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Autore: Glory_95    02/09/2015    2 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima FanFiction e spero tanto che vi piaccia leggerla quanto a me piace scriverla. Questa storia parla dei personaggi di The walking dead, ma i protagonisti principali saranno Rick, Daryl, Shane, Carl, Hersel e...un personaggio che scoprirete leggendo la storia. La storia si concentrerà tra la relazione che Daryl avrà per questo misterioso personaggio e sull'effetto che questa persona avrà nel gruppo di Rick e tra tutti i suoi componenti. Non voglio dirvi troppo, spero solo che vi piaccia e...buona lettura :)
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Shane Walsh, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 6

<< Ehi! Ci sei ancora? Rispondi! >>. 
Niente. 
Era di nuovo silenzio. 
Non riusciva a crederci. 
Una risposta.
La prima risposta ad una radio da quando tutto questo casino era iniziato. 

Doveva ancora elaborare mentalmente tutto.
Ma, prima di tutto, doveva avvisare immediatamente Rick e gli altri.
La loro prossima destinazione era Atlanta.
Daryl, in tutta fretta, prese la radio e corse verso di loro.
Gli altri, intanto, stavano ancora mangiando e chiacchierando. 

Improvvisamente videro Daryl arrivare di corsa al campo.
Sembrava che avesse particolarmente fretta.
Appena arrivò, Daryl urlò sorpreso << Una risposta! >>.
Rick, fu il primo a rispondere, alzandosi in piedi << COSA?! >>.
Poi si mise accanto a Daryl.
Daryl, dopo essersi seduto per terra, continuò con un tono stupito << Mi hanno risposto alla radio...era una ragazza...chiamava da Atlanta...chiedeva aiuto...il segnale era molto debole e disturbato...questo è tutto quello che sono riuscito a capire >>.
Tutti si guardarono stupefatti, nessuno credeva davvero in una risposta.
Nemmeno Daryl ci credeva ancora.
 
Rick, non riuscendo a nascondere un sorriso di soddisfazione e felicità, fu il primo a parlare << Bravissimo Daryl, hai fatto un lavoro magnifico...ora dobbiamo decidere cosa fare >>.
Daryl, alzandosi in piedi senza pensarci due volte, rispose con tono deciso << Io non ho dubbi...vado ad Atlanta a salvare la ragazza...e lo farò con o senza il vostro aiuto >>.
Rick, mettendo una mano sulla spalla al suo amico, gli disse << Calma Daryl calma...lo so che siamo tutti emozionati e un po confusi dalla novità...ma non dobbiamo essere troppo precipitosi...dobbiamo considerare entrambi le versioni...potrebbe essere una vera richiesta di aiuto...ma, potrebbe anche essere una trappola....dobbiamo valutare attentamente la situazione prima di prendere una decisione >>. 

Shane s'intromise nel discorso di Rick e, con il suo solito tono accusatorio, urlò << Ma siete seri? Cosa c'è da valutare?! É ovvio che quell'annuncio è solo una trappola per ucciderci e prenderci tutto ciò che abbiamo! Non dobbiamo essere così sciocchi da cascare al primo annuncio radio che sentiamo! >>.
Daryl, con gli occhi infuocati, si diresse a passo svelto verso Shane.
Quando furono faccia a faccia, Daryl lo guardò negli occhi.
Con uno sguardo che avrebbe fatto impallidire chiunque.
Poi, con un tono secco, gli rispose << Smettila di parlare di cose che non sai idiota...tu non eri lì...tu non hai sentito quanto quella voce come l'ho sentita io...era spaventata, ma allo stesso tempo felice...stupita o forse meravigliata come me di sentire una voce...una voce amica dopo chissà quanto tempo...una risposta ad una richiesta di aiuto...tu non eri lì a sentire quanto quella voce mi implorasse di aiutarla...e io, al contrario di te, non sono così meschino da pensare che voglia solo imbrogliarci...>>.
Poi, scandendo bene la frase, continuò << Apri bene le orecchie Shane...non ho la minima intenzione di ignorare quella richiesta di soccorso...e di sicuro non rinuncerò perché una principessina ha paura di spezzarsi un unghia! >>.
Il suo sguardo sembrava davvero bruciare.
Persiono Shane, nel vederlo, abbassò la testa.
Rick, temendo il peggio, si mise tra i due.
Si rivolse verso Daryl e, con un tono tranquillo, cercò di calmarlo << Ok, ok Daryl...hai detto come la pesni...ma adesso cerchiamo di rimanere calmi...>>. 

