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Autore: Hoon21    09/09/2015    3 recensioni
Bentornati! Ecco a voi il seguito di I will always love you. In questo secondo capitolo,Mr. John Mellark, il padre di Peeta Mellark, assisterà alla Seconda Mietitura del figlio e seguirà nuovamente la sua vita nell'arena su uno schermo.
Uno dei personaggi più sottovalutati degli Hunger Games racconta i Giochi dal punto di vista. Ma John non è solo. Infatti, con lui ci sono la dolcissima Prim Everdeen e la ritrovata moglie Marlene. Insieme soffriranno e assisteranno all'inizio della rivolta.
Se anche voi volete rivivere la Terza Edizione della Memoria dal punto di vista di un padre, ecco a voi "I try not to think about the way things could have been".
Hoon21
Genere: Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Mr. Mellark, Mrs. Everdeen, Mrs. Mellark, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I will always love you'
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Dovevamo ancora imparare

che il Diavolo ha creato la

gioventu' per farci commettere

i nostri errori e che Dio ha istituito

la maturita' e la vecchiaia per

consentirci di pagarne il prezzo.

(Il palazzo della mezzanotte- Carlos Zafon).



Capitolo tredici.


La vita senza John sembra cosi' strana. Inconsciamente mi ero abituata alla sua presenza per casa. Era un punto fermo. Anche quando mi allontanavo fisicamente o mentalmente, sapevo che al mio rientro a casa ci sarebbe stato lui ad aspettarmi. Invece adesso rientro a casa e mi trovo da sola. Kevin passa sempre meno tempo a casa. Forse sente la mancanza del padre o forse non gradisce la nostra presenza. O forse e' solo alla ricerca di pace interiore. Quella che a me manca in questo momento. Josh invece cerca sempre di starmi tra i piedi cosi' da farmi spazientire e dimenticare per un po' la mia solitudine. Trovo davvero molto teneri i suoi tentatavi, ma adesso vorrei solo stare sola, sotto le coperte a piangere. Piangere per sempre. Ma non posso. Non e' nel mio carattere e poi Josh ha ancora bisogno di me. Deve sapere che la sua famiglia e' ancora qui, nonostante sia smembrata. E poi piangere non servirebbe a nulla: mica le lacrime possono riportarmi la persona che ho perso?!E poi c'e' Peeta. Per quanto faccia male vederlo ogni giorno piu' pallido, magro e ferito, mi devo costringere a guardarlo. A volte gli parlo nella mente. Sai che tuo padre e' morto? Lo sai che quel vecchio sciocco non ha retto alla pressione di vederti soffrire? Lo sai che sento la tua mancanza e avrei proprio bisogno di uno dei tuoi sorrisi caldi e dei tuoi saggi consigli? Lo sai che non meriti quello che stavi vivendo? Le mie domande non ricevono mai una risposta e io me ne sto li' a fissare lo schermo e alzarmi stancamente ogni volta che la situazione diventa sempre piu' violenta. Come quei tre che sono stati tempestati dalla pioggia di sangue. E' successo piu' o meno quando Peeta e gli altri sono stati attaccati dalla nube tossica. Vedere quei poverini sbattere gli uni contro gli altri, cercando di scappare senza sapere dove andare, bere litri di sangue, piangere e urlare..mi ha fatto rivoltare lo stomaco e sono corsa appena in tempo in bagno a vomitare. Tutto questo si sta facendo davvero insopportabile. Per quanto meschino possa apparire il mio pensiero, non vedo l'ora che muoiano tutti e che questa agonia finisca. Se pensassi che Katniss o Peeta possano tornare a casa, sarei davvero pazza. Questi giochi sono stati ideati solo per farli fuori. Nessuno nelle tante edizioni di Hunger Games ha mai visto cosi' tante vittime e pericoli in neanche tre giorni. Stanno cercando di sterminarli tutti. E quando finiranno con loro, procederanno con gli altri. E sara' sempre cosi', purtroppo. Sospiro. Almeno nessuno di Capitol City e' venuto a fare visita a me o Jane Everdeen per eliminarci. Magari volevano torturarci per far crollare i nostri figli. Beh, in questo momento potrebbero fare di me cio' che vogliono: non avrei neanche la forza per urlare. E a cosa servirebbe poi? Nessuno puo' aiutarmi. Nessuno puo' aiutarci. Per quanto riguarda Jane.. Si e' fatta viva i primi giorni per prepararmi qualcosa da mangiare o semplicemente per farmi compagnia in silenzio, ma negli ultimi giorni ha smesso di farsi vedere. Deve essere doloroso per lei venire qui, in questa casa che ricorda cosi' tanto John. La posso capire. Anche lei ha subito le sue perdite, ma io a differenza sua, non ho alcuna intenzione di fissare il muro in attesa della mia morte. Intanto vedro' come andranno a finire questi Hunger Games e poi, possiamo riparlare del muro. Almeno Katniss e Finnick sembrano divertirsi. Sorrido quando li vedo spalmarsi quella crema orripilante sul viso e diventare due mostri. E' da cosi' tanto tempo che non possono essere solo due ragazzi normali, due amici, magari. Devono essere solo alleati con la consapevolezza di doversi uccidere alla fine. Ma Finnick ha ragione: non si diventa vincitore per niente. Scatta qualcosa dentro di loro: un meccanismo di auto-conservazione che li rende brutali e incredibilmente violenti. Il senso di colpa puo' aspettare..Quello continuera' a fargli visita per il resto della loro vita.

