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Autore: DoctoRose91    05/09/2015    0 recensioni
Long che segue Ricordati di Me.
Ora che la nube si è sparsa per la città di Storybrooke sembra che le cose stiano prendendo una nuova piega. Emma ha spezzato il sortilegio, ma questo è solo l’inizio. Belle e Gold ora devono affrontare la vita quotidiana e i problemi della magia che è giunta in città. In più qualcosa si cela ai due, un qualcosa di incredibilmente affascinante e travolgente che colpirà Belle e Gold rallegrandoli.
E quando sembra che tutto stia andando per il verso giusto ecco che qualcosa arriva a rovinare quella felicità: l’oblio. Come recuperare la memoria? E soprattutto ricordare…ricordare Lei.
Dal capitolo 8: [- Questa mattina mi sono svegliata con questo nome sulle labbra. Forse ieri abbiamo parlato di fiori!-
-No…per niente! Ma credo che non riguarda la botanica, mi sa che è un nome!-
-Un nome? Di chi?-
-Suppongo di qualcuno molto speciale!-]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricordati...'
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Capitolo 11: I will see you Again!
 
Era nei giardinetti pubblici in piedi dietro ad un’enorme aiuola a fissare il nipote dondolare sull’altalena. Era affranto ed addolorato, la sua dolce Belle non era ritornata, nonostante si fossero baciati più e più volte su quel tavolo del retrobottega. Stringeva la presa sul manico del bastone contorcendosi dal dolore. Lacey era rimasta anche se poteva giurare che prima di baciarla aveva visto nei suoi occhi  una nuova luce, simile a quella che Belle da sempre possedeva. Era veramente convinto che sarebbe riuscito come l’ultima volta a farla ricordare ed invece questa volta c’era qualcosa che li ostacolava  e non capiva che cosa fosse. Stava gettando la spugna, ormai aveva accettato quello che era accaduto, stava iniziando a pensare che la sua vita sarebbe stata al fianco di Lacey senza suo figlio, stava nuovamente cadendo in quel baratro in cui solo Belle era riuscita a salvarlo. E sapeva che se almeno voleva vedere quella piccola creatura che cresceva nel ventre dell’unica donna che avesse mai amato doveva porre fine al suo problema, all’ostacolo che lo separava dal suo lieto fine. Decise di uccidere Henry. Lacey era stata molto convincente, anche se non sapeva di chi si stava parlando l’aveva spinto a fare qualcosa per rimediare alla sua situazione. Era troppo debole e sconfortato per pensare e riflettere su quello che aveva deciso di fare. Forse un Rumple più freddo e razionale avrebbe riflettuto sull’atrocità che stava per commettere, ma un Gold ferito nei sentimenti no.
Con il semplice gesto della mano stava assottigliando quella fune che teneva l’altalena in saldo. Bastava un semplice volo su quella roccia appuntita e tutto sarebbe andato a posto. Nessuno avrebbe collegato la disgrazia a lui, eppure in cuor suo sapeva che stava sbagliando, ma ormai ne aveva commesso così tanti di errori che uno in più non poteva far differenza.
 
-Gold!-
 
In coro Biancaneve e il suo principe lo distolsero dai suoi pensieri.
Un brutto presagio da lì a poco si sarebbe abbattuto su di lui.
 
……
 
Era riuscita a sapere dove l’avevano rinchiuso. Era stato difficile trovarlo, ma alla fine ce l’aveva fatta. Chissà come stava e se mai gli davano da mangiare. Era da un mese e mezzo che non si vedevano e lei ormai non riusciva più a sopportare tale distanza. Lo doveva vedere almeno per l’ultima volta prima che l’oblio si prendesse le loro vite. Sapeva che una volta visto lui l’avrebbe rimproverata di averlo disubbidito, ma aveva bisogno di vederlo ancora.
Grazie all’aiuto di un amico, un certo nano che lei aveva aiutato in una questione d’amore, ebbe la possibilità di combinare quel breve incontro. Anche se in principio si era rifiutato categoricamente accusandola anche di essersi innamorata dell’uomo sbagliato, lei era riuscita a far leva sul suo cuore pieno d’amore e di affetto. Lui aveva conosciuto l’amore e sapeva cosa si provava quando lo si perdeva per sempre. L’aiutò quindi ad incontrarlo, ma sarebbe stata l’unica volta. Era troppo rischioso.
 