Cadde un improvviso e glaciale silenzio.
Uno di quei silenzi che ti fanno venire i brividi.

Glenn, dopo aver pensato a fondo alla cosa, fu il primo a rompere il silenzio << É vero che è rischioso...non sappiamo cosa potremmo trovare ad Atlanta, se decidiamo di partire...ma Daryl ha ragione...da quando è iniziato tutto, non ricordo di aver mai sentito un'altra voce alla radio..quando mai ci ricapiterà? E poi...quella ragazza ha bisogno di noi...se quello che ha detto Daryl è vero, non aiutarla equivale a condannarla a morte...e io non me la sento di fare questo, non senza averci almeno provato...non possiamo davvero ignorarla...io sono d'accordo con Daryl >>. 


T-Dog, dopo aver sentito il discorso di Glenn, prese coraggio.
Fece un paio di respiri profondi, e disse << Concordo in pieno con Glenn e Daryl! Quella ragazza ha implorato un perfetto sconosciuto di aitarla...si è affidata ad uno strumento che, sappiamo tutti, essere completamente inutile, nella speranza di ricevere un aiuto...di ricevere una risposta amichevole, che non fossero i solito messaggi di emergenza...io sto con Daryl al 100% >>.

Carol, decisa come non mai, si alzò in piedi e si mise al fianco di Daryl.
Poi, sorridendo, disse anche lei la sua opinionje << Potrebbe essere pericoloso...molto pericoloso...non conosciamo chi ci sta chiedendo aiuto...Atlanta è lontana ed il viaggio può essere rischioso...tuttavia...non posso ignorare il fatto che abbia provato a usare la radio...la radio ragazzi...è stata la prima forma di comunicazione a cadere...chi è sopravvissuto fino ad ora lo sa benissimo...se era così disperata da usare una radio, sapendo quanto noi che le probabilità che ti rispondano solo quasi nulle...abbiamo due opzioni...o è completamente matta...o la radio è la sua unica possibilità di salvezza...quindi io dico di andare a tirarla fuori dai guai! La penso come Daryl >>. 


Carl e Hershel si guardarono qualche istante.
Si sorrisero ed Hershel gli fece un cenno di si con la testa.
Carl sorrise a sua volta, si girò verso Rick e urlò << Che aspettiamo ancora?! Andiamo dalla ragzza! Io e Hershel diciamo di partire! >>.
Hershel sorrise, in segno di complicità con Carl.

Lori si mise accanto a Carl, guardò teneramente prima lui poi Rick.
Dopo quanlche istante rispose anche lei << Rick...sai bene che non possiamo fare finta di niente...se non l'avessimo sentita sarebbe finito tutto...ma Daryl le ha fatto una promessa, rispondendo alla radio...abbiamo il dovere di andare ad aiutarla, quella ragazza conta su di noi...siamo, molto probabilmente, la sua ultima speranza...non possiamo ignorare questo..partiamo! >>.

Maggie, fu la penultima ad alzarsi.
Andò sicura verso Glenn, gli prese la mano e, guardandolo disse decisa << Le persone sono una risorsa...lo sono sempre stata...ma adesso più che mai, abbiamo bisogno di amici, di alleati...lei ha bisogno di noi..ma, in un certo senso, anche noi abbiamo bisogno di lei...quidni, non ho il minimo dubbio su cosa dobbiamo fare...andiamo a prenderla! >>. 


