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Autore: risakoizumi    10/09/2015    2 recensioni
La mia breve vita è stata un susseguirsi di momenti di gioia e infelicità.
La sofferenza è quella che ricordo meglio e che è stata al centro delle mie giornate per lungo tempo.
Una volta ero soltanto l’ex ragazza di Sam dal cuore spezzato e che nessuno sopportava.
Adesso mi sento una persona diversa.
Sono più forte, sento che niente può distruggermi. Sono padrona della mia vita. La triste e collerica ragazza di La Push si è trasformata in una persona nuova.
Osservo il ragazzo che sta in piedi accanto a me. I suoi occhi sembrano sorridermi, come sempre.
"Sei pronta?" mi chiede, prendendomi per mano.
"Sì". Ricambio la sua stretta sicura e familiare.
Il momento è arrivato, ma non ho paura. Santo cielo, sono Leah Clearwater! Dovrebbero essere loro ad avere paura di me!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leah Clearweater, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Quando ero bambina, a volte, fantasticavo su come sarebbe stata la mia vita da adulta.
Avrei avuto una casa tutta mia, un marito, dei figli e un lavoro.
La realtà non avrebbe potuto essere più diversa.
Sono già passati due mesi da quando mi sono trasformata in questo nuovo essere vivente, se così si può definire.
Non è stato affatto facile. Sono stata in balìa delle emozioni, soprattutto la rabbia. Karen ha scelto di fare questo a me solo per capriccio, perché Sam non voleva unirsi alla sua guerra! E’ passato un mese prima che potessi vederla senza soddisfare il mio istinto omicida. Mi hanno dovuto trattenere, perché attaccare Karen avrebbe significato porre fine alla fragile tregua che Carlisle era riuscito a ottenere.
Per non parlare di Sam e della voglia di picchiarlo che ho dovuto frenare. A parte alcuni ringhi non gli ho rivolto la parola. Sono stata trasformata in questa specie di mostro a causa sua! Non posso crederci.
Adesso non faccio più parte del branco e gli anziani non vogliono che io attraversi i confini di La Push, nonostante le proteste di mia madre e la rabbia di Seth. Jacob non è sembrato molto sconvolto dalla notizia, sembrava che se lo aspettasse. Sono pericolosa. Avrei voluto protestare quando è stata presa questa decisione ma la mia sete di sangue mi ha trattenuto: avrei potuto fare una strage talmente ero in collera.
Dormo molto poco, i miei occhi sono ancora rossi e i miei sensi molto affinati. Mi sto abituando a questa nuova condizione, tuttavia ancora spero di svegliarmi e rendermi conto che tutto questo non sia mai successo.
Quante prove ho dovuto affrontare?
Quest’ultima si sta rivelando una delle più difficili, ma stavolta non sono scappata; mi allontano di tanto in tanto per riflettere in solitudine, ma poi torno a casa. Sono stufa di fuggire. Sono un ibrido e non più un mutaforma: ormai ho accettato quello che mi è successo. Se prima c’era qualche piccola probabilità di avere una famiglia, adesso è stata definitivamente distrutta. Ho accettato anche questo; piango ancora, ma molto meno rispetto a prima, quando la mia vita mi sembrava finita.
Karen mi ha fatto mordere da un licantropo e, mentre io soffrivo, per poco non c’è stato un conflitto. Sam ha attaccato uno dei licantropi e Karen stava per dare ordine di sterminarci quando Carlisle è intervenuto. Il dottore riesce a convincere chiunque con il suo blaterare in modo diplomatico. Sam era furioso ma alla fine, pur di salvarmi, ha acconsentito a lavorare per Karen: se fossi sopravvissuta non sarebbe scoppiata nessuna guerra (o almeno, non tra noi e i licantropi di Karen) e saremmo stati tutti alleati di quella pazza.
Karen ha rivelato che, per avere una chance di sopravvivere, avrei dovuto avrei dovuto avere veleno di succhiasangue in circolo: i due veleni, quelli di vampiro e licantropo, si sarebbero annullati tra di loro o mi avrebbero ucciso. L’aveva già fatto con diversi umani e, una volta, tanti secoli prima, aveva salvato un gruppo di mutaforma in questo modo. Alcuni erano morti, altri erano tornati a essere ciò che erano prima. Sinceramente non riesco a credere che Karen possa salvare qualcuno.
