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Autore: We_Are_A_Family    08/09/2015    3 recensioni
"La notte eterna è calata su New York. Non riuscirete mai a riportare la luce"
Shredder e i Kraang sono riusciti nel loro intento: hanno conquistato New York, e ora il loro intento è conquistare il mondo.
Ma un gruppo di ragazze, sette kunoichi, è deciso a non arrendersi alla tirannia.
Dovranno ritrovare coloro che un tempo combattevano contro il loro stesso nemico, e convincerli a tornare sul campo di battaglia.
Ognuno di loro ha un segreto.
Ognuno di loro vuole la pace.
Ma la pace non si raggiunge senza pagare un prezzo.
Segreti, nemici, avventure, amore, dolore.
Combatterano insieme fino alla fine.
Ma prima, dovranno mettere chiarezza nei loro cuori...
Genere: Azione, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TREASON

 

Quando Zoey si svegliò si accorse che non avevano speranze.

Erano ancora nella gabbia di prima ma, sta volta, Cristina e Leonardo si trovavano lì, probabilmente avevano sedato tutti loro per poter rinchiudere nella gabbia anche quest'ultimi.

Si guardò intorno, erano tutti feriti, chi messo meglio, chi peggio.

Aicha e Donatello erano seduti uno affianco all'altra, lei si osservava i piedi, mentre il mutante fasciava una profonda ferita sul braccio della ragazza con la sua mascherina.

Bianca controllava che Giulia, ancora inerme, non avesse ossa rotte, o comunque ferite gravi mentre Funny, che era appoggiata a lei, osservava Cristina che stava, piano piano, riprendendo conoscenza.

Raffaello aveva portato le ginocchia al petto, se così poteva essere definito, e ci aveva appoggiato il mento, ogni tanto lanciava occhiate veloci a Leonardo, che se ne stava rannicchiato in un angolo, privo di sensi.

Zoey si spostò leggermente, fece una smorfia, quando cerco di poggiare il piede destro sul suolo, evidentemente durante il combattimento si era slogata la caviglia.

-Stai bene?- Zoey si girò di scatto, per poi incontrare gli occhi color del cielo di Michelangelo.

-S-si, sto bene.- Rispose sorridendo.

Circa mezz'ora dopo erano tutti e dieci seduti in cerchio, discutendo, sussurrando, su come uscire da questa situazione.

-Allora i portali di Chou la riportano qui, non riusciamo a far sparire le sbarre della gabbia... Ora? Che si fa?- Domandò la riccia mentre giocava con una ciocca di capelli, segno che aveva messo completamente in moto il cervello.

-Potrei provare a usare la telecinesi!- Propose allora Cri.

-Non se ne parla! Sei troppo debole, finiresti per avere un collasso per nulla!- Controbatté Bianca, non volendo che la sorellina peggiorasse.

-Posso provare a smaterializzarmi, ma dubito funzioni, il sistema è quello dei portali.- Disse sconsolata Zoey, ci fu un lungo momento di silenzio finché Aicha non sobbalzò, per poi rilassarsi ridacchiando.

-Siamo proprio sceme... Perché non proviamo a scappare in un modo tradizionale? Mettiamo fuori gioco le guardie e dopo scassiniamo la serratura.- Si guardarono per un attimo, per poi mettersi all'opera. 

Giulia si tolse la scarpa per porgerla al mutante in rosso, lui si avvicinò lentamente a una delle due guardie per poi dargli qualche forte colpo sulla testa, facendolo svenire, poi passo all'altro, evidentemente non doveva essere una grande guardia, perché non si accorse del collega svenuto e fece la sua stessa fine.

Successivamente Aicha passò una delle forcine che aveva trai capelli a Donnie che, dopo un paio di tentativi, riuscì ad aprire il lucchetto della gabbia.

-E ora? Dove si va?- Domandò Donatello guardandosi intorno.

-Non so voi, ma noi andiamo a cercare Helen.- Rispose Cri uscendo dalla gabbia, sorretta da Bianca.

-Non credere che faremo chissà che! Controlleremo se si trova qui e poi torneremo a casa.- Disse la leader del gruppo, vedendo che le altre stavano per protestare continuò -Non saremmo d'aiuto a Hel, esauste e che ci reggiamo a mala pena in piedi. Aspetteremo domani per continuare le ricerche.- Le ragazze sospirarono ma non poterono non essere d'accordo con lei.

