Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Jashin99    22/09/2015    2 recensioni
Hinata Hyuga, la conosciamo tutti, è timida, gentile e molto innamorata.
Quindi molto noiosa.
E allora, perché non renderla più... interessante?
Premetto che sono un NaruSaku convinto, ma ho scritto questa NaruHina perché era un'idea che mi era piaciuta sin dalla prima volta che l'ho pensata, e poi francamente il personaggio di Hinata mi piace molto, mi ha sempre interessato; ma contemporaneamente mi piacciono molto gli schizofrenici e i bipolari, perciò...
Vi auguro buona lettura
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LA STORIA DI SHIKAMARU

Naruto si fermò, ansimando. Era arrivato davanti a una grande casa, da cui provenivano dei latrati.

Naruto si avvicinò all'ingresso.

Deglutì.

Quasi li vedeva tutti quei cani che lo fissavano male.

Pensò che forse Konohamaru si sbagliava, magari non era Kiba il ragazzo di cui parlava.

Stava per andarsene, ma poi ripensò a come lo aveva guardato Hinata dopo averlo lasciato.

In quell'attimo, Naruto aveva riconosciuto il terrore nel suo volto. Sembrava chiedergli disperatamente aiuto.

“No.” Pensò Naruto: “Non posso abbandonarla così!”.

Si voltò nuovamente e, facendosi coraggio, entrò nel giardino.

Come mise piede oltre l'uscio, i cani smisero di abbaiare. Lo guardarono tutti.

Tentando di ignorarli, Naruto si avvicinò alla casa, mentre i cani lo seguivano con lo sguardo.

Sembravano dire: “Guarda... una volpe... sbraniamola...”.

Naruto iniziò a sudare: “Ma perché a me? Hinata-sama! Se ora arrivassi e dicessi che è tutto uno scherzo, te ne sarei grato.”.

Ma Hinata non arrivò. Invece Naruto sentì abbaiare dietro di lui.

Naruto si voltò, terrorizzato. Un grosso cane bianco lo stava caricando, latrando.

“È la fine!” Si disse Naruto: “Sakura-chan! Salvami tu!”.

Il cane gli balzò addosso. Naruto cadde a terra, chiudendo gli occhi e preparandosi a venire ucciso. Invece si sentì bagnare in volto e, riaperti gli occhi, si ritrovò faccia a faccia con una lingua gigante.

-Basta! Basta, Akamaru!- Disse Naruto tra una leccata e l'altra.

Obbediente, il cane si allontanò e Naruto si rialzò, pulendosi il viso.

Naruto tornò a rivolgersi al cane: -Dov'è Kiba?-.

Akamaru abbaiò e corse dentro alla casa. Naruto lo seguì, urlando: -Aspettami, dattebayo!-.

Naruto entrò in casa, incrociando quasi subito Hana Inuzuka, la sorella di Kiba.

-Ciao, Naruto!- Disse sorpresa la donna: -Che ci fai qui?-.

Naruto si grattò la nuca, sorridendo nervosamente: a fianco alla ragazza c'erano due cani-lupo.

-Ecco...- Rispose: -...io... io stavo cercando Kiba.-.

-Oh, è in camera sua.- Lo informò Hana.

-Graziettebayo!- Naruto corse al piano superiore.

-Buffo!- Gli urlò dietro l'Inuzuka: -Pensavo che i cani non ti piacessero!-.

Nella stanza di Kiba...

Kiba sonnecchiava tranquillo: dalla sera prima, dopo essere tornato a casa, non si era mosso dalla stanza.

-Mmm...- Borbottò tra se e se: -oh, sì, lì Akamaru, lì...-.

La porta si spalancò, ed entrò Naruto che urlava: -Kiba sei quittebayo?-.

Kiba, seduto su una sedia, per poco non cadde all'indietro dalla sorpresa: -Naruto!- esclamò: -Baka! Sei impazzito?!-.

-Scusa, Kiba,- Gli rispose Naruto: -ma devo sapere una cosa: ieri sera hai visto Hinata, dattebayo?-.

Kiba si alzò: -Sì, perché?-.

-Beh, ecco...- Naruto gli raccontò dell'incontro con Hinata di quella mattina.

Kiba era incredulo: -Stai scherzando?-.

-Magari...- Disse Naruto, massaggiandosi il polso ancora dolorante per la torsione.

-Mmm...- Kiba si massaggiò il mento: -In effetti, sì lo vista.-.

Gli raccontò della sera prima.

-...Io sono riuscito a seminare gli Anbu e sono tornato qui, ma lei non c'era più.- Concluse il ragazzo.

-Ma allora che è successo a Hinata?- Gli chiese Naruto.

