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Autore: Fallen Star    08/02/2009    6 recensioni
Cosa potrebbe succedere se il ninja più imprevedibile di Konoha facesse una scommessa con Sakura, in cui lei è obbligata a dire sì a qualsiasi richiesta?
Accenni SasuIno e ShikaTema
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
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YesGirl !


Tutto cominciò quel giorno, quando nella mia cameretta, i deboli raggi del sole appena nato,mi sfioravano il viso e gli inusuali capelli rosa.
Ero sul letto, le lenzuola buttate da qualche parte.
Con il braccio mi oscuravo gli occhi, ero sveglia da tempo, ma preferivo l’oscurità a quella luce.
Che cosa assurda!
Assurda come questa maledetta situazione.
Il buio e la luce.
La notte e il giorno.
Sasuke e Naruto.
Lui e l’altro.
Entrambi qui.
Sasuke, il mio sogno proibito.
Naruto, beh a lui sono io il suo.
Ma cosa voglio adesso?
La luna o il sole?
<< Sakura !>> chiamò mia madre dal piano inferiore, interrompendo il flusso dei pensieri << Svegliati o farai tardi al lavoro! >>
Uffa, sempre la solita antifona … Lavoro, lavoro,lavoro, ma la vita non è fatta solo di quello.
A gran velocità mi cambiai per poi andare in fretta fuori casa, ero terribilmente in ritardo .
Chiusi la porta e mi ritrovai dinanzi l’unica persona che non avrei voluto vedere, non adesso.
<< Naruto, cosa ci fai qui? >> che seccatura proprio oggi lo dovevo vedere? Anche se era ormai più di un mese che lo evitavo come la peste.
<< Passavo di qua >> rispose alzando le braccia dietro la testa, com’era carino quando lo faceva, così tenero << Ti posso accompagnare al lavoro? >>.
<< No,sono in ritardo e voglio restare un po’ da sola >> finii con quella scusa che per me era diventata una prerogativa, mi rendo conto che probabilmente assomigliavo più a una vecchia zitella che a una ragazza, ma non riuscivo a fare altrimenti.
<< Non va bene neppure se faccio il bravo, in silenzio?- >> domandò speranzoso come al suo solito.
Credo che il mio sguardo fu più che eloquente.
<< Ok! >> esclamò con tono rassegnato,per poi alzare una mano per salutami, mentre tacito ritornava sulla sua strada.
Continuai anch’io per la mia, quando fui sicura di non sentire più i suoi passi, decisi che potevo anche ritornare me stessa abbandonando quella gelida maschera che non mi si addiceva. Nella mia mente si ripetevano quelle scene e ogni attimo in più sentivo il mio cuore battere più forte, dovetti metterci una mano sopra, credendo di rallentarlo. Cercavo di calmarmi, quella situazione era ormai insostenibile, ma ero ben cosciente che l’unico che avrebbe potuto riuscirci era il biondo che avevo appena allontanato.