Camminava per quel lungo corridoio sotterraneo buio e roccioso. Faceva talmente freddo che dovette stringersi alla sua verde mantella. Camminava a passo lento e leggero, ad ogni passo un battito ed un respiro in meno nel suo corpo. Voltato l’angolo avrebbe visto la prigione e anche chi custodiva al suo interno.  Stringeva ossessivamente la lanterna che Brontolo le aveva dato prima di incamminarsi. Il suo respiro prendeva forma una volta uscito dal suo corpo rendendo tutto molto più cupo e sofferto.
 
Si fermò ad un metro dalla meta, chiuse gli occhi prendendo un enorme respiro.
 
Tra poco avrebbe rivisto Rumple e sperava tanto che anche lui avrebbe avuto piacere di vederla.
 
……
 
Entrò nel negozio sbattendo la porta dietro di sé. Era disperato, addolorato distrutto e arrabbiato. Baelfire era morto ed era stata sua la colpa. La magia aveva sempre un prezzo e questa volta aveva pagato quello più grande.
Da dietro la tenda uscì la sagoma di Lacey allibita da tale furia. Lo vide sconvolto e fuori di sé.
 
Cosa era successo? Non era riuscito a sbarazzarsi del suo problema? Oppure ci era riuscito e i sensi di colpa lo stavano attanagliando? Prese un enorme respiro e decise di affrontarlo.
 
Appena la vide avvicinarsi si gettò tra le sue braccia stringendola forte a sé. Non emise una parola, silenzio e dolore furono padroni di quel momento.
 
……
 
Si affacciò lentamente curiosa di vedere cosa c’era. Pochi passi la distanziava dall’oscura prigione. Inghiottì lentamente per poi percorrere quel poco che ancora le rimaneva. Cercava di focalizzare la sua sagoma, ma il buio le rendeva tutto molto difficile.
Speranza e nostalgia l’invasero il corpo.
Riuscì a focalizzare le sbarre, sembravano delle stalattiti e stalagmiti alternate fra loro. Quale mente umana aveva scaturito un tale orrore?
 
Riuscì a vedere qualcosa, si fermò cercando di focalizzare meglio.
 
-Anche se non dovrebbe essere possibile il mio cuore e la mia mente mi dicono che è vero! Ed il tuo profumo di rosa selvatica mi sta convincendo che è tutto reale e non è uno dei miei sogni! Questa volta spero che non lo sia!-
 
Spalancò gli occhi appena sentì la sua voce. Era cambiata, più fredda e irritante, ma non era per lei; di certo non era rivolto a lei quel tono, sicuramente stare lì per più di un mese e non parlare con nessuno ti cambia e lei lo sapeva bene.
 
Si avvicinò di poco illuminando l’interno della prigione. Lo vide in piedi con le spalle alle sbarre ed il volto verso il muro roccioso.
 
-Non è un sogno se è questo quello che credi! È tutto vero!- lo rassicurò posando per terra la lanterna. Poggiò le mani sulle sbarre percependo la loro freddezza.
 
Si voltò lentamente, aveva le mani congiunte davanti al ventre e gli stessi abiti con cui l’aveva lasciato.
 
Ad un passo lento si avvicinò alla sua visitatrice. La vide sorridere di gioia con gli occhi lucidi dalle lacrime che premevano per uscir fuori.
 
-Lo so amore mio…sono i tuoi occhi a dirmelo!-
 
Di colpo quel tono freddo e raggelante si trasformò nella sua solita e calda voce rassicurante.
 
Una lacrima le solcò il viso contenta di vederlo, di essere lì con lui. Le asciugò il viso da quelle lacrime che rovinavano quel candido splendore. Chiuse gli occhi assaporandosi quella delicata carezza sul suo volto. Gli era mancato così tanto.
 
