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Autore: Samuel Drake    02/09/2015    1 recensioni
Tempi oscuri attendono Berk e le terre di tutti i vichinghi. Un misterioso nemico tesse le sue trame e guida gli avvenimenti come un abile burattinaio.
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Astrid, Stoick
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO III
 


La perdita di Hiccup segnò Stoick terribilmente, per giorni interi fu affranto e inconsolabile, solo la giovane Astrid fu in grado di portare un po' di sollievo al capo villaggio grazie alla sua compagnia, visto che entrambi avevano perso i loro cari a causa dei draghi. Il rapporto tra i due si fece sempre più forte, tant'è che Stoick decise di prenderla come se fosse sua figlia e di crescerla e di educarla come tale, nella speranza che in futuro avrebbe potuto essere una guida forte e carismatica per il villaggio. Astrid non deluse le aspettative e si dimostrò una valorosa guerriera nella lotta contro i draghi, abbattendone in gran numero e aiutando attivamente la ricostruzione del villaggio quando erano necessarie grosse riparazioni. Nonostante il suo impegno e quello di tutti gli altri giovani di Berk, gli attacchi dei draghi si facevano incessanti e sempre più serrati, così Stoick decise di convocare un consiglio d'emergenza con tutti gli altri capi villaggio e ideare un piano per risolvere la situazione ormai insostenibile. Venne stabilito che ogni villaggio mandasse degli esploratori a seguire i draghi e a scoprire il loro nido, tra quelli inviati da Stoick c'era anche Astrid, che si era offerta volontaria per il compito nonostante le preoccupazioni del suo padre adottivo. I giorni passarono, alcuni fecero ritorno, altri invece persero la vita lontano da casa, l'ultima a tornare fu proprio Astrid portando con sé l'ubicazione del nido dei draghi. Prontamente venne organizzato un massiccio esercito con il sostegno degli altri villaggi. Lo scontro fu feroce e ci furono grandi perdite tra i vichinghi, ma alla fine ne uscirono vittoriosi riuscendo anche a uccidere la regina. I guerrieri sopravvissuti vennero celebrati come grandi eroi e si fecero festeggiamenti per giorni interi, al termine dei quali Stoick propose di stabilire un'alleanza, il cui scopo era rendere prosperosi e forti i loro villaggi e stabilirli come esempio nella lotta ai draghi; gli altri capi accettarono e l'immenso venne proclamato come leader della neonata alleanza. Sotto la sua guida Berk divenne un'isola importante e centro di addestramento per i vichinghi di tutti i villaggi e isole dell'alleanza. Gli anni trascorsero e Stoik riuscì a ritrovare la serenità, ma non perse la determinazione nel tenere al sicuro le persone a cui teneva, soprattutto Astrid, che teneva sempre sotto attenta osservazione per tenerla lontano dai pericoli, nonostante la giovane vichinga avesse già partecipato a diverse missioni pericolose in aiuto degli alleati di Berk e come portavoce di suo padre quando non poteva presentarsi di persona. Sembrava che tutto scorresse tranquillo e pacifico, persino i draghi sembravano essere completamente scomparsi dopo la distruzione del nido, ma una mattina Stoick ricevette una visita molto particolare.
 
