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Autore: Arte Prime    01/09/2015    1 recensioni
Una ragazza dal passato misterioso fugge sempre e non conosceva ancora abbastanza il mondo finché un giorno... Non posso più raccontare altro perché non voglio rovinare le sorprese, vi auguro una buona lettura!
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Diez Drake, Un po' tutti, X Drake
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO II
 
Il pomeriggio seguente la ragazza era seduta su una bitta del molo, circondata da alcuni gabbiani, sentiva l’odore ed il rumore della dolce brezza ed osservava il cielo tagliato del mare...
“Toh, di nuovo quella ragazza!” disse un pescatore che, guardandola in lontananza, stava prendendo delle casse piene di pesci dalla barca assieme a sua moglie “Lei è sempre lì da circa un mese per osservare il mare prima dell’ora di cena!”
“La vedo anch’io, caro!” la donna grassa metteva delle casse su un carrello con ruote “È sempre sola, povera creatura!”
“Che dici, Beatrice? Ma se la vediamo sempre comunicare con i gabbiani!”
Sentendo ciò Beatrice gli diede un colpo sulla testa “Luigi, come sei insensibile! Quella povera ragazza è muta e come può comunicare con gli uccelli? E non parla con nessuno e non credo che sia molto timida o scontrosa perché lei porta sempre un blocco di foglietti ed una piccola penna al ciondolo come ho notato!”
“Ok, ok! Scusami, tesoro!” Luigi stava massaggiandosi la testa “Però non la trovi un po’ troppo sospettosa? Lei porta sempre un lungo mantello con cappuccio anche nei giorni più caldi...”
“Magari deve essere terribilmente freddolosa...” rispose Beatrice alzando le spalle “... Non vorrai mica pensare che sia una ricercata o criminale? Dico proprio di no!”
“Ma perché lo dici così?” le chiese il pescatore.
“Perché due o tre volte, per caso, ho visto quella povera creatura che restituiva portafogli o gioielli preziosi caduti a terra ai loro proprietari.” spiegò la moglie “Nonostante fosse vestita come una povera è proprio una ragazza onestissima!”
Alle sue parole Luigi cominciò a sentirsi un po’ in colpa per averla accusata “Forse potremmo aiutarla a trovare un po’ di fortuna...”
“Ma come?” esclamò Beatrice meravigliata ma anche colpita dalla generosità di suo marito “In che modo? Noi non siamo altro che semplicissimi pescatori...”
“Non lo so...” rispose Luigi senza smettere di osservare la ragazza che stava accarezzando uno dei gabbiani finché il sole tramontò sul mare. Si alzò per tornare alla pensione dove i suoi fratelli la aspettavano. Si accorse della presenza della coppia di pescatori che la osservavano e che la salutarono. Per poter ricambiare la loro gentilezza fece un lieve sorriso e cominciò a scrivere su un foglietto. E glielo diede e se ne andò via dopo averli salutati.
“Luigi, cosa ha scritto?” chiese Beatrice molto incuriosita al marito.
“È scritto... “Tra 12 minuti ci sarà una forte pioggia che durerà fino alle 5 e mezza di mattino”... Eh? Cosa vorrà dire questo? Ma se il cielo è limpidissimo!” il pescatore guardò in alto “Non vedo nessuna nuvoletta! Non sarà mica uno strano scherzo di quella ragazza?”
“Direi che è proprio strano...” disse Beatrice guardando anche lei il cielo “... Ma non penso che sia uno scherzo... Magari lei potrebbe avere qualcosa di speciale... Vedremo tra 12 minuti!”
“Bah, che sciocchezza! Ora pensiamo a terminare questo lavoro e non credo che pioverà oggi!” esclamò il pescatore poggiando le ultime casse sul carrello.
Appena entrata nella pensione la fanciulla pensò che non avrebbe dovuto farlo a quei simpatici pescatori come le avevano raccomandato i fratelli, ma non era grave perché il giorno successivo lei ed i gemelli sarebbero partiti di nuovo... Giunta alla porta della camera sentì delle voci vivaci ed iniziò ad osservare dalla fessura della porta ed udì i fratelli discutere. E così si mise ad origliare...
