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Autore: Miss Writer    08/09/2015    1 recensioni
Seguito di "Finally in Love"
Avreste il coraggio, nei più bei momenti della vostra vita, di guardarvi indietro e riaffrontare tutto il dolore, tutta l'amarezza e la sofferenza della vostra vita passata?
Io l'ho fatto. Ne ho avuto paura, ho quasi demorso, ma con quella forza che solo l'amore è in grado di darti, sono riuscita a slegarmi da quei brutti ricordi e a lasciarli volare via lontano da me.
E ora, rinnovata e rinvigorita, sono pronta a non temere più la felicità e ad abbracciarla definitivamente rendendo la donna che mi ha salvata dal baratro ufficialmente e perfettamente mia.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena | Coppie: Haruka/Michiru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna serie
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Perfectly Mine


Capitolo nove: Antichi nemici




Mi hai fatta uscire a prendere la legna quando fa un caldo pazzesco, solo per buttarmi fuori di casa, o esiste una ragione valida sul serio?”

Di ragioni valide ce ne sono ben due in realtà, mia cara.

Primo: voglio invitare i ragazzi per una bella grigliata all'aperto, dato che hai costruito quella meraviglia di barbecue e due… Ci avevi preso.

Volevo tenerti lontano da qui per un po' di tempo. Ho una sorpresa per te...”

Una sorpresa?”

Sì.

Ci ho messo un po' per organizzarla, e sai bene che la maggior parte delle volte mi lascio prendere dall'entusiasmo quando si tratta di regali impegnativi.

Stavolta è stato addirittura più arduo del previsto ed era fondamentale il poter agire indisturbata.”

Beh, apprezzo l'impegno, ma vorrei capire se hai intenzione di tenermi ancora sulle spine o posso scoprire qual è questa misteriosa sorpresa.”

Sì, certo.

Ovviamente ti ricorderai di questo illustre signore...”

Quel cosetto blu tutto striminzito che usi per spolverare? Sì, ci siamo giusto incontrati questa mattina presto...”

O mamma. No! Ho sbagliato… Intendevo questo.”

Oh, il tuo foulard nuovo.”

Esatto! Se ti avvicini e ti abbassi un poco te lo metto. Come da tradizione.”

Tutta per lei incantevole fanciulla.”

Bene… Che impresa eroica!”

Oggi sei più impacciata del solito. Dev'essere una sorpresa davvero importante se sei così nervosa.”

Lo è.

Ce l'ho fatta. Ora possiamo andare, ti guido io.”

Ok.”

Con cautela mi indica la direzione da seguire dal vialetto fino al terrazzo e quando mi fa svoltare a destra evitando l'ingresso non afferro il motivo di questa scelta.

Stamattina quando sono uscita a prende la prima boccata d'aria quotidiana non c'era niente di diverso dal solito.

Continuo a rifletterci mentre mi aiuta a sedermi sulla poltrona.

Si piazza davanti a me, la sua tensione e così tangibile che ci potrei suonare una melodia senza troppi sforzi. Prende un lungo respiro prima di sfilarmi la benda con la sua consueta delicatezza, ed esitando per un momento mi si siede accanto regalandomi un sorriso di una bellezza quasi impossibile.

Sorpresa” mi sussurra indicando la vetrinetta per cui ha insistito tanto affinché la riparassi.

In un primo momento penso di avere le allucinazioni, perché ciò che vedo sembra ancora più incredibile di quel sorriso.

Titubo per un attimo prima di posare di nuovo lo sguardo sulle agguerrite schiere che ora popolano il mobiletto, ma desisto subito dal farlo: sono incredibilmente magnifiche

e si trovano proprio qui, a casa mia…

Non...”

L'incredulità che le si legge negli occhi mi fa perdere in un sussulto silenzioso.

Le mani agganciate con forza ai braccioli della poltrona, lo sguardo fisso puntato in direzione delle statuette, non certamente intimidite da quel guardare così allibito da sembrare perso.

Lance affilate verso l'alto, postura drittissima, scudo al petto. Alti, forti, decisi.

Sono così belle da sembrare vere, come se, ad un sol cenno del capo tribù si possa scatenare una furiosa battaglia contro chissà quale nemico.

Quando le ho viste e dopo aver saputo quanto le desiderasse il volerle comprare è stato irrefrenabile. Sarebbe stato un sacrilegio il non farlo.

