Film > Alice nel paese delle meraviglie
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Autore: Alice_Tarrant99    02/09/2015    2 recensioni
''Credi che io sia matta?'' ''Oh si Alice, sei matta, completamente svitata, ma ti svelo un segreto: tutti i migliori sono matti.''
Questa storia racconta ciò che successe dopo l'addio tra il Cappellaio Matto e Alice. Ci sono nuovi guai in vista per Sottomondo, che ha di nuovo bisogno della sua Paladina per riportare l'ordine e la serenità. Romanticismo, azione e colpi di scena si presenteranno in un contesto folle come pochi! Mi auguro che la storia vi piaccia e vi chiedo scusa in anticipo per eventuali errori grammaticali o di ordine nella stesura. Buona lettura!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Liddell, Cappellaio Matto, Quasi tutti
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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~~[Mallymkun]
Attraverso le siepi decorate secondo l’orrido gusto di Iracebeth, e sgattaiolo all’interno del suo campo da gioco. Nascondendomi tra i cespugli e dietro qualche roccia abbastanza grande inizio la mia ricerca. Bayard solitamente stava nelle stalle, ma spesso lo si poteva trovare in giro nei corridoi della Rocca Tetra.
Superato il campo mi ritrovo nel cortile interno della Rocca. Ornato di statue di tante orrende piccole Iracebeth, al centro del cortile si alza un soppalco a forma di cuore con sopra il posatoio del falco di Stayne. Oggi dev’essere il mio giorno fortunato. Scatto dietro una delle statue e mi avvicino al soppalco. Passo lentamente sotto di esso, e senza farmi notare dall’uccellaccio mi dirigo verso le scale che conducono all’interno della Rocca. Supero le guardie all’entrata e con attenzione inizio a cercare Bayard. Corridoi quasi completamente di colore scarlatto si mostrano ai miei occhi, quadri con mille volti raffiguranti in modi diversi la Regina Rossa, altri che rappresentano Mirana in pasto al Ciciarampa e Iracebeth con la corona sul capo. E poi finalmente ecco una voce familiare.
<< Mally, che ci fai qui? >> Il grosso cane si avvicina a me guardandosi intorno.
<< Bayard, ho bisogno del tuo aiuto. Mirana è stata rapita da Stayne e nessuno ha idea di dove possa averla portata. Hai sentito il fante parlare con Iracebeth? >>
<< Mi piacerebbe molto aiutarvi, ma purtroppo non ho sentito nulla, quando si tratta di rapimenti gli unici a sapere i dettagli sono Stayne e la Regina. Forse però posso riuscire a scoprire qualche informazione dai rospi che stanno solitamente di guardia. Aspettami nelle stalle, ti raggiungerò tra poco. >>
<< Grazie mille, ti aspetto. >>
Detto questo, Bayard si allontana badando che nessuno avesse visto nulla, per poi sparire tra i mille corridoi.
[Mirana]
<< Perchè fai tutto questo, Ilosovic? >>
<< Dopo un lungo esilio passato con l’unica persona che non avrei mai voluto avere incatenata a me, io una vaga idea del perchè faccio questo ce l’avrei. >> Il fante sogghigna ironico.
<< La scelta è stata tua, hai avuto la possibilità di scegliere da che parte stare. >> In un nanosecondo lui si toglie la benda dall’occhio, e me lo ritrovo a due centimetri di distanza, gli occhi bollenti d’ira.
<< La possibilità di scegliere? Tu sai cosa significa essere costantemente minacciato da una tiranna che se potesse ti taglierebbe la testa con le sue stesse mani? Tu, la Regina Bianca, così amata da tutti, sai cosa vuol dire essere costretto a chiamare ‘’maestà’’ una donna che ti ha rovinato la vita? Ma no, certo che non lo puoi sapere, e proprio per questo mia cara Regina, non puoi permetterti di parlarmi di scelte. >>
Per la prima volta, quegli occhi neri di cui uno privato della vista, si mostravano timorosi di rivelare chissà quali verità, eppure, così pieni di rabbia continuavano a scrutarmi come fossero in cerca di qualcosa.
<< Ilosovic... >>
<< Non chiamarmi Ilosovic! Oramai il mio nome non esiste più, il mio nome così come tutto ciò che esso mi ricorda sono parte del passato, un passato che non deve tornare a galla. Mai più. >>
Abbassa lo sguardo, ma io continuo a cercare i suoi occhi, cercando di capire per quale motivo continua ad avere tanto odio e dolore dentro di sè. Nota il mio sguardo e i nostri occhi si incrociano di nuovo. Timorosa, prendo parola.
<< Che cosa ti hanno fatto, Stayne? Cosa ti porta ad avere tanta rabbia? >>
<< Non sono cose che ti riguardano. >>
<< Con me puoi parlare, io posso aiutarti... fidati di me, scegli il bene. >>