“... non sono d’accordo con te, Frank!” urlò Mark nervoso “Non credo assolutamente che sia una buona idea!”
“Ma, Mark, come possiamo partire domani senza soldi?” chiese Frank preoccupato “Abbiamo speso tutto per questa trattoria ed anche per il regalo per la nostra sorellina? Ed il tenente non ci dà ancora il permesso di partire e neppure ci presta del denaro!”
“Al diavolo il tenente!” Mark si innervosì molto “Forse dovremmo essere pentiti di aver comprato il regalo? Lei ha almeno diritto di essere felice! Tu non l’hai mai visto sorridere? Ed hai forse dimenticato quanto era difficile per lei dopo essere uscita da quell’inferno segreto?”
“No, non l’ho dimenticato assolutamente! Siamo riusciti a mantenere la promessa dopo 14 anni, ma come possiamo andare avanti con lei? Non sarebbe meglio lasciarla a qualcuno?”
“Chi???? Ma se non conosciamo nessuno di cui ci fidiamo!” gridò Mark agitato “E pure siamo diventati i marines per poterla aiutare ad evadere e continuiamo ad esserlo per non essere sospettati! Il Governo Mondiale la sta ancora cercando e nessuno ci sospetta!”
“Non possiamo continuare a trascurarla ancora per il nostro lavoro! Lei aveva imparato a combattere da sola nella prigione. Magari potrebbe andare avanti da sola...” però Frank venne bruscamente interrotto dal fratello “Ma non ti rendi conto di quello che hai detto??? Lei non conosce affatto il mondo con i suoi pericoli! Non è ancora indipendente e soffre molto! Lei non è una qualsiasi ragazza, ma è come un oggetto prezioso! Forse sarebbe ancora più pericoloso se oltre al Governo lo sapesse anche il mondo.”
Ascoltandoli di nascosto la ragazza rimase scioccata e le venne da piangere. Uscì di fretta dalla trattoria. Proprio in quel momento cominciò a piovere forte come aveva previsto... Alla fine la fanciulla si trovò all’estremità del molo e si sentiva completamente perduta in quel mondo sconosciuto.
Che devo fare?, pensò disperata con i lunghissimi capelli ondulati di color nero lucido bagnati dalla pioggia guardando in alto verso il cielo e poi giù il mare, i miei fratelli hanno fatto troppi sacrifici per me!
Forse avrebbe potuto buttarsi in fondo al mare? Ma aveva troppa voglia di conoscere il mondo dopo essere stata cresciuta per tutti quegli anni in un posto isolato e pieno di momenti di violenza, paura, sofferenze atroci e... privi di affetto ed amore! E soprattutto voleva sapere chi fosse in realtà ed anche il motivo per cui era stata segretata dal Governo Mondiale...
“Tutto bene, cara?” sentì una voce premurosa alle sue spalle. Si girò, accorgendosi di essere sotto un ombrello, e vide Beatrice, quella grassa pescatrice di prima “Hai qualche problema? Non si sta bene sotto la pioggia: potrebbe venirti un brutto raffreddore. E perché non copri i tuoi stupendi capelli con il cappuccio?”
Dopo quelle domande la ragazza abbassò la testa tristemente...
“Ok, cara,” continuò la pescatrice “vieni ora con me a casa mia così sarai al caldo e potremmo comunicare con calma.”
Guardandola la fanciulla sapeva che i fratelli la avrebbero sconsigliato di accettare quell’invito e di “parlare” con sconosciuti... Ma decise di accettare l’invito di Beatrice non solo per la sua gentilezza o simpatia, ma anche perché voleva diventare indipendente e fare i primi passi da sola!
 
 
Dopo nella casetta dei pescatori la ragazza stava seduta su un divano e si asciugava i capelli con un asciugamano. Arrivò Beatrice che, poggiando dei fogli sul tavolino, le offrì una calda tazza di tisana “Cara, bevila finché è calda.” e si sedette accanto alla fanciulla “Potrai parlare con me scrivendo su questi fogli.” e le accarezzò i lunghi capelli “I tuoi capelli sono davvero meravigliosi! Sono sempre sciolti, vero? Non ti ho mai visto con i capelli raccolti. Non hai mai fatto una coda, magari una treccia?”
