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Autore: AgoTheTrain    19/09/2015    1 recensioni
eccomi finalmente ritornato con una nuova storia su star wars stavolta!
Siamo nel periodo della Vecchia Repubblica successivi agli avvenimenti di Revan. Un consiglio Jedi del tutto nuovo trova un giovane bambino Kymaren. La storia si accentra sulla vita di quest'ultimo che dovrà affrontare molte avversità per portare l'equilibrio nella Forza da una parte o dall'altra...
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Peace (pt.1)

 

 

Il mio nome è Kymaren e sono un jedi.

Nacqui su un pianeta dell'orlo esterno di nome Tatooine. I miei genitori erano molto poveri; mio padre era un meccanico; mia madre invece serviva in una cantina degli Hutt. Gli Hutt erano una famiglia criminale che avevano il controllo del pianeta e di altri settori dell'orlo esterno.

Nacqui in un periodo in cui la repubblica era praticamente inesistente e sul mio pianeta manco si sapeva che cosa fosse.

La mia vita iniziò però solo all'età di quattro anni quando la fortuna o la forza ora direi, ha condotto sul mio pianeta un Jedi.

Si trattava del maestro Naard venuto per trovare una reliquia importante che mai trovò.

Costui senti la forza scorrere in me e convinse i miei a lasciarmi andare con lui su Tython per iniziare il mio addestramento e diventare così suo apprendista.

Cosi terminò il mio periodo su Tatooine e inizio il mio cammino per diventare jedi.

Subito dopo l'atterraggio il maestro Naard mi porto al tempio, mai in vita mia avevo visto una costruzione di cosi maestosa fattura e bellezza. Enormi colonne sorreggevano archi e in ogni angolo una statua di personaggi del passato, in prevalenza maestri. Rimasi senza fiato non ero abituato a vedere cosi tanto splendore. L unica volta che avevo visto una ricchezza paragonabile a quella era il giorno in cui mi intrufolai sul posto di lavoro di mia madre prima di essere gettato fuori da uno dei due energumeni che proteggevano la porta.

Mi fece strada tra le varie sale piene di persone che si allenavano studiavano o parlavano; fino alla sala del consiglio dinanzi alla porta il maestro Naard si rivolse a me e mi disse: "Oltre a questa porta c'è il tuo futuro figliolo, prevedo che sarà un futuro luminoso ma non ti preoccupare, tu hai già un maestro che ha intenzione di prenderti come suo padawan una volta che avrai l'età giusta e ce l'hai davanti!"

Al suono di quelle parole i miei occhi si illuminarono non solo mi aveva salvato da un avvenire mediocre ma mi stava dando un futuro eccezionale come Guardiano della pace.

Entrammo, dinanzi a me c'erano dieci maestri. Il maestro Naard si inchino dinanzi a loro e io lo replicai passo a passo.

Naard:"Maestri del consiglio sono qui per mostrarvi un giovane che ho incontrato su un pianeta dell'orlo esterno. Ha un potente legame con la forza e io vorrei che fosse aggiunto alla classe degli iniziati e successivamente lo prenderò come mio apprendista, vista la prematura scomparsa del mio precedente padawan non credo avrete obiezioni."

Maestro Hodd:" Il suo legame è potente lo percepisco, fin troppo potente per un bambino della sua età, tuttavia non avrò nessuna obiezione al concedergli di essere addestrato. Tuttavia lui non sostituirà Vaathy lei era da molto con te e ancora ne piangiamo la scomparsa.

Il maestro Naard lo interruppe:"Gran maestro Hodd dimentichi che sono il maestro che insegna storia e cultura non sono cosi ingenuo da pensare che lui possa sostituirla ma credo che ne abbia tutte le qualità e supererà perfino me in potere."

Io ascoltavo in silenzio ma intanto la mia curiosità si faceva sempre più viva su quel mondo e quella via che stavo per intraprendere.

Il gran maestro annuì e disse:"E sia maestro Naard lui sarà il tuo apprendista. Ha un nome?"

"Kymaren" dissi io arrossendo feci un inchino in segno di scusa per l'intromissione.