Ero così sicura del mio acquisto che non appena il signor Takemori aveva finito di raccontarmi tutta la storia gli diedi immediatamente i soldi, senza che Haruka se ne accorgesse.

Pensavo di aver fatto un bel gesto ma la sua immobilità mi terrorizza…

Che, dato il lungo tasso di tempo trascorso, non le interessino più? Ho riaperto una vecchia ferita?

Mi manca il fiato…

Ti prego, dì qualcosa!”

Non riesco a crederci…

Sono davvero lì dove le vedo? Oppure sì? Insomma, non le sto immaginando… vero?”

Oh no amore. Ci sono per davvero. Ti piacciono?”

Sono magnifiche! Tu non immagini per quanto tempo ho desiderato acquistarle.

Avevo ricevuto una delle mie prime grandi delusioni non avendo potute averle.

Non credo ancora che siano realmente davanti ai miei occhi.

Grazie...”

Lo sguardo quasi commosso mi riempie di tenerezza mentre lei se ne sta ancora tremante sulla poltrona. Chissà quanto ci metterà a riprendersi. Nel frattempo mi siedo sul suo grembo abbracciandola con tutto l'affetto che posso dimostrarle.

Ottimo lavoro Michiru!


Non è che chiudendo gli occhi spariscono e vengo inghiottita di nuovo dalla delusione?

Mamma che tremarella…

Ogni volta che Michiru mi fa un regalo rischio di prendermi un infarto!

Come fai?”

A fare cosa?”

Queste sorprese incredibili. Ogni volta mi lasci senza parole. Penso che ciò che mi regali sia ineguagliabile e invece la volta dopo sono sempre costretta a ricredermi.

Così mi togli il fiato.

Sei una maga?”

Non esagerare...”

Non c'è altra spiegazione!

Non ho mai potuto comprarle perché Atsushi le teneva da parte per un altro compratore molto facoltoso.

Come sei riuscita ad averle?”

Diciamo che Atsushi ha capito il vero valore dell'ex compratore.

Da giovane tutto ciò che gli interessava erano gli affari, tuttavia col passare del tempo capì che avere un cuore sereno conta ancora di più del denaro.

Ha deciso di venderle a me proprio per questo. Voleva farsi perdonare.”

Sto per piangere...”

L'odore della poca salsedine proveniente dalle acque oceaniche che si riversano nel fiume oltre la casa si diluisce nelle onde dolci rimanendo quasi un ricordo.

Ho voluto portare qui Michiru per ringraziarla del meraviglioso regalo che mi ha fatto, e dato che non se la sente ancora di tornare al mare, ho deciso di non privarla comunque del suo elemento che qui, seppur non con la vastità a cui è abituata, bagna libero le sponde e il suo letto.

Il vento fa stormire gli alberi con un ritmo dismesso, irregolare; sembra quasi non sapere nemmeno egli in che direzione soffiare, anche se lo comprendo conoscendo la burrasca in cui è stato coinvolto la settimana scorsa. Lo perdono, senza remore.

Anche lo sbatacchiare dell'acqua sui sassi che fanno da sponde al torrente stona un poco, ma neanche ciò è per noi un problema. Siamo venute qui a godere della quiete del posto e non certo per giudicarlo.

Ci limitiamo a notare ciò che ci sta attorno in una sorta di stato meditativo che ci connette con l'essenza della Terra. Essa ci spoglia dai meccanismi mentali che contaminano togliendoci il potere di gioire per la magnificenza che la Natura ci offre e ci innalza ad un livello superiore.

Siamo come dei Buddha che nel perdersi nel silenzio trovano la pace interiore, dimentiche di ciò che, almeno per brevi ma intensi momenti, accade nelle nostre teste tracimanti di pensieri ottenebranti.


Mi sento come una bambina qui su questi massi che precedono quelli bagnati dalle correnti mentre ne osservo ogni minimo movimento: le farfalle che svolazzano a pelo d'acqua per dissetarsi, i pesciolini che vi si intravvedono sotto e che si nascondono tra le pietre piatte e levigate, la sabbia che si sposta secondo il loro volere formando piccole valanghe orizzontali.

Lo sgorgare continuo crea tanti agglomerati di bollicine che scoppiano e ricompaiono ad intermittenza provocando un rumore solo lontanamente percettibile.

