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Autore: AliceMiao    11/09/2015    3 recensioni
Un lupo e una vampira. Nemici da sempre. Potrebbero andare d'accordo? Potrebbero diventare amici? Potrebbero andare oltre l'amicizia? Sarà il destino a deciderlo e a lui piace tanto giocare, rendendo il futuro imprevedibile e misterioso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clan Cullen, Jane, Quileute, Seth Clearwater, Volturi | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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~~Chiusi la telefonata e rimisi il cellulare nella borsa, pronta a uscire. Mi ero rifugiata in bagno, dato che il cellulare aveva iniziato a squillare nel bel mezzo del mio 'appuntamento' con Seth. Già, alla fine lui mi aveva invitata a uscire. E io ovviamente avevo accettato. Arrivai al nostro tavolo più in fretta che potei. "Scusa, ma mi hanno trattenuto."
"Non preoccuparti. L'importante è che non sia successo niente di grave".
"Niente di cui preoccuparsi, solo un'amica che non vedo da tanto". Sorrisi.
"Senti, c'è una cosa che mi chiedo da quando ti conosco. Tu hai vissuto in Italia?".
Accidenti. Dovevo improvvisare, quella domanda mi aveva preso alla sprovvista! "Perchè me lo chiedi?".
"Beh hai un accento italiano, però tu hai detto che vivi a Seattle".
"In effetti io sono di origini italiane...". Ti prego non proseguire oltre!
"Capisco. Senti ti andrebbe di vederci anche domani?".
Fiuuuu meno male! "Certo volentieri!".
Ci salutammo ed io andai nel mio appartamento. Per fortuna non aveva sospettato nulla, ma sarei dovuta andarci piano lo stesso. Tuttavia aveva sempre tra i pensieri quella ragazza, quella che dovevo uccidere.
Farla uccidere da lui quindi non era fattibile. C'era bisogno di qualcun'altro che la uccidesse il prima possibile. La Regina si sarebbe offerta volontaria, ma temevo che sarebbe stato meglio se l'avesse fatto qualcun'altro.
Andai in cucina e presi delle pastiglie. Il tumore si faceva sempre più aggressivo. Dovevo portare a termine la missione il prima possibile, così da poter diventare immortale e guarire. Mi avvicinai alla finestra e guardai la pioggia scendere. Presto sarei guarita, dovevo solo avere pazienza.

(Jane)

La pioggia scendeva rapida e bagnava tutto quanto. Non avevo mai amato la pioggia da umana. Sentii qualcuno entrare nella stanza: Aro.
"Ti sei lavato per bene". Sorrisi.
"Odio questo posto solo per il tempo. Inizia a piovere da un moment all'altro senza preavviso!". Si strizzò i vestiti.
Tornai a guardare fuori, mentre lui si cambiava con dei vestiti puliti che gli avevano gentilmente prestato (gentilmente dopo che io li avevo costretti, ma questi sono dettagli). Quando mi voltai vidi che aveva indossato dei pantaloni neri e una camicia bianca. Ma la camicia era sbottonata e lasciava intravedere il suo bel fisico. Dovetti appoggiarmi al divano per stare in equilibrio. Non ricordavo se avessi mai visto un uomo a petto quasi nudo. Senza rendermene conto iniziai a fissarlo e lui se ne accorse. Si avvicinò a me e mi prese una mano, avvicinandola alla sua bocca. Mi baciò poi tutte le nocche.
"È un peccato che tu non ricordi quasi nulla su di me. Su noi due".
"Potresti raccontarmelo tu. Magari farà nascere qualche nuovo ricordo".
Sorrise. "Sei la mia amante da un secolo e mezzo".
Amante? Vuol dire che lui è sposato? Mi ero innamorata di un uomo già sposato? Cercai di ritrarre la mano, ma lui la teneva salda.
"Io e te ci amavamo moltissimo e io ti amo ancora, nonostante tu abbia dimenticato quasi tutto".
Aveva appena detto che mi amava? Lo aveva detto davvero o stavo diventando sorda?
Mi diede un bacio delicato all'inizio e più forte dopo. Mi strinse poi tra le sue braccia e mi abbandonai ad esse, senza accorgermi che qualcuno ci stava guardando.

(Seth)

Ero andato da Jane per scusarmi con lei per come mi ero comportato il giorno prima, quando la vidi con lui. Si stavano baciando. Davanti a me. Ecco che poi la abbracciava, con fare protettivo. Lei sarebbe dovuta stare tra le me braccia, non tra le sue. Me ne andai, resistendo all'istinto di interferire e di dividerli. Mentre uscivo di casa incontrai mia sorella.
"Che succede? Sembra che tu abbia appena assistito a qualcosa che ti ha traumatizzato".
"Ecco io... Ho visto Jane baciare quel vampiro odioso".
"Quella brutta...! Ora vado da lei e la sistemo io, nessuno può permettersi di trattarti così".
Fece per andare da lei, ma la fermai.
"No, le parlerò domani io. Per favore non interferire".
Sbuffò. "E va bene, ma se hai bisogno vieni da me. Ok?".
Annuii. Andai a casa e poi dritto nella mia camera. Presi il cellulare e composi il numero di Tessa. Lei rispose quasi subito.
"Tessa ti va di parlare? Ho bisogno di parlare con qualcuno".
"Certo. È successo qualcosa?".
"Ho appena visto la ragazza di cui sono innamorato baciare un altro".

Note: le cose si fanno sempre più interessanti!
Baci AliceMiao

   
 
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