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Autore: TheDevil    25/09/2015    2 recensioni
Jacques Offenbach, Gerard Fernandez, Meldy Milkovich e Ultear Milkovich hanno un solo scopo, trovare e uccidere Zeref e ogni anno ai grandi giochi c'è una magia che lo ricorda molto... Nel frattempo Viviane ha quattro anni e comincia ad utilizzare la sua magia.
E quando devi fare una scelta tra ciò che è giusto e ciò che vuoi... Come ti comporteresti?
Storia appartenente alla serie Offenabach Chronichles
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Luxus Dreher, Nuovo personaggio, Ultear
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Offenbach's Chronicle'
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Allora vi introduco dicendovi che anche se non ho finito quella storia “Sette anni di vuoto” perché ho ancora alcuni dettagli da mettere a posto e non riesco a trovare la quadratura del cerchio… Allora devo annunciarvi che probabilmente tra poco più di un mese comincerò un nuovo capitolo della mia Storia, quella che vivo in prima persona, perciò probabilmente Jacques dovrà essere riposto in un cassetto, e anche se non lo abbandonerò del tutto, potrebbero passare mesi tra un aggiornamento e l’altro… Però prima che accada voglio andare avanti il più possibile e per questo oggi comincio una nuova storia… Ricoprirà tutti i Dai Matou Embou e la Battaglia con i Draghi… Inizia lo spettacolo
 
Prologo
 
-Maledizione- urlò il mago dai capelli blu lanciando dall’altro lato della stanza la sua borraccia, rompendola in mille pezzi per poi camminare veloce fuori dalla stanza.
Aveva mancato per poco un secondo uomo, dai capelli mori e dagli occhi azzurri che a quello scatto di rabbia non fece una piega ma si limitò ad alzare le spalle, come a minimizzare il fatto che quell’idiota del suo testimone di nozze avesse rischiato di spaccargli la testa.
Si trovavano in quel momento in una grotta che avevano usato come rifugio, c’erano il mago dai lunghi capelli blu, due donne, una mora e l’altra rosata che parlottavano a bassa voce e in un angolo completamente fuori dal quadretto che si era creato, una bambina giocava con una bambola ma adesso il suo sguardo vagava dall’uomo alla donna come a farsi spiegare qualcosa, ma entrambi la ignorarono, finché quella si alzò e andò a tirare la mano dell’uomo.
-Papà, cosa ha zio Gerard?- chiese la piccola dopo aver attratto l’attenzione dell’uomo, che la guardò sorridendo per poi accarezzarle i capelli mori, anche se lo sguardo corrucciato della piccola che evidentemente non capiva la situazione lo fece sogghignare.
Viviane aveva ormai compiuto quattro anni ed era una bambina allegra e solare, molto curiosa riguardo al mondo e con un insolito sesto senso, sebbene fosse così piccola, per le relazioni tra le persone.
-Piccola, allo zio manca una persona molto importante- disse Meledy che era anche quella che dava più spiegazioni alla bambina.
-Meredy, non devi per forza dirgli tutto- sospirò Jacques, pronto a sorbirsi l’interrogatorio della figlioletta.
-E dov’è questa persona?- chiese Viviane, facendo alzare gli occhi al cielo a Jacques.
-Non lo sappiamo tesoro- anche Ultear aveva deciso di intervenire nella conversazione, dando manforte a quello che era diventato suo marito e che gli aveva regalato quel bellissimo gioiello –ed è per questo che Gerard è così nervoso.
-Zio Gerard ha la fidanzata- rise la bambina con la sua risata argentina.
Jacques accarezzò i capelli di Viviane, non ponendosi il problema di come spiegare a Viviane il rapporto tra Gerard ed Erza, un rapporto che lui con la sua magia aveva reso ancora più difficile, congelando la maga dai capelli rossi, insieme a tutti gli altri, in una bolla temporale per sette anni, e Gerard non glielo aveva mai fatto pesare.
Ma adesso la cosa era diventata curiosa, aveva sentito che Fairy Tail si sarebbe iscritta ai Dai Matou Enbou per riportare in alto il nome della gilda e che quindi tutti erano partiti per allenarsi, e aveva seguito tutti nella loro destinazione finale, deciso a dargli una mano qualora fosse stato possibile, e di tutti aveva seguito i progressi, tranne di un gruppo che si sarebbe allenato vicino a un famoso resort in una delle località balneari più famose del Regno di Fiore…
E poi puff, semplicemente scomparsi nel nulla, e lo aveva scoperto solo perché due tipi col tatuaggio della gilda lo avevano riconosciuto mentre si aggirava nei pressi dell’hotel e gli avevano raccontato tutto.
Se ne erano perse le tracce, come se non fossero mai esistiti e tra loro c’era anche Erza, inutile dire che Gerard l’aveva presa malissimo.
Intanto Viviane continuava a parlare della fantomatica fidanzata di Gerard ed Ultear continuava a rispondergli paziente, anche se in quei casi la mostriciattola diventava davvero troppo curiosa, chissà perché gli ricordava qualcuno.
Mentre però parlavano nella grotta che Crime Sorciere usava come rifugio, fu Gerard a rientrare, questa volta sorridendo e dicendo –Sono tornati- naturalmente non ci fu bisogno di specificare chi.
 
