Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: chia_dream    29/08/2015    2 recensioni
Alessia (Alex per gli amici) è apparentemente una normalissima ragazza di 19 anni: è carina, simpatica e ha uno di quei sorrisi contagiosi che sanno mettere di buon umore chiunque le stia intorno. Alex si è appena trasferita in una nuova città, dato che suo padre, dopo la morte di sua madre in un incidente, si è risposato con Sabrina. Sabrina ha un figlio, avuto da un precedente matrimonio finito poi con un divorzio. Questo ragazzo è Marco, un ragazzo di 22 anni, che ormai è come un vero fratello per Alex. E' la prima estate che Alex trascorre in questa nuova città, lontano da suoi amici e da ciò che era abituata a fare, ma ci penseranno Laila (la sua migliore amica), Marco e soprattutto Simone, un amico di Marco, a renderle quest'estate unica e indimenticabile.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono passati due giorni molto tranquilli, in cui per una cosa o per l’altra sono riuscita a non pensare troppo a quello che è successo con Simone e a non vederlo. Sono uscita poco anche con gli altri del gruppo e quelle poche volte fortunatamente lui non c’era. Sto quasi pensando che mi stia evitando, ma non ne capisco il motivo dopo quello che è successo Sabato. Sono le 12.30 di mattina. La mia dormiveglia però viene interrotta dal lieve cigolio della porta ed un paio di passi che si avvicinano al mio letto. Appena apro gli occhi vedo due figure che tengono in mano una ciambella con sopra una candelina. – AUGURI!- urlano Marco  e Lali, facendomi scappare un sorriso, anche se sanno perfettamente che non amo il mio compleanno. – Grazie ragazzi.- Soffio sulla candelina di fronte a me ed esprimo il mio desiderio. Marco va ad aprire la finestra e Lali si precipite a darmi uno di quegli abbracci che tolgono il respiro. – Lo sapete che non volevo niente per oggi, è un giorno come tutti gli altri.- dico loro cercando di apparire comunque contenta della sorpresa che mi hanno fatto. – Ma sta zitta, oggi compi 19 anni e per questo c’è da festeggiare.- mi zittisce Marco che non sopporta il fatto che io non voglia festeggiare il mio compleanno. – Sì, ha ragione.- gli da ragione Lali per poi aggiungere – Quindi cosa ti va di fare oggi?- Sono 2 contro 1, quindi credo che tentare di ribattere e oppormi a tutto quello che hanno in mente si inutile. – Quello che vuoi, davvero non ho preferenze.- - Perfetto, allora per il pomeriggio sei mia e andiamo a fare un po’ di shopping e cose varie da ragazze.- Marco ci guarda con aria interrogativa. – L’ultima volta che mi ha detto così ho passato 3 ore a girare per negozi.- gli spiego con aria sconsolata. – Dai che piace anche a te girare per negozi.- mi rimprovera Lali. Finita questa bella riunione in camera mia posso finalmente andare in bagno e rilassarmi un attimo.
Pronta e pulita scendo di sotto per il pranzo e trovo Lali e Marco intenti a finire di cucinare. – I mie due cuochi preferiti.- gli canzono un po’ io. – Gne gne, ridi poco.- mi prende in giro Marco, per poi farsi serio. – Stasera io e gli altri non ci saremo, per voi ci sono problemi?- - Assolutamente no.-gli rispondo. Sono un po’ delusa, è vero che ho detto che del mio compleanno non me ne frega poi così tanto, ma avevo comunque pensato che avremmo fatto qualcosa di tranquillo insieme e invece sembra che mio fratello mi abbia presa alla lettera: possibile che non capisca che vorrei averlo con me stasera?! Da un altro lato però sono sollevata dal fatto che probabilmente non vedrò Simone stasera e a questo pensiero mi esce un sorriso. Lali intuisce che ci sia qualcosa sotto ad il mio sorriso e mi fulmina con lo sguardo: in questi giorni mi ha ribadito più volte che evitare Simone non è la cosa migliore da fare, soprattutto perché prima o poi dovrò rivederlo ed allora non so cosa accadrà. Per una volta devo dire che la mia migliore amica ha ragione, non posso continuare a nascondermi, in fondo anche lui ha detto che sarebbe stato meglio fare finta di nulla e forse è davvero la cosa migliore. Ma allora perché non si è fatto più vedere o sentire da allora? E’ come se avesse messo lui un muro tra di noi. Questa è l’unica cosa che ne io ne Lali siamo riuscite a spiegarci e devo dire che forse è anche l’unica cosa che mi fa credere che in fondo quel ragazzo non mi abbia detto davvero tutto.