Però, questa volta, ha creato un nuovo ibrido: me. Lei stessa è rimasta sconvolta dal mio nuovo status di essere raro se non addirittura unico. Sarà perché sono una donna? O sono semplicemente strana? Seth mi ha detto che, se avesse potuto, quella pazza avrebbe ripetuto l’esperimento con ogni mutaforma: ha avuto anche la faccia tosta di chiederlo, ma i ringhi di rabbia dei mutaforma sono stati una risposta sufficiente. Karen dovrà rinunciare alla sua idea di provare a creare un esercito di ibridi e accontentarsi di uno di mutaforma.
Da due mesi a questa parte, Forks e i suoi dintorni sono stati invasi da un folto gruppo di licantropi che si addestra insieme ai succhiasangue e ai mutaforma in vista dell’imminente guerra contro i Volturi.
I succhiasangue di Clara si trovano lontano da qui: Jacob e Sam non avrebbero mai messo la gente in pericolo e Karen, per mantenere la pace con i suoi nuovi alleati, ha acconsentito a tenerli lontani. Raramente riesce a essere diplomatica anche lei.
Mi chiedo quanto ci metteranno i Volturi a scoprire che un gruppo di tre specie diverse si sta preparando per combattere contro di loro. Anzi, tre specie e mezza se contiamo anche me. Ho partecipato poco all’addestramento perché dovevo ancora addestrare me stessa a controllare la mia trasformazione e a non nutrirmi di mia madre o di Charlie. Più facile a dirsi che a farsi, ma adesso, fortunatamente, ci riesco. Ho dovuto accelerare i tempi perché Karen è impaziente e sostiene che io le serva per questa guerra. Lei, il mio carnefice, richiede i miei servigi e io l’accontento invece di mandarla all’inferno staccandole la testa dal collo. Ma cosa posso aspettarmi dal momento che sono in mezzo a un gruppo di pazzi? Alla fine lo sono diventata pure io.
Ho scoperto che Emma è riuscita a scappare dai Volturi grazie al suo dono. A quanto pare i Volturi non sapevano di preciso in cosa consistesse: sapevano che era uno scudo e basta. Emma ha dovuto aspettare anni prima che si presentasse l’occasione giusta per sfruttare il suo potente dono. E’ riuscita a estendere lo scudo su Marcus e a parlare con lui, rivelandogli la verità su quello che Aro aveva fatto a sua moglie e a lui e Marcus l’ha fatta fuggire.
Mi chiedo: che cosa sarà successo adesso a Marcus? Ancora non si sa nulla. Una cosa è certa: qualcuno starà cercando Emma.
Stiamo attraversando un periodo stressante, ho paura per mia madre. Se i Volturi sterminassero tutta Forks oltre a noi? Le nostre mani si macchierebbero di sangue di umani innocenti. Non so come questa storia andrà a finire.
Le novità da assimilare da quando ho aperto i miei occhi rossi sono state tante ma, nonostante lo shock iniziale e il mio incredibile cambiamento, posso dire di essere ancora me stessa.
La scorbutica, antipatica e aggressiva Leah è sempre qui, anzi, forse è un tantino peggiorata.
Ho un segreto, però, da confessare: non avrei mai potuto farcela senza Alex. Da quando sono un ibrido mi ha aiutato così tanto che mi sembra di dipendere quasi totalmente da lui. Calma le mie patetiche crisi di pianto, mi motiva, mi aiuta con le trasformazioni e persino con la mia sete di sangue.
Anche gli altri fanno la loro parte, ma nessuno con la stessa determinazione di Alexander; avrei tanto voluto allontanarlo e mandarlo a quel paese ma non ce l’ho fatta perché avevo bisogno di lui e tuttora ne ho bisogno. Che cosa avrei fatto se non si fosse trasformato con me per aiutarmi a non perdere il controllo? Se non avesse preteso da Karen che io mi stabilissi prima di partecipare alla guerra contro i Volturi? Se non mi avesse mostrato i lati positivi della mia nuova condizione per far pesare meno i negativi?
E’ stato così essenziale per me che adesso sono spaventata perché potrei perderlo in qualsiasi momento. Ho capito di amarlo più di quanto pensassi, più di quanto abbia mai amato qualcun altro.
Alex sta ancora con Emma ma i loro rapporti sono molto tesi a causa della gelosia di lei. Nonostante in questo periodo sia stato molto con me per aiutarmi, non ha mai tradito sua moglie, si è comportato come un fratello maggiore mentre io ho segretamente desiderato di più e mi sono sentita male per questo. Come potrei dimenticarlo se è sempre vicino a me? E allo stesso tempo, come potrei volere che stia lontano da me per dimenticarlo?
<< Leah >>.
Eccolo.
Abbasso il viso per guardarlo. Sono seduta sul mio albero preferito. La giornata non è delle migliori: classico di Forks.
