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Autore: Mary_Potter    24/09/2015    2 recensioni
Un pazzo furioso di nome Pitch Black vuole conquistare la Terra. La considera troppo gioiosa e vuole portare tenebre e paura. Per sconfiggerlo ci vogliono una squadra di ragazzi forti, coraggiosi e pronti a tutto. Ce la faranno Merida, Rapunzel, Hiccup, Astrid, Elsa, Anna e Hiro a distruggerlo?
(Le critiche sono molto bene accette, mi aiutano a migliorare)
Genere: Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hiccup Horrendous Haddock III, Jack Frost, Merida, Rapunzel
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3°

Li portò tutti in una stanza completamente vuota. Al contrario di tutte le altre stanze del quartier generale, era tutta bianca, con una parete di vetro per vedere dall’altra parte. Non aveva quell’aria di festa di tutte le altre stanze, metteva addirittura un po’ di tristezza.
-Dunque- cominciò a spiegare Calmoniglio –Vi starete chiedendo che posto è questo. Allora, voi avete bisogno più che di armature, di oggetti utili, a meno che non li abbiate già. In questa stanza vi allenerete, ma prima dovete darmi una dimostrazione dei vostri potenziamenti. A coppie. Barton e Romanoff, i gemelli, Rogers e Astrid. Banner, devi vedere di cosa sono capaci questi ragazzi e capire cosa serve loro, cose del genere tute speciali, armi e robe varie. Stark, se hai bisogno di fare qualcosa la tua armatura, fai pure, abbiamo tutto ciò che potrebbe servirti.
-Io sono a posto così, grazie- rispose Jack.
-Adesso, Rapunzel, Merida, restate qui. Tutti gli altri, mi seguano.
Dall’altra parte c’era un computer su una scrivania.
-Che dobbiamo fare?-chiese Rapunzel a Calmoniglio.
-Cosa sapete fare?-rispose lui.
-Combattere, principalmente- disse Merida.
-Che aspettate, allora?
-Tra di noi?
-Prova a guardarti intorno, se ci fai caso ci sono due manichini.
-Dobbiamo picchiare dei manichini?
-Avete a disposizione anche arco, frecce e pistole.
-Io dovrei cambiarmi- disse Rapunzel uscendo dalla stanza e tornando poco dopo con una maglia aderente, un paio di leggings e i capelli raccolti in una treccia. Era più idoneo a combattere di quanto non lo fosse un vestito a fiori.
La bionda prese le pistole e sparò alcuni colpi contro il collo e la testa del manichino, poi con un calcio girato lo colpì sul petto, poi con le gambe gli prese il collo e lo buttò a terra, poi prese a pugni la faccia del manichino, e torse il collo come se lo uccidesse.
La rossa, invece, prese l’arco e una freccia e la scoccò su una spalla del manichino, poi gli diede una gomitata sul collo e ficcò un’altra freccia nel fianco. Poi con l’arco gliene lanciò una al centro esatto del collo.
-Però, sarebbe davvero una gran figata se le frecce potessero esplodere- commentò Merida.
-Molto bene. Togliete le frecce e rimettete i manichini a posto. Maximoff, tocca a voi.
Le due ragazze uscirono, lasciando entrare i gemelli.
-Potete usare le stesse cose che hanno usato loro- disse Calmoniglio.
-Non servono, solo i manichini- gli rispose Elsa.
La ragazza cominciò a muovere le dita, in maniera quasi nervosa. La luce che usciva le dalle mani era rossa, come anche gli occhi della bionda. Il manichino si sollevò di pochi centimetri. Poi,  incrociò le mani di scatto, e il manichino esplose dall’interno.
Hiccup, intanto, non si vedeva più. Circa due minuti dopo, ricomparve, ma con un fiatone spaventoso.
-Dov’eri?- gli chiese Merida.
-Io…ho…appena fatto…il giro…del… del mondo…
-Oh Dio- commentò Anna.
-Sai di essere arrivato alla velocità del suono?- gli disse Hiro, sbalordito.
-Come…come fai a saperlo?- domandò Hiccup.
-Ho posizionato un sensore per vedere quanto sei veloce, e quando ci sei passato vicino, me lo ha comunicato.
-Una specie di autovelox?
-Sì, una specie.
-Credetemi se vi dico che sono stupito quanto voi.
-Ogni telegiornale del pianeta parla di una saetta blu che ha fatto il giro di alcune città. Si chiedono che cosa possa essere- disse Jack, guardando il suo cellulare.
-Ehm, nel caso non ve ne foste accorti, ma c’è qualcuno che ha appena fatto esplodere letteralmente un manichino muovendo le dita- li interruppe Rapunzel, riferendosi a Elsa.
-Caspita, voi due siete davvero fortissimi- disse Astrid.
I due gemelli sorrisero.
-Io so anche leggere la mente delle persone- continuò Elsa.
-Allora dimmi a che cosa sto pensando- le disse Jack.
La ragazza chiuse gli occhi, concentrandosi.
-JACK!- esclamò poco dopo, mentre il ragazzo scoppiava a ridere.
-A che cosa ha pensato quell’idiota?- chiese Merida.
-Meglio non dirlo.
-Ha pensato a qualcosa di estremamente sconcio, vero?
-Oh, sì.
-Perfetto, adesso tocca ad Astrid e a Rogers- interruppe tutto Calmoniglio.