Pranzo con questi pensieri in testa e appena finito mi precipito in camera mia, dove poco dopo mi raggiunge una Laila preoccupata, ma che ha già intuito quali possano essere i miei pensieri. – Piantala di pensarci. Sono passati solo due giorni, dagli tempo.- - Già, due giorni in cui non mi ha scritto e non si è fatto vedere. Dopo avermi detto di far finta di nulla, credevo che le cose potessero andare bene. In fondo è stato lui a prendere questa decisione.- le rispondo con aria scocciata. La mia migliore amica strabuzza gli occhi e mezza ridendo mi risponde in un modo che mi lascia spiazzata – No, mia cara, sei stata tu. Sei tu ad aver proposto questo e ad averlo convinto ciò.- Non posso credere che stia davvero dicendo una cosa del genere – Sì, ma lui non mia ha smentita.-tento di difendermi anche se mi rendo conto che è lei quella ad avere ragione in questo momento. – Ora, o decidi di fare qualcosa o aspetti, ma non puoi andare avanti così, anche perché Marco mi ha già chiesto se tu avessi un qualcosa e non potrò inventarmi scuse a vita per il tuo pessimo umore o per quel muso lungo che porti da due giorni.- Laila è così: dolce ed affettuosa, ma quando c’è bisogno di essere duri scatena le sue doti migliori. Mi viene solamente una cosa da fare: abbracciarla. – Grazie, hai ragione tu.- Lei ricambia il mio abbraccio – Non voglio ferirti, ma qualcuno deve pur farti capire quando sbagli e io sono qua apposta per questo.- Scoppiamo a ridere insieme. Mi sorprende ogni volta come questa ragazza riesca a far cambiare il mio stato d’animo così in fretta. E’ ‘unica che ci sia mai riuscita.
Nel pomeriggio come anticipato io e Lali andiamo a fare shopping, dopo aver salutato Marco, che andrà con gli altri ad un concerto stasera. Appena arriviamo nel centro commerciale Lali si precipita davanti alla prima vetri, innamorata di un vestitino verde senza spallini, con la gonna corta e più larga del corpino, ricoperto di lustrini verdi.  – Vattelo a provare, starà benissimo!- le dico trascinandola dentro. – Ad una condizione: devi provarti questo.- Tira fuori un vestito con il corpetto nero e la gonna lunga larga con dei piccoli fiori disegnati sopra. Questi sono di tonalità distinte, ma tutti di colori caldi, dal rosso all’arancione. E’ a dir poco splendido, ma un vestito del genere mi sembra davvero troppo: insomma quando lo metterei? Lei sembra intuire cosa mi frulla per la testa Tu dimmi solo se ti piace.- – Certo, è stupendo.- Ha già fatto cadere tutti i miei dubbi e così non mi resta di entrare in camerino, mentre lei entra in quello di fianco a me per provarsi il suo. Una volta messo il vestito esco dal camerino e mi ritrovo una Lali con indosso il suo vestito. Bastano un’occhiata ed un sorriso ed esclamiamo all’unisola – Presi!-
A mio malincuore il pomeriggio di shopping è appena cominciato e restiamo lì dentro per almeno altre 2 ore, nelle quali Lali mi ha convinta a comprare un paio di scarpe col tacco perfette per il vestito appena preso. Finito questo tour, io e Lali usciamo finalmente dal centro. Andiamo verso la mia macchina e a Lali squilla il telefono e si ferma leggermente più indietro di me come se non voglia che io senta. Dopo pochi secondi mi raggiunge in fretta. – Chi era?- le chiedo curiosa e con un sorriso enorme. – Luca. Ha detto che l’altro giorno ho scordato il pc da lui e dato che devo inviare la domanda per l’università entro domani ti dispiace se passiamo un attimo da lui così lo riprendo?- mi chiede con gli occhi da cucciolo. – No, ma lui non è via con Marco?- La vedo rimanere un attimo a pensare a quello che le ho appena detto, ma poi si illumina. – Mi ha detto dove tiene le chiavi di scorta così che io possa entrare.-Perfetto, l’altra persona con cui avrei voluto passare il mio compleanno avrebbe passato la sera a compilare un modulo di iscrizione. Speravo almeno di poter contare su di lei per la serata.
