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Autore: Amaguriken_Duo    05/02/2009    2 recensioni
Fanfiction vincitrice del contest di Topmanga. Il racconto doveva iniziare con una scena in cui una sorella Tendo (Akane o Nabiki o Kasumi) veniva a contatto con l'acqua di una sorgente maledetta che la faceva trasformare in...
Genere: Commedia, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Nabiki Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Parte terza

Akane sospirò, frustrata. Aveva cercato per un’ora buona in ogni angolo dell’istituto, trascinando per il codino un Ranma ancora traumatizzato dalla vista delle fameliche bestiacce, eppure della falsa Hinako non vi era alcuna traccia. Come aveva fatto a dileguarsi così rapidamente?


- Non ci capisco più niente: prima gli assurdi fotomontaggi di Nabiki, adesso abbiamo un nuovo scambio di persona, che coinvolge persino la professoressa Hinako cosa sta succedendo oggi?!

- Per me c’è dietro la stessa mano! - ragionò il fidanzato, ormai ripresosi. - Qualcuno si sta prendendo gioco di noi… ma gliela faremo pagare!

Akane annuì debolmente, in realtà sovrappensiero. In particolare, non riusciva a togliersi dalla mente l’immagine delle orecchie e della coda ramate del loro misterioso avversario.

- Se non fosse impossibile, giurerei che siamo finiti dentro ad uno di quegli antichi racconti popolari… sai, quelli dove le volpi dispettose ingannano qualche persona ingenua e credulona.
Ranma scosse le spalle.

- Tsé, non dire sciocchezze! Queste cose non avvengono nella realtà, cretina!

- Cretino tu! - s’infervorò la fidanzata. - Perché allora non trovi un’altra spiegazione, visto che ti ritieni tanto esperto?!

- Beh, è ovvio che… cioè, insomma… - incespicò sulle parole lui. - Comunque, mi sembra chiaro che c’è sotto qualche trucco!
Il volto di Akane s’illuminò.
- Se è così… forse conosco chi è in grado di svelarcelo!

-@@@-

La vecchia, in equilibrio sul solito bastone, scosse il capo con fare comprensivo.
- Un misterioso mutaforma? Mi dispiace, futuro marito, ma non ho proprio idea di come potrei aiutarvi.
Akane, a quelle parole, non nascose un moto di delusione.
- Ah… eppure credevo potessi darci qualche informazione utile, dato che sai di tutto.
- In effetti, sorprendi anche me, Obaba. - osservò il ragazzo con il codino.

- Ti ho sempre considerato un “mostro” infinito di conoscenza… in tutti i sensi, dato il tuo aspetto.

- Ranma! - la fidanzata lo richiamò con una gomitata.

L’anziana amazzone non mostrò, sorprendentemente, di essersi offesa.
Tacque, senza battere ciglio.

Obaba cercava di non darlo a vedere, ma ogni secondo che passava si sentiva sempre più a disagio.

In realtà la situazione le era chiara, ma questo i suoi interlocutori non avrebbero dovuto scoprirlo. Aveva commesso un errore molto grossolano, tuttavia ammetterlo sarebbe stato ancora più disonorevole dello sbaglio stesso. Semplicemente, quanto accaduto non era degno del valore di un’amazzone di Joketsuzoku.

- Cercherò tra i miei libri. - disse infine. - Forse uno di essi parla di queste volpi. Ma non posso garantirlo.
Quando i suoi ospiti si furono accomiatati ed ebbero lasciato il Nekohanten, la nipote uscì allo scoperto.

- Aiya, bisnonna! Pelché non hai pelmesso a Shampoo di vedele Lanma? Salemmo potuti uscile insieme!

- Questo non è il momento, bambina. - la rimproverò Obaba. - Ci sono cose più serie, ora.
Shampoo fissò l’anziana parente con fare confuso.

L’altra proseguì: - Ricordi la boccetta che sto cercando senza sosta da ieri? Ebbene, l’ho trovata pochi minuti fa, all’ingresso del ristorante. Ma è vuota.