Finalmente era finito l’orario di lavoro,non vedevo l’ora di farmi una doccia per poi buttarmi sul letto,ero stanca.
<< Hey Sakura-chan!>>
Ma era una persecuzione o cosa?
<< Cosa fai adesso?Vai a casa?Posso …? >> chiese in attesa di una qualsiasi risposta.
<< Vado a casa, ho bisogno di riposarmi … mi fa male la testa,non riesco proprio a sostenere una chiacchierata >> dissi incamminandomi.
Lui era rimasto imbambolato, ma dopo non troppi passi era lì al mio fianco, come sempre … Forse per questo non riuscivo a fare a meno di lui, perché Naruto era sempre pronto per la sua Sakura-chan, per me.
Percorremmo gran parte del percorso in assoluto silenzio, solo il vento sibilava sui nostri visi.
<< Sakura-chan? >> mi chiamò infrangendo quella piacevole quiete.
<< Naruto, io... >> non mi riusciva completare la frase, quella sua vicinanza mi faceva male.
<< Vorresti stare da sola … >> completò per me , dopo qualche attimo di silenzio << Ho fatto qualcosa di male? >> disse, guardandomi di sottecchi.
E adesso? Come glielo dicevo che lui non aveva fatto niente e che quella che aveva sbagliato ero io. Sempre se accorgersi che ti piace il tuo migliore amico è un errore.
Negai facendo un cenno col viso. E così ritornammo come prima; lui che camminava portando le mani dietro la testa e con il viso pensieroso, e io che non facevo altro che osservarmi le scarpe che d’improvviso mi sembrarono più interessanti del solito.
Fuori casa lo salutai con velocità e poi rientrai .
Ero già pronta a gustarmi il pomeriggio del giorno dopo, mi sarei sicuramente rilassata, non facevo altro che pensare al lavoro, ero troppo stressata; così le ragazze avevano deciso di organizzare a casa di Ino. E poi non lo avrei visto, Naruto,da quel che capì, doveva andare fuori dal villaggio, così sarei riuscita a tener fede a quel patto mi ero promessa di mantenere, mai litigare con un’amica a causa di un ragazzo. Mi è bastato quando successe con Ino-pig , adesso non avrei voluto ferire Hinata.
La giornata passò in fretta, sia al lavoro, sia a casa tra qualche lavoretto veloce e la doccia. Ben presto mi ritrovai a casa Yamanaka. C’erano tutti, ragazze e ragazzi, tutti tranne lui, forse è per questo motivo che in fondo mi sentivo un po’ triste .E come me, lei.
Stavo mordicchiando un panino mentre i ragazzi sistemavano il lettore dvd, dovevamo vedere un film. Quando all’improvviso suonò il campanello, dovevano essere le pizze a detta della padrona di casa, così andai.
Aprii la porta e mi ritrovai a pochi centimetri da quel viso, da quegli occhi così profondi …
Mentre ero ferma a contemplarlo, in attimi che mi sembrarono lunghissimi, la mia agognata merenda scivolò dalle mani, la vedevo già spiaccicata a terra, quando lui con velocità la prese al volo, evitandogli un’indegna fine sul pavimento.
<< Yo, Sakura-chan! >> mi salutò << Non sai che il cibo non si butta? >> mi disse dando un morso al panino e portandoselo con sé di là.
Rimasi qualche momento imbambolata << Hey il panino!>> ribattei inviperita, rincorrendolo.

Quelle ore passarono in fretta e allo stesso modo si fece buio, così i ragazzi decisero di farmi accompagnare a casa dall’Uzumaki. Sotto lo sguardo freddo di Hinata ci avviammo a casa.
Era incredibilmente piacevole camminargli vicino e parlare come avevamo sempre fatto.
<< Carino il film !>> esclamò.
<< Tsk! Non dove essere così difficile dire sempre di si. Sicuramente molte volte lo avrebbe detto, se non fosse stato che era abituato a negare >> ribattei sicura
<< Dici? >> mi guardò in modo strano, mentre annuì << Allora perché non facciamo una scommessa? Dovrai dire sempre si, a chiunque. Il premio sarà a scelta del vincitore >> sghignazzò << Sono sicurissimo di vincere!>> esclamò contento
<< Ah si? E cosa ti fa pensare che io accetterò? >> gli chiesi alquanto irritata.
<< Hai forse paura di perdere,Sakura-chan?>> disse sottolineando il mio nome << Non ti facevo codarda >> finì guardandomi di sottecchi.
Non so quante volte l’ho maledetto in quel momento, se c’è una cosa che non sopporto è quando mi danno della vile. << No >>sbottai << certo che no! >> terminai con stizza,per poi prendergli la mano, stritolarla nella mia, come conferma del patto ormai avvenuto, rifugiandomi subito in casa.
Chiusa la porta mi accasciai dietro a questa, immaginando il sorriso che , come sempre,illuminava il suo viso .
Non mi ero mai data tante volte della stupida,mentre sentì i passi avvicinarsi alla porta e poi una voce …
<< Ciao Sakura-chan >>mi salutò e si allontanò, ma potei percepire dalla voce che le sue labbra erano tirate in un dolce sorrisino, che subito venne a fare capolino anche sul mio di viso.