-Proprio non lo so.- Fece Kiba: -Ma lei è una mia compagna di squadra, e mi sento in dovere di aiutarla. Andiamo!- e si incamminò fuori dalla porta.

-Dove?- Gli domandò Naruto.

-A cercare Hinata!- Fu la risposta.

Pochi minuti dopo, lungo le vie di Konoha...

Kiba e Akamaru marciavano a passo sicuro, seguiti da un non-tanto-sicuro Naruto.

-Non penso che sia una buona idea...- Disse Naruto: -Non l'hai vista! Non sembra neanche lei!-.

-Quante storie!- Replicò Kiba: -In fondo è pur sempre Hinata!-.

Come disse ciò, dal vicolo di fianco a loro volò fuori Rock Lee.

-Ahio!- Disse il ninja: -Hinata-sama, che ti prende?-.

-Oh-oh.- Fece Naruto.

Dal viottolo uscì Hinata, che si stava masticando un'altra chewing-gum: -Avanti, Lee, non ti facevo così pappamolle!- poi notò Naruto: -Naruto-kun! Eccoti qua! Allora finalmente ti deciderai a sposarmi!-.

-Eek!- Sobbalzò Naruto: -Spo-sposarti?-.

Rock Lee approfittò della distrazione di Hinata per sgattaiolare via.

-Toh, ciao Kiba.- Solo allora Hinata si era accorta del compagno.

Kiba piegò la testa di lato: -Hinata? Ma sei proprio tu?-.

Hinata sputò a terra la gomma: -Sì. Problemi?-.

Akamaru le si avvicinò, abbaiandole contro: quella non era Hinata, non era la sua compagna!

-E sta buono!- Hinata gli tirò un calcio, e Akamaru indietreggiò uggiolando: -Stupido cane!-.

-Ehi!- Kiba ringhiò contro la ragazza: -Che ti prende?!-.

Hinata lo ignorò: -Allora, Naruto?-.

Naruto indietreggiò: -Ehm... io... aiuto!- scappò via.

-Bastardo!- Hinata fece per seguirlo, ma fu bloccata da Kiba.

-Hinata!- Kiba abbassò lo sguardo, cupo: -Non so cos'hai, ma...-.

Con un pugno, Hinata lo fece volare via.

-Che cretino!- Commentò la ragazza: -Naruto! Ora non mi scappi!- e si gettò all'inseguimento.

Naruto guardò l'amico volare sopra di lui: -O.O Cavolo!- e accelerò il passo.

Anche Hinata però sprintò.

Si inseguirono per qualche minuto, poi Naruto entrò nel parco.

Hinata ora era spaventosamente vicina: -NARUTO! SEI MIO!-.

Naruto svoltò l'angolo: “Sono finito!”.

Una mano lo prese dall'alto e lo sollevò, nascondendolo in un albero.

Naruto alzò lo sguardo; Shikamaru gli fece cenno di stare zitto.

Hinata si fermò sotto l'albero. Si guardò attorno, e con un pugno quasi sradicò la pianta. Naruto dovette tenersi a ramo per non cadere.

-Merda!- Esclamò la kunoichi: -Naruto! Se non ti avrò io, non ti avrà nessun'altra!- e corse via.

Quando si fu allontanata, Naruto e Shikamaru scesero dall'albero.

-Uff!- Sospirò Naruto: -Grazie, Shika, dattebayo!-.

Shikamaru guardò nella direzione in cui era corsa la ragazza: -Non ci impiegherà molto a capire che l'abbiamo fregata. Andiamocene.-.

Shikamaru e Naruto scomparvero. Pochi secondi dopo, Hinata ripassò sotto l'albero. Stavolta il pugno lo sradicò sul serio.

In un altro punto del Villaggio...

Shikamaru e Naruto si fermarono in mezzo alla stradina.

-Dì un po', Shikamaru,- Disse Naruto: -perché eri su quell'albero?-.

-Ieri sera- Fece Shika: -ho visto delle cose che mi hanno turbato...-.

-Ah, sì?- Chiese Naruto: -Che cosa?-.

-Vedi,- Rispose Shikamaru: -ero andato ad un'importante riunione della Foglia, e tornando a casa, ho visto una scena curiosa: passavo per la Via Quarto Hokage, e ho visto Hinata, che era stata accerchiata da tre ragazzacci; l'avevano pure attaccata. Stavo per intervenire, ma...-.

La sera prima...

Il capo colpì Hinata con la catena.

Come l'arma toccò la ragazza, però, lei la afferrò e ribaltò il teppista.

Il ragazzo cadde pesantemente a terra.