Durante il tragitto in macchina però non posso fare a meno di chiedere una cosa a Lali, sicura che lei sappia la risposta a ciò che le sto per chiedere. – Che tu sappia, Simone andrà al concerto con loro stasera?- - Alex, avevi promesso di non pensarci.- mi rimprovera con aria dolce. – Lo so, ma è pura curiosità. Sai non mi ha neanche scritto un messaggio per farmi gli auguri oggi.- le dico con aria un po’ sconsolata. – Vedrai che te li farà: ha ancora tutta la serata per scriverti.- - Speriamo. Quindi ci andrà?- - Non lo so, che io sappia non credo, ma sai come è fatto: potrebbe cambiare idea all’ultimo.- Come risposta mi basta, anche se continuo a chiedermi cosa gli stia passando per la testa. Diciamocelo: se un minimo gli fosse interessato avrebbe sfruttato questa occasione per scrivermi e invece continua a non farsi sentire, mandandomi in paranoia. Credo che in fondo io abbia fatto la scelta migliore nel dirgli che fosse meglio lasciare perdere, anche perché non credo che sarei riuscita a sopportare che fosse lui a dirmi quelle cose.
Dopo esserci perse un paio di volte seguendo le indicazioni di Laila arriviamo finalmente davanti a casa di Luca. – La prossima volta uso il navigatore: sei pessima nell’orientarti.- le dico scherzando. – Ehi, non è colpa mia se le case si assomigliano tutte. Hanno quattro pareti, un tetto ed una porta.- a questa sua formazione non possiamo fare a meno di scoppiare a ridere. Lali va verso il citofono e suona ad uno dei tanti bottoni che ci sono. – Genio, se è fuori non risponderà nessuno.- le dico ancora ridendo ds prima. – Ops, forse hai ragione.- e detto questo sfodera un sorriso a trentadue denti. – Allora dove ha detto che sono che sono le chiavi?- Lali sparisce dietro la casa e torna con un mazzo di chiavi in mano: almeno questo è riuscita a farlo. – Allora andiamo? In questo momento ho solo voglio di andare a casa e rilassarmi.- le dico cercando di farla muovere. Saliamo le scale del condominio e ci ritroviamo su un pianerottolo, dove Lali va sicura verso la porta alla destra delle scale. Mette la chiave nella toppa ed entriamo dentro alla casa. E’ apparentemente vuota, ma appena accendiamo una luce vedo Luca, Marco, Gabriele ed Erika uscire ed urlare un “SOPRESA”.. Non posso fare altro che sorridere, fare una faccia sorpresa e ringraziare, per quanto non ami le sorprese, questo mi ha fatto capire che ci tengono davvero a me.– Tranquilla, sappiamo quanto tu non ami le feste, così volevamo solamente farti capire che a te ci teniamo, ma stasera pensavamo di fare qualcosa di molto tranquillo e andare a ballare.- conclude cercando di strapparmi un sorriso. Dopo queste parole sono quasi commossa: per tutto il giorno avevo creduto che mi avrebbe costretta a fare qualcosa che non volevo ed invece avevano organizzato una serata perfetta. – Grazie, e questa volta dico davvero.- Passiamo un’oretta a casa di Luca, nella quale ho aspettato per tutto il tempo l’arrivo di Simone, che ovviamente non è arrivato. Lali nota la mia faccia sconsolata e capendo cosa mi turba mi raggiunge e non facendosi sentire dagli altri mi rassicura subito – Oggi doveva lavorare, ma stasera ci sarà.- Questa cosa che avrebbe dovuto tranquillizzarmi in realtà mi manda ancora più nel panico.