I maestri risero e poi il maestro Hodd disse: "Bene Kymaren benvenuto fra noi, benvenuto nell'ordine Jedi”.

Ero al settimo cielo ero finalmente un jedi o meglio lo sarei diventato così mi portò al dormitorio.

La mia stanza era nel dormitorio maschile dove tutti i vari iniziati dormivano in vista delle lezioni.

Le lezioni si suddividevano in storia e cultura del maestro Naard e meditazione che il gran maestro Hodd ci insegnava; queste erano solo le lezioni degli iniziati. Non riuscivo a legare con gli altri bambini e spesso preferivo restare nella mia solitudine.

Mi rifugiavo in biblioteca a leggere, la storia mi ha sempre appassionato molto e fu qui che la incontrai... una bambina sedeva in un tavolo, lei pose il suo sguardo su di me e io arrossendo mi voltai di scatto. Lei si avvicinò e si presentò: “Ciao io sono Ai-deen e studio per diventare pilota, tu come ti chiami?”

Non potendo non rispondere titubante dissi: “C.Cc..Ciao io sono Kymaren e presto sarò un jedi!”.

Quello fu il primo nostro incontro non la scorderò mai! Aveva i capelli neri gli occhi verdi ed un sorriso che mi illuminava il cuore. Iniziammo a frequentarci. Ogni volta che non eravamo a lezione ci incontravamo in cortile per parlare, per raccontarci le lezioni altrui o solo per giocare. Così diventammo amici.

Si è vero il codice vieta l'attaccamento ma ero un bambino ed era l'unica amica che avevo e per lei era lo stesso.Mi aiutava a non sentire la mancanza dei miei genitori e glie n'ero molto grato.

 

Passarono due anni, crebbi e con me la voglia di sapere e scoprire sempre di più il mondo dei jedi.

Spesso alle lezioni i maestri paragonavano me e molti altri iniziati, a Vaathy un'allieva del maestro Naard che era scomparsa. Parlavano molto bene di lei la chiamavano la figlia di Naard e quello mi lasciava perplesso; in quanto sapevo che l'ordine Jedi non ammetteva la creazione di una famiglia. Decisi quindi di chiedere notizie al mio maestro.

"Maestro, so che è un argomento difficile ma vorrei sapere qualche informazione sulla tua precedente allieva."

"Kim, non sono argomenti che ti devono interessare. Sei troppo giovane anche per capire."

"Sarò l'apprendista del maestro della conoscenza direi che potrei capire..."

IL Maestro apprezzo la scelta delle mie parole e ormai conosceva la mia testardaggine e si rassegnò.

Mi fece sedere e inizio: "Vaathy era una twi'lek che incontrai la prima volta su Ryloth durante uno scontro con le truppe sith che volevano occupare il pianeta.

Era ancora una bambina più o meno della tua stessa età di quando ti incontrai su Tatooine e anche in lei scorreva potente la forza, tanto che mentre cercai di portarla in salvo fu lei a salvare me. Creò dal nulla uno scudo di forza che deviasse i blaster dei nemici. Riuscii quindi a portarla in salvo e lasciammo il pianeta.

Lei crebbe imparò l'uso della forza divenne abile in tutte le discipline addirittura migliore di me e del maestro di spada Gillarr.

Tutti la consideravano il futuro del nostro ordine un futuro maestro e addirittura c'era gente che la considerava un possibile successore del gran maestro Hodd.

Ogni giorno finite le lezioni mi veniva a trovare e passava tutto il pomeriggio ad aiutarmi o a chiacchierare per questo molti la chiamano mia figlia, io mi affezionai sempre più a lei un po’ come te con Ai-deen. Divenne cavaliere jedi e un giorno il consiglio ci assegnò una missione su di un pianeta di cui ora non ricordo il nome. Qui pensavamo di svolgere il compito assegnatoci in tutta tranquillità quando un sith con due spade rosse a singola impugnatura, ci attaccò. Il nemico era troppo potente per noi due, tanto che le nostre forze furono insufficienti. Capendo la chiara posizione di svantaggio Vaathy corse verso il sith e afferrandolo si getto giù da una scogliera. Il suo corpo fu recuperato dai locali pochi giorni dopo trasportato dalla marea. Mi aveva salvato la vita ma aveva sacrificato la sua."