<< Stai meditando? >> mi chiede, con un sorriso. Fa un balzo e si arrampica accanto a me. << Hai un’espressione corrucciata >>.
Cerco di rilassare i miei muscoli facciali. << Stavo prendendo un momento per me, come faccio spesso >>.
<< Stavolta ho deciso di venire a disturbarti >>. Alex si siede accanto a me. << Non sono sicuro che questo ramo sia abbastanza robusto da reggerci entrambi >>.
<< Se cadremo non ci faremo male >> ribatto.
Stiamo un po’ in silenzio a fissare il cielo. Questo è uno degli alberi più alti e pertanto si gode di una magnifica vista.
<< Grazie >> dico, all’improvviso.
<< Per cosa? >>.
<< Per tutto >>. Mi si forma un nodo alla gola.
<< Pensavo che i tuoi sbalzi d’umore si fossero stabilizzati >>.
<< E’ così >> dico. Mi asciugo le lacrime, ridendo.
<< Leah >>. Alex mi mette un braccio attorno alle spalle. << Non piangere e non ringraziarmi >>.
<< Mi sei stato vicino nonostante ti abbia detto cose orribili >>.
All’inizio, quando Alex ha insistito per aiutarmi in questa nuova avventura da ibrido, l’ho trattato malissimo, cercando di allontanarlo. Mi vergogno pensando a quello che gli ho detto.
<< Mi vuoi aiutare per riportarmi a letto? Tua moglie non ti soddisfa abbastanza? >> gli ho urlato contro.
<< Le tue parole non mi feriscono. Sei sconvolta: ecco perché ti comporti così >>.
<< Ti odio, vorrei che tu fossi al mio posto. Torna da tua moglie. Rimpiango quel giorno in cui mi sono fermata ad aiutarti con quei succhiasangue >>.
<< Sfoga la tua rabbia, non tenere tutto dentro >> mi incoraggiava Alex, lasciando che le mie terribili e false parole gli scivolassero addosso.
L’ho aggredito più volte, sia verbalmente che fisicamente, rompendogli anche qualche osso. Una volta sua moglie è pure venuta ad aiutarlo e mi ha attaccato: per poco non l’ho morsa. Non so cosa accade se mordo un licantropo o un succhiasangue e nessuno ci tiene a saperlo, me inclusa.
Alla fine ho accettato il prezioso aiuto di Alex: è stato l’unico che è riuscito a farmi ritrovare la ragione, a poco a poco.
 
<< Non importa quello che hai detto, nemmeno lo ricordo >> mi consola Alex, mentre ripenso a come l’ho trattato.
<< Io invece lo ricordo benissimo. Mi dispiace >>.
<< Accetto le tue scuse, ma non devi tormentarti ripensando ai primi giorni. Pensa, invece, ai progressi che abbiamo fatto. Riesci già a controllare quasi totalmente la tua forma da licantropo e riesci a non mangiare nessuno >> esclama Alex, entusiasta.
<< Non pensare che sia un prodigio. Credo che sia merito dei miei geni da mutaforma, dopotutto sono sempre parte di me, no? >> chiedo, speranzosa. Non avrei mai immaginato di soffrire anche per non essere più un mutaforma, avendo odiato esserlo per tanto tempo, tuttavia è stato così. Inoltre, è stato doloroso essere allontanata dalla mia famiglia di mutaforma e Alex lo sa benissimo.
<< Certo e non importa quello che dicono quegli stupidi anziani, è evidente che non sono assolutamente saggi ma degli sciocchi, non vale la pena di corrucciarsi per loro >> dice Alex, ripetendo le stesse cose che dice da quando mi hanno esclusa da La Push. << Ci sarà sempre una piccola parte mutaforma in te. Adesso, quando ti trasformi, non sei più adorabile com’eri prima, ma incuti timore, pensa a questo >> scherza Alex.
<< Anche prima incutevo timore >> ribatto, offesa.
 << Vuoi mettere gli artigli che hai adesso con quelle zampette che avevi prima? >>.
<< Alex! Non offendere i mutaforma! >> dico, spintonandolo e facendolo cadere giù dall’albero.
Non sento alcun tonfo quando cade - sarà elegantemente atterrato sui piedi - ma solo la sua risata che mi mette di buonumore. Come ci riesce?
Salto anche io giù dall’albero, atterrando su un piede solo, con grazia.
<< Sei diventata esibizionista >> mormora Alex.
<< Merito tuo >> dico, sorridendo apertamente.
<< Ecco! Questa è la Leah che voglio vedere, bella e sorridente >>.
<< Hai detto bella? >>.