Rispondendole la fanciulla negò con la testa... non  aveva nessuna idea come raccogliere i capelli... “Ok, ora girati, tesoro, così posso farti una treccia.” Beatrice iniziò a pettinarle i capelli morbidi “Non hai solo dei bellissimi capelli, ma anche i tuoi occhi sono davvero meravigliosi! Non ci sono molte ragazze che hanno lo stesso colore dei tuoi occhi. Nessuno ti ha mai detto che sei molto bella?”
La ragazza non era abituata a ricevere tanti complimenti dopo quello che aveva passato... Un vero inferno dove la chiamavano spesso “Puzzolente”, “Mocciosa”, “Stupida”, “Sporca” e soprattutto “Inutile creatura” e “Bastardella”... Sì, quelle ultime 2 parole la facevano stare molto male e si chiedeva perché la chiamassero così...
“Ehi, cara! Va tutto bene?” disse Beatrice la quale aveva appena finito di farle la treccia.
La ragazza si toccava ed osservava la morbida treccia con tanta curiosità.
“Cara, sei proprio incantevole! Non l’hai mai fatto? E neppure una coda?” chiese la grassa pescatrice “Forse sei cresciuta da sola in un’isola disabitata?”
Sentendo ciò la giovane abbassò la testa come se preferisse non raccontarle...
“Ok, tesoro, ora non pensiamo al tuo passato!” si scusò Beatrice con un tono tanto premuroso “Perdonami se ho parlato troppo senza pensare!” e cominciò ad accarezzarle il viso.
In quel momento entrarono Luigi ed un uomo, entrambi con i cappotti bagnati dalla pioggia. Beatrice si alzò e salutò “Caro, sei finalmente tornato! Benvenuto, signor Roberto!”
Il pescatore si accorse subito della presenza della ragazza e chiese a sua moglie mentre si toglieva il cappotto “Beatrice, come mai lei è qui?”
“Luigi, non essere così scortese con la povera creatura!” lo rimproverò prendendo il cappotto di Roberto “Signor Roberto, pensavo che lei fosse già partito.”
“Già, ma la pioggia così forte non ci permette di navigare!” si lagnò l’uomo.
“Ma di che si lamenta?” gli chiese il pescatore scuotendo le spalle “Anche con il bel tempo lei non è mai riuscito ad entrare nella Rotta Maggiore!”
La Rotta Maggiore? Sentendo ciò la ragazza rimase colpita ed ebbe l’impressione di conoscere quel posto anche se non vi era mai stata... La Rotta Maggiore, nota ad ogni navigatore e specialmente ad ogni pirata come la Grande Navigazione, era una linea perpendicolare che intersecava il continente esattamente a metà... e veniva anche considerata la rotta più pericolosa...
La giovane sembrava avere la testa fra le nuvole fino a quando il signor Roberto appoggiò bruscamente una carta geografica sul tavolino proprio davanti a lei sbuffando “Con questa mappa non sono mai riuscito ad entrare nella Rotta Maggiore! Eppure ho seguito fedelmente queste indicazioni, ma è stato tutto inutile!... Forse dovrei rinunciare al mio grande sogno di poter entrare in quel nuovo mondo???”
Dopo aver sentito quelle lagne la fanciulla cominciò ad osservare con attenzione quella mappa... e poi iniziò a scrivere su uno dei fogli che erano sul tavolino e lo porse a Beatrice.
Quando la pescatrice ebbe finito di leggerlo disse al signore “Signor Roberto... Questa signorina le vorrebbe dire qualcosa: se lei vuole tanto realizzare il suo sogno non deve rinunciare così facilmente... Secondo la ragazza le indicazioni su questa mappa sono completamente sbagliate...”
“Eh?” chiese sorpreso il navigatore “Le indicazioni sono sbagliate? Cosa vuol dire, signora Beatrice?”
“Non ne ho idea! È stata la signorina a dirmelo, cioè, volevo dire a scrivermelo”!” rispose la donna indicando la giovane.
