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Autore: Peach Blossoms    06/09/2015    2 recensioni
Episodio che vede come protagonista Heiji. Il giovane detective di Osaka si trova a dover affrontare un caso pericoloso: due uomini misteriosi sembrano avere un conto in sospeso con lui e bramano vendetta. Heiji dovrà scoprire chi sono questi uomini, ma soprattutto dovrà proteggere Kazuha.
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO IV
“Non sei più sola”

La pioggia batteva forte sul viso di Heiji. Rimase immobile: gli occhi spalancati, prima vuoti, ora si colmavano di dolore mentre le mani, chiuse in un pugno, tremavano per la rabbia. Pianse.
Prima d’ora non l’aveva mai fatto, nemmeno da bambino, perché il suo orgoglio prevaleva sempre. Ma quando spalancò la porta di quel rifugio, l’orgoglio si ruppe in mille pezzi e le lacrime si mescolavano alle gocce di pioggia. Impresse nella sua mente quella scena e giurò che il responsabile l’avrebbe pagata.
Kazuha era distesa sul pavimento, ancora priva di sensi. I capelli sciolti e spettinati coprivano in parte il viso pallido che contrastava con le sue labbra violacee e i segni rossi intorno all’occhio destro. Il suo maglioncino rosa era strappato in alcune parti e lasciava scoperte le braccia, coperte di lividi.
 No, non è possibile. Cosa ti hanno fatto…
- “Hei.. Heiji..” sospirò con un filo di voce la ragazza, senza però riuscire ad aprire gli occhi. Questo bastò per destare il ragazzo dalla paralisi che quella scena gli aveva provocato e subito si accasciò sul corpo di lei.
- “Kazuha, sono qui, non devi più avere paura. Sono qui, non ti lascio”. Quelle parole, dette con infinita dolcezza, celavano allo stesso tempo un’ immensa felicità e forte preoccupazione. La sollevò con delicatezza e la poggiò sul materasso impolverato. Notò che aveva la mani fredde e la fronte le scottava molto, doveva scaldarla subito prima che le venisse una polmonite, o peggio, morisse per il freddo.
Era ormai tarda sera e la temperatura era calata molto. Si tolse la giacca bagnata e il maglione, poi si sdraiò a dorso nudo a fianco della ragazza. Facendo molta attenzione, le tolse lentamente il maglione rovinato. Le sue dite ancora umide le sfioravano i fianchi stretti, salendo poi timidamente verso le spalle. Il cuore di Heiji batteva all’impazzata, anche in quelle condizioni, Kazuha era bellissima. Restò per qualche secondo a guardare quel corpo, così dolce e fragile.
Un tuono potente fece tremare i muri, seguì un lampo che illuminò tutta la stanza. Un brivido percosse la schiena di Kazuha, che cominciò a tremare più forte di prima. Era cosciente e anche se non riusciva ad aprire gli occhi, poteva vedere quello che stava accadendo attraverso le emozioni. D’un tratto percepì un intenso calore: Heiji si sdraiò al suo fianco e la cinse in un abbraccio che la fece rinascere. Le accarezzò la schiena, facendole poggiare la testa sotto il suo collo, in questo modo l’avrebbe riscaldata con calore del suo corpo.
Kazuha si sentì di nuovo a casa. Con le labbra umide, gli diede un leggero bacio sulla spalla ed Heiji ricambiò baciandole la fronte. Fu un gesto difficile per il ragazzo, che a stento riusciva a trattenersi dalla voglia di baciare ogni singola parte del suo corpo. Le mani che le accarezzavano la schiena fremevano per scendere più basso e dovette mordersi le labbra per scacciare il desiderio di baciare quelle sue labbra rosse. Solo allora si rese conto di averla davanti a se, senza maglietta, in tutta la sua sensualità.
- “Perdonami, ti prego”,  interruppe il silenzio Heiji. Doveva dire qualcosa, altrimenti sarebbe scoppiato. “è colpa mia. Sarei dovuto arrivare prima.. io…” provava sentimenti contrastanti, le sue parole erano colme di rancore e passione “non sono neanche in grado di proteggere la ragazza che amo…” continuò, accorgendosi di essere ormai fuori controllo. Lei sorrise: l’aveva detto, sì. Quelle parole che tanto desiderava, finalmente lui le aveva dette e lei le aveva sentite. Il suo regalo di compleanno.
- “Baciami” disse Kazuha, accarezzando il viso del ragazzo. “Baciami, subito”.
I due si guardarono per un secondo negli occhi, un secondo che sembrò durare una vita. I loro cuori battevano così forte che temevano sarebbero usciti dal petto. Si avvicinarono lentamente, ansimando. Fu come aver spezzato delle catene solide che da sempre li bloccava. Quando le loro labbra furono ad un centimetro le une dalle altre, Heiji deglutì “…le tue labbra” disse sottovoce. “Da sempre ti sono appartenute” rispose lei “ora prendile”. Fu come un bomba: le labbra entrarono in contatto, l’energia si propagò fino alle punte dei piedi, un attimo di quiete, poi esplose la passione. E proprio come una bomba, la loro unione aveva spazzato via ogni insicurezza, ogni dubbio e ogni timore. Unici superstiti, due ragazzi che finalmente avevano imparato ad amarsi, due ragazzi che in quel momento, divennero un unico essere.
Si addormentarono, ancora abbracciati, esausti ma infinitamente felici.
 
Furono baci e furono sorrisi,
poi furono soltanto i fiordalisi
che videro con gli occhi delle stelle
fremere al vento e ai baci la tua pelle

 
  
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