<< Mi è sfuggito per sbaglio >>.
Gli faccio la linguaccia.
Alex si avvicina e mi scompiglia i capelli.  << Per fortuna non brilli alla luce del sole >>.
<< Sarebbe stata la ciliegina sulla torta >> borbotto.
<< Saresti stata una bella palla da discoteca >>.
<< Che scemo! >>.
<< Davvero Alex, non so come avrei fatto senza di te >> aggiungo, cercando di tornare seria.
<< Ce l’avresti fatta comunque, ne sono sicuro >>.
<< Ti confesserò quello che penso. Penso che tu mi abbia aiutato perché ti senti in colpa per tutto quello che è successo >>.
<< Sarebbe più facile se ti avessi aiutato solo per questo >>.
<< Mi hai aiutato anche perché sei mio amico … >>.
Alex contrae le labbra, capendo cosa vorrei sapere. << Non voglio ferirti, non parliamone >>.
<< Invece dobbiamo farlo. Io ho bisogno di sapere, Alex. Provi ancora qualcosa per me? >> chiedo, mettendogli una mano sul braccio.
Alex sta per parlare ma qualcuno ci interrompe.
<< La risposta mi sembra ovvia >>.
E’ Emma, la sua voce ci arriva da lontano. Tolgo la mano dal braccio di Alex e aspettiamo che appaia davanti a noi. Infatti, poco dopo, spunta tra gli alberi e ci lancia uno sguardo sprezzante. Sono abituata a quello sguardo, ormai. So che deve essere terribile per lei vedere Alex così vicino a me, ma ho deciso di essere troppo egoista per allontanarlo da me. Non voglio.
<< Che cosa stai facendo? Karen ci aspetta per l’allenamento >> sbotta, incrociando le braccia al petto.
Le cose si mettono male.
Nonostante Emma indossi dei vestiti piuttosto comuni, è sempre bellissima e quel posto, adesso che c’è lei, sembra brillare. Come fa ad essere così?
<< Sono andato a trovare Leah >>.
<< Per dirle quello che provi per lei? >> chiede, con tono tagliente. << Sei già passato al tradimento? >>.
<< Non è come pensi >> dice Alex.
<< Sì che lo è. Non mentire >>.
<< E’ complicato >>.
<< Non c’è nulla di complicato in una relazione. Vuoi stare con qualcuno? Bene. Non vuoi stare più con quella persona? Allora abbi il coraggio di lasciarla >>.
<< Non ti permetto di darmi del bugiardo e del traditore >> ringhia Alex.
<< Non è quello che sei diventato? >>.
<< Non credi di essere ipocrita? Non sono io quello che ha fino di essere morto per tutto questo tempo! >>. Alex è furioso.
<< Scusa se l’ho fatto per salvarti dai Volturi! >> urla Emma.
<< Sono tuo marito, non ho bisogno di essere salvato né da te né da nessun altro! Ti rendi conto di avermi fatto credere che fossi morta? Hai idea di quanto ci abbia messo a superarlo? >>.
<< Tu non eri in una cella dei Volturi mentre dovevi superare il dolore per la mia morte! >>.
<< Non avrei permesso che ti prendessero >>.
Emma sospira. << Non dobbiamo urlare, siamo due adulti che possono risolvere i loro problemi parlando >>.
<< E in privato >>.
<< Leah può ascoltare, dopotutto è per lei che siamo in questa situazione >>.
Stanno parlando di me come se non fossi presente. Ehi, sono qui!
<< Non ti permetto di incolparla. Siamo in questa situazione perché dopo questi anni di lontananza si è creata una crepa nel nostro rapporto e Leah non c’entra >>.
<< Perché cerchi sempre di proteggerla? >> sbotta Emma.
<< Sto solo dicendo quello che penso >>.
<< La mia pazienza non è infinita. Ho cercato di essere comprensiva ma, Alex, passi più tempo con lei che con me e a volte ho l’impressione di essere di troppo >>.
<< Emma, sei mia moglie, come potresti essere di troppo? >>.
<< Se vuoi lei abbi almeno la decenza di dirmelo in faccia! Stai con me perché ti dispiace che sia stata sbattuta nelle celle dei Volturi negli ultimi otto anni? E’ per compassione? >>.
<< Emma, io ti amo, è per questo che sto con te! >> sbotta Alex, esasperato.
<< Davvero mi ami, Alex? Non sono più sicura nemmeno di quello >>.
<< Per te ho fatto di tutto – e posso giurare che lo rifarei – e non ho alcun rimpianto! Pensavo avessimo chiarito questo  >>.
