali profumati e delicati... erano lei.
Evidentemente, sua madre doveva aver preferito tenere intatta la stanza così com'era e prendersi cura di quei fiori come fossero stati Aerith stessa. Non dirmi che ti manca...
Aveva perfettamente ragione. Affatto. Io sono qui con un compito ben preciso, da svolgere. Ma che cos'avrebbe potuto contenere una traccia di DNA della fioraia?
Le lenzuola erano fresche e pulite, segno che erano state cambiate pocanzi. Uno spazzolino? Un capello, realizzò. Ad Alexandra è sufficiente anche un solo capello.
  Con cura, controllò ogni cassetto; e, cercando una spazzola, trovò qualcosa di altrettanto valido.
Quel fiocco era un po' diverso, da quello che portava quando si erano incontrate; eppure, le si strinse ugualmente il cuore, nel vederlo. Ma basta, con i sentimentalismi.
Prese in mano quella stoffa, rallegrandosi alla vista di qualche piccolo boccolo che doveva essere rimasto infilato nella trama rosa.
Lo sfilò, riponendolo nella provetta vuota di una lacrima.
  Poi, guardò il nastro, riluttante. Doveva portare anche quello, con sé? Quanto sarebbe stata diversa, una Aerith senza fiocco? Non sarebbe davvero lei, concluse.
 
  Con una strana ombra in viso, Cid lo ascoltava.
Non pareva particolarmente scosso, né furioso. Semplicemente, non dava segni di vita.
  Cloud concluse a fatica quel racconto. Tifa...
Aveva sempre avuto poche, pochissime certezze; e, proprio ora che aveva capito di voler includere anche lei, la stava perdendo. Era stato così sciocco e cieco, per non vederlo...
La sua certezza era crollata inesorabilmente; e così era per Cid e Carter.
- Non... credo di capire... solo... - fece quest'ultimo. - ... Perché?
- E' una bella domanda. - sospirò Red. - Tutto questo sta assumendo una piega inquietante. Però, mi pare impossibile credere che Tifa sia cambiata dall'oggi al domani. A meno che non sia uscita di testa, non riesco ad immaginare un motivo per il quale...
- Ma ti senti, almeno?! - gli tuonò addosso Yuffie, contrariata.
- E se si trattasse semplicemente di doppio gioco...? - ipotizzò Carter.
Matta, traditrice, doppiogiochista... basta; Cloud non voleva nemmeno più sentirle, quelle cose. - Vado a prendere una boccata d'aria. - si alzò, sbrigandosi ad allontanarsi da quella stanza in cui tutti stavano sfigurando l'immagine di Tifa.
E se avessero ragione? Era quello, il dubbio che non voleva neppure prendere in considerazione. Feera aveva accennato a ciò che... avrebbe fatto la sua felicità. Come se quell'elemento potesse davvero aver determinato l'abbandono della figlia.
Ma cos'aveva voluto far intendere? Come faceva, lei, a saperlo?
  Non so neppure cosa credere... voglio solo... voglio solo che lei torni indietro. Guardò il cielo, sperando che piovesse; perché nulla, meglio di una secchiata d'acqua gelida, può svegliare da un sogno. Perché adesso ho capito. E farò le cose come si deve.
Ma il Pianeta non gli avrebbe concesso la pioggia. Forse non la merito.
  Già; forse no. Cosa ne sarà, di te? Cosa ne sarà... di noi, Tifa?
 
