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Autore: carlottasole    03/02/2009    1 recensioni
judith è una ragazza normale, con una sola passione: e se incontrasse l'oggetto delle sue fissioni. Please commentate: le critiche sono costruttive!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Salve, sono Judith e vorrei rubarvi solo due minuti per raccontarvi della mia storia, che posso, senza sentirmi vanitosa, defi

Salve, sono Judith e vorrei rubarvi solo due minuti per raccontarvi della mia storia, che posso, senza sentirmi vanitosa, definire “incredibile”.

Prendete una ragazza normale (me), non troppo brutta ma nemmeno appariscente, senza particolari talenti o attitudini, con l’unica grande passione rappresentata da Twilight e dagli attori che hanno interpretato i suoi personaggi preferiti. Prendete ora il ragazzo perfetto, l’idolo di tante ragazzine e anche di questa ragazzina in particolare: lui è Robert Pattinson. Vi starete chiedendo: che cosa c’entrano due personaggi così diversi? C’entrano, c’entrano...ma se vi raccontassi tutto subito dove andrebbe a finire la suspence?

Ho conosciuto il mio mito quando avevo 17 anni, lui 23. Ero a New York e mi stavo godendo le mie vacanze estive dall’altra parte dell’oceano rispetto a dove abitavo io, in provincia di Milano, in un’estate torrida. Era il 13 luglio e mi stavo gustando la mia indipendenza: stavo facendo shopping con la mia adorata cugina americana (io sono nata in Italia ma mi chiamo Judith perché mia madre è nata proprio nella Grande Mela), libera dai controlli dei miei genitori rimasti in Italia. Comunque, stavo passeggiando con Meg indisturbata per la via quando sento alcune urla e vedo un ragazzo sfrecciarmi accanto. Nella mia presentazione ho tralasciato due fattori importatissimi per questa vicenda: ho un pessimo carattere e anche un pessimo senso dell’equilibrio. Io rovinai a terra più o meno con la grazia che potrebbe avere un sacco di patate e sentii qualcuno ridere. Le ragazzine urlanti al momento sembravano aver cambiato strada ma il ragazzo, quello che era sicuramente inseguito da loro e che aveva osato ridere di me, ricominciò a correre. La vergogna che stavo provando presto si trasformò in rabbia e, sotto lo sguardo attonito di Meg, feci uno scatto degno di un atleta olimpico e mi lanciai all’inseguimento di colui che si era permesso di prendermi in giro. Lo raggiunsi in fretta, dato che lui ormai aveva smesso di correre, e con fare molto civile gli urlai dietro nel migliore inglese possibile:”Ma non ti hanno insegnato a chiedere scusa e permesso? Dov’è la buona educazione?”. Dato che il ragazzo faceva finta di niente, mi avvicinai e allungai il piede per fargli uno sgambetto. Anche lui cadde a terra, anche se devo ammettere con molta più eleganza di quella dimostrata da me, e si rialzò in fretta e inviperito

“Ma cosa ti passa per la testa, eh? E se mi fossi rotto qualcosa? Sentirai il mio avvocato, carina”

“Carina a chi? E poi, un avvocato? Ma chi ti credi di essere?” a questa mia frase fu come se il ragazzo fosse stato un palloncino punto da un ago: si sgonfiò.

“Non sai chi sono io?’”disse con sguardo stupefatto.

Certo avevo notato che il ragazzo aveva un volto familiare che ricordava molto il viso cinematografico di Edward Cullen, ma non avrei mai sensato che alla mia richiesta di conoscere il suo nome lui avrebbe risposto:”Piacere, Robert Pattinson”! Neanche nelle mie più rosee aspettative o nei miei sogni più sfrenati era successo niente del genere; mi ero rifiutata di illudermi sull’identità dello sconosciuto e il mio sospetto era la realtà. Per me, come avete visto, non c’è stato nessun incontro romantico con il mio idolo, solo una pessima figuraccia. Diventai rossa più di un pomodoro e cominciai a borbottare parole di scuse, per lo più in italiano. Dovetti sembrargli molto buffa perché lui cominciò a ridere. Cercai di scappare via, sforzandosi allo stesso tempo di trattenere le lacrime ma sentii di essere trattenuta per la borsa (in quel momento, lo ammetto, mi sentii molto Bella Swan)

“Scusa, sono stato molto maleducato: buttarti giù, ignorarti, non chiederti scusa...”

”Ridere di me”continuai

“C’era un motivo se questo fatto non l’avevo incluso nell’elenco: non è un gesto di maleducazione, è una reazione inevitabile!”

Potete solo immaginare come mi sentissi (più o meno come essere investiti da un elefante obeso): ero stata presa in giro dal mio attore preferito! Cercai nuovamente di allontanarmi, e nuovamente venni trattenuta da Robert Pattinson, che evidentemente non aveva niente di meglio da fare che scocciare una povera ragazza italiana.

“Scherzavo, certo che sei molto permalosa: va bene se ti offro una cioccolata per farmi perdonare?” Stavo quasi per accettare, quando mi ricordai di Meg così declinai l’invito. In quel momento non era esattamente al primo posto della mia classifica personale di simpatia ma era pur sempre il mio idolo e se avessi potuto non avrei avuto esitazioni a rispondere affermativamente: ma non potevo lasciare mia cugina senza mie notizie per ore! Senza contare che per la corsa fatta per raggiungerlo e le lacrime di rabbia non ero proprio al mio meglio. Così a malincuore mi staccai da lui praticamente di corsa, dopo un ciao più che detto sussurrato, e raggiunsi mia cugina. Le raccontai per sommi capi la vicenda, pensando che tutto sarebbe finito lì ma così non fu.

 

  
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