Quella notte non dormii granché, non sapevo cosa aspettarmi, non per niente era il ragazzo più imprevedibile di Konoha. Quando finalmente mi abbandonai a Morfeo, quella maledetta sveglia mi aveva fatto ridestare da quel brevissimo sonno . E così ricominciava un altro giorno in cui ero incazzata con il mondo,infondo ero diventata come quello del film.
In poco fui pronta, arrivata alla porta mi bloccai con la mano sul pomello di questa, un dolore mi attanagliava lo stomaco. Decisi di uscire, sicura di ritrovarmelo ancora una volta all’uscita.
Chiusi gli occhi e superai la soglia tenendoli ben stretti.
Mi stupii non poco quando realizzai che non c’era come tutti i giorni e così mi avviai silente al lavoro, con uno strana sensazione mista a delusione.
Proseguivo lungo la strada che portava all’ospedale,quello stupido non era venuto a cercare di accompagnarmi come al solito.
Che nervi!
Ormai lo vedevo in lontananza, quell’edificio in cui passavo tutti i santi giorni;già ero stressata di mio , poi ci si metteva pure l’Uzumaki , sicuramente di lì a poco avrei chiesto al Nara le sue preziose sigarette.
Due sagome iniziarono a mostrarsi ai miei occhi e involontariamente sorrisi.
Naruto era lì, stava parlando tutto eccitato con Shizune quando, una volta ringraziatala, si allontanò da lei, che continuava a guardarlo divertita –maledetta io mica le guardavo il suo Kakashi?- si girò verso la castana gridando un “ci conto” che probabilmente si sentì fino a Suna.
Continuai a camminare, mentre lui era intento a correre e sorridere –naturalmente gli uomini due cose insieme non possono farle – che non mi vide e mi cadde letteralmente addosso. Ecco un pessimo modo per iniziare la giornata, troppe cose storte:
-notte insonne
-inesistente tentativo di fare tragitto insieme
-sguardo dolce di Shizune
-caduta nel fango
Cosa c’è di peggio nella vita?La giornata non poteva andare peggio di così.
<< Ciao Sakura-chan! >> mi aiutò ad alzarmi.
Grugnito di risposta.
<< Sei di cattivo umore? >>chiese.
<< Peggio! >> risposi altamente inviperita.
<< Mi spiace Sakura-chan >>rispose passandomi la mano tra i capelli,come ai bimbi << non posso farti compagnia,devo andare dall’Hokage >> continuò allontanandosi << ricordati della scommessa,eh! Sayounara >> e vidi la sua immagine scomparire tra la folla.
<< Tsk, e come potrai mai sapere se la rispetto o meno? >> mi ripetevo sorridendo, in fondo era rimasto un sempliciotto.
Ore dopo …
<< Maledetto bastardo!!! >>gridai con disprezzo verso la mia d’ingenuità.
Aveva avvertito l’intero ospedale!

Mi trascinavo lungo la strada, non avevo mai lavorato tanto, tra Ino e quella despota di Tsunade, che ci aveva raggiunte dopo , avevo fatto il lavoro di tutte. L’unica cosa che mi dava la forza di camminare –se così si può dire- era il pensiero del letto che mi aspettava; come minimo avrei dormito per due giorni.
Arrivata a casa, dopo un buon bagno mi rintanai nel letto, non prima di aver attaccato un messaggio di morte per i temerari che avrebbero attraversato quella soglia.
Erano ormai diverse ore che mi giravo e rigiravo nel letto, ancora un po’ e sarei diventata un bell’involtino primavera .
Se non altro scoprii una cosa;mai e poi mai bisogna mettersi nel letto quando si è troppo stanchi, non ci si addormenta.
Ad un tratto sentii le palpebre cedere, un fugace sguardo all’orologio e poi finalmente, l’atteso oblio.
Non avrei mai immaginato di addormentarmi così tardi,era già l’una di notte, adesso non mi sarei più svegliata per un bel pezzo …