-Mi pare che il luogo sia questo- disse Erza che camminava davanti a tutti, erano giunti al bosco dopo essere tornati dalla cena offerta dagli spiriti stellari e avevano ricevuto un messaggio, portatogli da un piccione viaggiatore, un modo inconsueto di portare messaggi.
-Uff non c’è nessuno, sarà stato uno stupido scherzo- si lamentò Gray, subito dietro Erza, guardando il limitare del bosco oltre lo strapiombo, su cui si intravedevano le rovine di un ponte distrutto.
-Ma come nessuno scontro?- si lamentò Natsu.
-Beh meglio così- sospirò Lucy, poco desiderosa di entrare in una battaglia, ma appena finito di parlare, il ponte cominciò a ricostruirsi, un chiaro invito a proseguire oltre lo strapiombo, ma ancora insicuri sul rischio che correvano attraversando quel ponte, Gray spinse avanti Natsu, in modo da utilizzarlo come cavia.
Il gruppo continuò a camminare per il sentiero nel bosco –Vieni fuori ovunque tu sia!- gridò Natsu.
-E se si tratta di un avversario forte, tanto meglio per il nostro addestramento- rincarò Erza.
-Credi che io sia abbastanza forte- disse una voce profonda, attirando su di sé e sul suo gruppo tutte le attenzioni dei maghi di Fairy Tail.
Al limitare della finestra cinque figure erano incappucciate in mantelli scuri da viaggio e parevano aspettarli in silenzio, una delle cinque figure era in braccio a un’altra, sicuramente un infante.
La voce era conosciuta, ma veniva dal secondo del gruppo, mentre il primo si toglieva il cappuccio, mostrando i suoi capelli blu e il tatuaggio sul volto.
-Non sei cambiata Erza- disse Gerard con dolcezza, poi riprese –Credo che tu abbia già saputo della mia fuga, anche se non ne avevo intenzione.
-Siamo stati noi a farlo evadere- disse Ultear, la donna che stava alle sue spalle
-Noi? In realtà ho fatto tutto io- disse Jacques, mostrando anche il suo volto, mentre Meredy sorrideva alle spalle di tutti, Jacques scoprì anche il volto della piccola che gli stava in braccio, con il viso nascosto nell’incavo del suo collo.
-Abbiamo fondato una gilda indipendente per riscattare i nostri peccati- spiegò Ultear –Crime Sorciere-.
-Ho sentito parlare di voi- disse il grassone del gruppo di Fairy Tail –Voi siete la gilda che ha sbaragliato negli ultimi anni tutte quelle gilde oscure.
Le presentazioni continuarono ancora per un po, mentre Viviane cominciava a mostrare interesse per i ragazzi che avevano di fronte, soprattutto per Erza, pareva che i suoi capelli rossi e lo sguardo deciso fossero una calamita per la bambina.
-Ma non siamo venuti qui per presentarci- spiegò Ultea.
-Ogni anno quando si svolgono i Giochi percepiamo un’immensa forza magica, simile a quella di Zeref, vogliamo che indaghiate a fondo sulla faccenda- spiegò Jacques, tenendo a bada la bambina.
-Naturalmente non lo faremo gratis, con la mia “arca del tempo” potrò alzare le vostre abilità- disse e allo sguardo incuriosito di tutti si lanciò nello spiegare in parole povere cosa fosse Second Origin a tutti.
