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Autore: Misuzu    25/09/2015    2 recensioni
E se Naruto, in realtà, fosse stato una ragazza di nome Ayame? E se la storia non andasse davvero come la conoscete?
Tutto ciò che so è che sono fiera di loro, delle persona che mi hanno fatto nascere. [...] Sola? Non direi proprio! Ho incontrato un sacco di persone che mi vogliono bene e le proteggerò per sempre, è una promessa
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Dopo aver eseguito i suoi compiti ed essere tornata al quartier generale, la ragazza sarebbe voluta rimanere sveglia, ma si addormentò, poggiandosi sul tavolo dove i Kage avevano precedentemente discusso. Nessuno la rimproverò, dato che tutti erano al di fuori della stanza, cercando di capire quale fosse il migliore modo di agire. Anche i damyo erano al sicuro nell’alloggio che era stato loro dato,  quindi non ci fu bisogno di preoccuparsi.
Dei vari Jinchuuriki, solo Gaara fu quello che si presentò in stanza. Dopo aver fatto un viaggio praticamente a vuoto, dato che i nemici non si erano presentati, aveva deciso di tornare alla base per sapere quali sarebbero stati gli ordini successivi. Ovviamente, rimase sorpreso dallo scoprire che la ragazza fosse proprio lì. Le si avvicinò e, guardandola, sorrise, accarezzandole poi delicatamente i capelli. Ma, proprio con quel gesto, i ricordi che la ragazza aveva recuperato entrarono in qualche modo in contatto con lui, lasciandolo alquanto perplesso. E, poco dopo, la ragazza aprì gli occhi.
Mh? Gaara?” gli chiese, stropicciandosi piano gli occhi.
Scusami... ti ho svegliata” disse lui, sedendosi accanto alla ragazza, la quale scosse la testa e sorrise
Tranquillo... sono solo un po’ assonnata. Dimmi tutto? È successo qualcosa?” chiese lei con un sorriso e con la voce leggermente impastata dal sonno.
A me no... a te piuttosto?” chiese lui, fissandola negli occhi “Nulla di particolare” rispose lei, stiracchiandosi leggermente, per poi fissarlo.
Sbaglio o sei più loquace del solito oggi?” chiese, con fare leggermente stupito.
Ho sentito che hai combattuto direttamente sul fronte... e che hai salvato moltissimi ninja. E ho anche sentito che hai ricevuto delle dichiarazioni...” disse lui, fissandola e facendola arrossire lievemente
Dovevo pur attivarmi se voglio far realizzare il mio proposito, no? E per le dichiarazioni non hai nulla di cui preoccuparti, erano solo dei ninja che nemmeno conosco...” disse lei, per poi cercare di “attaccarlo” nella stessa maniera
"Io ho sentito che sei sceso in campo per andare in una compagnia... Ci sei andato per caso per trovare una ragazza?” chiese con un sorriso
Sì... ci sono andato per vedere te. Anche se non eri lì” disse lui, facendole sgranare gli occhi per la sorpresa, per poi vederli rattristarsi poco dopo. Prima che potesse dire qualcosa, però, il ragazzo prese il ciondolo che le aveva dato nella vita precedente e glielo fece vedere.
Te lo ricordi?” chiese, mostrandoglielo. A quelle vista, la ragazza rimase basita, iniziando a fissare il ciondolo e rigirandolo tra le mani “Io sì... ma tu piuttosto? Come fai? Insomma... non dovresti ricordare nulla” disse lei, stupita.
Ho ricordato tanto tempo fa, invece... e mi dispiace che le cose fra noi due non siano andate esattamente come l’altra volta... eccezione fatta per quello scontro. Onestamente non vorrei ripeterlo” disse lui, facendola sorridere un po’.  “Che intenzioni hai per questa guerra?” le chiese poi Gaara, mentre lei continuava a fissare il ciondolo, ricordando con sempre maggiore forza i sentimenti che nella vita precedente erano destinati a Gaara.