-Adesso sveglio Peeta- esclama Katniss dopo essersi passata quella crema un po' dappertutto.

-No, aspetta- dice Finnick- Facciamolo insieme. Mettiamogli la faccia davanti agli occhi-

Ridacchio. Sembrano cosi' strani mentre si avvicinano piano piano a Peeta, scrollandolo leggermente. E mi salgono le lacrime agli occhi quando Peeta si sveglia e salta in aria per lo spavento. E' cosi' bello vederli ridere come se fossero dei ragazzi normali..come se fossero amici. Ma so gia' che tutto questo non puo' durare per sempre. Non e' questo che vogliono ai piani alti. Loro vogliono rendere i giochi uno spettacolo orripilante. Non puo' durare a lungo questo divertimento: e' inaccettabile. Infatti dall'altra parte esatta dell'isola la telecamera punta sui corpi svenuti e macchiati di sangue di Johanna, Beetee e Wiress. Si trovano in spiaggia, con il sangue incrostato nella tuta, nel viso, nei capelli. Fa male il cuore vederli in quello stato. Sento quasi il sapore del sangue nella mia bocca e per poco riesco a trattenere un conato di vomito. Tutto questo non mi fa bene. No,decisamente no. La prima a rinvenire e' Wiress, ma credo che non sia del tutto lucida perche' inizia a mormorare cose strane e ad agitarsi, tanto che che i suoi mugugni svegliano anche Johanna. Credo che anche lei sia terrorizzata ma che stia facendo di tutto per farsi vedere forte e combattiva. Mi piace questa ragazza: ha coraggio da vendere e anche una bella dose di follia. Magari potrebbe essere la vincitrice. Si tira su, disgustata da quel sangue e mette a tacere quella povera donna con un sonoro schiaffo. Poi li agguanta e li trascina in acqua. Sembra avere una scintilla di determinazione negli occhi che fa quasi paura. Sa cosa deve fare. Ma cosa deve fare esattamente? E' difficile nuotare con una persona che si agita e strilla e un uomo mezzo svenuto, ma lei ci riesce. Coraggiosamente li porta sull'altro lato dell'isola. Si sente un colpo di cannone e la telecamera punta verso quell'altro cadavere e fa rivedere la scena: una figura indistinta che lotta contro le onde, le sue urla terrorizzate e infine viene portato via dalla corrente. Fa che finisca presto!mi ripeto nella mia mente. La telecamera compie un altro giro intorno all'isola e poi punta nuovamente su Katniss e la sua compagnia. Johanna e' riuscita a portare tutti e tre da Finnick e adesso sta litigando furiosamente con lei. Se non ci fossero Peeta e Finnick a dividerle, si ucciderebbero sul momento, ma poi la ragazza del settimo distretto dice qualcosa di interessante.

-Chi credi che li abbia tirati fuori per te da quella giungla di sangue?- riferendosi a Wiress e Beetee. Ma cosa voleva dire? Perhce' portare altra gente a Katniss? Perhce' rischiare tutto per salvare due persone che avrebbe dovuto e potuto uccidere solo per questa ragazzina dalla lunga treccia morta? Katniss da eco ai miei pensieri:- Cosa voleva dire? Li ha portati qui per me?- chiede a Peeta.

-Non lo so. Eri tu che volevi stare con loro, all'inizio- le ricorda lui.

-Si. E' vero. All'inizio-

Comunque siano andate le cose, c'e' qualcosa sotto. Qualcosa che pero' non riesco a capire..



Angolo dell'autore.

Ciaooooo! Eccomi qui con un altro capitolo poco prima dell'inizio della scuola, visto che per questa poverina inizia domani. Pensatemi domani! E quindi mi sono presa questa mattina libera per aggiornare tutte le storie che mi erano rimaste un po' in sospeso, nel pallido tentativo di lasciare una traccia dietro di me, prima che la scuola mi uccida anche quest'anno. Anyway, ho semplicemente adorato Marlene in questo capitolo. Non so perche', ma e' cosi'. Vi ringrazio per aver letto, recensito, inserito questa storia nelle preferite/seguite/ricordate. Grazie mille <3

Alla prossima,

Hoon21

  
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