Dopo il raduno a casa di Luca i ragazzi decidono di restare lì, mentre noi ragazze andiamo a casa a prepararci per la serata. – Laila, sono in panico. Non so cosa mettermi.- le urlo con una vocetta da malata mentale, mentre sta uscendo dalla doccia nel suo accappatoio rosa. – Rilassati, secondo te perché ti ho portata a fare shopping oggi pomeriggio?!- mi dice ridendo. Anche questa volta però la cosa non mi tranquillizza molto, ma almeno so cosa mettermi. Lali coglie nei miei movimenti il nervosismo che continua a non abbandonarmi e mettendomi a sedere sul letto mi fa un bel discorsetto – Ascoltami bene, tu non hai nessun motivo per essere preoccupata, quindi ora vai di la e cambiati e vedi di farti passare quest’ansia, perché sei una ragazza fantastica e non puoi continuare così.- Con tutta questa aria autoritari Lali mi mette un po’ di paura, ma so che ha ragione e comincio a tranquillizzarmi. – Grazie, sei la migliore.- - Lo so. E ora vatti a preparare.- Faccio esattamente come mi ha detto e nel giro di una quarantina di minuti siamo entrambe pronte con i nostri meravigliosi vestiti nuovi. Sono le 10, ma i ragazzi hanno detto che non saranno qua prima delle 10.30, quindi io e Lali ci mettiamo comode sul divano a fare un po’ di zapping alla tv.  – Allora, con Luca come sta andando?- Nell’ultimo periodo ho un po’ trascurato la storia della mia migliore amica e così cerco di riparare. – Benissimo, credo che mi stia innamorando davvero di questo ragazzo.- Nella sua voce però noto una certa nota di preoccupazione in ciò che sta dicendo. – Quale è il problema? Mi sembra che lui ricambi alla grande ciò che provi tu.- - Lo so, ma la cosa mi fa un po’ paura. Non ho avuto tante storie così importati e in più non riesco a non pensare a quando tornerò a casa e lui resterà qui.- A questo non ci avevo mai pensato. – Ci sono molte storie a distanza che durano solo perché due persone si amano davvero e quindi potreste trovare il modo di riuscirci.- - Ci avevo già pensato, ma credo ce comunque la cosa sarebbe davvero molto difficile.- Sento che non mi sta dicendo tutto e quindi le faccio un gesto per incitarla a continuare. – Quella dell’università oggi era solo una scusa, non ho nessuna scadenza domani, ma stavo pensando che potrei venire a studiare qua…- Non la faccio neanche finire di parlare che comincio a saltellare dalla gioia – Quindi resteresti a vivere qui.- Lei sorride contenta che abbia preso la notizia molto bene, ma poco dopo torna seria. – Devo ancora parlarne con Luca. Non vorrei spaventarlo, in fondo ci frequentiamo solo da una settimana e volevo vedere come andavano le cose a fine estate prima di prendere una decisione.- -Ah, ho capito. Sappi però che se le cose proseguono bene e resterai qui, sarò felicissima.- Detto questo ci abbracciamo e ci rimettiamo a scherzare aspettando gli altri.
Arrivati al pub, noto con mia grande sorpresa che Simone è già lì e mi viene un tuffo al cuore. Non credevo che in così poco tempo io potessi essermelo scordata, ma avrei almeno sperato mi facesse meno effetto e invece sembra mi faccia più effetto di prima. Va a salutare prima gli altri e poi viene da me – Auguri Alex.- mi saluta dandomi un bacio sulla guancia. – Grazie! Pensavo ti fossi scordato.- - Non potrei mai.- Con questa risposta mi lascia a dir poco spiazzata, quindi non posso fare altro che sorridere come un’ebete e sperare che lui aggiunga qualcos’altro o almeno ce gli altri intervengano. Ad aggiungere qualcosa è Simone, ma se possibile mi lascia ancora più spiazzata di come ero rimasta poco prima. – Dopo vorrei parlarti sei hai tempo.- - Certo, ma ora forse è meglio entrare.- e così seguiamo gli altri che avevano già cominciato ad avviarsi. Dentro c’è un gran rumore e l’unica cosa che voglio in questo momento è una birra ghiacciata per rilassarmi un attimo dopo gli avvenimenti di poco prima. Non faccio in tempo ad alzarmi che Marco mi rimette seduta – Eh no sorellina, oggi è il tuo compleanno e quindi ti porto da bere io.- mi dice sorridendomi ed enfatizzando sulla parola “compleanno” sapendo che la cosa mi da fastidio. Stranamente però non ho voglia di ribattere e quindi lascio che vada lui a prendermi da bere senza discutere. Dall’altra parte del tavolo noto Lali con una faccia interrogativa: probabilmente vuole sapere cosa ci siamo detti prima io e Simone. L’unica cosa che posso fare e mimarle col labiale la parola “bagno”e così ci alziamo entrambe contemporaneamente dal tavolo dove ci eravamo appena seduti. Una volta arrivate in bagno e chiusasi la porta Lali comincia con la raffica di domande – Allora? Cosa ti ha detto? Come ti sei sentita? Pensi che…- la interrompo cercando di riassumerle la situazione – Mi ha detto che dopo vuole parlarmi.- - Oh.- A Laila non esce altro suono dalla bocca così comincio con i miei dilemmi – Non so cosa voglia dirmi e sono preoccupata perché non so se sia una cosa positiva o negativa.- - Mi sembrava abbastanza tranquillo, ma se vuoi posso provare ad indagare da Luca.- Le faccio ceno di no con la testa. – Credo solo di poter aspettare.- - Se hai bisogno sono qui e lo sai, ma sinceramente non ho la più pallida idea di cosa potrà accadere.- Io e Lali ci mettiamo un attimo a posto e poi usciamo dal bagno con un finto sorriso sulle labbra per tornare al tavolo.