  Quanto ci vorrà?
- Mh... - prese ad osservare il capello chiaro. - Qualche settimana, più o meno.
- Più o meno?
  Alexandra sigillò la provetta con un tappo di sughero. - Non è la fase di ripristino del corpo, a preoccuparmi. - lei... preoccupata per qualcosa? Sembrava una barzelletta. - Mi sarà difficile richiamare la sua anima, più che altro. Era una mia simile e oltretutto un soggetto molto particolare.
Un osso duro, insomma. Tifa sospirò. - Non so per quanto potrò continuare a mentire.
- Oh, Tifa. - fece l'altra, stizzita. - La lacrima serve anche a questo. Vedrai: presto sarai completamente diversa. Ed ora, - indicò la porta. - lasciami lavorare in santa pace. Mi metterò subito all'opera.
Tifa l'assecondò, incamminandosi.
  - Ah, prima che tu vada per i fatti tuoi, - la trattenne. - ho bisogno che tu scenda al piano - 70. Chiedi a Loud se ha finito quello che doveva fare; lo troverai lì.
Sì; ho bisogno di lui, in questo momento. Di lui, della sua apparente spensieratezza, delle sue parole allegre e del suo sorriso.
Qualcosa, di quel che Alexandra le aveva detto, l'aveva turbata. Sarebbe davvero diventata una persona completamente diversa? E' proprio quello che voglio...?
  Scese all'ultimo piano e lo vide. Quel bambino, del tutto identico a Zack, dallo sguardo perso nel vuoto... come tutte le altre volte. Le aveva spiegato che quel corridoio gli ricordava ciò che aveva attraversato per ben due volte. - E' freddo, silenzioso e... strano. - aveva detto infatti. - E' perfetto.
  Talvolta, Tifa si domandava come l'avrebbe presa, venendo a sapere che stesse tentando di riportare Aerith in vita. Molto probabilmente l'avrebbe odiata, avendo sperimentato sulla propria pelle cosa si provasse ad andare e poi tornare; ma, in fin dei conti, non si aspettava davvero che capisse.
  - Loud... - sussurrò la ragazza. Quello si voltò, cadaverico. Strano...
- Tifa. Dove sei stata? - iniziò, con la voce di Zack. Notò che tremava. Che cosa sta succedendo? - Sei uscita molto presto, stamane.
Colta in flagrante. - Una passeggiata. - cercò di sembrare convincente. Lui non indagò oltre. Molto strano... - Loud ti... senti bene?
Non rispose, restando a fissarla negli occhi. Non trapelava alcuna emozione, dal suo sguardo; e Tifa iniziò a preoccuparsi sul serio.
- Sì... sì... - replicò infine. Stava mentendo, per qualche ragione. Non vuole aprirsi con me. E perché avrebbe dovuto? Lei stessa custodiva segreti che non aveva rivelato quasi a nessuno. Non poteva certo biasimarlo.
  - Avevi bisogno di... qualcosa...? - le domandò, a fatica. Loud...
Che cosa le aveva chiesto di fare, Alexandra? Scosse la testa. Avevo solo bisogno del tuo sorriso e della tua schiettezza. - Niente... scusami; ora torno su.
Ma lui non era Zack; non lo stesso Zack. Ed io non sarò la stessa Tifa di prima.
  Si voltò verso l'ascensore. Ma che importanza ha, ormai? - Ti... fa...
Ora, Loud la guardava di nuovo. - Scappa... adesso...
- Che cosa...? - gli si avvicinò. - Loud, cosa sta succedendo?
  E in un baleno lo vide, cosa stava succedendo.
La carne del bambino si stava dilaniando, lacerando; un urlo agghiacciante riempì la quiete fino ad allora imperturbata di quel luogo.
Lui stava, in qualche modo, compiendo una trasformazione. Uno spettacolo orribile.
  Versi mostruosi e disumani volavano dalla bocca di quell'umanoide dalla pelle grinzosa e rattrappita, le ossa nere in bella vista.
Mantieni la calma. Più facile a dirsi, che a farsi.
Tremò quando il mostro esibì una fila di denti scuri; e, da quelle che potevano essere definite le sue labbra, colò una scia di sangue.
  Si avventò su di lei, urlando. Cosa diavolo avrebbe dovuto fare?
Provò a difendersi, ma l'essere trovava il modo di restarle addosso ad ogni colpo, come avesse avuto delle ventose. Calma e sangue freddo.
Come prima cosa, cercò di non provare ribrezzo per quella creatura. E poi...
- Bleeeaarggh! - le sputò quello in faccia, allontanandosi poi con uno scatto. Le diede appena il tempo per pulirsi il viso, che le si scagliò contro nuovamente. Non poteva continuare così.
Lo scaraventò lontano, per vederne la reazione; provò anche a chiamarlo, ma tutto ciò che ottenne furono sangue e saliva sputacchiati. Di Loud, di Zack, ormai non c'era più nulla, in quel mostro osceno.
Solo gli occhi cerulei; ma pendevano dalle orbite come lampadari osceni.
  All'improvviso, l'umanoide le gettò addosso una strana... cosa. La schivò per un soffio e, non appena finì contro la maniglia di una porta e la corrose, constatò che si trattasse di acido.
  Che cosa sei...?
 
 
 
Noticine:)
Ed eccomi qua, di nuovo da voi! Salve!
Come vanno le vacanze? Certo... stanno per finire e... ma io dovrei fare i compiti...!0.0
Comunque, sono tornata, con il nuovo capitolo; cosa sarà successo, a Loud?! Ce la farà Alexandra a riportare in vita Aerith in tempo? Cloud riuscirà mai a perdonarsi, una buona volta? ( Okay, la smetto con le domande )
La prossima pubblicazione dovrebbe essere lunedì o martedì prossimo; sto cercando di scrivere e pubblicare il più possibile prima che cominci la scuola, perché prevedo tempi bui, molto bui...
In ogni caso, ringrazio come sempre Devilangel476 e anche Great_Gospel ( a proposito, scusa se non ho ancora risposto a tutte le recensioni, ora mi darò da fare), che ha riscoperto la storia!
Ora vi lascio, ciao!
TheSeventhHeaven
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: Applepagly