-Credevo che ti saresti arrabbiato vedendomi qui!- confessò riaprendo gli occhi.
 
-La gioia di vederti ha prevalso su tutto!-
 
Quella frase così dolce e sensibile meritava un bacio carico di passione e di affetto. Un bacio che purtroppo a loro era negato.
 
……
 
Aveva rifiutato di aiutarli. La perdita di suo figlio  e di Belle gli aveva annebbiato la mente. Ormai nulla aveva più importanza ben che minimo la vita di quegli squallidi abitanti. Decise di passare quegli ultimi istanti di vita con Lacey. Aveva gettato la spugna. Dopo averle raccontato del suo lutto, ormai in una pietra si era trasformato il suo cuore e nessuno poteva intaccarlo. Aveva preso la sua decisione e non aveva intenzione di cambiarla.
Il campanello della porta attirò l’attenzione del proprietario. Lasciò Lacey nel retro bottega a finire di scolarsi la sua bottiglia di rum ed andò a vedere cosa stesse succedendo.
 
Vide i nani di Biancaneve frugare tra la sua roba. Emise un leggero ghigno di sdegno.
 
-In queste occasioni gli sciacalli sono i primi a fare razzie!- annunciò la sua presenza distraendo gli altri.
 
Brontolo si voltò rivolgendogli un freddo sguardo.
 
-Non è sciacallaggio se quello che prendi è roba tua!- commentò poi abbassandosi dietro la vetrinetta del bancone.
 
 -Cosa stesse cercando?- chiese incuriosito da così tanto ardore.
 
-La Fata Turchina ha trovato un modo per far ritornare la memoria a chi l’ha perduta! Basta che la persona beva questa pozione all’interno di un oggetto a lui posseduto! Ed il suo boccale è quello che ci vuole!- spiegò il nano prendendo l’oggetto in questione.
 
-La Fata Turchina ha trovato un modo per far tornare la memoria proprio ora che stiamo tutti per morire! Beh begli amici che siete! Lo svegliate per poi dirgli che deve morire!-
 
Ironia e sarcasmo vibravano nella sua voce.
 
-Almeno morirà ricordando chi è e a chi vuole bene!- concluse il nano dando il boccale al suo compagno.
 
Uscirono tutti tranne lui. Si voltò verso Gold guardandolo fisso negli occhi.
 
-Ho chiesto alla Fata Turchina di prepararne una seconda dose! Questa è per te!- gli allungò la boccetta con l’azzurro intruglio.
 
-Per me?-chiese non capendo.
 
-Belle è una persona fantastica. Mi ha aiutato molto e per quanto io l’avessi aiutata quella volta alle segrete mi sento ancora in debito con lei! Se l’ami non farla morire come Lacey!- confidò il nano sinceramente mosso da profonda amicizia. Qualsiasi persona Belle incontrasse la ravvivava di un intenso affetto.
 
Prese la boccetta guardando andar via quel nano scontroso.
 
-Che cosa volevano?-
 
Lacey era uscita dal retrobottega incuriosita da così tanto frugare.
 
-Niente!-
 
Intascò la pozione per poi recarsi nel retro, rimanendo una disorientata Lacey in piedi a domandarsi cosa stesse succedendo.
 
……
 
Le sue mani erano fredde, sembravano due pezzi di ghiaccio. Quel posto era troppo gelido. Gli mancava calore, calore umano.
 
-Oh amore mio mi sei mancato così tanto! Come stai? Come ti trattano? Stai mangiando? Sei così freddo tesoro mio!- iniziava a preoccuparsi per la sua salute. Non poteva sopportare di vederlo stare male.
 
Sorrise teneramente godendosi le preoccupazioni della sua amata.
 
-Belle…Belle!- cercava di frenare quella sua lunga parlantina fatta di domande e di angosce.
 
 
-Sto bene! Soprattutto ora che ti ho vista! Tu migliori ogni cosa!- continuò appena la fanciulla cessò il suo parlare. Sorrise di gioia nel sapere che stava bene.
 
