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Autore: ZerrieShipper    15/09/2015    0 recensioni
Liz ha sempre avuto tutto dalla vita, ma la cosa che più le manca è un padre.
Certo Liz un padre ce l’ha, ma non è mai a casa, è un commercialista e viaggia molto per lavoro.
A volte torna a casa dopo mesi e mesi, si riposa due giorni e poi se ne va di nuovo.
L’unica cosa che veramente desidera è vederlo solo un po’ di più
DAL CAPITOLO 1:
Stupide feste organizzate da mio padre, a cui puntualmente non si presenta, ma alle quali devo partecipare lo stesso! Guardare fuori dalla finestra è l’unica cosa che mi distrae
< AAAAAAAAAAAAAAAH!! > - Liam e Niall si precipitano su di me
< Che cosa succede Liz? > - domanda Liam scuotendomi
< Ho visto un’ombra! Era strana, sembrava una persona con qualcosa di strano in testa, era come una rampa di lancio per lo skate > - i due si guardano e scoppiano a ridere, per poi lasciarmi perdere..
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Confini








Il giorno dopo all’arrivo di Louis, ci dirigiamo fuori dal confine canadese per seguire un’altra strada, più lunga ma più sicura, infatti non abbiamo subito attacchi da allora.
Ormai sono passati tre giorni e siamo nuovamente vicini al confine; il mio compagno di viaggio vuole attraversarlo domani.
Per rimanere all’interno dei dieci giorni, infatti, abbiamo bisogno di camminare molto velocemente ma non possiamo dare nell’occhio per cui giriamo solo di giorno come turisti e se ci fermiamo in un motel ci registriamo come fratelli.
Si, fratelli, certo. Come se non volessi essere classificata con un altro nome. Liz che cavolo stai dicendo, non devi pensare a Louis in nessun altro modo. È che è così bello, intelligente, coraggioso e poi con lui mi sento al sicuro. Ok, la smetto di parlare della mia cotta per Louis e mi concentro sulle cose importanti
< Liz, concentrati sulle cose importanti invece di esplorare il tuo mondo dei pensieri > - mi sgrida Louis facendomi arrossire
< Scusa > - abbasso lo sguardo imbarazzata. Odio quando mi riprende, mi fa sembrare una bambina. Forse lui si accorge del mio cambiamento d’umore perché mi appoggia una mano sulla spalla e mi dice
< Senti non volevo sgridarti, ma è facile farsi male quando si è distratti e non voglio che ti capiti nulla, perché.. > - perché? Dillo Louis, dillo che tieni a me come se fossi la tua ragazza, ti prego ne ho bisogno
< ..sei sotto la mia protezione e Niall e Liam potrebbero picchiarmi se ti facessi veramente male > - stupido come un mulo!
< Ok starò attenta > - rispondo stizzita e prendendo a camminare velocemente sulle pietre della riva del fiume dove ci siamo fermati per riempire le borracce di acqua fresca. E’ sera tardi e per la milionesima volta dobbiamo ripararci nel bosco, perché è troppo pericoloso andare in città. Secondo me è più pericoloso stare qui con i lupi, gli orsi e le vipere.
< Liz, vai piano o rischi di scivolare > - lo sento dire mentre mi rincorre per cercare di fermarmi.
Nel girarmi per guardare dov’è metto male il piede sulla prossima roccia e perdo l’equilibrio ritrovandomi in pochi secondi tra le rapide del fiume. Non riesco a stare a galla e finisco per sbattere la testa contro la sponda rocciosa e perdo i sensi.


***
 
< Ce la fai a camminare da solo o vuoi che ti trascino come gli altri giorni? > - mi sento chiedere
< Ce la faccio, non ti preoccupare non sono una femminuccia isterica > - ribatto ghignando. In realtà ad ogni passo sento una fitta per tutto il corpo ma non voglio essere di peso per un altro giorno.
< Non c’è bisogno che tu faccia lo spavaldo con me, vedo come rabbrividisci ogni volta che tocchi il terreno, vieni appoggiati su di me > - sorrido sincero
< Grazie > -
< Secondo te Liz sta bene? > -
chiedo dopo attimi di silenzio
< E’ in gamba, se la caverà > -
 