A far compagnia a tutto questo arriva più chiaro di prima il canticchiare degli usignoli e di tanti altri piccoli volatili di cui non so ancora distinguere le specie.

Spero che non li disturberemo e che verranno, come ogni sera, a rifugiarsi nella casupola alle nostre spalle, ove Haruka ha piazzato una delle tante torrette di ricezione della riserva. Sarebbe davvero bello fotografare quella scena e farne una gigantografia da appendere nella stanza del piccolo.

Michi, guarda da quella parte!”

La sua voce mi distrae dalle mie fantasticherie e il suo indice guida il mio sguardo portandolo di nuovo verso il fiume dove un giallo scintillante guizza agilmente e con andatura sinuosa.

Non riconosco immediatamente quella silhouette ma le sue labbra prominenti e i baffetti che hanno un non so che di francese risvegliamo la mia memoria stupendomi.

Una carpa Ogon!

Speravo tanto di vederne una in natura!”

Eccoti accontentata!”

È giallissima! Che ci fa qua?”

Beh, questo è pur sempre un fiume a corso lento, anche se non sembra.

È implementato automaticamente dalla vecchia diga che si trova molto più in la delle spalle della riserva. Ad una certa ora, a meno che non sia necessario che la quantità di acqua resti costante anche di notte, la pompa che lo rifornisce viene chiusa; in questo modo il flusso acqueo torna alla sua portata originale. Ecco perché qualche coraggioso esemplare si fa avanti fino a qui per raggiungere il lago che si trova nei possedimenti del Mastro di foglie.”

Davvero? Non lo avrei mai immaginato!”



***


Sei sicura che possiamo pranzare qui? Non farà troppo caldo a quell'ora?”

Non pranzeremo qui infatti. Vedi quella cupola nascosta tra gli alberi?”

Sì, ora che me l'hai fatta notare. Che genere di struttura è?”

Una vecchia tenda usata dai vecchi custodi nei giorni di perlustrazione degli appezzamenti o quando volevano portare fuori la famiglia per una scampagnata.

Pranzeremo lì e grazie ad un tendone di lino staremo al fresco.”

Non lasci niente al caso eh?”

La natura è la prima meraviglia del mondo, ma bisogna comunque tenersi pronti per affrontare le sfide che essa ti lancia.”

Concordo.

Come ci arriviamo?”

Il ponticello sopra i sassi è inagibile a causa delle ultime piogge, quindi dovremo aggirare gli ostacoli addentrandoci nella vegetazione dal punto alla nostra destra.

La boscaglia è molto fitta e non sarà facile passare, ma con le giuste precauzioni in mezz'ora avremo raggiunto la destinazione.”

Bene.

Che ne dici se partiamo subito? Inizio già ad avere fame.”

In marcia allora!”

Mettiamo gli zaini in spalla e mi lego con una corda né troppo corta né troppo lunga a Michiru in modo da non rischiare di venir separate fisicamente dall'intrico di rami che ci aspetta.

Possiamo partire. Pronta?”

Sì.”



***



Mancano ancora dieci minuti di camminata per arrivare a destinazione e tutto sommato il viaggio non è stato così difficoltoso a parte l'essere rimasta impigliata qua è la in certi punti...

Ora ci attende il tratto più difficile. Tieni le mani in alto a proteggere il viso.

Devi afferrare i rami nel punto in cui non ci sono spine e trattenerli finché non sei passata oltre.”

Ok, ho capito. Se dovessi pungermi rischio qualcosa?”

Dipende da quali spine incontri.

Quelle rosse secernenti un liquido bianco e viscoso sono velenose.

Le altre invece potrebbero darti un po' di prurito.”

Bene, quindi alla larga dalle spine rosse!”

Esatto.”



***



Che bel posticino. Non lo facevo così lussuoso!”

Ci siamo sempre trattati bene da queste parti.

Il canneto che fa da tetto non basterà a ripararci dal caldo quindi piazzo subito il telone.

Nel frattempo puoi scoprire i fornelli e iniziare a cucinare.”

Va bene. Ci metti tanto a sistemarlo?”

Dipende da quanto sono fortunata…

Wow, al primo colpo!”

Non male!

Complimenti.”

Merci!”



***



Caspita che acquazzone...”

