<<
Ehi! Ci sei ancora? Rispondi! >>.
Niente.
Era
di nuovo silenzio.
Non
riusciva a crederci.
Una
risposta.
La prima risposta ad una radio da quando tutto questo
casino era iniziato.
Doveva
ancora elaborare mentalmente tutto.
Ma, prima di tutto, doveva
avvisare immediatamente Rick e gli altri.
La loro prossima
destinazione era Atlanta.
Daryl, in tutta fretta, prese la radio
e corse verso di loro.
Gli altri, intanto, stavano ancora
mangiando e chiacchierando.
Improvvisamente
videro Daryl arrivare di corsa al campo.
Sembrava che avesse
particolarmente fretta.
Appena arrivò, Daryl urlò sorpreso
<<
Una risposta! >>.
Rick, fu il primo a rispondere, alzandosi
in piedi << COSA?! >>.
Poi si mise accanto a
Daryl.
Daryl, dopo essersi seduto per terra, continuò con un tono
stupito << Mi hanno risposto alla radio...era una
ragazza...chiamava da Atlanta...chiedeva aiuto...il segnale era molto
debole e disturbato...questo è tutto quello che sono
riuscito a
capire >>.
Tutti si guardarono stupefatti, nessuno credeva
davvero in una risposta.
Nemmeno Daryl ci credeva ancora.
Rick,
non riuscendo a nascondere un sorriso di soddisfazione e
felicità,
fu il primo a parlare << Bravissimo Daryl, hai
fatto un
lavoro magnifico...ora dobbiamo decidere cosa fare >>.
Daryl,
alzandosi in piedi senza pensarci due volte, rispose con tono
deciso << Io non ho dubbi...vado ad Atlanta a
salvare la
ragazza...e lo farò con o senza il vostro aiuto
>>.
Rick,
mettendo una mano sulla spalla al suo amico, gli disse <<
Calma
Daryl calma...lo so che siamo tutti emozionati e un po confusi dalla
novità...ma non dobbiamo essere troppo
precipitosi...dobbiamo
considerare entrambi le versioni...potrebbe essere una vera richiesta
di aiuto...ma, potrebbe anche essere una trappola....dobbiamo
valutare attentamente la situazione prima di prendere una
decisione >>.
Shane
s'intromise nel discorso di Rick e, con il suo solito tono
accusatorio, urlò << Ma siete seri? Cosa
c'è da valutare?! É
ovvio che quell'annuncio è solo una trappola per ucciderci e
prenderci tutto ciò che abbiamo! Non dobbiamo essere
così sciocchi
da cascare al primo annuncio radio che sentiamo! >>.
Daryl,
con gli occhi infuocati, si diresse a passo svelto verso
Shane.
Quando furono faccia a faccia, Daryl lo guardò negli
occhi.
Con uno sguardo che avrebbe fatto impallidire
chiunque.
Poi, con un tono secco, gli rispose << Smettila di
parlare di cose che non sai idiota...tu non eri lì...tu non
hai
sentito quanto quella voce come l'ho sentita io...era spaventata, ma
allo stesso tempo felice...stupita o forse meravigliata come me di
sentire una voce...una voce amica dopo chissà quanto
tempo...una
risposta ad una richiesta di aiuto...tu non eri lì a sentire
quanto
quella voce mi implorasse di aiutarla...e io, al contrario di te, non
sono così meschino da pensare che voglia solo
imbrogliarci...>>.
Poi, scandendo bene la frase, continuò
<< Apri bene le orecchie Shane...non ho la minima
intenzione di
ignorare quella richiesta di soccorso...e di sicuro non
rinuncerò
perché una principessina ha paura di spezzarsi un unghia!
>>.
Il
suo sguardo sembrava davvero bruciare.
Persiono Shane, nel
vederlo, abbassò la testa.
Rick, temendo il peggio, si mise tra i
due.
Si rivolse verso Daryl e, con un tono tranquillo, cercò di
calmarlo << Ok, ok Daryl...hai detto come la pesni...ma
adesso
cerchiamo di rimanere calmi...>>.