- Oh! - accennò l’amazzone più giovane. - Quella che hai fatto mandale pel posta? Shampoo ha semple detto che non è bene fidalsi delle poste giapponesi.

- Penso che le cose siano andate diversamente. - disse gravemente Obaba. - Gli strani fenomeni che mi ha raccontato il futuro marito mi fanno pensare che qualcuno si sia impadronito del suo contenuto, ed ora stia gettando la città in preda al caos.

- Come? Dopo avele lubato un poco d’acqua?

- Non è semplice acqua. Quella che avevo ordinato proveniva dalla Kitsunenichuan. - mormorò la vecchia, a voce più bassa. - Si tratta di una delle sorgenti maledette di Jusenkyo: per la precisione, la fonte in cui, secondo la tragica leggenda, duemiladuecento anni or sono annegò una giovane kitsune.

- Una che?

- Le kitsune sono le volpi giapponesi: creature sovrannaturali dai grandi poteri magici, il principale dei quali consiste nel mutare aspetto a loro piacimento.

- Aiya! Questo vuol dile che…

- Che chiunque venga a contatto dell’acqua incantata si trasforma in una kitsune, assumendo i suoi poteri…
Poteri che avrebbero fatto molto comodo al villaggio amazzone. Sarebbe stato facilissimo incastrare il futuro marito e convincerlo finalmente a sposare Shampoo, magari sciogliendo l’altro fidanzamento nei panni di Soun Tendo, o perfino “scaricandolo” dopo aver assunto le sembianze di Akane. Ma Obaba tenne questi pensieri per sé, preferendo mandare la nipote all’inseguimento.

- Ora va’, bambina! Bisogna neutralizzare l’ignoto ladro a qualunque costo!
- Subito, bisnonna!

Shampoo corse fuori dal locale, salvo rientrare qualche secondo più tardi per fronteggiare nuovamente l’interlocutrice.

- Uhm… una domanda. Se fulfante cambia aspetto come vuole, Shampoo come fa a tlovallo?
- Osservazione più che legittima. - annuì Obaba. - Ma so come risolvere questo problema. Ascoltami bene: per cominciare, ti recherai immediatamente al più vicino negozio di animali e…

-@@@-

Avevano cercato in lungo e in largo per mezza Nerima, ma ancora non avevano trovato il benché minimo indizio.
Akane sbuffava continuamente, anche se non sembrava volerne sapere di arrendersi.
Ranma non era altrettanto seccato, lui riusciva a vedere il lato buono della medaglia: almeno, quel giorno, avevano eluso le lezioni.
La stanchezza, tuttavia, si faceva sentire per entrambi. Quando furono sul punto di muovere i loro passi verso casa, i due fidanzati scorsero però una figura ben nota. In effetti, era impossibile non scorgerla, visto quanto dava nell’occhio.

- Quella è… Shampoo? - si domandò Akane.

La ragazza era indubbiamente Shampoo. Ma il posto del consueto completino cinese era preso da un abbigliamento ben strano, che comprendeva un paio di pantaloni bianchi, dei tozzi stivali e una giacchetta rossa.
Come se questo non fosse di per sé sufficiente ad attirare l’attenzione dei numerosi passanti, l’amazzone stava portando al guinzaglio un cane: meglio, era il bracchetto a trascinare lei, come se stesse fiutando una pista.


- Ma cosa sta facendo? - la fissò perplesso Ranma.

- Qui gatta ci cov… - Akane si interruppe, avvertendo la tensione del fidanzato, e decise di cambiare espressione.
- C’è qualcosa di molto strano. Sembra assurdo, ma direi che Shampoo si è attrezzata per una caccia alla volpe.


- Hai detto volpe? - scattò Ranma. - Un momento! Anche Obaba aveva parlato di volpi, ma noi non gliene avevamo fatto alcun cenno… Quelle due cinesi ci stanno nascondendo qualcosa!

- Presto, non dobbiamo perdere di vista Shampoo! - intimò Akane.