Mi dispiace piccola. Era del tutto imprevisto.

Hai ancora freddo?”

Sì, mi sento gelare.

E comunque non è colpa tua. So che non sei onnipotente.”

Menomale che ho portato anche i due teli di plastica, altrimenti non saremmo nemmeno riuscite a ripararci dalla pioggia.”

Sì, ma ti sei tutta infradiciata. Rischi di prendere un malanno.

Lascia almeno che ti dia una passata ai capelli.”

Tesoro, non fa niente. Si vede che non stai bene.

Forse non avresti dovuto mangiare il pesce.

Magari ti ha fatto male...”

Impossibile. Lo sai che il pesce di Yasu è di prima scelta, e poi avrebbe fatto male anche a te.”

Hai ragione… Cosa senti in particolare? Hai nausea, bisogno di vomitare?”

Oltre al freddo e un po' d'abbiocco non ho nausea o fastidio allo stomaco.”

Questo è un bene.

Hai portato qualcosa per passare il tempo?”

A dire il vero non ci ho pensato…

Dovevamo essere a casa per le cinque e invece...”

Giusto.

Però, se non ricordo male, nascoste da qualche parte ci dovrebbero essere delle vecchie tessere di domino!

Chissà, magari troviamo una confezione completa!”

E sarebbe qualcosa di cui vantarsi?”

Saremmo le uniche, mia cara!”

Caccia al tesoro allora!”



***



Il temporale continua a imperversare sopra e intorno al nostro rifugio temporaneo, con il vento che soffia prepotente facendo sbattere le gocce che si accumulano sul terreno contro il tendone più esterno, come fossero le onde del mare.

Il freddo, forse immaginario e sentito solo da me, cerca di oltrepassare alla carica le barriere che mi avvolgono.

Torrenziale e sfacciato questo acquazzone estivo ci ha proprio spiazzate, lasciandoci ad affrontare senza alternative il volere avverso della natura in un momento d'impreparazione assoluta.

Lo stare a pensarci su non migliora di certo le cose ma non posso fare altrimenti, come se non fossi più padrona dei miei pensieri.

Sento le forze che mi abbandonano e il malessere le rimpiazza avaro contro ogni mia resistenza. Si palesa come un parassita che mi risucchia le energie, cominciando dal polso, con il suo naso appuntito e tagliente che infetta tutto ciò che è passibile della sua contaminazione.

Distilla via la mia vitalità, riducendo all'osso la mia pazienza, gettandomi sempre più in un baratro profondo che mi spaventa.

Perfino le gocce di sudore freddo pesano sulla mia fronte quasi a volermi far precipitare più in fretta. Haruka, aiutami ti prego!

Michiru, stai bene?

Non hai un bell'aspetto amore...”

Ho tanto freddo...”

Aspetta, prendo le coperte termiche.”

Grazie.”

Sei pallida. Lascia che controlli se hai la febbre.”

Ok.”

Qualche linea. Hai la fronte bollente e le mani gelide.

Ti senti debole?”

Sì… Mi fa male il braccio.”

Destro o sinistro?”

Sinistro.”

Fammi vedere.”

Ma è un taglio.”

Sì, come se ti fossi impigliata a qualcosa con le spine… Ricordi dove te lo sei fatta?

Se è nell'ultimo tratto potrebbe trattarsi di una pianta velenosa.

Cerca di rivedere la scena nella tua mente.”

...”

Non voglio forzarti piccola, ma se è davvero velenoso devo cercare subito un rimedio perché potresti stare molto male tesoro. Addirittura peggio di come stai ora.”

C'era un fiore bianco, su un albero.

Era molto bello e volevo coglierlo ma i rami erano troppo fitti e ho desistito, solo che ho avuto difficoltà nel togliere le mani dal groviglio. Potrei essermi graffiata con quelli, anche se nel momento non ho sentito niente...”

Fiore bianco… Su un albero con groviglio di rami. Era il fiore di un rampicante con le foglie grandi quasi a forma di cuore?”

Sì, la pagina inferiore era rossa.”

È un fiore abbastanza raro, ma non impossibile da trovare.

I suoi effetti non sono letali, ma è comunque necessario prendere un antidoto perché la febbre che provoca può perdurare anche per una settimana e dare allucinazioni.