-Perché devi rimanere rinchiuso qui? Io non ci credo che non riesci ad uscire da questa prigione…quindi sii sincero con me, per quale motivo hai preferito essere rinchiuso? Non potevi manovrare la situazione in un altro modo?-
 
Nostalgia traspariva nel suo discorso e anche un leggero egoismo che non si addiceva alla sua amata.
 
-E quest’accenno di egoismo? Si vede che ti sono mancato molto! Eppure credevo che te la saresti goduta senza di me!-scherzò  per sdrammatizzare quel teso discorso.
 
Lo fissò teneramente scuotendo la testa. Era incorreggibile, riusciva a farla ridere anche nei momenti più tragici. Cercava sempre di trovare il lato ironico in tutto.
 
Percepì il braccio di lui avvolgerla i fianchi. Era riuscito ad abbracciarla anche attraverso le sbarre. Risentire il suo affettuoso tocco sul suo corpo fu di una bellezza inaudita. Cercò di far passare le sue minuscole e fragili mani attraverso le sbarre per poterlo stringere a sé, per poterlo abbracciare forte anche se quelle stalagmiti e stalattiti si intromettevano tra di loro.
 
-Mi manchi!- quel fil di voce sottile ed emozionato rimbombò nella prigione colorandola d’affetto e d’amore.
 
Chiuse gli occhi assaporandosi l’ultimo barlume di quella frase stringendo di più la presa sui suoi fianchi.
 
-Anche tu Belle mi manchi da impazzire! Ma dobbiamo essere forti amore mio! Siamo arrivati fin qui e dobbiamo andare avanti, per quanto sarà difficile e sofferto noi ce la faremo! Insieme Belle, insieme!- cercò di infonderle speranza e coraggio, quel coraggio che lei già aveva ben saldo in sé stessa.
 
Annuì comprendendo quello che lui voleva dire. Doveva farcela. Dopo questa nuova avventura sarebbero usciti più forti. Insieme tutto potevano fare.
 
……
 
Ormai il terremoto si fece sentire e le urla della gente confermavano quello che stava arrivando. Questa volta neanche i buoni ci sarebbero riusciti. Vincere era una meta irraggiungibile e lui non ne voleva far parte. Questa volta aveva deciso di restare in panchina, di osservare gli eventi passargli davanti senza porre rimedio. Questa volta semmai fosse stato imprigionato come l’ultima volta, sarebbe uscito senza problemi e si sarebbe goduto gli ultimi istanti della sua vita con la persona che amava, proprio come adesso.
 
Erano in piedi vicino al bancone di legno duro del retrobottega. Volevano sbronzarsi così da non essere lucidi nel momento della catastrofe. Aveva perso la speranza, aveva perso tutto. Non sapeva come aveva fatto Belle, quella volta alla prigione, ad essere così coraggiosa da andarsene senza sapere se ce l’avrebbero fatta, se si sarebbero rivisti e semmai l’avrebbe salvata. In cuor suo cercava quella forza che solo la sua amata Belle poteva infondergli.
 
-Oh scusami!- interruppe il suo pensare.
 
Lacey aveva bagnato di rum l’intera tavola. Era comprensibile vista l’agitazione del momento.
 
-Non ti preoccupare! Non è nulla!-cercava di sdrammatizzare.
 
La vide afferrare un pezzo di stoffa. Il suo cuore cessò di battere, aveva preso la mantellina di Baelfire.
 
-No, no lasciala!- subito si precipitò a salvare l’unico ricordo di suo figlio.
 
-E’ solo uno straccio!- cercò di calmarlo.
 
La sua amnesia non poteva sapere a cosa era legato quel pezzo di straccio.
 
-Apparteneva a qualcuno di importante!- le rispose  piegando la mal capitata mantellina.
 
Si scusò più volte rammaricata dell’errore che aveva commesso.
 
Fu proprio in quell’istante che capì, aveva bisogno di Belle, aveva bisogno di rinascere e questo lo poteva fare solo lei.
 
Posò la mantellina sulla mensola dietro di lui per poi recarsi al mobile delle pozioni. Prese un sacchettino viola con all’interno dei cocci di qualcosa di molto importante. Qualcosa legato al loro passato.
Con un semplice gesto della mano assemblò i pezzi ridandoli nuovamente le sembianze di una tazza.
 