Così Roberto le domandò guardandola “Ma come puoi essere così sicura, ragazzina?”
Lei scrisse di nuovo su un altro foglio e glielo fece leggere a voce alta ““Da 15 anni studio la geografia e la navigazione. Se vuole entrare nella Rotta Maggiore le consiglio di seguire un’altra rotta anche se sarà molto faticoso.”” Poi la ragazza segnò una linea con la penna sulla mappa e glielo mostrò. Guardandola Roberto sembrava dubbioso ma non voleva assolutamente rinunciare al suo desiderio così le domandò se volesse venire con lei nella sua nave per essere più sicuro e tranquillo.
La fanciulla non se l’aspettava e fu colta di sorpresa... però desiderava tanto poter entrare nel Mondo Nuovo non solo per curiosità, ma anche... per fuggire dal suo passato!
“Un momento!” esclamò Beatrice “Ma, signor Roberto, lei è proprio sicuro di volerlo nonostante sia muta?”
“Cara, ma lei sa scrivere, no?” la tranquillizzò il pescatore “Magari nella Rotta Maggiore troverà un po’ di fortuna.”
“Forse questa creatura non è sola, potrebbe avere famiglia.” disse la donna grassa che poi si rivolse alla ragazza “Tesoro, non è che hai qualcuno con te?”
Per un attimo la giovane aveva dimenticato completamente i suoi fratelli ed anche le loro discussioni che aveva ascoltato di nascosto... Se loro avessero saputo della sua intenzione di accettare l’offerta del signor Roberto, sicuramente glielo avrebbero impedito... Cominciò a guardare i sandali regalati dai gemelli... Se avesse deciso di restare ancora qui avrebbe potuto essere un grande pericolo anche per loro... Fin dall’inizio non avrebbe mai voluto coinvolgerli...
“Allora?” le chiese il navigatore “Vorresti venire con me domattina presto?”
Così la ragazza scrisse su un altro foglio “Io non ho nessuno e sono sola. Accetto la sua offerta. Non sono solo una brava navigatrice, ma anche ho la capacità di prevedere il tempo con una settimana di anticipo. Le consiglio di partire domani alle 5 e mezza di mattino perché smetterà di piovere ed anche ci sarà il vento giusto così sarà un viaggio facile e veloce.
In realtà la fanciulla era capace di prevedere il tempo con un anticipo anche maggiore, aveva quasi mentito per non insospettire inutilmente.
“Ah, già!” si ricordò Beatrice “Aveva in effetti previsto: avrebbe piovuto proprio adesso!”
“Sì, è giusto!” esclamò Luigi sorpreso.
“D’accordo, sono convinto.” disse il signor Roberto “Allora domani alle 5 e mezza in punto devi essere al porto così partiremo insieme... Ah, a proposito come ti chiami?”
Neppure i pescatori le avevano chiesto prima il nome e la ragazza non voleva assolutamente svelare perché avrebbe potuto attirare l’attenzione sia del Governo Mondiale che della Marina... ma se non avesse detto un nome avrebbe potuto attirare l’attenzione lo stesso... Improvvisamente le venne in mente una cosa. Scrisse qualcosa su un altro foglio e lo diede a Beatrice “Mi chiamo Lady.
“Lady???” le domandarono stupiti.
La giovane annuì. Si era ricordata di essere stata chiamata così dal capitano X Drake che aveva incontrato il giorno precedente e non le dispiaceva affatto, anzi, era affascinata da quella parola... Tic... Tac... era il ticchettio di un orologio appeso sulla parete... erano le 8.30 di sera... Accidenti! Era tardissimo: certamente i suoi fratelli erano molto in pensiero quindi la ragazza li fece un inchino di ringraziamento e si mise a correre sotto la pioggia... Quando giunse al portone della trattoria “Black il Nero” aveva il fiatone e si sciolse la treccia fatta da Beatrice per non farsi scoprire dai gemelli... Così entrò con calma e vide i fratelli seduti a tavolo con la testa abbassata.
“Sorellina! Finalmente sei arrivata!” gridò Frank che poi la abbracciò.