Cadde
un improvviso e glaciale silenzio.
Uno di quei silenzi che ti
fanno venire i brividi.
Glenn, dopo aver pensato a fondo alla
cosa, fu il primo a rompere il silenzio << É
vero che è
rischioso...non sappiamo cosa potremmo trovare ad Atlanta, se
decidiamo di partire...ma Daryl ha ragione...da quando è
iniziato
tutto, non ricordo di aver mai sentito un'altra voce alla
radio..quando mai ci ricapiterà? E poi...quella ragazza ha
bisogno
di noi...se quello che ha detto Daryl è vero, non aiutarla
equivale
a condannarla a morte...e io non me la sento di fare questo, non
senza averci almeno provato...non possiamo davvero ignorarla...io
sono d'accordo con Daryl >>.
T-Dog,
dopo aver sentito il discorso di Glenn, prese coraggio.
Fece un
paio di respiri profondi, e disse << Concordo in pieno
con
Glenn e Daryl! Quella ragazza ha implorato un perfetto sconosciuto di
aitarla...si è affidata ad uno strumento che, sappiamo
tutti, essere
completamente inutile, nella speranza di ricevere un aiuto...di
ricevere una risposta amichevole, che non fossero i solito messaggi
di emergenza...io sto con Daryl al 100% >>.
Carol,
decisa come non mai, si alzò in piedi e si mise al fianco di
Daryl.
Poi, sorridendo, disse anche lei la sua opinionje <<
Potrebbe essere pericoloso...molto pericoloso...non conosciamo chi ci
sta chiedendo aiuto...Atlanta è lontana ed il viaggio
può essere
rischioso...tuttavia...non posso ignorare il fatto che abbia provato
a usare la radio...la radio ragazzi...è stata la prima forma
di
comunicazione a cadere...chi è sopravvissuto fino ad ora lo
sa
benissimo...se era così disperata da usare una radio,
sapendo quanto
noi che le probabilità che ti rispondano solo quasi
nulle...abbiamo
due opzioni...o è completamente matta...o la radio
è la sua unica
possibilità di salvezza...quindi io dico di andare a tirarla
fuori
dai guai! La penso come Daryl >>.
Carl
e Hershel si guardarono qualche istante.
Si sorrisero ed Hershel
gli fece un cenno di si con la testa.
Carl sorrise a sua volta, si
girò verso Rick e urlò << Che
aspettiamo ancora?! Andiamo
dalla ragzza! Io e Hershel diciamo di partire! >>.
Hershel
sorrise, in segno di complicità con Carl.
Lori si mise
accanto a Carl, guardò teneramente prima lui poi Rick.
Dopo
quanlche istante rispose anche lei << Rick...sai
bene che
non possiamo fare finta di niente...se non l'avessimo sentita sarebbe
finito tutto...ma Daryl le ha fatto una promessa, rispondendo alla
radio...abbiamo il dovere di andare ad aiutarla, quella ragazza conta
su di noi...siamo, molto probabilmente, la sua ultima speranza...non
possiamo ignorare questo..partiamo! >>.
Maggie, fu la
penultima ad alzarsi.
Andò sicura verso Glenn, gli prese la mano
e, guardandolo disse decisa << Le persone sono una
risorsa...lo
sono sempre stata...ma adesso più che mai, abbiamo bisogno
di amici,
di alleati...lei ha bisogno di noi..ma, in un certo senso, anche noi
abbiamo bisogno di lei...quidni, non ho il minimo dubbio su cosa
dobbiamo fare...andiamo a prenderla! >>.
Andrea,
infine, si avvicinò a Shane.
Guardò i menbri del gruppo.
Uno
per uno.
Poi, disse con tono nervoso, << Io penso solo che
state giocando ai buoni samaritani! La sensazione di poter essere
degli eroi agli occhi di quella ragazza vi ha dato alla testa...io,
al contrario, penso che dobbiamo, prima di tutto, mantenere la
sicurezza all'interno del nostro gruppo...come Shane, penso anche io
che sia una trappola...dobbiamo restare qui! >>.