Ascoltai con attenzione la storia poi afferrai il maestro e lo abbracciai.

Naard scoppio a piangere.

"Ti prometto maestro che scoprirò chi è stato. Quando sarò più grande darò la caccia a questo sith e lo condurrò davanti al consiglio per rispondere dei suoi crimini."

Naard si asciugo le lacrime e disse: "Allora converrà che ti vai ad allenare mio giovane amico"

Così corsi verso il cortile d'addestramento motivato a sconfiggere quel potente nemico.

Le lezioni del maestro Naard sulla storia e la cultura jedi erano le mie preferite amavo ascoltare le storie dei grandi jedi che affrontarono i sith o i mandaloriani nelle guerre. Spesso portavo Ai-deen in biblioteca per leggerle le storie che il maestro raccontava a noi. Lei stava li ad ascoltarmi per ore.

Un giorno notai che svolgendo una ricerca negli archivi con la parola “mandaloriano” venivano dei file bloccati. Ero molto curioso o molto affamato di sapere, non troppo adatto a un jedi ma ero solo entusiasta di scoprire nuove cose. Una notte, Ai-deen ed io, scendemmo nelle stanze dei maestri mi intrufolai nella stanza del maestro Naard e gli sottrai la sua scheda magnetica. Corremmo cercando di far meno rumore possibile nella biblioteca e lei mise la card nel pannello. Ora la ricerca diede molti risultati che prima erano bloccati fu cosi che conobbi la leggenda di Darth Revan, il jedi che andò contro l'ordine per salvare il mondo dalla minaccia mandaloriana. Fin qui mi sembrava un eroe se non fosse stato per la guerra civile successiva contro l'amico Malak. Ai-deen, poi, mi disse: "Ehi guarda qui" indicando il nome di una donna Bastila Shan. I due si scontrarono per lei: uno per la sua salvezza, l'altro per la sua distruzione. Io lessi ad alta voce poi lei mi interruppe: “Promettimi che tu mi salverai sempre promettimi che tu sarai il mio eroe...”

Arrossendo gli dissi : “Te lo prometto qualunque cosa accada io ti proteggerò proprio come Revan e Bastila."

Quella sera rischiai l'espulsione dal ordine dei jedi,ma solo adesso ci sto pensando; allora era solo un gioco con la mia amica.

Giunse finalmente il giorno più importante per un Jedi ovvero il giorno della creazione della spada laser.

Mi ricordo che quella notte non chiusi occhio dall'emozione e dall'indecisione,in quanto non sapevo ancora qual'era la spada laser giusta per me.

Per prima cosa il maestro Hodd e il maestro Gillarr ci accompagnarono a procurarci i cristalli all'interno di una grotta situata alle spalle del tempio.

Ero ancora molto confuso ma ben presto capì che non era il jedi a scegliere il cristallo ma che tutto era già stato scritto nella forza.

Hodd: “ un cristallo blu rappresenta molti dei cavalieri jedi del tempio; anche se il tuo è particolarmente scuro. E' insolita come cosa.”

Gillarr: “Ahhhh cristalli così non se ne vedevano da un po'. Non è il normale azzurro usato da tutti e più scuro sembra quasi che sia li da molti anni in attesa.”

Interrompendolo dissi “E com'è possibile se ha aspettato così tanto che sia giunto a me?”

Hodd: “La Forza è imprevedibile mio giovane allievo ma di sicuro sarà un ottimo cristallo per te!”

Così presi quell'insolito cristallo e ne feci il mio.

E dopo scelsi di volere un arma a doppia lama così da poter proteggere sempre chi amo.

 

Passarono gli anni io diventai il cavaliere jedi che sognavo da bambino e lei diventò pilota.

Spesso e volentieri alle missioni che il consiglio mi mandava ad eseguire ero accompagnato da Ai-deen che da abile pilota qual'era riusciva sempre a portarci a casa tutti interi.

Non scorderò mai la missione su Coruscant quando ci ritrovammo a condurre le indagini dell'omicidio di una della famiglia reale.