-Ancora quella tazza! Ma cosa significa?-  affermò mentre la vedeva ricomporsi davanti ai suoi occhi.
 
-E’ qualcosa del nostro passato! Scusami, ma non litighiamo!-
 
Sapeva che a Lacey quella tazza non le piaceva, ma non aveva proprio voglia di aprire una discussione proprio l’attimo prima di morire. Non voleva che l’ultimo ricordo di loro fosse una  litigata.
 
Le versò la pozione nella tazza per poi versarne un po’ nel suo bicchiere rendendo così le cose più leggere.
 
Le diede la tazza prendendo il bicchiere e dopo aver innalzato i calici al cielo osservò speranzoso il miracolo di quella pozione. Sperava che quella pozione arrivasse dove lui invece aveva fallito, non si era ancora capacitato del perché il loro bacio non aveva svegliato Belle, l’unica cosa che poteva pensare era il fatto che la ragazza non fosse innamorata di lui come invece era stata nella prima maledizione. Non avevano avuto il tempo materiale di far sbocciare quell’amore come era accaduto in passato.
 
Appena l’ingerì un alone azzurro l’avvolse ridandole così tutti i ricordi, sia tristi sia felici.
 
Si specchiarono negli occhi e fu lì che capì, Belle era ritornata.
 
Si gettò fra le sue braccia senza dargli modo di poter parlare. Solo il suo nome disse prima di  buttarsi sulle sue labbra avvolgendole in un disperato bisogno d’affetto.
 
Risentire la sua morbida e vellutata bocca contro la sua fu di una bellezza inaudita, nonostante si fossero baciati qualche ora prima quel bacio non aveva nulla a che vedere con quello che si stavano scambiando in quel momento.
La sua assenza si era sentita. Le erano mancati i suoi occhi, la sua candida voce, la sua nobiltà d’animo e il suo inconfondibile amore. Belle era unica anche se doveva competere con sé stessa.
 
La stringeva a sé contento di sentirla di nuovo vicino a lui. Anche se la ferita della perdita di suo figlio era ancora fresca, Belle aveva portato un barlume di luce nel suo cuore di pietra.
 
-Perdonami! Ti ho risvegliato proprio ora che stiamo per morire! Ma ho bisogno di te!-
 
Non riusciva a darsi pace per averla svegliata. Era stato un atto egoista il suo, ma aveva un bisogno disperato della sua Belle.
 
Non disse nulla. Aveva gli occhi pieni di lacrime. Gli accarezzò il volto spostandogli una ciocca di capelli dalla tempia. Si avvicinò a lui iniziando a piangere come una ragazzina.
 
-Hai perso tuo figlio! Mi…mi dispiace così tanto!-
 
Lo strinse a sé abbracciandolo con tutta la forza che aveva. Rumple non aveva più suo figlio e lei non sapeva cosa poteva fare per alleviargli quel dolore che gli opprimeva il cuore.
 
……
 
-Hai ragione! Ce la faremo anche questa volta! Sono sicura che riuscirai a trovare tuo figlio, a svegliarmi dal mio oblio e costruirci una nuova vita tutti insieme, ovunque questo sortilegio ci porterà!-
 
Aveva trovato nuovamente quella forza e quella tenacia di sempre. Doveva essere coraggiosa soprattutto per lui.
 
Poggiarono la fronte una contro l’altra guardandosi intensamente negli occhi.
 
La strinse di più a sé stampandosi nella memoria quell’ultimo ed intenso momento insieme.
 
-Devo andare! Brontolo mi ha detto che non posso rimanere a lungo!-
 
A malincuore dovette pronunciare quella dolorosa frase. Lui annuì comprendendo.
 
-Devi andare amore mio!-
 
Con un enorme respiro prese forza accettando l’imminente addio.
 
-Ti amo Belle!- si avvicinò al suo orecchio e con un fil di voce gli confessò i suoi sentimenti.
 