Devo trovarlo e prepararne un rimedio se vuoi sentirti meglio.

Preferirei non lasciarti ma devo andare subito a cercarlo.”

Ma sta ancora diluviando.”

Lo so, ma non mi piace vederti in questo stato.

Te la senti di rimanere da sola?”

No, ma se non c'è altra soluzione...”

Un momento… Potrei provare a cercare i lupi di Okami, così non sarai sola del tutto.”

Provi a chiamarli da qui?”

Farò un tentativo, ma se non saranno qui vicino dovrò dirigermi verso le grotte verdi.

Distano cinque, sei minuti...”

Ok...”

Provo a richiamare la loro attenzione. Non muoverti.”

Ti prego, fa che siano nelle vicinanze!

Estraggo il richiamo in legno dalla tasca interna della giacca a vento sperando che sia rimasto del tutto asciutto e continuando a stare attenta affinché non si bagni vi soffio per tre volte in attesa che delle orecchie appuntite si facciano intravvedere nel folto della vegetazione.

L'incessante frastuono della pioggia non mi consente di udire passi ma l'agitarsi basso degli arbusti palesa, con mio sommo sollievo, la presenza non di uno, bensì di sei lupi.

Non potevo desiderare di meglio!

Michi, li ho trovati!

Io mi porto dietro solo Zankou, gli altri rimangono qui con te.

C'è anche Basquiat!”

Ciao bello! Grazie per la visita.”

Amore, ascolta. Ora che sei in buone mani io devo andare.

Dovrei metterci due orette circa prima di essere di nuovo qui.

Tu cerca di bere molta acqua e mangiare almeno una fettina di mela ogni mezz'ora, così non rischi di indebolirti, intesi?”

Sì, aspetta. Dammi un bacio.”

Subito amore. Non sforzarti, ok?!”

Ok...”

A presto.

Prendetevi cura di lei ragazzi.”

Dolente mi allontano dalla mia amata che soffre, seppur lo faccia per salvarle la vita.

In un triste smarrimento come dev'essere stato quello di Romeo dopo aver saputo della morte di Giulietta, o forse l'angoscia di quest'ultima quando ha visto morire il suo sposo tra le sue braccia per un vituperabile scherzo del destino.

Mi affretto stracciandomi di questi pensieri dall'inaudita molestia, forse troppo presa da questo sottile panico che mi fa barcollare.

Basta Haruka! Non sei nata dalla penna di Shakespeare e tanto meno Michiru è sul punto di morire.

Devi sbrigarti se vuoi che i suoi patimenti non letali svaniscano, ma lascia perdere le tragedie e trova per lei le giuste cure!

Zankou, salta lassù e appiattisci quel cespuglio, altrimenti non posso arrampicarmi.”



***



Mezz'ora è passata da quando sono riuscita a scalare il costone roccioso che mi ha permesso di dimezzare il tempo per tornare al punto esatto dove Michiru si è ferita.

Fortuna che i cespugli lo hanno tenuto abbastanza asciutto nonostante il diluvio.

Ora è meglio lasciar perdere queste considerazioni. Devo concentrarmi per trovare l'antidoto, contenuto nella stessa pianta come Natura comanda.

Si tratta delle foglie palmate, della loro peluria per esattezza. I peli schiacciati rilasciano un liquido viscoso che ha proprietà rigenerative della cute, mentre le foglie in sé sminuzzate costituiscono un ottimo disinfettante naturale.

Cresce in mezzo alle altre piante, alberi in realtà, come un parassita evitando così l'esposizione alle intemperie e alla luce solare.

Grazie al suo fiore bianco e scintillante è assai riconoscibile ed individuabile anche tra i gruppi di rami più fitti.

Eccolo là! Ce ne sono addirittura tre. Ne basteranno due comunque, così avrò l'antidoto per qualche altro giorno nel caso in ospedale ne siano sprovvisti.

Indosso i guanti di cuoio per evitare di ferirmi anche io e con delicatezza srotolo le sottili liane fogliate che avvolgono i rami. Devo fare in modo che non si rompano, altrimenti il liquido evaporerà e saranno inutili.

Ripeto l'operazione per tutti i pendenti e con ancora più attenzione li faccio scivolare dentro la sacchetta che li terrà all'asciutto per tutto il tragitto.