 
***

 
< Uno, due, tre > - qualcosa si appoggia al mio petto e spinge sulla mia cassa toracica, facendomi contrarre il diaframma. Poi sento qualcosa di morbido appoggiarsi sulle mie labbra, sento il mio respiro uscire dai polmoni e circolare nell’esofago, ma non è il mio respiro, è acqua.
Tossisco fuori il liquido trasparente, sputacchiando in giro in cerca di aria pulita, per quanto possa essere pulita l’anidride carbonica che pullula nei nostri cieli. Apro gli occhi e ne trovo un paio azzurro ghiaccio fissarmi arrabbiati ma allo stesso tempo sollevati. La mano di Louis mi fa alzare la schiena e mi sento subito meglio
< Grazie per avermi salvata > - lo osservo e lui ricambia il mio sguardo
< Tu sei veramente una ragazzina.. > - alzo gli occhi al cielo e lo blocco, stanca di essere trattata come una stupida da lui
< Si lo so, una ragazzina stupida e incosciente che non si concentra abbastanza sulla missione.. > - questa volta è lui a bloccarmi, ma non con delle parole, no, mi blocca baciandomi. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. È un semplice bacio a stampo che però basta per farmi infiammare. Oddio mi ha baciata! Allora forse ci tiene a me. Sfortunatamente si stacca presto, prima che io cominci a ricambiare e si allontana
< Muoviti, dobbiamo ancora montare la tenda per colpa della tua bella pensata di tuffarti nel fiume a tarda notte > - mi dice freddo, distaccato. Il sorriso mi muore sulle labbra, è tornato come prima. Mi alzo e lo seguo barcollando e lui se ne accorge quindi torna indietro e mi prende per la vita.


Quando arriviamo in uno spiazzo erboso mi siedo su un tronco mentre lui monta la sua tenda e solo allora realizzo che tra tutte le mie cose, la mia non c’è
< Dove sono la mia tenda e il mio sacco a pelo? > - domando sperando non risponda quello che forse ho già intuito
< Quando sei caduta in acqua ce gli avevi ancora sulle spalle, ho dovuto sganciarli per riuscire a tirarti su, mi dispiace ti tiravano sotto acqua, ma non ti preoccupare puoi sempre dormire nella mia > - fantastico, avrei dovuto dormire con lui.
Quando finalmente posso andare a distendermi per rilassarmi dopo quella lunga giornata, mi rendo conto che forse dovrei togliermi i vestiti bagnati per non prendermi un malanno e anche Louis me lo fa notare
< Dovresti cambiarti i vestiti > - mi dice porgendomi una tuta della CIA che era dentro il mio borsone, ma come si permette di frugare tra le mie cose? Si vede che sono arrabbiata con lui vero? E forse è questo che mi fa dire
< Oh non servono dei vestiti puliti, io dormo nuda > - lui spalanca la bocca sorpreso, ma forse si accorge del tono falso in cui l’ho detto, perciò replica
< Anch’io dormo nudo, quindi non ci saranno problemi di imbarazzo tra di noi, no? > - scuoto la testa dandogli ragione. Quello che mi fa ridere è che in questi giorni che abbiamo dormito nella stessa camera d’albergo, nessuno dei due dormiva nudo, quindi entrambi sappiamo che stiamo bleffando. Louis intanto si toglie la maglia mettendo in bella mostra il suo petto scolpito, deglutisco, ma non è questo il momento di sembrare una debole, così mi alzo in piedi e sfilo lentamente i pantaloni cercando di sembrare sensuale. Ok, ho decisamente battuto la testa.
Se li sfila anche lui rimanendo solo con dei boxer neri, per poi guardami in attesa della mia prossima mossa. Prendo un respiro e alla fine mi tolgo anche la maglia mettendo in mostra il reggiseno nero e la mia terza di seno. Adesso non credo più sia una bella idea quella di spogliarmi. Louis mi lancia una breve occhiata e poi entra nel sacco a pelo che è abbastanza grande per tutti e due.
Guardandolo ripenso alle sue labbra sulle mie, non riesco a smettere di pensarci, è stato solo un attimo ma sono rimasta sfolgorata dal suo dolce tocco
< Perché mi hai baciata Louis? > - chiedo di getto e talmente a bassa voce che penso non mi abbia sentita, ma ovviamente in quella foresta tutto è così silenzioso che parlare è come urlare
< Per farti stare zitta > - fitta al cuore tremenda, ma non mi do per vinta
< Perché ti sei staccato? > - chiedo con il cuore in gola
< Perché stavi per ricambiare > - un mormorio ma lo sento lo stesso e cavolo quella risposta mi fa infuriare
< Santo cielo Louis ho una dannatissima cotta per te! È ovvio che io ricambi se mi baci. Se ne sono accorti tutti che ti muoio dietro! – poi sussurro più piano fra me e me – ho una cotta per te > - e non ci credo di averlo detto veramente, ma sono così arrabbiata con lui, che devo sfogarmi in qualche modo. Lui alza il busto di scatto
< Non puoi avere una cotta per me > - quasi urla
< Perché no? A causa di mio padre? Perché ha già scelto il ragazzo che sposerò? Non mi interessa niente di quel ragazzo, io voglio te > - cado sulle ginocchia sconvolta
< Non è tuo padre il problema, sono io, sono sbagliato per te, il mio lavoro è sbagliato per te > - batte un pugno per terra
< Probabilmente diventerò anch’io un agente della CIA, non vedo dove sta il problema > -
< Non te lo auguro, è il lavoro più brutto al mondo.. e se un giorno non dovessi tornare? Se ti dicessero che sono morto? Come reagiresti, cosa faresti dopo? > - quella domanda mi lascia di stucco e forse a ragione lui, non riuscirei a vivere senza di lui al mio fianco.. come sono esagerata
< Sei troppo bravo per lasciarti sopraffare e poi tutti muoiono prima o poi.. puoi dirlo Louis, puoi dirlo che non pensi che io sia alla tua altezza, perché tu sei dolce, gentile, buono, premuroso, intelligente, coraggioso, bello e invece io sono una stupida ragazzina lagnosa e permalosa, che si è immischiata in qualcosa di più grande di lei e lo so che è questo che pensi di me ma non riesci a dirmelo, perché come ho già detto sei troppo gentile > - e questo mi toglie completamente il groppo in gola. Finalmente sa tutto quello che mi sono tenuta dentro in questi giorni. Senza neanche guardare la sua reazione gli do le spalle e mi sgancio il reggiseno che è l’unico indumento che toglierei veramente per andare a dormire, infine mi infilo dentro il sacco a pelo con lui, continuando ovviamente a dargli le spalle, più per non fargli notare le mie lacrime che per non farmi vedere quasi completamente nuda da lui.
Lo sento tornare del tutto dentro il sacco e girarsi verso la parte opposta alla mia, incredibilmente sospiriamo insieme, poi mi addormento.