Mi ricordo che il maestro Naard voleva che fossi io a condurre le indagini per migliorare la mia abilità nel relazionarmi con le persone.

Tra analisi della scena del crimine, interrogazione dei testimoni e ricerca dell'arma del delitto ci ritrovammo tutti e tre circondati da criminali nella zona del mercato nero situata nel retro di un pub.

Naard mi disse: "ecco dove ci portano le tue indagini"

Ai-deen rise alla battuta del maestro.

Mi misi davanti a loro mi concentrai e lasciai esplodere tutta la forza che avevo in corpo.

Tutti i criminali furono sbalzati contro le pareti e questo ci diede il tempo di scappare e riprendere le indagini in un luogo più tranquillo.

"Visto vi ho messo nei guai ma vi ho anche tirato fuori" dissi.

Il maestro disse: "Sei sempre più bravo a cacciarci nei guai comunque.”

Sia il maestro che Ai-deen si misero a ridere.

Nonostante il caos scatenato avevo notato i simboli che molti di quei criminali portavano sulle spalle, un simbolo di un'importante società che trafficava sull'intero pianeta.

Andammo dalla famiglia reale a raccontare ciò che avevamo scoperto.

Padre: “Mia figlia è stata uccisa dalla Czerka quindi...”

“La Czerka? Cos'è?” chiesi.

Naard: “La Czerka è un associazione criminale che ha il controllo del contrabbando di armi in molti settori. Non pensavo fosse presente anche qui su Coruscant. Addirittura sotto gli occhi di ciò che resta della repubblica.”

Padre: “Si la repubblica è presente qui ma è inutile. Non è più potente da un bel po'. I mondi fuori dall'orlo sono sotto il controllo degli Hutt, altri della Czerka e altri sono indipendenti. Non ci si può mettere contro la Czerka, manco voi Jedi siete tanto forti. Vi ringrazio per ciò che avete scoperto ma nulla mi riporterà mia figlia indietro quindi lasciate Coruscant e dimenticate tutto.”

“Io non temo di certo un gruppo criminale. Dovremmo chiedere aiuto alla repubblica e portare giustizia!”

Naard: “Noi siamo stati chiamati qui dalla famiglia reale Kymaren. Loro decidono cosa fare e hanno deciso. Non possiamo sgominare una potenza del crimine solo perché ci va. La pazienza è uno dei pilastri Jedi ricorda.”

“Si maestro avete ragione.”

Fu così che imparai che un Jedi non può cambiare da solo l'universo. Ma mi promisi che avrei fatto tutto ciò che era in mio potere per provare a farlo.

Una sera come quella di molti anni fa io e Ai-deen ci incontrammo di nascosto all'alba di una missione che avremmo affrontato insieme ma di cui non sapevamo ancora nulla. Ero cresciuto ormai e il codice jedi era impresso nella mia mente ma lei era stampata nel mio cuore, e quella sera gliel'avrei detto. Ormai ero un jedi non avevo bisogno dell'ordine se mi avesse ricambiato avrei mollato tutto.

Cosi al chiarore delle tre lune le dissi ciò che provavo.

Lei ricambiò ma disse: “Kim, tu sai che quello che provo per te non cambierà mai e se non avessi un sogno probabilmente lascerei tutto per il Noi.

Ma a Coruscant ho capito una cosa, ed è che il mondo va cambiato...Voglio diventare un pilota e magari una volta pronta entrare nell'esercito della repubblica perché io credo sia l'unica possibilità per un futuro migliore.

Capii che aveva ragione i nostri sentimenti non potevamo tapparci le ali ma dovevano spronarci a realizzarci. Ma prima di decidere di mettere via l'amore che provavo per lei la presi tra le mie braccia, la guardai negli occhi e la baciai.

Sembrò passare un eternità. Sarà perché di staccarmi da lei non ne avevo nessun interesse. Il suo sapore mi rimase sulle labbra per giorni.




**Spazio autore: eccomi qui tornato dopo tanto tempo con questa storia originale, sono ancora alle prime armi quindi se avete consigli e volete lasciarmi una recensione sarà ben accetta. bhe vi auguro che vi sia piaciuta, fatemi sapere e grazie in anticipo ;) :D 

  
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