<< È stato proprio il tuo bene a fare di me ciò che sono adesso. >> Rompe il contatto visivo, raccoglie la sua benda e si alza in piedi. Mi rivolge un ultimo sguardo, poi se ne va in silenzio.
Sento le serrature della cella chiudersi, e sono di nuovo sola.
[Bayard]
<< Avanti rospo, devi aver sentito qualcosa! Non dirò nulla, non ti sarà fatto del male! >>
<< Ti dico che non ho sentito nulla dannazione! E piantala di urlare o ci sentirà la Regina e a quel punto saranno guai! >>
Dannati rospi, vi hanno addestrato bene qua dentro.
Mi rivolgo ad una delle scimmiette che solitamente servono la Regina.
<< Tu hai sentito qualcosa? Se sai anche il minimo dettaglio dimmelo. >>
La scimmia tutta tremante fa segno di non sapere nulla. Sento dei passi in lontananza, è il fante. Mi nascondo dietro una statua e inizio ad ascoltare.
<< Allora Stayne, come sta la mia sorellina? >>
<< Legata, vostra maestà. >> Una risatina isterica echeggia nella sala.
<< Proprio ciò che volevo sentire. Qualcuno si è avvicinato ai sotterranei? >>
<< No mia signora. Altocilindro non è stato visitato da nessuno all’infuori di me. >>
Tombola.
Silenziosamente mi allontano dalla statua e senza far troppo rumore corro verso le stalle.
[Mallymkun]
<< Psst, Mally! Mally! Sono qui! >> Bayard spunta da dietro un ceppo mozzato.
<< Bayard! Allora, hai scoperto qualcosa? >>
<< Si, ho sentito Stayne e la Regina parlare, parlavano dei sotterranei di Altocilindro! >> Il povero cane ha il fiatone, così gli faccio cenno di rilassarsi e lui cade a terra sfinito.
<< Grazie Bayard, sapremo sdebitarci. Te lo prometto. >>
<< Non ce n’è bisogno, finchè mia moglie e i cuccioli stanno a Marmorea e sono sani e salvi io starò bene. >>
<< Grazie ancora Bayard, sei un bravo cane. Ora devo correre ad avvertire il Cappellaio e Alice, così troveremo Mirana.
<< Non c’è di che Mally, saluta Alice da parte mia e augurale buona fortuna, ne avrà bisogno. >>
<< Sarà fatto, a presto. >>
[Alice]
<< Alice? Alice svegliati! Dobbiamo sbrigarci, Alice! >>
Apro gli occhi, e incontro il suo sguardo, gli occhi verdi che scrutano i miei ancora assonnati.
<< Mi sono addormentata... >>
<< Direi di sì! Hai dormito per non so quanto tempo e io ti ho lasciato fare perchè camminavamo da ore, ma ora dobbiamo sbrigarci. >>
<< Hai ragione. Dobbiamo entrare nel castello, vero? >>
<< Credo di si, Alice. >> Mi prende la mano per farmi forza, e ci addentriamo nel castello buio.
Inizialmente vedo ben poco, poi pian piano i miei occhi iniziano ad abituarsi all’oscurità e i contorni degli oggetti intorno a me prendono forma. Il Cappellaio a differenza mia sembra essere abituato a camminare nel buio, e cammina sicuro all’interno della prima stanza del castello.
Ad un certo punto il Cappellaio inizia a guardarsi intorno alla ricerca di qualcosa.
<< Cosa cerchi? >>
Muove la mano contro il muro, finchè non trova una torcia. << Eccoti qua. >> Sono quasi sicura che stia sorridendo. Per un attimo molla la mia mano e fruga nelle tasche della sua giacca. Riesce a trovare un fiammifero, e accende la torcia. La stanza è grande, con quadri rappresentanti ogni membro della famiglia reale, o meglio, la mia famiglia. Ci sono anche i sovrani Alice ed Edward, lei bionda e riccia, mi somiglia molto, lui snello e dall’aspetto forte. Accanto le due figlie, Iracebeth e Mirana. Avranno avuto si e no sei anni in quel dipinto, ma già nei loro sguardi si percepiva la loro diversità. Mirana, candida e delicata come la neve tiene sul dito un bruco azzurro; Iracebeth invece, sproporzionata e dagli occhi avvelenati da un’eterna invidia verso la sorella, è intenta a tenere una lucertola al guinzaglio. Riprendiamo a camminare, e sposto lo sguardo sul Cappellaio, assorto nei suoi pensieri.
<< Cosa ci fa un Cappellaio con un fiammifero nella tasca degli aghi? >>
<< Beh potrebbero sempre tornare ut... Attenta! >> Stringe il mio braccio e mi tira a sè.
<< Stavi per cadere in quella voragine. >> Indica un buco enorme nel pavimento, grande quanto una carrozza. Una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare.
<< Siete arrivati finalmente! >>

Ciao a tuttiiiii :D Sono tornata dal mio lungo esilio nell’Aldilander ahahah  Allora, chiedo scusa per la lunga assenza ma saprò farmi perdonare un giorno ahahahah Dunque, chi sarà mai la misteriosa voce alle spalle di Alice e del Cappellaio? E cos’avrà mai da nascondere il misterioso Stayne? Lo scoprirete presto nei prossimi capitoli ;)

   
 
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