Andrea, infine, si avvicinò a Shane.
Guardò i menbri del gruppo.
Uno per uno.
Poi, disse con tono nervoso, << Io penso solo che state giocando ai buoni samaritani! La sensazione di poter essere degli eroi agli occhi di quella ragazza vi ha dato alla testa...io, al contrario, penso che dobbiamo, prima di tutto, mantenere la sicurezza all'interno del nostro gruppo...come Shane, penso anche io che sia una trappola...dobbiamo restare qui! >>. 


Rick rimase pensieroso.
Osservava la spaccatura che si era creata nel gruppo.
I favorevoli.
I contrari.
Ma lui cosa voleva?
Cosa pensava di fare?
Non aveva il minimo dubbio.
Guardò gli altri e, con tono quasi sollevato, ordinò << Io non posso ovviamente dirvi come la pesno...come leader, sapete che sono neutrale...non posso imporvi come la penso...le grandi decisione le abbiamo sempre prese con un metodo assolutamente imparziale...la maggioranza vince...>>.
Fermò il suo sguardo su Daryl e, sorridendo, continuò << La maggioranza ha deciso che la nostra prossima destinazione è Atlanta...missione di recupero e salvataggio...partiremo domani mattina all'alba...adesso Hershel, T-Dog ed io disegneremo il tragitto migliore...Lori, Carol e Maggie prepareranno i nostri zaini, in modo da non dimenticare niente...Glenn e Carl, invece, dovete fate provviste di acqua, voglio le nostre bottiglie riempite con tutta l'acqua che riuscite a ricavare da quelle doccie, fino all'ultima goccia...Daryl, tu cerca di rimediare un po di selvaggina per il viaggio, sarà comunque lungo e non sappiamo se troveremo sempre qualcosa da mettere sotto i denti >>.
Poi, si voltò verso Shane e Andrea e, con un tono più serio, concluse <<...Come vi ho detto, non imporrò a nessuno le mie decisioni...se qualcuno non è d'accordo con la nostra decisione, può tranquillamente rimanere qui, non lo fermerò >>. 

Tutti iniziarono a fare i loro compiti.

Verso le 3 del mattino, tutti ebbero finito ed andarono a riposare.
Tutti tranne Daryl. 

Lui se ne stava sdraiato sul ramo di un albero ad osservare il cielo stellato.
Non aveva mai tanto sonno di notte, ma stavolta non aveva neanche la minima voglia di dormire.
Non riusciva a dimenticare quella voce.
Era rimasta nella sua testa.
Lo aveva stregato come il canto di una sirena.
Una voce così melodiosa e dolce. 

Doveva trovarla.
Quello era diventato il suo pensiero fisso.

Doveva aiutarla. 
Sapeva che doveva comunque riposare, almeno un po, o il mattino dopo sarebbe stato un peso per i compagni.
Chiuse gli occhi e, senza che se ne accorgesse, cominciò a sognare. 

Sognava quella ragazza.
Passò tutta la notte a immaginarsela.
Bionda o bruna.
Alta o bassa.
Magra o grassa.
Ma, di una cosa era certo, era bellissima. 

Quando riaprì gli occhi il sole era spuntato da poco.
Nessuno si era ancora alzato, ma Daryl sapeva che era arrivato il momento di partire. 

Scese dall'albero e controllò le trappole che aveva piazzato la sera prima.
Aveva catturato in totale tre conigli e una decina di uccellini. 

Poi tornò dal gruppo, che ormai era pronto per la nuova avventura.
Ultimarono i preparativi e, tutti insieme, s'incamminarono verso Atlanta. 

Rick aveva stabilito che il percorso migliore, e con migliore intendeva il più sicuro, era seguire l'autostrada 404.
Quell'autostrada portava direttamente in città.
Le autostrade non erano esattamente le più sicure, ma gli permetteva di avere una vista più ampia.
Prima, però, di entrare nella città, avevano deciso di sviare verso le Drudi Hills.
Le Druid Hills erano delle colline, non particolarmente alte, situate proprio accanto ad Atlanta.
E Rick era sicuro che fosse il posto più sicuro, e il più strategico, dove accamparsi.
Non si fidava neanche lontanamente ad insediarsi nella città.
Era una zona che non conoscevano e, quindi, era troppo pericolosa.