<< Allora, se mi ami, cosa è cambiato? Perché non riesci a guardarmi negli occhi? >>.
<< Ti ho detto tutto, incluso quello che è successo tra me e Leah >> Alex mi lancia un’occhiata.
<< Rispondi alla domanda che lei ti ha fatto prima >>.
<< Come potrei non amare la persona che mi ha fatto sentire felice di essere vivo dopo anni di miseria e infelicità? >>.
Sento una vampata di calore salirmi in viso.
<< Non è una cosa tanto ovvia >> dice Emma, con tono tagliente.
<< Lui ha scelto te >> mi intrometto finalmente, avanzando. Alex e Emma spostano lo sguardo su di me. << Ha scelto di rinunciare a me per te, Emma, perché tu sei sua moglie >>.
Forse è la prima volta che mi rivolgo direttamente a lei. Non è che abbiamo parlato molto da quando ci siamo incontrate: ci siamo subito odiate reciprocamente.
<< Dal momento in cui ha scoperto che eri viva io non sono esistita più per lui, quindi non dovresti preoccuparti >>.
<< Non ha affatto scelto, Leah >>.
Emma e io guardiamo Alex. Lo sguardo di Emma è furioso, quello mio soltanto triste.
<< Lo ammetto, sono innamorato di due donne. Ho forse scelto io di innamorarmi? Credevo che avrei dimenticato Leah, ma non ci sto riuscendo. Emma: tu sei mia moglie, siamo stati insieme per secoli, quello che provo per te è sempre stato l’unica certezza in tutta la mia vita! >> dice Alex, esasperato.
<< A me sembra tutt’altro che una certezza >> ribatte Emma.
Per la prima volta da quando ho posato lo sguardo su di lei, sta dicendo qualcosa che non mi dispiace affatto.
<< Non so cos’altro dirti >>.
<< E’ proprio questo il problema: non puoi dirmi nulla perché non si può negare l’evidenza. Credo che dovremmo prendere una pausa. Quando ci siamo rivisti dopo otto anni e mi hai raccontato tutto quello che ti era successo, ho pensato che non mi importava se avevi amato qualcun altro, tutto ciò che volevo era stare con te. Adesso, invece, mi sono resa conto che non voglio che il mio compagno di vita stia con me mentre ama un’altra. Quindi pensaci, Alex: dovrai rinunciare a una di noi. Io sono certa dei miei sentimenti e di ciò che voglio, ma vorrei che lo fossi anche tu >>.
Alex la fissa, senza parole.
Emma si volta. << Karen ci aspetta. Tutti e tre. Sbrighiamoci >>.
Detto questo inizia a correre, allontanandosi da noi. Mi è sembrato di aver visto delle lacrime sul suo volto.
Alex fissa il punto in cui sua moglie è sparita come se fosse stordito.
Non so se essere dispiaciuta o felice.
<< Mi sono comportato come uno stupido e vi ho ferite entrambe. Non merito nessuna di voi >> mormora Alex.
<< Nessuno merita nessuno in questo mondo. Dovresti saperlo meglio di me tu che sei vecchio >>.
<< A quanto pare vecchiaia non è sinonimo di saggezza >>.
<< Tua moglie ti ha lasciato >> dico.
Alex sposta lo sguardo su di me. << Lo so. Ho bisogno di … di pensare >>.
<< Dal momento che lei ha messo le cose in chiaro, vorrei farlo anche io >>.
Mi avvicino a lui. << Te lo dirò una volta per tutte: io ti amo, Alex. Non posso farci nulla. Forse non ti conosco bene quanto Emma e non ho tutte quelle qualità che ha lei, ma dopo queste settimane infernali non mi importa più. Non ho nulla da perdere dicendo la verità. Voglio stare con te e il fatto che tu abbia dei dubbi su Emma non può che farmi sperare. Se, dopo che avrai chiarito i tuoi sentimenti e ciò che vuoi, tornerai ancora da lei, allora mi farò da parte e finita la guerra – se sopravvivremo - non ci vedremo più, così ci dimenticheremo l’uno dell’altra. Invece, se vorrai stare con me … >>.
Faccio una pausa e gli prendo il volto tra le mani.
<< Non posso prometterti che sarò perfetta per te e che ci saranno solo giorni di felicità. Forse sarà più il tempo che trascorreremo a litigare e a discutere, ma saremo insieme e potremo contare l’uno sull’altro, sempre. Starò al tuo fianco finché lo vorrai. O meglio, finché lo vorremo >>.
Gli do un bacio sulla guancia e me ne vado. Mi trasformo, dirigendomi verso Karen con il cuore in subbuglio.
 
 
   
 
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