Mezz’ora dopo Louis si rigira verso di me e mi si avvicina il più possibile, sento il suo petto attaccarsi alla mia schiena, il suo braccio mi circonda la vita in modo possessivo e la sua mano si appoggia sul mio ventre prendendo a fare dei movimenti circolari intorno al mio ombelico. Sto per chiedergli che sta facendo, ma lui mi anticipa
< Non penso che tu sia una stupida ragazzina, Liz > - mi sussurra all’orecchio, per poi mordermi il lobo
< Non penso che tu sia lagnosa e va beh forse un po’ permalosa lo sei > - gli tiro una gomitata ma lui ridacchia schivandola
< Penso che tu sia una ragazza forte e indipendente, penso che sia tu quella gentile e premurosa e tutto il resto che hai detto di me e aggiungerei sveglia per avere solo diciassette anni > - mi lascia un bacio sotto l’orecchio facendomi sospirare e mi lascia senza fiato quando sento la sua mano risalire verso l’alto
< Sei così sexy Liz, mi fai impazzire e nemmeno te ne accorgi > - ringhia e subito dopo la sua mano si appoggia su un mio seno e lo stringe facendomi impazzire. Gemo stupefatta del suo gesto e inarco il bacino verso il suo, dal piacere. Anche lui è eccitato, lo sento
< Prendimi Louis > - chiedo gemendo di nuovo
< Non adesso > -


 
Mi sveglio di colpo e mi guardo intorno. Sono ancora nella tenda di Louis, ovviamente, ma lui non c’è. È stato tutto un sogno, non si sarebbe mai spinto così in là con me. La conferma mi arriva quando esco e lo trovo a parlare alla radiolina, che spegne appena mi vede
< Chi era? > - domando cercando di non arrossire pensando alle sue mani che.. Liz smettila per favore
< Dobbiamo muoverci, siamo in ritardo sulla tabella di marcia > - risponde lui solamente e sono sicura che vorrebbe aggiungere che è colpa mia se lo siamo.
Più lo guardo mentre arrotola il sacco a pelo, più mi chiedo se quello che è successo è vero o se me lo sono sognato
< Quindi quello che è successo stanotte.. > - lascio a lui il completamento della frase
< Cosa Liz? Di tu che riveli che hai una cotta per me? Te l’ho già detto come la penso, cerca di fartela passare > - una fitta al cuore mi fa appoggiare una mano sul petto
< Intendo quello che è successo dopo > - lui mi guarda sbigottito
< Dopo? Non è successo niente dopo > - e il mondo mi crolla addosso quando capisco che era veramente un sogno e che non si avvererà mai.

 
 
***

< Caro Sully ormai i tuoi cadetti e tua figlia sono nelle mie mani, mi dispiace eliminarli per colpa tua, ma se non vuoi aiutarmi con le tue conoscenze non può che finire così > -







Nuovo capitolo per questa ff, quanto mi odiate per il mio ritardo? Scusatemi
Sinceramente vorrei aver aggiornato prima e magari essere già alla fine della storia.
Non che questa storia non mi piaccia sia chiaro, solo che conclusa questa potrò concentrarmi interamente su "vita da star" che fra poco cambierà nome, penso.

Penso che questo sia in assoluto il capitolo più lungo mai scritto per questa storia. Come potete vedere sto velocizzando molto la storia, perchè appunto la sto facendo più breve possibile.
Ma santi numi Liz e Louis si sono baciati! E Liz fa sogni sconci *eh, eh*
Chi era stato ferito è stato salvato, da chi ancora non sia sa.
Fra non so quanti capitoli rivedremo la squadra riunita, forse, chissà che non succeda qualocos altro nel mezzo.
Intanto Ston Molin crede di avere la vittoria in pugno.

Lasciatemi qualche recensione per favore, siate buone

Alla prossima, baci e abbracci
ZerrieShipper xx
  
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