"Capo mi dispiace interromperti, ma la tua presenza è richiesta al porto" disse una delle guardie quando entrò nella sala del consiglio.
Stoick alzò gli occhi dalle mappe che stava esaminando insieme a Skarakkio e chiese: "Chi mi sta cercando, Harald?"
"Non lo so, non ha voluto dire chi è né cosa vuole, ha detto di voler parlare solo in tua presenza." Lo sguardo di Stoick era piuttosto perplesso, non era raro che ricevesse visite, ma tutta quella segretezza era nuova.
"Va bene, andiamo da lui. Harald avvisa Astrid e dille di venire al molo urgentemente."
"Sì capo.", rispose lui e se ne andò, seguito poco dopo da Stoick e Skarakkio.
"Mi domando chi sia questo misterioso visitatore, forse qualche altra isola vuole entrare a far parte dell'alleanza?"
"Non lo so Skarakkio, ma questa segretezza è sospetta, che motivo ha di nascondere le sue intenzioni?"
"Non ti preoccupare, siamo in periodo di pace, cosa potrà mai succedere?"
"Questo non garantisce nulla, amico mio ."
Mentre discutevano dell'argomento vennero raggiunti da Astrid.
"Sono arrivata il prima possibile, che sta succedendo? Harald non è stato molto esaustivo."
"Poco fa mi ha comunicato che qualcuno mi attende al molo e che vuole parlare solo in mia presenza."
La bionda annuì e li seguì fino al porto. Non fu difficile identificare la nave che aveva portato il misterioso interlocutore, era un normale Drakkar vichingo ma insolitamente grande, la vela era nera e al centro risaltava la figura stilizzata rossa della  testa di un drago. All'arrivo di Stoik le guardie presenti fecero un saluto e si spostarono per permettergli di passare. Accanto al Drakkar attendeva un uomo poco più basso di Stoick, il fisico non era tipico di un guerriero vichingo, ma era evidente che sotto la sua armatura c'era un fisico muscoloso e possente; i suoi capelli erano di un color biondo molto chiaro quasi bianco e gli occhi erano azzurro ghiaccio, penetranti e espressivi osservavano Stoick e il suo seguito mentre si avvicinavano,
"Salute, capo Stoick, sono contento che tu abbia preso del tempo per poter parlare con me"
"Salute a te straniero. Non avrei potuto fare altrimenti dato che non avresti parlato con nessun'altro. Dimmi chi sei e cosa ti porta sulla nostra isola?"
"Mi chiamo Ragnar e quel che mi porta a Berk è una semplice offerta fatta dal mio signore. Da quanto dicono le voci tu sei a capo di una grossa alleanza composta dai capi delle principali isole circostanti, giusto?"
"Sì, le voci sono corrette, è lui il capo di tutta la baracca." Disse Skarakkio con tono allegro e scherzoso. Ragnar voltò appena la testa e lo fulminò con lo sguardo senza neanche scomporsi. Stoick fece cenno a Skarakkio di non parlare e rispose a sua volta: "Sì è esatto, il consiglio dei capi mi ha messo a comando di questa alleanza, perché vuoi saperlo? Il tuo signore vuole entrare a farne parte?"
"Per niente. Il mio signore offre la sua protezione e le sue risorse in cambio della vostra totale e incondizionata fedeltà, oltre ai vostri uomini per il suo esercito."
Stoick, Skarakkio e Astrid erano basiti a quella frase. Nessuno era mai giunto a Berk con una richiesta simile.
Ripresosi dalla sorpresa, Stoick riprese a parlare: "E chi sarebbe il tuo signore?"
"E' conosciuto con molti nomi e titoli, ma tutti si rivolgono a lui come Araldo del Gelo, quindi cosa hai intenzione di fare Stoick? Accetterai questa generosa offerta?"
La risposta di Stoick fu secca e perentoria: "No."
Ragnar perse per un attimo il suo contegno e la sorpresa si dipinse sul suo volto.
"I Berkiani sono un popolo libero, non si sottomettono  e giurano fedeltà a un misterioso signore che non hanno mai visto!"
Ragnar si ricompose e disse: "Capisco che questa offerta sia nuova a te e che tu voglia rifiutarla, ma ti invito a rifletterci bene e di parlare con Alrik, è il capo di un'isola più a sud, ma penso che tu già lo conosca. Va da lui e troverai più che valide argomentazioni per accettare la proposta dell'Araldo."