Belle pianse lacrime di disperazione. Lo guardò negli occhi, prese il suo volto tra le mani e con un sorriso forzato, che cercava di nascondere l’evidente dolore di un addio, lo baciò sulla fronte.
 
-Ti amo Rumple…non dimenticarlo mai!- si distaccò lentamente voltandosi per andar via. Si sentì afferrare il polso e si girò meravigliata.
 
-I will see you again!-
 
Si avvicinò a lui stringendogli le mani. Rimasero con gli occhi chiusi e con la fronte appoggiata all’altra.
Con un dolore nel cuore lo lasciò lì correndo per il corridoio facendosi accompagnare da quelle odiose lacrime che lasciavano la scia dietro di lei.
 
La vide andar via piangere come una ragazzina. Rimase ad osservarla finché anche l’ultimo bordo del suo verde mantello non fosse scomparso dietro l’angolo. Belle si era portata con sé una parte di lui e sperava che almeno sarebbe bastata a non farla sentire sola.
 
Chiuse gli occhi lasciando cadere tutte le lacrime che premevano per uscir fuori solcandogli il volto di un disperato dolore.
 
Nonostante avesse riaperto quella ferita nel suo cuore, era felice di averla rivista per l’ultima volta.
 
……
 
-Tesoro mio! Belle mi sei mancata così tanto!-
 
La stringeva a sé più forte che poteva, aveva paura di perderla di nuovo.
 
-Amore mio…sono qui ora e non andrò da nessuna parte!-
 
Cercava di calmarlo, di rassicurarlo come da sempre faceva.
 
Si distaccò guardandola fisso negli occhi. La strinse sui fianchi e la baciò, fece solo questo, aveva bisogno d’amore, aveva bisogno d’affetto, aveva bisogno di Belle.
 
Affondò la sua lingua nella sua bocca desideroso di assaporare ogni suo invitante e  singolo angolo. Fu un bacio profondo, ricco di passione, amore e sofferenza.
 
Si distaccarono fissandosi negli occhi.
 
Portò la mano sul suo ventre accarezzandolo dolcemente.
 
-Mi dai la forza di reagire. Anche se è morto mio figlio per causa mia non posso ucciderne un altro! Non voglio essere la causa della tua e della sua morte! Tesoro mio farò tutto ciò che è in mio potere per salvare questa città! Per salvare te e la nostra amata Rose!-
 
Un’onda d’urto bloccò il tutto. Uscì fuori dal negozio speranzoso del mancato pericolo. Vide le radici e i rami delle piante ritirarsi. Tutto stava ritornando come prima. Belle lo seguì curiosa di sapere cosa stesse succedendo. Si abbracciarono forte l’uno all’altro felici dell’esito della giornata. Emma, Biancaneve e gli altri ce l’avevano fatta.
 
….…
 
La vide correre piangendo. Cercava di mantenere quei fiumi  di lacrime con le mani sul viso, ma era tutto inutile.
 
-Belle che cosa è successo?- chiese sperando di capirci qualcosa.
 
-No niente! Grazie Brontolo! Grazie di tutto!-
 
L’abbracciò cercando di fermare le sue lacrime. Doveva essere forte.
 
La strinse a sé infondendole calore umano.
 
-So come ci si sente a lasciare la persona amata! Ma Belle tu sei forte e vedrai che andrà tutto bene!-
 
Si distaccò asciugandosi le ultime lacrime dal viso, prese un enorme respiro e gli sorrise teneramente.
 
-Hai ragione Brontolo! Come ti dissi molto tempo fa è l’amore a rendere forti! Ed ora a distanza di tempo sei tu che me lo rammenti! Grazie amico mio sono in debito con te!- rispose riprendendo a sorridere.
 
-No Belle sono sempre io ad essere in debito con te! Oggi mi hai mostrato cosa vuol dire essere forti! Ed hai ragione è proprio l’amore a renderci così! Ti auguro ogni bene amica mia! Buona fortuna!-
 
L’aiutò a salire sulla carrozza chiudendole la portiera. La vide imbattersi nella foresta dritta al castello oscuro. Quella donna era di una forza inaudita, non solo perché si era innamorata di un essere crudele come il  Dark One, ma anche ad aver accettato l’imminente maledizione e la possibilità di non riconoscere più il suo amore.
 