Le due ragazze entrarono.
C’era un altro manichino al posto di quello distrutto.
Astrid richiamò alcuni fulmini col suo martello, e li scatenò conto il manichino, che venne polverizzato, mentre Anna prese a pugni il manichino, e alla fine, con un pugno più forte degli altri, lo buttò a terra, rompendolo.
-Davvero niente male- commentò Calmoniglio alla fine -Adesso...
Non fece in tempo a finire la frase che il pavimento si riempì di polvere nera, che sembrava avere una vita propria. Poi si sentì una risata terrificante.
-Oh, che cosa carina, otto persone che non si erano mai incontrate prima riunite per fare degli stupidi giochetti…- disse la voce che aveva riso.
I ragazzi si guardarono tra loro.
-Ma vediamo chi c’è… No, c’è Jack Stark, il genio miliardario playboy filantropo di New York! Sono onorato di conoscerti. Poi c’è Rapunzel Romanoff, la ex-assassina russa. Beh, ovviamente c’è Merida Barton, Legolas dei giorni nostri. E non poteva mancare Hiro Banner, l’incredibile Hulk. Ma c’è anche la leggenda vivente Anna Rogers! Quel siero ha funzionato alla grande, devo dire. E i gemelli Maximoff! Siete molto cambiati dall’ultima volta che ci siamo visti, lo sapete? Quanto a te, biondina, sono desolato, ma non credo di averti mai vista.
-Chi sei?- lo interruppe Anna.
-Fatti vedere- continuò Elsa
Rise di nuovo. Dalla polvere che aveva inondato il pavimento uscì una figura nera, che pian piano andò trasformandosi in un uomo. La sua pelle era grigia e i capelli neri erano tirati all’indietro. Aveva un ghigno malevolo dipinto sul volto.
-Io sono Pitch Black, ma molti di voi mi conosceranno come l’Uomo Nero.
-Aspetta, tu sei quello che vuole distruggere la Terra?- chiese Hiccup.
-Sapete, il vostro patetico mondo ha bisogno di un po’ di distruzione. È vomitevolmente felice.
-Guarda che qui l’unica cosa vomitevole sei tu- disse Jack. Era fastidioso, certo, ma aveva coraggio da vendere, bisogna ammetterlo.
-Io? Prova a guardarti intorno. Ci sono cose che ai miei occhi risultano insopportabili, come il Natale, la Pasqua, il Capodanno, sono tutte occasioni troppo gioiose per essere anche soltanto viste!
-Le guerre, le epidemie, la povertà… Quelle sono cose vomitevoli, e la causa dell’infelicità di moltissime persone- intervenne Hiro. I suoi occhi avevano assunto una tonalità di verde che non gli apparteneva.
-Beh, queste sono piccole cose per cui varrebbe la pena risparmiare il vostro mondo.
-Certo che tu non sai cosa piace alla gente che abita questo mondo, vero?- continuò Astrid.
La discussione venne interrotta da un verso che sembrava quasi animalesco.
-Oh porca…
-Mer!
Hiro si era trasformato in Hulk. A quel punto, Jack richiamò la sua armatura, e Anna prese lo scudo, mentre Merida corse a prendere l’arco e delle frecce, mentre lanciò a Rapunzel le due pistole cariche. Calmoniglio tenne pronti i suoi boomerang.
-Oh, molto bene, adesso sì che si ragiona…- bisbigliò Pitch. Sempre dalla polvere nera, si sollevò un enorme branco di stalloni neri, scheletrici, con gli occhi gialli.
-Divertitevi con i mei Incubi.
Poi, se ne andò con una risata.
Hiccup sparì in un lampo blu. Ogni volta che passava vicino ad uno dei cavalli, questo si disintegrava. Intanto Elsa cominciò a sparare luce rossa verso gli incubi, che si sbriciolavano. Anna ogni volta che si avvicinava uno, lo bloccava con lo scudo, poi con un pugno lo rispediva nel letto nero. Astrid li fulminava (letteralmente) o li colpiva con il suo martello. Hiro, ormai Hulk, li prendeva a pugni, li spezzava. Jack sparava mini-missili a ogni cavallo che gli si parava davanti. Marida tirava frecce ad ogni cosa nera in movimento, mentre Rapunzel sparava a tutti gli stalloni.
Elsa vide che gli incubi stavano diventando troppi, così si concentrò al massimo e sprigionò tutti i suoi poteri. Tutti gli incubi si immobilizzarono. Come aveva fatto col manichino, incrociò le mani di scatto ed esplosero. Poi, la ragazza svenne. Il fratello arrivò appena in tempo per non farle sbattere la testa.
-Ok, ma ora come facciamo a calmare Hulk?- chiese Jack.
-Ho un’idea- disse Hiccup.
 Posò la testa della sorella su un giubbotto ripiegato come fosse un cuscino, si alzò e si avvicinò a Hulk. Tese una mano col palmo aperto verso di lui. La guardò con un’aria diffidente, ma poi avvicinò la sua a quella del ragazzo. Dopo cominciò a rimpicciolire, dimenandosi, ma ritornò Hiro.
-Scu-scusatemi, i-io non volevo che succedesse, ma n-non so…
-Hey, calmo- gli disse Jack –Sei stato di grande aiuto, davvero.
-Va… Va bene.
-Ragazzi, io vado a dire a Nord quello che è successo, Merida e Rapunzel, fate vedere le stanze agli altri- disse Calmoniglio, per poi dileguarsi tra i corridoi peni di polvere nera.