Rick
rimase pensieroso.
Osservava la spaccatura che si era creata nel
gruppo.
I favorevoli.
I contrari.
Ma lui cosa voleva?
Cosa
pensava di fare?
Non aveva il minimo dubbio.
Guardò gli altri
e, con tono quasi sollevato, ordinò << Io non
posso ovviamente
dirvi come la pesno...come leader, sapete che sono neutrale...non
posso imporvi come la penso...le grandi decisione le abbiamo sempre
prese con un metodo assolutamente imparziale...la maggioranza
vince...>>.
Fermò il suo sguardo su Daryl e, sorridendo,
continuò << La maggioranza ha deciso che la
nostra prossima
destinazione è Atlanta...missione di recupero e
salvataggio...partiremo domani mattina all'alba...adesso Hershel,
T-Dog ed io disegneremo il tragitto migliore...Lori, Carol e Maggie
prepareranno i nostri zaini, in modo da non dimenticare
niente...Glenn e Carl, invece, dovete fate provviste di acqua, voglio
le nostre bottiglie riempite con tutta l'acqua che riuscite a
ricavare da quelle doccie, fino all'ultima goccia...Daryl, tu cerca
di rimediare un po di selvaggina per il viaggio, sarà
comunque lungo
e non sappiamo se troveremo sempre qualcosa da mettere sotto i denti
>>.
Poi, si voltò verso Shane e Andrea e, con un tono
più
serio, concluse <<...Come vi ho detto, non
imporrò a nessuno
le mie decisioni...se qualcuno non è d'accordo con la nostra
decisione, può tranquillamente rimanere qui, non lo
fermerò
>>.
Tutti
iniziarono a fare i loro compiti.
Verso
le 3 del mattino, tutti ebbero finito ed andarono a riposare.
Tutti
tranne Daryl.
Lui
se ne stava sdraiato sul ramo di un albero ad osservare il cielo
stellato.
Non aveva mai tanto sonno di notte, ma stavolta non
aveva neanche la minima voglia di dormire.
Non riusciva a
dimenticare quella voce.
Era rimasta nella sua testa.
Lo aveva
stregato come il canto di una sirena.
Una voce così melodiosa e
dolce.
Doveva
trovarla.
Quello era diventato il suo pensiero fisso.
Doveva
aiutarla.
Sapeva
che doveva comunque riposare, almeno un po, o il mattino dopo sarebbe
stato un peso per i compagni.
Chiuse gli occhi e, senza che se ne
accorgesse, cominciò a sognare.
Sognava
quella ragazza.
Passò tutta la notte a immaginarsela.
Bionda o
bruna.
Alta o bassa.
Magra o grassa.
Ma, di una cosa era
certo, era bellissima.
Quando
riaprì gli occhi il sole era spuntato da poco.
Nessuno si era
ancora alzato, ma Daryl sapeva che era arrivato il momento di
partire.
Scese
dall'albero e controllò le trappole che aveva piazzato la
sera
prima.
Aveva catturato in totale tre conigli e una decina di
uccellini.
Poi
tornò dal gruppo, che ormai era pronto per la nuova
avventura.
Ultimarono i preparativi e, tutti insieme,
s'incamminarono verso Atlanta.
Rick
aveva stabilito che il percorso migliore, e con migliore intendeva il
più sicuro, era seguire l'autostrada 404.
Quell'autostrada
portava direttamente in città.
Le autostrade non erano
esattamente le più sicure, ma gli permetteva di avere una
vista più
ampia.
Prima, però, di entrare nella città, avevano
deciso di
sviare verso le Drudi Hills.
Le Druid Hills erano delle colline,
non particolarmente alte, situate proprio accanto ad Atlanta.
E
Rick era sicuro che fosse il posto più sicuro, e il
più
strategico, dove accamparsi.
Non si fidava neanche lontanamente ad
insediarsi nella città.