I due fidanzati tallonarono a distanza la cinesina, fino ad entrare nel parco pubblico.
Qui, il bracchetto seguì un sentiero, fino ad arrestarsi e a puntare deciso in direzione di una coppietta poco lontana.

Trovandosi a debita distanza per non farsi vedere, non riuscivano a distinguere le due figure: eppure, tanto Akane che Ranma avvertirono un brivido dietro la schiena, come se fossero sul punto di scoprire qualcosa di spiacevole.
Aggirando Shampoo, e nascostisi dietro un albero, furono finalmente abbastanza vicini da identificare i due pedinati.
All’inattesa rivelazione, rimasero entrambi a bocca aperta per un paio di minuti.

-@@@-

Quella mattina, aveva rischiato grosso. Nabiki lo sapeva bene, come sapeva che non era il caso di sfidare ulteriormente la sorte: cos’avrebbe fatto se, durante una trasformazione, avesse assunto permanentemente l’aspetto di una volpe?
Tutte considerazioni ragionevoli, che non facevano una grinza, e che si era ripetuta più volte mentre faceva ritorno nella sua classe.
Non aveva fatto in tempo, tuttavia, a varcare la porta dell’aula, che ne era uscito uno smanioso Tatewaki Kuno. Il compagno si era mosso proprio alla sua ricerca, impaziente di dare attuazione a una certa trattativa.
Nabiki, da parte sua, aveva annuito sorridente.
Al diavolo ogni prudenza, non poteva certo mandare all’aria l’affare del secolo.

*Questo è il giorno più felice della mia vita!* sospirò trasognante il senpai, tra le copiose lacrime di commozione. *Mi è costato un patrimonio, ma alfine Nabiki Tendo è riuscita a procurarmi l’appuntamento che agognavo da così tanto tempo.*
Accanto all’adolescente in tenuta da kendoka, Akane gli teneva affettuosamente il braccio, mentre con l’altra mano gustava un delizioso cono gelato.
Stavano percorrendo il “viale dell’amore” e, a dispetto della fredda stagione, nella testa di Kuno gli alberi erano in fiore e gli uccellini parevano cantare la loro felicità.

- Dolce Akane Tendo, è tutto così perfetto. - disse Tatewaki. - Tuttavia, c’è qualcosa che mi sfugge… dov’è finita l’avvenente ragazza col codino?

La falsa Akane si staccò dall’abbraccio e indicò lesta verso l’alto.

- Guarda, senpai! Un asino che vola!

Kuno si voltò, mentre l’accompagnatrice assumeva le sembianze di Ranma ragazza.

- Che sciocchina che sei, Akane. Non è possibile vedere gli asini che volano… oggi il cielo è troppo nuvoloso! - spiegò pieno di comprensione. - Oh, ragazza col codino, eccoti qua! Dove ti trovavi?

- Eh, eh, eh! Giocavo a nascondino. - improvvisò quella.

- Birichina come sempre… ma ora non vedo più Akane Tendo!

- Osserva, senpai! Il cielo si è rischiarato!

- Oh! Forse sarò in grado di avvistare il bizzarro somaro alato, questa volta! - Tatewaki alzò nuovamente lo sguardo.

Nabiki si ritrasformò in un baleno, prima che Kuno tornasse a guardarla.
- Akane! - esclamò lui, pieno di gioia.

La secondogenita di casa Tendo sospirò, stanca ma felice.
*Tutte queste trasformazioni sono sfiancanti, ma quest’appuntamento “a tre” mi sta rendendo una fortuna!*
Istintivamente, infilò la mano libera nella tasca della divisa scolastica. La misteriosa sfera stava ancora al suo posto.

Non capiva ancora come, ma Nabiki avvertiva che era legata in qualche modo ai suoi nuovi poteri.
Il suo istinto pratico le raccomandava di non perderla di vista.
E l’istinto di Nabiki non sbagliava mai.

-@@@-

- Finalmente il “signor Volpe” è a portata di mano! - Ranma scrocchiò le nocche.
- Non essere impulsivo. - lo ammonì Akane. - Dobbiamo essere sicuri che non ci sfugga di nuovo, per questo bisogna coglierlo di sorpresa. Attaccheremo insieme al mio tre. Uno… due…

- Aaaah! Che cavolo fai, cane pulcioso?!

