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Autore: xwilliamseyes    12/09/2015    2 recensioni
Flora si ferma, si guarda alle spalle.
C'è il suo passato, incorniciato da tutte quelle domande rimaste ancora dubbi.
Si gira completamente e non vede altro che Zayn.
Quell'amore che aveva trasformato il suo cuore in ossessione.
Cerca risposte, Flora, nelle sue immagini sbiadite e in quegli odori acri di ortensie.
Ma alla fine solo due domande riecheggiano instancabili nel suo cervello: può un ossessione annullarsi come sabbia al vento? Possono due cuori, un tempo così uniti, dimenticarsi per sempre?
Una storia sugli eccessi, sulla condivisione, sui caratteri difficili, sulle parole non dette e sull'amore fatto di battiti infiniti.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Secondo Capitolo
 
Si girò perfettamente nella mia direzione, cacciando un'ultima nuvola di fumo dalla bocca.
Aveva notato il mio sguardo scrutatore e forse ne voleva capire il motivo. Sembrava prossimo a farmi un cenno ma io non glielo permisi, distogliendo immediatamente i miei occhi.
“Dove andate?”
Domandò.
“A casa”
Rispose Adele con secchezza. Capii dal suo tono di voce e dalla sua espressione che voleva andarsene il più presto possibile da lì.
Si avvicinò a me di nuovo, pizzicandomi di nascosto un braccio.
Sussultai per un secondo per poi voltarmi verso di lei. Riscontrai i suoi occhi nei miei; sembrava chiedessero una qualche pietà.
“Dobbiamo andare, ciao”
Gli sorrisi debolmente.
“Ciao”
Ricambiò con una nota di delusione.
Io e Adele proseguimmo, confondendoci con i muri scrostati e i palazzi muti.
E nonostante ci separassero ormai metri e metri da Zayn, mi sembrava di percepire ancora il suo sguardo sulle mie spalle, eppure non volli voltarmi.
Non volevo dargli una soddisfazione o, anzi, sapere di essermi sbagliata.
Preferii rimanere nel dubbio.