Ora posso tornare da Michiru, ma dovrò compiere una piccola deviazione da quello fatto per arrivare nuovamente qui, reso impraticabile dall'aumentata foga della pioggia.

Proverò a ripetere il cammino che abbiamo fatto insieme per raggiungere il capanno.

Zankou, si passa di qua.

Riesci ad aprirti un varco?”



***



Haruka è via da poco più di un'ora e la sua assenza è mitigata, per fortuna, dal calore che la pelliccia di Basquiat emana a contatto con il mio corpo.

Il suo sguardo preoccupato è così dolce che averlo vicino è un toccasana per la mia resistenza, come rassicurante è la presenza degli altri quattro lupi che fanno una guardia serrata al rifugio facendomi sentire del tutto protetta, anche se a qualcuno potrebbe sembrare un controsenso.

Toltami il peso del timore riesco nella mia poca lucidità a concentrarmi sul cercare di stare meglio e grazie a questa strategia la lipotimia che mi ha preso in schiava ha perso il fattore freddo, anche se sono ancora provata.

I vomiti preannunciati non sono ancora giunti, e ne sono molto felice… Le allucinazioni invece hanno fatto la loro comparsa da una mezz'ora e non sono affatto piacevoli.

La mia concezione dello spazio è alterata. Mi sento come se stessi cadendo per terra sebbene non mi trovi sul letto, il che è veramente irritante oltre che sconvolgente.

Basquiat fa di tutto pur di farmi ricordare che non sono sola, posandomi il mento sulla fronte come per tenerla e quando chiudo gli occhi mi si accuccia ancora più vicino respirando più forte per darmi supporto. È incredibile come gli animali sappiano regalare il loro sostegno molto più delle persone.

Quando mi sarò ripresa devo proprio sdebitarmi con questo adorabile cucciolone.

Ora posso solo aspettare che la mia donna ritorni sana e salva dalla foresta con il tanto bramato rimedio, così potrò di nuovo reggermi sulle mie gambe e potremo starcene nuovamente nella nostra beneamata dimora.

Torna presto amore mio…



***



Michiru, eccomi!”

Amore...”

Come ti senti?”

Esausta.”

Ora non devi preoccuparti di niente piccola. Ho trovato l'antidoto. Ti aiuterà a sentirti meglio.”

Mmh mmh.”

Hideo si è fatto sentire?”

No, non ha chiamato nessuno.”

La centralina sarà ancora fuori uso…

Devo inventarmi qualcosa per far sì che vengano a prenderci senza che nessuno si faccia male.”

Come? Il tempo non è migliorato...”

Zankou è troppo affaticato per provare a fargli raggiungere la casa di Hideo…

Gli altri lupi come sono messi?”

Non si sono mossi da lì. Nemmeno per cercare da mangiare.”

Questa è una bella notizia. Dovremo invitarli a cena una di queste sere.”

Scema...”

Oh, finalmente un sorriso!

Tra poco ti disinfetterò la ferita. Fammi sminuzzare un po' queste foglie e le applicherò sul braccio.

Brucerà ma non farà troppo male, ok?”

Ok… Basterà a togliere il veleno?”

Sì, entra in circolo dopo circa sei ore dando i sintomi più importanti.”

Ma ho già avuto le allucinazioni. Un paio di volte”

Alterazione della percezione dello spazio?

Quello è causato dalla debolezza piccola.”

Oh, ok...”

Eccoci qui. Pronta?”

Sì.”




Sta uscendo qualcosa… Forse è un pezzo di spina.

Ti fa male?”

Non come pensavo...”

Ok. Conto fino a tre e la estraggo con la pinza.

Chiudi gli occhi se vuoi.”

Va bene. Uno…

Due…

Tre.”

Fatto. Era minuscola, quindi niente pericolo di veleno in circolo.

Baciata dalla fortuna!”

L'hai tolta davvero? Non ho sentito niente.”

Meglio così, no?”

Ma come hai fatto?”

È rimasta incastrata tra le foglie tritate ed è bastato raccoglierla con le liane della pianta stessa. Sono appiccicose...”

Oh...”

Come stai?”

Ho un po' di capogiro.”

Stenditi. Puoi appoggiare il braccio a terra mentre ripulisco il taglio.

Goethe, prendimi il pennello che è in quel portello difronte a te...”

Come fanno a capirti?”