……
 
Avevano rapito Henry,  non solo quella Tamara aveva ucciso suo figlio, ma adesso si era anche portato via suo nipote. Non poteva lasciargliela vinta, doveva salvare Henry, lo doveva  fare per  suo figlio.
 
Erano al molo, Hook aveva messo a disposizione la sua nave per andare a riprendere Henry. Tutti erano pronti a partire compresa Belle. Appena salirono tutti Gold fermò la ragazza.
 
-Belle io…io devo partire! Tu devi rimanere!-
 
 A malincuore dovette pronunciare quella amara frase.
 
-Cosa? Io voglio venire…voglio essere d’aiuto!- ribatté lei, non voleva arrendersi.
 
-La città non è al sicuro. Ne verranno altri come Greg e Tamara! Attiva questo incantesimo proteggerà la città rendendola invisibile a chiunque!-
 
-E tu come farai a trovare la strada per tornare da me…da noi?- ingenuamente chiese lei.
 
David era rimasto ad ascoltare preoccupato per la sorte del suo popolo. Capì che quello sarebbe stato un discorso privato e gli lasciò la privacy adeguata per continuare.
 
-Tu…tu non tornerai non è vero?- capì.
 
 
Non era una ragazza stupida, non lo era mai stata. Capiva al volo le persone e lui per lei era un libro aperto.
 
-Henry è la mia rovina, ma è anche mio nipote! Devo salvarlo, lo devo fare per onorare Baelfire. Lui se ne è andato e non ho potuto neanche dirgli addio!-
 
-Lo so…lo so! Ma so anche che il futuro non è mai quello che sembra!- si avvicinò guardandolo fisso negli occhi. Sembrava di rivivere quell’addio nella prigione di ventotto anni fa.
 
-I will see you Again!-
 
Sorrisero ricordando il loro ultimo addio.
 
La strinse a sé come fece ventotto anni fa guardandola fissa negli occhi.
 
Si gettò sulle sue labbra baciandolo con passione e amore, cosa che non poté fare tempo fa. Dovevano di nuovo dirsi addio e questa volta fu più difficile. Non c’erano promesse ne certezze, solo l’ignoto e l’incognita erano all’orizzonte.
 
Non volevano mollare la presa, desideravano rimanere così per sempre, avvolti e guidati dal quel profondo affetto. Appoggiarono la fronte l’una contro l’altra specchiandosi nell’altro. Di nuovo quelle lacrime premevano per uscire fuori. Anche Belle aveva gli occhi lucidi, voleva essere forte e non piangere davanti a lui.
 
A malincuore si distaccarono, ormai era giunto il momento.
 
-Devo andare!- sofferente fu la sua affermazione.
 
-Sì devi! Baelfire sarebbe…sarebbe stato molto fiero di te!- lo vide per l’ultima volta prima di voltarsi ed andarsene.
 
Fu proprio come rivivere il passato. Rimase fermo in piedi ad osservarla andar via fino a che i suoi occhi ricchi di lacrime gli permettevano. La sua sagoma svanì tra le barche e poté lasciarsi andare. Chiuse gli occhi lasciando una lacrima solcargli il viso di un disperato dolore.
 
 
 
 
Vide la nave di Hook inghiottita dal portale. Le lacrime scendevano copiose bagnando il suo viso di atroci dolori. Rumple se ne era andato, era partito e già sentiva la sua mancanza. Ma doveva essere forte. Come le ricordò il suo vecchio amico Brontolo era l’amore a rendere forti.
 
-Non è un addio amore mio! I will see you again!-
 


Fine seconda long

 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice :D
 
Ce l’ho fatta sono riuscita ad essere puntuale, mi dispiaceva che rimanevate in sospeso per altro tempo visto che questo era l’ultimo capitolo della seconda long.
 