-Bene- disse Rapunzel quando arrivarono davanti a un corridoio con cinque porte per lato – le stanze sono doppie, quindi dobbiamo decidere con chi stare. Io proporrei: i gemelli, Hiro e Jack, io e Anna e Merida e Astrid. D’accordo?
-Per me va bene.
-Sì, ci può stare.
-Ok.
Così ognuno si avviò nella propria stanza per darsi una ripulita.

-Facciamo un riepilogo della situazione: siamo stati chiamati per sconfiggere un tipo che si chiama Nero Pece*, il quale vuole polverizzare la Terra, andiamo ad allenarci, il tipo ci attacca, Hiro diventa Hulk, lo sconfiggiamo, Elsa sviene e sono le sette del mattino. Nulla di tutto questo ha senso- disse più tardi Hiccup a colazione.
-Beh, nemmeno noi abbiamo senso. Una ragazza con una mira così assurda che anche bendata fa centro perfetto, un genio davvero stupido con una potentissima armatura, un ragazzo che se gli girano diventa enorme e verde, una semidea con un martello che richiama fulmini e che può impugnare solo lei, una ragazza che è rimasta in un blocco di ghiaccio per settant’anni, un’altra che con una luce rossa distrugge tutto e un ragazzo che va oltre la velocita del suono. Ti sembra che quadri qualcosa?- disse Rapunzel, per poi addentare una fetta di pane con philadelphia e marmellata.
-No. Ma perché proprio noi? Ci sono un sacco di altre persone potenziate nel mondo!- disse Merida, masticando un biscotto.
-C’è Reed Richards. Andavamo alle elementari insieme- disse Jack, con un bicchiere di latte in mano.
-Non importa perché siamo stati scelti noi. Importa cosa faremo da questo momento in poi- disse Elsa, che si era ripresa e aveva in mano una tazza di latte macchiato bollente.
-Ma se non fossimo all’altezza? E se la Terra venisse distrutta?- disse Hiro, che beveva una camomilla.
-Se non riusciremo a salvare questo mondo sta pur certo che lo vendicheremo- gli diede coraggio Astrid.
-E poi abbiamo resistito a molte cose. Io sono sopravvissuta per anni nel ghiaccio, tu a un’esposizione a delle radiazioni gamma, se non ricordo male i gemelli e Rapunzel alle bombe, Merida a Rapunzel e viceversa, Astrid a una guerra contro i giganti di ghiaccio, Jack ha delle schegge che vogliono conficcarsi nel suo cuore. Insomma, siamo forti! Ce la faremo!- dove Anna trovasse tutto quell’ottimismo era un mistero, ma lo trasmise anche agli altri.
-Bene… Dov’eravamo rimasti col gioco della bottiglia?

 

 

 

 


*significato italiano di Pitch Black

Note Autrice
One last time I need to be the one who takes you home
One more time I promise after thet I’ll let you go…

Ciao!!!! Sono tornata con un nuovo capitolo ancora più eccitante ed ancora più nonsocosadire  corto dell’altro! Però, sul serio, è davvero corto. Sorry...
È arrivato Pitch! Elsa è fortissima! Anna è troppo ottimista! Hiccup e Elsa sono dolciosi! Basta a fare queste frasette col punto esclamativo alla fine!
No, sul serio, basta. Sono mezza sclerata perché il mio Wi-Fi è andato in tilt. Non va più. Di nuovo.
Anyway, domani usciamo due ore prima! Niente musica! Wiiiii!
Ho sonno. Ma per scrivere qualcosa c’è sempre tempo.
Bene, ditemi in una recensioncina che cosa ne pensate di questo capitolo e quel è la canzone che ho scritto sopra! Vi prego RECENSITEEEEE!!!!!!!!!!!
Ci si vede al prossimo capitolo!
Mary_Potter

   
 
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