I giorni passarono molto velocemente.
Non incontrarono grandi mandrie di zombie, e raramente dovettero usare i proiettili.
Ogni giorno era la stessa routine: Camminare, fermarsi a fare una pausa, camminare, mangiare, camminare, fermarsi a fare una pausa, mangiare, dormire.
Era dicventato tutto molto meccanico.
Anche se, il viaggio non fu mai noioso.
Le chiacchiere, le risate e le sorprese non mancavano di certo.
L'unico che sembrava sempre assente era Daryl.
Era sempre più impaziente di arrivare a destinazione.
Si vedeva lontano kilometri che voleva vederla e ormai non pensava più a nient altro.
Rick se n'era accorto, già da un pezzo, che il suo pensiero fisso era diventato quella ragazza ed, ogni tanto, lo prendeva in giro. 


Finalmente, dopo due settimane di cammino, arrivarono alle Druid Hills, a un paio di chilometri da Atlanta.
Si sistemarono nel punto più alto, per maggior difesa.
Il primo giorno, tuttavia, lo dedicarono alla sistemazione delle tende e per fare un inventario di quello che avevano e di quello che avevano trovato durante il loro viaggio.
Il giorno dopo, alle prime luci dell'alba, Rick, dopo aver radunato il gruppo, organizzò la giornata << Buongiorno a tutti...allora, oggi ci organizzeremo in questo modo...prima di avventurarci in città, voglio studiare attentamente la zona...la città e molto grande e ci serve una conoscenza base di come è fatta per muoverci al meglio...la spedizione verrà rimandata a domani mattina...per quanto riguarda i compiti di oggi...io, Daryl e Shane inizieremo a perlustrare l'autostrada che ci collega alla città, voglio constatare se ci sono mandurie e altro; Carol, T-Dog e Glenn, invece, perlustreranno la questa zona, che ci separa da Atlanta, stesso discorso; Lori, Andrea e Maggie resteranno al campo, sono sicuro che saprete come passare il tempo; Carl e Hershel, infine, cercheranno cibo qui in zona >>. 

Sembrava tutto perfettamente organizzato e tutti si stavano preparando per il piano di Rick, quando Daryl, improvvisamente, prese rick in disparte e, parlando piano, gli disse << Rick...non voglio andare contro il tuo ottimo piano...ma io vado in perlustrazione della città adesso...voglio vedere se riesco a farmi un idea su dove può essere la ragazza...se riesco a trovare delle tracce, o capire dove può trovarsi...la ricerca di domani, così, sarà mirata ed efficiente...e meno lunga e dispensiosa >>. 
Rick gli sorrise, quasi per istinto, sapeva bene che voleva trovarla lui.
Da solo. 
E credeva anche di sapere il perché.
Ma, più di ogni altra cosa, sapeva che non sarebbe servito a niente cercare di convincerlo a restare o ad aspettare domani. 

Daryl faceva quello che voleva, rimaneva fedele ai suoi principi e alla sua volontà e Rick lo rispettava molto per questo. 
Così, l'ex sceriffo, si limitò a mettergli una mano sulla spalla, e rispondergli << So cosa vuoi fare Daryl...tranquillo, non ti fermerò di certo...solo...ti chiedo di fare la massima attenzione...e torna prima che faccia buoi, o dovrai cavartela da solo per la notte >>.
Daryl, rispondendo al suo sorriso, gli rispose << Certo...Grazie amico >>.
Poi, afferrò la sua balestra e partì.
Rick lo guardò sparire nella vegetazione, sperando che tornasse sano e salvo da loro.

