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Autore: LuckySussy    17/09/2015    0 recensioni
Chi sono i misteriori Van Damme? E cosa vuole la figlia di Mrs Kelly, Laureen, da lui? Noah ha vent'anni , conduce un'apparente vita tranquilla in un paesino dell'Inghilterra, ma non è un ragazzo qualsiasi; Sua cugina Demi partita per un'esperienza all'estero in Belgio presso la famiglia Van Damme, sparisce. E dopo la sua scomparsa Noah è convinto di averla uccisa, ma non sa che l'incontro con l'eccentrica figlia di Mrs Kelly, la sua psicologa, scombussolerà le sue aspettative...
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Negli ultimi tempi la domanda che sento ripetermi ogni volta che incontro qualcuno di estraneo, o qualche vecchio conoscente è sempre la stessa, ormai rispondo senza nemmeno pensarci, senza pensare a ciò che una risposta può far lasciar trapelare o può lasciar intendere all'immaginazione di un irriducibile amante di libri polizieschi, in realtà, appena un anno fa ero cauto nel rispondere, pensavo ad ogni parola che stavo pronunciando, anche a quali congiunzioni ci fossero tra esse, forse sono stati gli innumerevoli interrogatori a ridurmi così, o forse no, no. No di certo, mi sembra di ricordare, sebbene sia passato un largo lasso di tempo, che al mio primo interrogatorio riuscivo a misurare, lettera per lettera, le parole. Perchè il punto è proprio questo, sono le parole a fregarti, sempre, tutto sembra filar liscio e poi...per una dannata parola di troppo , e sei finito. Finita la tua relazione, finita la tua reputazione, finita la tua vita. Magari non m'importerebbe poi tanto se la ragazza di una settimana si offendese per qualcosa che non avrei dovuto dire, ecco. Però quando parlariamo di cose serie, e per cose serie intendo la mia libertà, io,sono attento. Lo so, dovrei rilassarmi, in primo luogo vorrei dirti smettila di fissarmi, e che non sono così comodo seduto qui, su questa stupida poltrona , mi guardo attorno , noto che ci sono un sacco di quadri di colori, colori brillanti, vivaci, arancione, giallo, rosa, però sono stati dipinti in maniera fioca,mi rilassano, sento i muscoli del collo allentarsi, l'ha fatto di proposito, ci scommetterei, e visto che è una lei, ha appeso il colore rosa tra questi dipinti...-

La donna dal camicetta bianca si sistemò gli occhiali che erano caduti lungo il naso a punta, lo guardava soddifsatta, aveva annuito di tanto in tanto durante la lettura.

" Molto bene, Noah" disse a fior di labbra, " Questo è quanto hai scritto il mese scorso, la nostra prima seduta, ricordi?".

Il ragazzo sdraiato si tirò su a sedere, non la guardava, i suoi occhi si muovemanto lungo il soffitto, " Sì, mi ricordo".

Noah Devlin non avrebbe mai potuto dimeaticare il giorno in cui oltrepassò la porta dello studio di Mrs Kelly Johnman, fu il giorno in cui comprese che per il resto del mondo o al meno secondo la polizia di Cockermounth, era pazzao . Pazzo da legare. Ma troppo inetto per essere considerato pericoloso, così , lo ripedirono a casa con una lettera controfirmata al fine di un”suppurto” psicologico. Si ritrovò sulla sedia, e davanti alla cattedra di Mrs Kelly, il maglione di lana nero a collo alto, occhiali fini, e sguardo sempre fisso davanti a lei. “ Sembrava intelligente” fu l'amara conclusione che Noah dovette constatare al fine del suo primo incontro con lei, e invece, non faceva altro che annuire e sorridere, come se stesse trattando con una scimmia o un animale da compagnia,

-... Il motivo per cui sono qui, è perchè nessuno mi crede, ma dico la verità. Ho ucciso mia cugina, Demi, sono stato io. Io... - Mrs Kelly lesse quella parte a voce alta, tratenne a stento uno sorriso e si rivolse a Noah con voce sicura.

“ Noah, dopo 20 sedute, dopo innumerevoli discorsi introspettivi, sei capace di rispondere ad una domanda? E sei capace di riuscire a rispondere con verità obbiettiva. Obbiettiva?” .

“ Ovvio” rispose Noah, guardandosi le unghie.

“ Noah, hai ucciso tua cugina?”

Noah distolse lo sguardo per posarlo fisso su Mrs Kelly. Il silenzio pervase la stanza fino a quando la sua bocca si aprì ;“ Sì, sono stato io “ esclamò con garbo.

La delusione era leggibile sul viso della psicologa ma non vi fu alcuna sorpresa. E così ritrovò il sorriso.

“ Ti trovi a tuo agio con me , Noah?” chiese.

“ Sicuro” mentì lui.

Mrs Kelly si alzò dalla sedia, “Bene” si diresse verso la porta“ Per oggi è tutto, Noah. Ci vediamo lunedì, e anche lunedì prossimo , e innumerevoli altri lunedì, sarebbe stato veramente sgradevole se tu non ti fossi sentito a tuo agio qui! Ma sento che siamo in buona sintonia io e te”.

Noah rimase immobile sulla sedia, non sarebbe mai finita, forse l'ultima seduta l'avrebbero svolta con lui sdraiato nella tomba, scosse la testa, “ Ci vediamo lunedì ”.

Uscì e tirò un sospiro di sollievo, forse era riuscito a commettere il delitto perfetto senza volerlo, era un assasino e nessuno ci credeva, pazzesco! Noah si avviò verso casa. Sperando che lunedì non arrivasse mai.


 

   
 
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