I lupi sono animali già abbastanza intelligenti per natura. Se presi con il giusto atteggiamento e non depredati della loro libertà possono rivelarsi degli splendidi compagni di vita.

Imparano molto in fretta.

Certo, non tutti i lupi sono così, ma è un discorso troppo complesso per la tua mente stanca.

Prova a dormire. Ora ci sono io qui con te e non devi temere nulla, ok?”

Va bene…”



***



Haruka, qui Hideo. Mi senti? Passo…

Ripeto, Haruka sei in ascolto? Passo.”

Hit, finalmente! Siete riusciti ad aggiustare la torretta? Passo.”

No, abbiamo dovuto installarne un'altra che riuscisse a collegarsi a tutte quelle esistenti. Dacci le vostre coordinate, passo.”

Siamo a sud dalla torre 103, quella in prossimità del vecchio capanno della guardia.

La strada nove è impercorribile. Sarà un problema raggiungerci, ma ho bisogno di soccorso per Michiru. Sta delirando, passo.”

Ho trovato un mezzo. Se la strada non è agibile come hai detto dovremo crearcene una nuova abbattendo stralci di vegetazione, se mi dai il tuo consenso, passo.”

Procedete. Dalla 97 in giù verso est scendendo ci sono piante parassite di cui possiamo fare a meno. Abbattete quelle. Passo.”

Ricevuto. Potremo essere lì al massimo tra due ore dato il tempo.

Michiru riuscirà a reggere? Passo.”

Dovrebbe farcela. Cercate di fare il prima possibile. Passo.”

Sissignore, chiudo.”



***



Ami, come sta Michiru?”

Ha ancora la febbre ed è debole, ma il veleno non è entrato in circolo.

È una fortuna. La terremo in osservazione tutta la notte.

Se vuoi vederla puoi andare, cerca di non fare troppo rumore però. Ha bisogno di riposare.”

Certo! Grazie Ami.”

E di cosa?”




Ancora in bilico tra sogno e realtà, non riesco a liberarmi dal senso di offuscamento dove non sono in grado di percepire né riconoscere lo spazio in cui mi trovo. Anche il tempo è evanescente nelle sue tinte fosche spacciabili forse per quelle del mattino.

L'unica cosa di cui sono certa è il calore che Haruka fa aderire al mio corpo grazie al suo respiro.

Le sue braccia mi stringono come a proteggermi dalla sensazione di non appartenenza in cui giaccio.

La voglia di vederla così vicina a me, di sapere se dorme serena o è disturbata da incubi causati dalla mia disavventura mi spinge a scansarmi dalla debolezza e a girarmi, seppur lentamente, verso di lei e riappropriarmi di un pezzetto della mia normalità. Studio i movimenti delle gambe, del bacino, delle braccia. Ogni centimetro che sposto mi costa fatica, ma il suo tocco ora che con le dita le afferro il polso sperando di non farle male, è foriero del mio successo: il riuscire a leggere sul suo volto, misto alla stanchezza, almeno una sfumatura di sollievo.

Il sole con i suoi raggi lunghi e non caldissimi mi rivela che è mattina e con ciò porta anche il risveglio del mio cavaliere addormentato.

Ehi, ti sei svegliata...”

Sì… Anche tu.”

Già. Come ti senti?”

Meglio. Ho ancora un po' di debolezza addosso ma il torpore e le vertigini stanno svanendo.”

Bene. Mi hai fatto davvero preoccupare ieri.”

Scusa. Non volevo.”

Non devi scusarti. Gli incidenti capitano a tutti, anche se forse avresti potuto stare più attenta.”

Sì, in effetti non sono stata molto brillante. Ho avuto una dèfaillance…!”

Capita.

Vuoi fare colazione?”

Sì, però non ho ancora voglia di alzarmi..

E devo ammettere che ho anche un certo appetito.”

Ci credo. Hai mangiato poco più di mezza mela in quasi sedici ore!

Vado a preparare. Desideri qualcosa in particolare?”

Ehm, più o meno.”

Dimmi tutto.”

Mi sento molto golosa stamattina. Vorrei qualcosa di godurioso, ma non so cosa esattamente.”

Lascia fare a me. Ho un'idea che ti stupirà!”

Stupiscimi allora!”

E io che ho detto?!”

Oh, andiamo!”


  
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