Era una zona che non conoscevano e,
quindi, era troppo pericolosa.
I
giorni passarono molto velocemente.
Non incontrarono grandi
mandrie di zombie, e raramente dovettero usare i proiettili.
Ogni
giorno era la stessa routine: Camminare, fermarsi a fare una pausa,
camminare, mangiare, camminare, fermarsi a fare una pausa, mangiare,
dormire.
Era dicventato tutto molto meccanico.
Anche se, il
viaggio non fu mai noioso.
Le chiacchiere, le risate e le sorprese
non mancavano di certo.
L'unico che sembrava sempre assente era
Daryl.
Era sempre più impaziente di arrivare a destinazione.
Si
vedeva lontano kilometri che voleva vederla e ormai non pensava
più
a nient altro.
Rick se n'era accorto, già da un pezzo, che il suo
pensiero fisso era diventato quella ragazza ed, ogni tanto, lo
prendeva in giro.
Finalmente,
dopo due settimane di cammino, arrivarono alle Druid Hills, a un paio
di chilometri da Atlanta.
Si sistemarono nel punto più alto, per
maggior difesa.
Il primo giorno, tuttavia, lo dedicarono alla
sistemazione delle tende e per fare un inventario di quello che
avevano e di quello che avevano trovato durante il loro viaggio.
Il
giorno dopo, alle prime luci dell'alba, Rick, dopo
aver
radunato il gruppo, organizzò la giornata <<
Buongiorno a
tutti...allora, oggi ci organizzeremo in questo modo...prima di
avventurarci in città, voglio studiare
attentamente la
zona...la città e molto grande e ci serve una conoscenza
base di
come è fatta per muoverci al meglio...la spedizione
verrà rimandata
a domani mattina...per quanto riguarda i compiti di oggi...io, Daryl
e Shane inizieremo a perlustrare l'autostrada che ci collega alla
città, voglio constatare se ci sono mandurie e altro; Carol,
T-Dog e
Glenn, invece, perlustreranno la questa zona, che ci separa da
Atlanta, stesso discorso; Lori, Andrea e Maggie resteranno al campo,
sono sicuro che saprete come passare il tempo; Carl e Hershel,
infine, cercheranno cibo qui in zona >>.
Sembrava
tutto perfettamente organizzato e tutti si stavano preparando per il
piano di Rick, quando Daryl, improvvisamente, prese rick in disparte
e, parlando piano, gli disse << Rick...non voglio andare
contro
il tuo ottimo piano...ma io vado in perlustrazione della
città
adesso...voglio vedere se riesco a farmi un idea su dove
può
essere la ragazza...se riesco a trovare delle tracce, o capire dove
può trovarsi...la ricerca di domani, così,
sarà mirata ed
efficiente...e meno lunga e dispensiosa >>.
Rick
gli sorrise, quasi per istinto, sapeva bene che voleva trovarla
lui.
Da
solo.
E
credeva anche di sapere il perché.
Ma, più di ogni altra cosa,
sapeva che non sarebbe servito a niente cercare di convincerlo a
restare o ad aspettare domani.
Daryl
faceva quello che voleva, rimaneva fedele ai suoi principi e alla sua
volontà e Rick lo rispettava molto per questo.
Così,
l'ex sceriffo, si limitò a mettergli una mano sulla spalla,
e
rispondergli << So cosa vuoi fare Daryl...tranquillo, non
ti
fermerò di certo...solo...ti chiedo di fare la massima
attenzione...e torna prima che faccia buoi, o dovrai cavartela da
solo per la notte >>.
Daryl, rispondendo al suo sorriso, gli
rispose << Certo...Grazie amico >>.
Poi, afferrò la
sua balestra e partì.
Rick lo guardò sparire nella vegetazione,
sperando che tornasse sano e salvo da loro.
Dopo un paio d'ore
di cammino, Daryl arrivò in città.
Si trovava a Little Five
Points, più o meno in centro alla città.
