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Autore: Ystava    05/09/2015    2 recensioni
Capitoli corti, tutti già pronti, li pubblicherò a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro.
Dopo la 2x16, la vita va avanti per tutti i personaggi. Uno sguardo a cosa succede, alle novità, agli eventi che li porteranno a incontrasi di nuovo.
Naturalmente è tutto frutto della mia immaginazione, non c'è nessun elemento spoiler della terza stagione.
La storia riguarderà tutti i personaggi e le loro relazioni (d'amore, amicizia o altro) ma sarà incentrata su alcuni in particolare, e condurrà al Bellarke.
Genere: Avventura, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Bellamy Blake, Clarke Griffin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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postS2_32 Nota: Strettamente collegato al capitolo precedente.

"Abbiamo una battaglia da vincere"
- Kane


Kane distolse lo sguardo dall'edificio che bruciava. "Cosa sta succedendo alla spiaggia?", domandò a Miller.
"La gente muore", fu la brusca risposta del ragazzo, che però non lo guardò neppure. Stava fissando Monty. "Stavi per suicidarti", osservò con freddezza.
"Sacrificarti...", mormorò Wick, correggendolo, senza smettere di cullare Raven in un abbraccio.
"Mi dispiace..., provò a scusarsi Monty, ma Miller lo afferrò per le spalle, con forza, fino a fargli male.
"Non azzardarti mai più", lo minacciò Nathan, e poi lo abbracciò. Quando si separarono, lanciò un'occhiata a Jasper, e aggiunse: "Lo stesso vale per te".
Ma Jasper aveva già distolto lo sguardo. 
"Andiamo", ordinò Kane, rimboccandosi le maniche. "Abbiamo una battaglia da vincere". Poi guardò Wick, e la ragazza distrutta accanto a lui. "Voi due restate qui, in caso Jaha dovesse fare un giro da queste parti. Mettilo ko, se necessario, ma lo voglio vivo." Ma questa era solo una parte della verità. Marcus voleva che restassero lì nella speranza del ritorno di Bellamy, e poi non aveva il cuore di strappare Raven alla visione della villa in fiamme, che sembrava averla ipnotizzata.
Il Cancelliere e i tre ragazzi cominciarono a correre verso la spiaggia.

Sarah non era solo il Comandante del Popolo delle Dune, ma anche un'ottima Guaritrice, forse la migliore. Avrebbe voluto combattere, ma non riusciva a staccarsi dai corpi agonizzanti dei suoi uomini e di quelli di Luna.
"Toglietelo di mezzo, è fuori pericolo", disse bruscamente indicando Jackson, che era gravemente ferito ad una gamba, ma a quanto pareva non mortalmente. Due Grounders lo sollevarono di peso senza troppi complimenti e lo spostarono, addentrandosi un po' di più nel bosco, dove fu abbandonato accanto ad Octavia. Con lei c'era Lincoln.
"Hai fatto abbastanza, adesso devi restare qui", le stava dicendo il Grounder, mentre Nyko gli estraeva dalla spalla quattro frecce, che fortunatamente non lo avevano ferito in profondità, bloccate da vari strati di vestiti e pellicce. Le aveva prese facendo da scudo umano alla ragazza, ferita gravemente ad un fianco. Era una bravissima guerriera, ma aveva ancora molto da imparare per competere con Grounders che combattevano da moltissimi anni prima di lei.
Octavia stava per replicare bruscamente, ma la vista di Echo glielo impedì. "Ehi!", urlò invece al Grounder che la teneva in braccio. "Portala qui."
"E' spacciata", rispose lui, ma l'accontentò. Adagiò la ragazza accanto a lei, poi tornò ad occuparsi di altri feriti.
Echo sorrise debolmente, voltando la testa verso Octavia. Aveva ferite praticamente ovunque, era ricoperta di sangue e non riusciva a muovere nè braccia nè gambe. Nyko le sistemò una coperta sotto la testa, Lincoln distolse lo sguardo. La conosceva bene, avevano imparato a combattere insieme.
"Ne ho uccisi molti, Octavia Blake. Il maggior numero che ho potuto", mormorò la Grounder.
"Non ho dubbi", replicò dolcemente Octavia, accarezzandole i capelli.
"Di' a tuo fratello che ho fatto il possibile per ripagare il mio debito. Promettimi che glielo dirai. Promettimelo, ti prego."
"Te lo prometto", disse Octavia, con convinzione. "Glielo dirò. Noi Blake manteniamo sempre le nostre promesse."
Ad Echo sfuggì un'ultima risata, ma morì prima di riuscire a rispondere "Lo so".

La battaglia infuriava, senza pietà alcuna.
Luna combatteva valorosamente, e presto venne raggiunta di nuovo da Lincoln. Insieme formavano ancora una buona squadra.
Tanti stavano dando prova del loro valore.
Jasper, che non mancava un colpo, con Monty a coprirgli le spalle.
Kane era riuscito a mettere le mani su un paio di armi, e le stava sfruttando al massimo per difendere la sua gente, e per vendicarla.
Anche Miller aveva raggiunto di nuovo il cuore dello scontro, ed ora era affiancato da una zoppicante Monroe. Le donò il proprio fucile, facendosi largo tra i nemici con il martello.
E tutti i Grounders del Popolo del Mare e delle Dune erano ottimi combattenti.
Tutti sapevano cosa fare, perchè Clarke aveva lasciato loro ordini ben precisi. Aveva ideato più strategie, adottate immediatamente dalle due Comandanti, in parte perchè non c'era stato tempo di pensare ad altro, in parte perchè erano valide. Da dietro le quinte, quella ragazzina aveva orchestrato tutto alla perfezione, mettendoli in una posizione di vantaggio nonostante l'inferiorità numerica.
Ma i guerrieri erano molto forti su entrambi i fronti, e qualcuno cadde.
Murphy aveva perso la propria spada corta, e stava combattendo con una piccola ascia trovata sul campo di battaglia.
"Nooo!", udì l'urlo straziante di Emori, e si voltò. A pochi metri di distanza, la Grounder si piegava sul corpo del fratello.
E poi accadde tutto in meno di un istante. Un nemico approfittò di quella distrazione e si avventò su di lei, e Murphy fu rapido a reagire, rapidissimo. Scattò in avanti, mosso dalla disperazione, e da null'altro, ma era troppo lontano.
Una spada trapassò completamente il corpo della ragazza.

Cosa si prova nel perdere se stessi?
Cosa si prova quando non sai chi sei, ma il mondo intorno a te crede di saperlo? E cosa si prova quando finalmente arriva qualcuno a mostrarti chi puoi essere, e fa sì che anche il resto del mondo ti veda in maniera diversa?
Cosa si prova quando finalmente arriva qualcuno che ti fa desiderare di essere diverso, e che ti permette di intraprendere quel percorso, perchè sai che quando incontrerai degli ostacoli potrai sempre contare sul suo appoggio?
Cosa provò Raven, nel momento in cui Finn esalò l'ultimo respiro? Quale genere di dolore si prova di fronte ad una perdita del genere?
Ora, Murphy lo sapeva.


Nota dell'Autrice: Anche in questo capitolo sono passati 68 giorni dalla sconfitta del Monte, perchè si ricollega al capitolo precedente.
IL PROSSIMO SARA' L'ULTIMO CAPITOLO. Non ci credo nemmeno io! Finalmente questa fanfic infinita giunge al termine.
A tra qualche giorno,
Y**
   
 
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