Dopo un po’ decidiamo di andare a ballare, ma essendo una cosa che non amo molto dopo appena 5 minuti mi ritrovo al bar ad ordinare una birra. Qui assisto ad una scena che mai avrei voluto vedere e che mi fa davvero arrabbiare: Simone sta parlando beatamente con una ragazza palesemente troia. Non riesco a frenarmi e vado da lui con una faccia davvero furiosa – E’ possibile che tu non riesca ancora a capirlo?!- gli dico urlando e con una faccia davvero incazzata.  La ragazza a questo punto capisce che è meglio andarsene e Simone mi prende per un braccio e mi trascina fuori. –Ma si può sapere che cazzo ti è preso?- mi urla contro. Ora sono davvero incazzata e gli urlo addosso tutto quello che non gli avevo urlato per questi tre giorni – Come fai a non capirlo, cazzo. Va bene che hai detto che dovevamo fregarcene di ciò che era successo e che era meglio fare finta di niente, ma venirmi a sbattere in faccia che da bravo puttaniere te ne fai una diversa ogni sera e che io sono unicamente in mezzo è un comportamento da vero stronzo. Soprattutto dopo che mi hai fatto credere di voler parlare per chiarire la situazione. -  - Ah quindi sarebbe colpa mia? Primo non sono affari tuoi di quello che faccio o meno. Secondo mi sembrava che su questo punto fossi stato abbastanza chiara l’ultima volta. A parte questo, quella che ha messo da subito in chiaro che la cosa doveva finire eri tu. Venerdì ero venuto unicamente con l’intento di dirti che forse se era successo quel che è successo era perché entrambi lo volevamo e che forse avremmo potuto almeno provare a vedere come sarebbero andate le cose.- A questo punto tutta la mia rabbia si trasforma in confusione e non riesco a parlare senza che la voce mi tremi e qualche lacrima mi esca dagli occhi. – E allora perché non ti sei fatto più sentire? Perché sei sparito? Cosa vuoi da me? Perché cazzo…- non mi fa finire di parlare perché le sue labbra si appoggino sulle mie facendole tacere. E’ il bacio più bello che abbia mai ricevuto e mi sento le farfalle nello stomaco. All’improvviso si stacca dal bacio e io lo guardo dal basso aspettando che dica qualcosa. – Era quello che ti volevo dire stasera: sono sparito unicamente perché non riuscivo a fare finta di nulla, perché provo qualcosa per te e quello che era successo l’altra sera era tutto ciò che volevo. Voglio te Alex! Nessun altra.- e una volta detto questo mi ribacia, come se non ne avesse abbastanza. Mi sento bene, perché è tutto quello che avrei potuto volere da questa serata.
Dopo vari baci, coccole e chiacchiere sono la ragazza più felice al mondo. Mi rendo conto però che è davvero tanto che siamo spariti. – Forse è meglio rientrare.- dico con un sorriso che non riesce più ad abbandonare la mia faccia. Simone non sembra capire subito e tenta di ridarmi un bacio, ma io lo scanso. – Non sto scherzando: dobbiamo rientrare.- - Va bene.- mi dice rassegnato e con una vocina da cucciolo che mi fa venire voglia di ridargli un bacio, cosa che faccio dopo un secondo. – Cosa è meglio fare con gli altri?- gli chiedo. – Credo che ora come ora sia meglio aspettare a dire qualcosa a loro, soprattutto perché non sappiamo come potrebbe reagire Marco.- Credo che io avrei preferito dire subito tutto, soprattutto perché non mi piace mentire a Lali e mio fratello, ma forse ha ragione lui: Marco è sempre stato molto protettivo e considera Simone come un fratello, forse è meglio aspettare un attimo. Così rientriamo e facciamo finta di niente, mentre penso ad una scusa che dovrò inventarmi con Lali, perché sicuramente ha notato la nostra assenza.
 
SPAZIO AUTORE:
In questo capitolo è accaduta un po’ la svolta decisiva di cui questa storia aveva bisogno. Spero davvero che vi piaccia e che non ne rimaniate delusi. Grazie mille per i commenti che lasciate, mi stanno aiutando molto a migliorare la storia. A presto, baci. Chia
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: chia_dream