“Insomma, signorina!” la rimproverò Mark “Dove sei stata finora? Eravamo molto preoccupati per te!”
“Stai calmo!” lo tranquillizzò Frank “La cosa più importante è che lei sta bene! Magari potrebbe essersi smarrita a causa del temporale.”
Il ragazzo dalla grande cicatrice sospirò “Vabbè, è importante che non ti sia successo niente, vero?”
La ragazza fece un cenno di sì e tutti e tre si sedettero a tavola per la cena. I gemelli le dissero che non sarebbero partiti il giorno successivo a causa di un imprevisto alla Marina. Lady sapeva benissimo che le avevano mentito per non farla preoccupare e neppure fece sapere che lei sarebbe andata via senza di loro.
Più tardi i gemelli dormivano profondamente. La giovane, invece, cominciò a scrivere una lettera al lume di una candela accesa... sembrava un po’ turbata per la sua decisione e guardò dalla finestra la pioggia e poi i suoi fratelli in modo dispiaciuto...
Mi dispiace, ragazzi, pensò la fanciulla, ma non voglio tornare indietro e non posso restare ancora qui mettendovi in pericolo.
 
 
Verso le 5 ed un quarto di mattino lei, avvolta nel mantello, come sempre, con una sacca, era già in piedi e mise la lettera sul tavolo. Prima di uscire in silenzio dalla stanza diede un’ultima occhiata ai gemelli che dormivano ancora... Cominciò ad essere triste e se ne andò.
Quando stava per uscire si ricordò del quadro di Black il Nero e lo guardò pensando “Perché ho provato quella sensazione così strana? Eppure non l’ho mai incontrato, devo essermi sbagliata... Devo andare subito al porto se non voglio perdere la nave del signor Roberto.” e si girò e notò una figura umana quasi trasparente seduta al tavolo vicino alla finestra... La ragazza cominciò ad aguzzare lo sguardo per osservarla meglio... Senza dubbi era proprio Black il Nero come quel ritratto! Ma non era morto?... Quel corsaro le sorrise ed alzò un bicchierone di birra per farle gli auguri... Lei era molto sorpresa di vederlo e si strofinò gli occhi e poi vide quel tavolo vuoto “Ma dove? Cosa ho visto esattamente poco fa? Devo aver sognato... Ah, sì! Ora devo correre!” ricordandosi dell’appuntamento fuggì verso la nave sotto la pioggia. Poco prima delle 5 e mezza riuscì ad arrivare al porto.
“Meno male, Lady!” la salutò il signor Roberto che stava osservando il suo orologio “Se tu non fossi arrivata tra un minuto saremmo già partiti senza di te!” e poi si accorse che la pioggia era finita come aveva previsto la ragazza.
“Fantastico! Finalmente ha smesso di piovere! Allora è proprio vero come mi avevi detto!” sorrise il navigatore “C’è anche il vento adatto per navigare! Ora sei pronta, Lady?”
La giovane annuì e stava salendo con lui sulla nave, però venne fermata da qualcuno... Era Beatrice!
“Tesoro, prima che tu parta ho i due piccoli pensieri per te.” le diede un piccolo libro ed una scatoletta “Questo è un manuale per fare tante pettinature e quella scatoletta contiene i fermacapelli e gli elastici. Cerca di curare meglio il tuo bellissimo aspetto ed anche di essere molto prudente, ok?” e la abbracciò con dolcezza.
La fanciulla rimase un po’ spaventata dall’abbraccio. Ricordò gli abbracci molto dolorosi che la avevano torturata ma si rese conto subito che era una cosa diversa... quindi lo ricambiò.
“Buona fortuna, Lady!” gridò Luigi che aveva raggiunto sua moglie.
Lady li salutò con un sorriso.
 
 
Poco più tardi lei era sulla poppa della nave per osservare in lontananza “Addio, fratelli miei... Addio, Coretus...”


Coretus era il nome del villaggio dell’isola Torturaga nel Mare Orientale ed anche era l’ultimo posto dove erano stati Black il Nero e la sua ciurma prima di essere giustiziati.
  
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