Questo capitolo lo adorai fin dalle prime parole che scrissi, forse vi sembrerà assurdo visto che è ricco di angst, ma che posso dirvi ho un debole per queste cose tragiche, ma non temete che come già vi dissi questa long è stata più un collegamento tra le prima e la terza che verrà presto ;) Non penso ci sia molto da dire su questo capitolo solo che ho voluto rappresentare questi due addii. Nonostante Belle e Rumple si erano detti addio nel passato (cap 13 di Ricordati di Me), volevo che Belle andasse da Rumple nella prigione di Snow e lo vedesse per l’ultima volta, e quindi ho collegato questo tragico addio a quello al molo a Storybrooke. Il loro sarà sempre un “I will see you again” e volevo molto giocare con questa affermazione che poi caratterizza la storia Rumbelle ;) .
 
Come sempre è un dolore chiudere una long, ogni volta che se ne inizia una non si vede l’ora di postare, ma quando poi sta arrivando la fine c’è sempre quel dispiacere di chiuderla, ma la cosa positiva è che non è veramente finita al più presto arriverà la terza long e questa è quella che ho più a cuore ;)
 
Per quanto riguarda la terza long dovrebbe arrivare per la penultima settimana di Settembre (se tutto va bene è ovvio ;) ) prima di allora posterò una storia Rumbelle in due parti che si intitola Ti innamorerai (sempre se non cambio idea sul titolo ;) )
 
Ora però voglio darvi una piccola anticipazione della long che dovrà arrivare. Prima di tutto si chiamerà Ricordati di Noi, non sto qui  a spiegare il titolo ve lo dirò a tempo debito. In questa long scopriremo come mai Belle non si è svegliata con il bacio nel negozio, beh c’è qualcosa che Belle e Gold hanno sottovalutato e verrà spiegato non vi preoccupate. Tutti ovviamente sapete che le mie long seguono le stagioni di OUAT quindi avrete capito che Ricordati di Noi seguirà la terza serie, e quindi penserete che più o meno sarà come quello che abbiamo visto e che ovviamente non avremo Belle a Neverland ma solo l’ombra di Pan con le sue sembianze e poi Gold imprigionato da Zelena separato da Belle per un anno. Beh è quasi tutto vero, ma ho completamente stravolto la terza serie, per essere più precisa ho tenuto qualcosa perché non volevo completamente estraniarmi dalla serie ma ho fatto Enormi cambiamenti che ho adorato fin dall’inizio. So che vi sto solo confondendo, quindi vi dirò qualcosa di più preciso per farvi capire.
 
 
Abbiamo lasciato Belle a Storybrooke incinta con la preoccupazione che Gold andrà a morire e lei non può fare nulla per salvarlo. Beh questo è quello che crede lei, ma non è così…vedremo quanto sarà importante Belle per Gold, nell’isola di Neverland arriverà una persona che aiuterà Gold con i suoi problemi, una persona che Gold ama così tanto da fidarsi completamente, una persona che però porterà anche degli enormi dubbi allo stesso Gold e non sto parlando dell’ombra di Pan.
Non avremo dunque solo l’ombra di Pan con le sembianze di Belle, ma arriverà anche qualcun altro di molto, ma molto fondamentale per Gold. Ma non solo, oltre a questa persona ne arriverà anche un’altra che rischierà di morire proprio per mano di Gold ;) So che vi ho confuso ancora di più, ma vi ho dato una enorme anticipazione credetemi, tutta la prima parte della terza long si concentrerà su questi personaggi che vi stupiranno, sono sicura che non immaginerete minimamente chi possano essere, forse qualcuno già si sarà fatto una idea, ma credetemi sarà molto interessante ;)

 
Voglio ringraziare tutti coloro che hanno seguito con affetto la mia long, a chi ha commentato, a chi la ha messa tra preferiti-seguite-ricordate. Un grazie a tutti coloro che hanno messo Mi Piace sotto al post nella mia pagina I will see you again Rumbelle, ne sono veramente felice. E un grazie particolare va sempre a libellula.s e libellula.a ( admin insieme a me di I will see you again Rumbelle; All crazy for Rumbelle) che hanno fin da subito amato e seguito con affetto questa mia storia.
 
Spero di trovarvi anche nella prossima long!! :D
 
À bientôt!! :)
DR
 

 
  
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