Alla fine della spiegazione però Natsu si lanciò ad abbracciare Ultear, ringraziandola, ma non riuscì a stringerla, a causa della scarpa lanciatagli da Jacques giusto in fronte.
-Ehi non ti avvicinare a mia moglie- disse.
-Non ci credo è geloso?!?- dissero due delle ragazze del gruppo all’unisono.
-Ah non parliamone- sospirò Ultear.
-Non è colpa mia, potresti anche metterti un abito più coprente per combattere invece che quel coso- disse Jacques, riferendosi al bosy che copriva Ultear.
Cominciarono la sessione Second Origin, con Natsu che a terra si dimenava dal dolore, mentre Gray e Lucy commentavano quello che vedevano –Sicuri che vada tutto bene?- chiese Gray, mentre Natsu rantolava.
-Si- rispose Jacques –il dolore è l’unico modo-.
Non era vero, anche la disperazione poteva essere causa dello sbloccare Second Origin, ma quella era una condizione naturale e l’unico modo che Ultear aveva trovato per sostituire al senso di angoscia era stato il dolore: perdere la cognizione di sé e reagire, questo era il vero modo per sbloccare Second Origin.
Jacques guardò Viviane che giocava a rincorrere Happy, e si divertivano un mondo, solo che alla fine Happy usò le sue ali per sfuggire alla bambina, solo che lei lo guardò per un attimo, per poi dal nulla creare a sua volta ali di candide piume bianche e portare il gioco nell’aria.
Tutti coloro che non erano abituati allo spettacolo rimasero a bocca aperta e Lucy si avvicinò a Jacques, chiedendogli: -Usa già la magia?-.
-E’ un talento naturale, non ho dovuto insegnarle nulla- ghignò Jacques.
-E’ davvero una bambina bellissima, assomiglia tanto alla mamma- disse Wendy, anche lei attratta dalla figura di Jacques, il quale sorrise.
Non potevano sapere che Jacques stava seguendo grazie a un collegamento sensoriale di Meredy, una conversazione tra Gerard e Erza che si erano staccati dal gruppo e adesso erano molto vicini, non potè quasi reprimere una risata di gioia e poi uno sbuffo di impazienza, seguito dall’incredulità.
-Scemo, scemo, scemo, scemo, scemo- ripeteva Ultear, anche lei a spiare quella conversazione di Gerard, che poveretto non sapeva a cosa andava incontro appena avrebbero trovato qualche secondo per parlare tra di loro.
Mentre Ultear somministrava a tutti la loro dose di Arc of Time e tutti rantolavano dal dolore si fece sera e con essa il momento di tornare a casa.
Erano davanti a una casetta dove tutti i membri di fairy tail urlavano in preda al dolore, tranne Erza che non aveva risentito di nessun danno da Second Origin e adesso se ne stava davanti casa e si salutavano.
-Ci rivederemo Erza- disse Gerard voltandogli le spalle, seguito da Meredy e Ultear.
-Salutami quella testa di legno di Laxus- disse Jacques, sorreggendo Viviane che nel frattempo si era addormentata, per poi raggiungere i compagni, dove era già cominciata la tirata nei confronti di Gerard.
Jacques sogghignò, magari potevano anche essere dei ricercati ma almeno si divertivano parecchio.   
 
  
   
   
 
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