Cercò in vari negozi
una cartina della città, quando la trovò, si mise
subito a
pensare.
La guardò attentamente e si mise a pensare a voce
alta << Allora...una comune radio non supera un
paio di
kilometri di copertura...non può aver usato un'altra radio
della
polizia, hanno copertura nazionale e l'avrei sentita molto
chiaramente...per raggiungere il segnale di Savannah doveva avere un
segnale molto potente...quello di una stazione radio ad esempio...ma
non basta...deve essere una radio particolarmente importante...con
un'antenna che possa raggiungere segnali nazionali ed
extranazionali...dunuqe...ci sono poche stazioni con questi
requisiti...ma..escludendo queste qui...rimane la Radioone, la
stazione nazionale! >>.
Poi, analizzando attenamente il
percorso, chiuse la cartina, la mise nel suo zaino, poi disse
<<
Perfetto...almeno adesso ho una direzione....la radio, tuttavia, si
trova a circa 5 km da qui...dovrei farcekla senza problemi se evito
le zone particolarmente scoperte..arrivo piccola, resisti!
>> e
partì come un fulmine.
Ci
impiegò più o meno un ora ad arrivare nei pressi
della
stazione.
La
puzza degli zombie si stava facendo molto intensa, appestava l'aria e
quasi non si riusciva a respirare.
Daryl
faceva sempre molta attenzione sia all'ambiente che agli zombie,
anche se fin'ora ne aveva incontrati pochi e solitari, così
non ebbe
molti problemi ad eliminarli.
Svoltò
l'angolo che portava alla stazione, quando si imbatté in un
ex-accampamento militare.
C'erano poche tende, ormai distrutte ed
un carroarmato.
Incuriosito, decise di fermarsi a cercare
munizioni o altro.
Salì sul carro armato, cercando e sperando, di
avere una visione più ampia della zona.
Il suo cuore perse un
battito.
Vide una mandria, composta da una una cinquantina di
zombie, forse più, davanti a lui che stava
arrivando.
Daryl,
prese immediatamente la balestra, urlando nervoso
<<
Merda! >>.
Iniziò a sparare, ma sapeva che i suoi colpi non
sarebbero mai bastati.
Cercò
una via di fuga, guardandosi indietro, ma ormai gli zombie ormai lo
avevano completamente circondato.
Non
avendo altra scelta, decise di chiudersi dentro il carrarmato.
Chiuse lo sportello, si sdraiò a terra e riprese fiato.
Poi,
iniziando a battere i pugni per terra, urlò arrabbiato
<<
Merda! La stazione è praticamente davanti a me e questi
cazzo di
zombie mi hanno messo in trappola! Ed io ci sono cascato come un
perfetto idiota! >>.
Rimase in silezio per qualche minuto,
cercando di calmarsi e di ragionare con più
lucidità.
Poi,
quando fu di nuovo calmo, iniziò a ragionare
<< Ok...non è
ancora finita...devo riflettere attentamente...per il momento, questo
stupido barattolo di ferro è l'unica cosa che tiene me e
quei cosi
lontani...qui sono al sicuro...almeno per ora...questa è pur
sempre
un arma, deve pur esserci qualcosa che può aiutarmi!
>> e si
mise a cercare.
Controllò il cannone, ma era scarico e non
c'erano munizioni.
Guardò in ogni angolo, ispezionando ogni
cassetto, ogni sportello, ogni scatola.
Tutto quello che trovò fu
un giubbotto antiproiettile, una bomba a mano e un fischietto.
Stava
per esplodere dalla rabbia.
Come poteva cavarsela stavolta?
I
suoi pensieri vennero interrotti da una voce.
Una voce chiara e
cristallina.
Una voce proveniente dalla radio che hano in
dotazione tutti i carri armati.
<< Ehi! Tu nel carro armato!
Mi ricevi? Passo >>.
Quella
voce.
Daryl
non poteva crederci.
Era una voce che aveva già sentito.
Una
voce così la potevi riconoscere tra mille.
Non
aveva dubbi.
Era
lei.