 
***
 
Venti anni fa era tutto diverso, era in qualche modo tutto più distante.
Le amicizie non si creavano con le parole, ma con gli sguardi, con le intese.
Le bugie si nascondevano meglio, le verità si aveva sempre paura a confessarle.
A Dicembre faceva più freddo ma lo si soffriva di meno. I maglioni enormi non venivano definiti “i maglioni della nonna” ma “i Maglioni”.
Ci sentivamo alla moda e un po' più speciali ad indossarli.
Poi c'erano le sciarpe lunghe metri e i cappelli di lana. 
Mi domando se i ragazzi di oggi sappiano cosa siano.
C'erano quelle fantasie strane e tristi ma che a noi piacevano tanto, ma soprattutto c'era il telefono fisso.
Non esistevano i cordless, i cellulari e i computer li avevano solo le persone ricche, ma ricche per davvero.
Si doveva stare attaccati ad un muro per parlare, contorcersi alla ricerca della posizione più comoda per colpa di quel maledettissimo filo.
E il suono del telefono era uno, squillante e assordante come nessun altro.
Ricordo ancora quello che mi svegliò la mattina dopo, il 15 mattina.
Mi stringevo sotto il mio cuscino cercando di non fare caso a quel suono, di sperare che quello dall'altra parte si sarebbe presto arreso. Ma più serravo gli occhi e più pareva che quel suono agonizzante aumentasse.
Disperata mi alzai ed afferrai il telefono alla mia sinistra.
“Pronto?!”
“Flora, ciao, sono Massimo”
“Massimo? Che succede?”
Schiarendomi la voce mi preoccupai di quella insolita chiamata, perché Massimo non mi aveva mai chiamato a casa, non ne aveva mai avuto il bisogno. C'era sicuramente qualcosa di strano.
“Ehm..”
Iniziò a balbettare, quasi con vergogna.
“Ci sei?”
“Si, niente, volevo dirti che piaci a Zayn”
“Che?”
“Mi ha chiesto di dirtelo, Flo, non fare tante storie”
Sentenziò con acidità, forse infastidito dall'intera situazione.
Io rimasi in silenzio, incredula a quella rivelazione.
“Flo gli devo dire qualcosa?”
“No! Che gli vorresti dire? Si vedrà”
“Va bene, fate come vi pare. Ciao, ci vediamo”
“Si, ciao”
E in men che non si dica riagganciai, rigettandomi sul letto.
Osservai il soffitto bianco che mi sovrastava pensando e riflettendo su una marea di cose.
Sulla serata di ieri, sulla gente, su Zayn e su di me.
Mi sembrò strano che avesse notato me, che senza farsi troppo problemi lo aveva detto subito a Massimo, che era stato sfacciato e, comunque, coraggioso.
Pensai a me che ricordando le parole del mio amico stavo ora sorridendo, con gli occhi stralunati e vivi.
E' sempre bello sapere di piacere a qualcuno, che quel qualcuno tra tanti abbia visto e notato proprio te.
E' una sensazione strana e nuova quella che si prova ogni volta in questi precisi momenti.
Mi misi in piedi dopo una mezz'oretta, spostandomi verso la cucina.
Erano ormai le undici e decisi di non fare colazione, scombussolata com'ero.
Avanzando verso la finestra notai che il cielo era di un grigio candido e che le strade erano piuttosto bagnate.
“Ha piovuto parecchio stanotte?”
Domandai a mia madre, che nel frattempo era intenta a cucinare per il pranzo.
“Si, una vera tempesta! Non hai sentito niente?”
“No”
Risposi, mentre il mio sguardo vagava ancora oltre il vetro; e tra un pensiero e l'altro mi ricordai di Adele.
“Devo chiamare Adele, ieri non si è sentita bene”
Affermai ad alta voce.
“Che ha avuto?”
“Mal di stomaco, indigestione forse”
Le chiarii mentre avanzavo verso la mia stanza.
Afferrai il telefono rigettandomi nuovamente sul mio letto.
Aspettai alcuni secondi prima di sentire la voce della mia amica.
“Pronto?”
“Adele, sono Flora. Come stai?”
“Ciao Flo! Meglio, grazie, mi sento solo lo stomaco sottosopra”
“E' normale non preoccuparti”
“Che vergogna per ieri, mamma..”
“Ma no, sai quante persone vomitare avrà visto quello”
“Che c'entra! Mi vergogno terribilmente lo stesso, speriamo di non rivederlo mai più”
A quelle parole azzardai una leggera risata e mi convinsi di raccontarle tutto.
“Devo dirti una cosa”
“Cosa?”
“Massimo mi ha chiamato stamattina e mi ha detto che piaccio a Zayn”
“Dici davvero?”
“Si, si”
Scoppiò a ridere, azzardando addirittura dei versi.
“Non lo facevo così sveglio”
“Neanche io”
“E tu? A te piace?”
“Non l'ho visto benissimo, si può dire che non lo conosco nemmeno e..”
“Ok, ma esteticamente, ti piace?”
“Ti ripeto, non l'ho visto benissimo”
“Se, okay, tutte scuse. Non puoi dire che non sia bello. Un po' strano, misterioso certo, ma di certo non brutto”
“No, sic..”
“I tipi misteriosi sono sempre i migliori Flo!”
Si lasciò trasportare da un improvviso entusiasmo, impedendomi quasi di parlare.
“Smettila”
Le ordinai cercando di rimanere seria mentre un sorrisetto mi pizzicava le labbra.
“Devi vederlo assolutamente il prima possibile. Non deve dimenticarsi di te”
Presi a ridere rumorosamente, non ricambiando quella che forse era una provocazione.
“Dico sul serio, Flo! Dove lo trovi un altro così?”
“Va bene, va bene. Vediamo di fare qualcosa, tanto starà con Massimo la prossima volta che ci vediamo tutti”
“Perfetto. Ora devo andare, non mi dire niente Flo. Ciao!”
“Ciao Adele!”
Riagganciò lasciandomi con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Mi portai le mani sul viso cercando di trattenere quante più emozioni possibili.
Felicità, meraviglia, allegria, entusiasmo.
Sembravano essere sul punto di farmi esplodere da un momento all'altro, incapaci di contenersi all'interno di me.
Era una bella sensazione dopo tutto, l'eccesso.
Mi alzai di getto e ricordando quegli stessi occhi umidicci ripiombai all'indietro, intimidita dai miei stessi pensieri.

-SPAZIO AUTRICE
Salve gente! Eccoci al secondo capitolo!
Allora Zayn, chiaro chiaro, dice a Flora (tramite Massimo) che le piace. Questo ci fa capire che è piuttosto sfacciato e impulsivo, alla fine non si erano nemmeno parlati per davvero il giorno precedente. 
Mhm io credo che siamo tutti un po' curiosi della sua prossima mossa.
Che ci nasconda altre sorprese? Staremo a vedere.
Spero vi piaccia.
Al prossimo.
Un bacio.
-Manu

#WOMANFF

- ZAYN - 

  
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