Dopo un paio d'ore di cammino, Daryl arrivò in città.
Si trovava a Little Five Points, più o meno in centro alla città.
Cercò in vari negozi una cartina della città, quando la trovò, si mise subito a pensare.
 La guardò attentamente e si mise a pensare a voce alta << Allora...una comune radio non supera un paio di kilometri di copertura...non può aver usato un'altra radio della polizia, hanno copertura nazionale e l'avrei sentita molto chiaramente...per raggiungere il segnale di Savannah doveva avere un segnale molto potente...quello di una stazione radio ad esempio...ma non basta...deve essere una radio particolarmente importante...con un'antenna che possa raggiungere segnali nazionali ed extranazionali...dunuqe...ci sono poche stazioni con questi requisiti...ma..escludendo queste qui...rimane la Radioone, la stazione nazionale! >>.
Poi, analizzando attenamente il percorso, chiuse la cartina, la mise nel suo zaino, poi disse << Perfetto...almeno adesso ho una direzione....la radio, tuttavia, si trova a circa 5 km da qui...dovrei farcekla senza problemi se evito le zone particolarmente scoperte..arrivo piccola, resisti! >> e partì come un fulmine. 

Ci impiegò più o meno un ora ad arrivare nei pressi della stazione. 
La puzza degli zombie si stava facendo molto intensa, appestava l'aria e quasi non si riusciva a respirare. 
Daryl faceva sempre molta attenzione sia all'ambiente che agli zombie, anche se fin'ora ne aveva incontrati pochi e solitari, così non ebbe molti problemi ad eliminarli. 
Svoltò l'angolo che portava alla stazione, quando si imbatté in un ex-accampamento militare.
C'erano poche tende, ormai distrutte ed un carroarmato.
Incuriosito, decise di fermarsi a cercare munizioni o altro.
Salì sul carro armato, cercando e sperando, di avere una visione più ampia della zona.
Il suo cuore perse un battito.
Vide una mandria, composta da una una cinquantina di zombie, forse più, davanti a lui che stava arrivando. 

Daryl, prese immediatamente la balestra, urlando nervoso << Merda! >>.
Iniziò a sparare, ma sapeva che i suoi colpi non sarebbero mai bastati. 

Cercò una via di fuga, guardandosi indietro, ma ormai gli zombie ormai lo avevano completamente circondato. 
Non avendo altra scelta, decise di chiudersi dentro il carrarmato.
Chiuse lo sportello, si sdraiò a terra e riprese fiato.
Poi, iniziando a battere i pugni per terra, urlò arrabbiato << Merda! La stazione è praticamente davanti a me e questi cazzo di zombie mi hanno messo in trappola! Ed io ci sono cascato come un perfetto idiota! >>.
Rimase in silezio per qualche minuto, cercando di calmarsi e di ragionare con più lucidità.
Poi, quando fu di nuovo calmo, iniziò a ragionare << Ok...non è ancora finita...devo riflettere attentamente...per il momento, questo stupido barattolo di ferro è l'unica cosa che tiene me e quei cosi lontani...qui sono al sicuro...almeno per ora...questa è pur sempre un arma, deve pur esserci qualcosa che può aiutarmi! >> e si mise a cercare.
Controllò il cannone, ma era scarico e non c'erano munizioni.
Guardò in ogni angolo, ispezionando ogni cassetto, ogni sportello, ogni scatola.
Tutto quello che trovò fu un giubbotto antiproiettile, una bomba a mano e un fischietto. 

Stava per esplodere dalla rabbia.
Come poteva cavarsela stavolta? 

I suoi pensieri vennero interrotti da una voce.
Una voce chiara e cristallina.
Una voce proveniente dalla radio che hano in dotazione tutti i carri armati.
<< Ehi! Tu nel carro armato! Mi ricevi? Passo >>. 

Quella voce. 
Daryl non poteva crederci.
Era una voce che aveva già sentito.
Una voce così la potevi riconoscere tra mille.

Non aveva dubbi.
Era lei. 

   
 
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