Hinata rise divertita; ritrasse la catena, e il ragazzo, che ancora la reggeva, fu tirato verso di lei. Hinata lo stordì con un calcio.

-Ehi!- Il ciccione si avventò su Hinata, brandendo il bastone. Con un pugno, però, lei spaccò l'arma. La ragazza iniziò a colpire il nemico a suon di cazzotti. Alla fine, lo prese per la testa e, alzato il ginocchio, ce la sbatté violentemente. Il teppista svenne.

Il ragazzo alto sgranò gli occhi, incredulo. Prese un coltello dalla cintura e lo lanciò contro l'avversaria, mirando alla testa: non aveva mai sbagliato un colpo, e infatti era soprannominato “Jack-mille-coltelli”.

Hinata, alzato un braccio, bloccò il coltello con le dita.

Il ragazzo, incredulo, provò a lanciarne un altro, ma incrociò lo sguardo della ragazza, e si bloccò.

I suoi occhi erano bianchi e, attorno a essi, erano affiorate alcune vene. Uno sguardo assassino le attraversava il viso. E anche una grande esperienza nel far soffrire le persone.

Il ragazzo alto decise di scappare, e, giratosi, corse verso un vicolo (quello in cui c'era Shikamaru): se l'avesse raggiunto, sarebbe stato salvo.

Hinata, però, aveva altre idee: caricò il braccio e gettò il coltello contro l'avversario, colpendolo alla schiena.

Il ragazzo cadde a terra, dolorante, a due passi di distanza dal viottolo.

Hinata ridacchiò e si girò.

Individuò il capo che stava gattonando via.

Hinata lo afferrò per la gamba: -Dove credi di andare?-.

Il ragazzo si voltò, supplicante: -Ti prego! Non farmi del male!- chiese.

Hinata lo sollevò di peso: -Imparerai- disse: -a non metterti contro di me.-.

Iniziò a sbattergli la testa contro la parete, una due, dieci volte. Sempre ridendo.

Alla ventesima, Hinata ebbe un capogiro e si mise una mano sugli occhi. Quando la tolse, aveva disattivato il Byakugan.

Hinata si guardò intorno, confusa: -Ma cosa...-.

Adesso...

-...E poi è scappata via.- Finì Shikamaru.

-E perché non l'hai fermata?- Chiese Naruto.

-Non mi pareva una buona idea mettermi di mezzo...- Rispose Shikamaru: -E poi, non appena se n'è andata, ho chiamato i soccorsi per quei tre tizi. Ovviamente ho cancellato loro la memoria con un jutsu.-.

-E ora che facciamo?- Domandò Naruto.

Shikamaru si guardò intorno, nervoso: -Dobbiamo capire cosa le è successo senza che lei ci ammazzi. Una vera seccatura...-.

-Kiba ha detto che lui non ne sa niente, dattebayo.- Lo informò Naruto.

-Deve esserle successo dopo aver incontrato Kiba e prima di... beh, è chiaro.- Constatò Shika: -Forse però, c'è un'altra possibilità...-.

-Quale?- Fece Naruto.

-Seguimi!- Shikamaru si allontanò.

-Ehi, aspettami!- Naruto gli corse dietro.

Intanto, in un vicolo...

I due ragazzini si avvicinarono al cassonetto.

-Vediamo cosa c'è qui dentro...- Il primo si mise a frugare.

L'altro sbuffò: -Ma se non c'è mai...-.

-Un cadavere!- Urlò spaventato il primo.

-Come?- L'altro si avvicinò. Nel cassonetto, in mezzo ai rifiuti, c'era un ragazzo di circa sedici anni, che teneva gli occhi chiusi.

-Cosa facciamo?- Chiese tremante il primo.

Il secondo toccò il naso del morto. Nessuna reazione.

-Forse è...-.

Il ragazzo spalancò gli occhi.

-AAAAAAAAAA!- I due ragazzini corsero via.

Kiba si rialzò furioso: -Hinata! Questa me la paghi cara!-.

-Wof! Wof!- Dalla strada spuntò Akamaru, che corse dal padrone.

Kiba si abbassò e gli grattò la testa: -Come stai, Akamaru? Non preoccuparti! Hinata o no, io...-.

In quella, arrivò Rock Lee.

-Dove stai andando, Aka...- Lee notò Kiba: -Kiba-kun! Ma che è successo ha Hinata?- poi sentì l'odore di Kiba: -Bleah! Che è successo a te?-.

-Rock Lee! Ci sei anche tu! Bene!- Esclamò felice Kiba: -Mi sarai utile...-.

-Per fare cosa?- Gli chiese Lee.

Kiba batté i pugni: -Per picchiare Hinata!-.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Jashin99