Il bracchetto era partito improvvisamente a spron battuto, trascinando con sé Shampoo, per poi arrestarsi ai piedi dell’albero dove si stavano nascondendo i due fidanzati, e quindi alzare la zampina: sempre ai piedi, ma di Ranma.
- Maledetto cagnaccio, questa me la paghi!

- Ranma, sei uno stupido!! Abbassa la voce, così ci sentono tutti!

- Perché tu invece stai bisbigliando, vero?!

- Aiya! Shampoo è sbigottita! Volete dilmi cosa ci fate voi due qua?

- Questo siamo noi che dovremmo chiederlo a te!

Kuno e la compagna, ovviamente, avvertirono il frastuono e si voltarono in direzione del trio.
- Che cosa?! Ci sono due Akane Tendo! - esclamò colpito il senpai, per poi fissare quella falsa. - Ma allora forse non vorrai…

- Accidenti, sono stata scoperta! - Nabiki perse il controllo della trasformazione, tornando all’istante se stessa ma assumendo, nel frattempo, le orecchie e la coda di volpe.

- Che delusione, sei solo Nabiki. - commentò Kuno. - E io che stavo per offrire alle due Akane un secondo cono gelato!

- Nabiki?! Ora si spiega tutto! - la chiamò in causa Akane.
- Ti sei trasformata in me e ti sei scattata quelle foto vergognose da sola, e giusto per soldi… come sei potuta arrivare a tanto?! - esclamò indignata.


- La colpa è dello spilito della volpe che l’ha posseduta! - spiegò Shampoo.

Ranma si lanciò contro la media delle Tendo. - Spirito o non spirito, questa volta non avrò riguardo nemmeno per te!
La sua offensiva fu tuttavia arrestata dal volto minaccioso di Soun, che gli si parò davanti.
- Coooome?! Non vorrai forse fare del male alla mia bambina, veeeeero?!

- Aaaaah! Perdonami, Tendo! Non volevo, giuro che non volevo! - gesticolò terrorizzato il ragazzo.
- Ci sei cascato, ci sei cascato! - lo canzonò Nabiki, riprendendo il proprio aspetto e rovesciando un secchio d’acqua addosso al disgraziato.

- Maledetta! - ringhiò Ranma-chan. - Pensi forse di potermi fermare trasformandomi in ragazza?
- Io no. Sarà lui a farlo…

- Giocavi di nuovo a nascondino, eh? Tana per la ragazza col codino! - esclamò Kuno, cingendo il petto della sua adorata.

- Levami le mani di dosso, idiota!

- Non ho ancora capito molto bene come stanno le cose, ma secondo me è stata piuttosto mia sorella a possedere lo spirito della volpe… - commentò Akane.

- Ah, gualdate! - fece Shampoo. - Nabiki Tendo ha applofittato della confusione pel scappale!

- Lei può aspettare. In quanto a te… - Akane la fissò in cagnesco. - Sarebbe ora di spiegarci qualcosa, penso.
- Akane ha ragione! - rincarò la ragazza con la treccia. - Da quand’è che Nabiki ha questi poteri?

- Basta parlare, dobbiamo riprendere il nostro appuntamento! - osservò Kuno, abbracciando insieme Akane e Ranma-chan.

- Sparisci, tu!

Dopo che Tatewaki Kuno fu mandato in orbita, la cinesina raccontò ogni cosa.
- Così, dobbiamo fermare Nabiki prima che perda il controllo dei suoi poteri. - constatò Akane, una volta che Shampoo ebbe terminato di esporre. - Ma immagino che bagnare mia sorella con l’acqua calda non sarà affatto semplice!

Shampoo annuì severamente.
- La bisnonna ha spiegato a Shampoo che esiste un altlo metodo, pel neutlalizzale gli effetti della fonte Kitsunenichuan. Dovlemo impadlonilci della “sfela della stella”: la Hoshi no Tama




  
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