Detto questo risalì sulla sua nave. "Tornerò tra sette giorni nella speranza di ottenere una diversa risposta." Quindi diede ordine ai suoi sottoposti e ripartirono.
I tre Berkiani osservarono la nave mentre si allontanava e quando sparì alla loro vista Skarakkio parlò per primo: "Quel tipo mette inquietudine, avete visto come mi ha guardato?" Nessuno dei suoi compari rispose, Astrid osservava preoccupata suo padre. "Papà cosa ti turba?" Stoick era completamente assorto nei suoi pensieri e non rispose alla figlia adottiva, quando si ridestò disse: "Dobbiamo formare una squadra e andare da Alkir e in fretta, non mi piace il tono con cui parlava di quelle argomentazioni. In fretta!"
"Aspetta, Stoick non puoi partire così di punto in bianco, hai molte cose a cui pensare e tra poco ci sarà un nuovo consiglio, non faresti in tempo a tornare."
"Ci andrò io!" i due vichinghi si voltarono a guardare Astrid. "Posso andarci io con altri dell'accademia, non è niente di che, si tratta solo di qualche giorno di navigazione verso sud, parlare con Alkir e tornare qui."
"No, Astrid, Qualcosa non mi convince."
"Papà non hai altra scelta, tu non puoi partire e Skarakkio deve rimanere qui per darti una mano con l'accoglienza dei capi. Partirò io, raccolgo una squadra dall'Accademia scegliendo i più forti e partirò entro sera."
Stoick non rispose, smuovere sua figlia dalle sue decisioni era impossibile, lo aveva ben capito in questi ultimi 5 anni.
"Va bene, va a fare i preparativi, sii attenta però."
Astrid annuì e corse rapidamente a fare i preparativi per il viaggio.
Prima che il sole stesse per calare erano ormai pronti a salpare, con la bionda c'erano diversi ragazzi dell'accademia tra cui Moccicoso e Gambedipesce, che ricoprivano i ruoli di vice in comando e navigatore della spedizione.
Dopo i saluti con le loro famiglie partirono verso sud e navigarono in tranquillità per tre giorni interi. All'alba del quarto le vedetta annunciò di aver visto l'isola. Astrid, Moccicoso e Gambe andarono a prua vedere.
"Non vedo l'ora di scendere, sono stufo di stare su questa nave" disse Moccicoso
"AH! Un vichingo col mal di mare, questa non l'avevo mai vista." lo canzonò Gambe.
"Stai zitto tu che hai paura anche della tua ombra!"
"Potreste star zitti entrambi?" li riprese Astrid.
"Cosa c'è Astrid? Stai pensando a quanto Stoick sarà riconoscente per avergli permesse di stare a Berk e ti avergli portato buone notizie? Te lo immagini Gambe? Magari ci ricompenserà in qualche modo."
Astrid cercava di non dar retta al continuo parlare di Moccio e aguzzò la vista verso l'isola. in un momento il suo sguardo si fece preoccupato e si girò verso l'equipaggio: "AMMAINATE LA VELA! REMI IN MARE FORZA!"
I due ragazzi erano basiti e non comprendevano cosa preoccupasse tanto la bionda.
"Astrid che succede? Cosa hai visto?"
"Guardate voi stessi!" E indicò un punto dell'isola.
I due si voltarono e quando si resero conto di quel che stavano vedendo spalancarono la bocca per la sorpresa e andarono a spronare l'equipaggio. Astrid rimase a prua a guardare l'isola e il denso e grosso fumo nero che si alzava in cielo, proprio dove sorgeva il villaggio di Alkir.


Angolo dell'autore: E finalmente ci siamo riusciti! Pensavo di non farlo più. Spero che possa essere di vostro gradimento  e che abbia suscitato un po' di curiosità su quanto sta succedendo. Un ENORME va a Roberta che in questi mesi non solo mi ha assillato per continuare il capitolo (te odio Roby XP), ma soprattutto mi ha dato una enorme mano nel limare importanti dettagli e anche per altre cose che non posso anticiparvi perché sarebbero enormi spoiler ;)

Saluti e buona lettura!
   
 
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