Una leggera brezza rinfrescava la stanza attraverso la finestra aperta, meglio, il sonno era conciliato ancora di più, se non fosse che c’era qualcosa che mi solleticava la guancia. Dopo un po’ schiusi leggermente gli occhi e vidi una zazzera bionda, quando percepii un dito percorrermi con delicatezza i contorni del viso e poi quello delle labbra, non riuscii a sopprimere un brivido.
Maledizione, sentivo sempre di più il desiderio di tirarlo verso di me, per poi baciarlo con quanta passione avevo … Ok!Stavo delirando; se non altro avevo la scusa che stavo dormendo, a proposito stavo dormendo davvero, quindi …
<< Brutto idiota! >> gli gridai com’ero solito fare << Mi ero appena addormentata! >> rinfacciai inacidita.
<< Il buongiorno si vede dal mattino,eh? >> disse sarcastico << Passata una buona giornata al lavoro? >> chiese con ingenuità.
Ma che bell’ angelo cornuto che mi si presentava dinanzi.
Scrocchiai una mano per risposta, pronta a ringraziarlo del “bel regalino” fatto, con un bel destro sul grugno.
<< Sempre la solita, vabbè, non c’è tempo per i convenevoli, fai presto che abbiamo fretta, vestiti >> e sparì.
Pensai subito all’Hokage e mi vestii in un nanosecondo, dopodiché lo raggiunsi.
Ci avviammo correndo, ma dopo mi resi conto che eravamo diretti dal Godaime, ma precisamente sul suo faccione. Era ancora notte quando arrivammo,passarono poco più di 10 minuti, in cui non facevo altro che imprecare per aver accettato quella stupida scommessa, mentre lui tutto contento faceva il numero 13 con le mani … i giorni della mia tortura,oltre quello,ovviamente.
Mi sedetti aspettando un qualcosa che non sapevo neppure io cosa fosse o forse era solo per placare l’istinto di ucciderlo seduta stante, lui fece lo stesso.
Inoltre mi aveva svegliata senza motivo, ma quando vidi i raggi del sole fare capolino a est, rimasi estasiata. Non immaginavo che Konoha fosse così bella all’alba, quando la luce del giorno iniziava lentamente ad illuminare i tetti delle case.
<< Bello vero? E ogni giorno c’è qualche sfumatura diversa che rende l’aurora speciale >> disse, continuando a guardare quello spettacolo.
Non capii subito quello che voleva dirmi, forse perché ero ancora intontita dal sonno che aveva ripreso a fare capolino . La stanchezza aveva preso possesso del mio corpo tanto che non rispondeva più ai miei comandi, e così pure il braccio su cui facevo peso di lato, mi abbandonò.
Così a causa della gravità e del fato,la mia spalla si appoggiò alla sua e dopo non troppi secondi delle braccia mi avvolsero, non capii se fossero quelle di Morfeo o di Naruto. Dilemma irrisolvibile per la mia mente offuscata, ma di una cosa sono certa, non avevo mai dormito meglio.

Quando mi risvegliai molte ore dopo, costatai che neppure nel mio bene adorato letto avevo dormito meglio di quella posizione.
Rimasi a fissare il soffitto, distesa sul tatami, pensavo ancora alla frase che mi aveva detto Naruto, aveva varie interpretazioni, ma riuscì a decifrarne solo tre ,ed erano pure troppe per il mio cervello confuso …
1) L’alba è bella,sempre … interpretazione da bambina, esclusa.
2) Naruto è come il sole, ogni giorno c’è in lui qualcosa di diverso che lo rende speciale … ok, questa è l’interpretazione della mia mente malata … respinta anche questa.
3) Ogni giornata ha qualcosa di nuovo che vale la pena di essere vissuto appieno, così come ogni cosa che inizia e finisce … Questa è la più accettabile,forse è un modo per dire di essere più ottimista,poiché sono diventata funerea … ma poi perché l’alba? Qualcosa che inizia … - ci stavo rimuginando troppo, ma probabilmente aveva capito che qualcosa era iniziato, tra noi.
Di nuovo il giorno era cominciato, ma questa volta era meno oscuro del solito, una ventata d’ottimismo aveva fatto capolino in questa nuova me, ed ero felice.


Ciao a tutti! Questa è la prima volta che scrivo in questa sezione, ma devo ammettere che questo manga mi ha preso troppo e non sono riuscita ad astenermi dal creare una fanfic.Questa storia nasce dopo aver visto milioni di volte il trailer del film YesMan , è quindi iniziata la stesura e poi ho ascoltato il consiglio del mio onee-chan che diceva di dividerla in capitoli. Spero che vi piaccia come inizio e che questi minuti spesi non siano stati noiosi . Fatemi sapere che ne pensate. Sayounara ^^
   
 
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