-Noi vi daremo una mano.- Si fece avanti Leonardo.

-Noi? Queste ragazzine ci hanno causato già troppi problemi!- Protestò Raffaello, beccandosi un occhiataccia dal fratello.

Le ricerche iniziarono.

***

 

Zoey era seduta a gambe incrociate sul divano di casa loro, sulle sue gambe Luna cercava di catturare il lembo della fascia che avvolgeva piede e caviglia della riccia, mentre lei le accarezzava il pelo striato.

Era completamente assorta dal film che stava guardando con Giulia, un film che si erano concesse per consolarsi perché non avevano trovato Helen, Harry Potter e il Prigioniero d'Azkaban, nonché il suo preferito. 

In quel film, esattamente come nel libro, si parlava del rapporto trai Malandrini più che negli altri.

I Malandrini erano migliori amici, erano i quattro membri di una piccola famiglia, una famiglia che si erano costruiti da soli, loro dicevano sempre che sarebbero morti l'uno per l'altro.

A Zoey piaceva pensare che la loro famiglia fosse un po' come i Malandrini, cercava di ignorare cosa successe a loro, di dimenticare che Peter Minus aveva abbandonato il gruppo.

Era un modo per estraniarsi dalla confusione che la circondava immergersi nel mondo di Harry Potter.

Era sicura che a loro non sarebbe mai successo, sarebbero rimaste sempre insieme, contro il mondo intero. 

Ma si sa, il destino sa essere davvero beffardo.

 


***




Funny correva da una parte all'altra della stanza che condivideva con Zoey.
Doveva essere più o meno l'una ma la ragazza era sveglissima.

Stava infilando nel suo zaino argenteo tutti gli oggetti importanti che possedeva, lanciando veloci occhiate alla riccia che dormiva con Luna sulla schiena, per assicurarsi che stesse ancora dormendo.

Aprì la finestra, diluviava.

La pioggia bagno il viso di Zoey, che aprì gli occhi ambrati, osservando l'amica correre a prendere una felpa da indossare, si sedette stropicciandosi gli occhi.

-Funny? Che stai facendo?- Funny si fermò di colpo guardandola, abbassò il capo, sospirando e iniziando a infilare la felpa.

-Me ne vado.-

-Cosa!? Ma sei impazzita!?- Ormai anche lei era sveglia, in piedi davanti a Funny.

-Io non ce la faccio Zoey. Non lo reggo tutto questo!- Le rispose, gli occhi inumiditi.

-Cosa succede qui?- 

-Funny se ne vuole andare!- Aicha guardò sbalordita la più piccola del gruppo, per poi voltarsi verso Funny.

-Sei impazzita!? Perché dovresti andartene!?- Domandò avvicinandosi, i pugni stretti e gli occhi puntati sulla castana.

-E a voi che importa?- Domandò a sua volta, con freddezza.

-Se c'è qualche problema noi possiamo aiutarti! Dobbiamo affrontarle insieme queste cose!-

-Funny non puoi andartene! C'è una guerra là fuori!-

-Io non lo reggo tutto questo, non lo reggo! Collaborare con delle tartarughe!? Credo che quelle impazzite siate voi, i mutanti sono malvagi, tutto questo è assurdo!- 

-Perché delle ragazze con di poteri assurdi sono all'ordine del giorno.- Controbatté Aicha, Funny portò la mano al suo ciondolo.

-Senza di questo sono una ragazza normale, niente poteri.
Senza questo tutto finirà!- Si strappò il ciondolo dal collo e lo buttò a terra, lo schiacciò con forza, distruggendolo. Si avvicinò alla finestra, lanciò uno sguardo a Aicha che la guardava con freddezza, poi si voltò verso Zoey, quest'ultima ridacchiò.

-Sai che ti dico? Fa come di pare, non mi importa. Io e Chou abbiamo provato ad aiutarti, se tu non lo accetti non ci rovineremo la vita per te.
Ci si vede all'inferno, Funny.-

-Ci si vede all'inferno.- Saltò giù dalla finestra per poi sparire nel buio.

Zoey abbassò lo sguardo, tremava, i pugni erano stretti e le lacrime scivolavano sulle sue guance.

Loro erano come i Malandrini e Funny... Funny era il loro Peter Minus.

   
 
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