In che senso? Le mie intenzioni le sai già, no? La vittoria per noi e al contempo nessun morto!” rispose Ayame, cose se fosse la cosa più naturale del mondo
E saresti disposta a tutto per questo? Persino dare in cambio la tua vita?” le chiese il ragazzo. A quelle parole, Ayame iniziò a fissare per terra, mentre le sue mani giocavano ancora con il ciondolo
Mi sembra ovvio... questa deve essere l’ultima grande guerra ninja e deve sancire la fine di ogni contrasto... e se per fare tutto questo è necessaria la mia vita, la donerò davvero volentieri!” disse lei, fissando poi gli occhi di Gaara e perdendosi quasi in essi, mentre una strana morsa aveva iniziato ad attanagliarle lo stomaco. Generalmente, era una sensazione che provava solo con Itachi, e, invece, ora i vecchi sentimenti per Gaara non facevano altro che tormentarla. Se ci fosse stato Itachi, lì, al posto di Gaara, probabilmente non avrebbe esitato a baciarlo e a dirgli che sarebbe andato tutto bene, che non si sarebbe arresa facilmente. E, invece, non poté fare nulla se non osservare i lineamenti del ragazzo che, nella vita precedente, era stato il suo fidanzato.
Effettivamente, era difficile aprire bocca, dato che un sacco di emozioni continuavano a farsi beffe di lei, immobilizzandola. Principalmente, si sentiva in colpa di tante cose: di non essersi innamorata di lui, di essersi innamorata di Itachi, di non poter fare nulla ma, soprattutto, di aver strappato arbitrariamente il futuro di Gaara e di averlo modificato in una maniera così egoista, ridandogli lo stesso dolore che come Jinchuuriki aveva provato in altro modo.
Ma, a quella frase, il ragazzo prese il volto di Ayame fra le mani e la fissò negli occhi “Qualsiasi cosa tu voglia fare, devi dirla a me. Usa la mia di vita! Non oso immaginare un mondo senza di te, nemmeno per un secondo... e se tu dovessi morire, allora sappi che non esiterei un secondo ad uccidermi pur di seguirti! Preferisco vederti con quello lì, ma poterti vedere, anziché non poter fare più nulla!” disse lui con occhi sinceri.
Gaara... io davvero... non posso accettare. Già una volta ho deciso per gli altri, e non sono sicura di aver fatto la scelta giusta... non puoi chiedermi ora di rifarlo, e soprattutto suicidandoti!” disse lei, abbassando lo sguardo, prima di ritrovarsi le labbra del ragazzo sulle proprie. Inizialmente confusa, la poca razionalità rimasta riuscì a non farla rispondere al bacio, anche se la voglia di contraccambiare era tanta. Contemporaneamente, però, il sonno prese il sopravvento. Dopo che si fu staccato dal bacio, Gaara la prese in braccio delicatamente.
La collana...” disse lei, piano, mentre sentiva le forze venirle meno e l’impossibilità di stringere persino un oggetto piccolo come quello. Il ragazzo la prese e gliela mise al collo, per poi sussurrarle
Adesso ti porto a dormire... domani ne riparliamo”. E così fece. La portò nella piccola tenda che era stata allestita per i Jinchuuriki e la mise nel letto, coprendola e accarezzandole dolcemente la testa. E da lì non si mosse nemmeno per fare due passi e sgranchirsi le gambe.
A dire il vero, durante la notte, solo Minato entrò nella tenda, dato che non stava più riuscendo ad individuare la figlia e che ritrovò grazie al sigillo che le era riuscito a mettere per teletrasportarsi da lei nel caso in cui ne avesse avuto bisogno. Eppure, quando vide Gaara vicino, si tranquillizzò.
Si è addormentata?” chiese al ragazzo, il quale annuì in segno di assenso, senza smettere di accarezzare la testa della figlia dell’Hokage. “Dovresti andare a riposare anche tu... per Ayame ci penso io” disse Minato, vedendo il ragazzo scuotere la testa.
Non dormirei comunque, quindi preferisco passare il mio tempo con lei” disse Gaara , per poi vedere l’Hokage sorridere
Lo sai che è già fidanzata con Itachi... e sai anche che potrebbe arrabbiarsi se ti vedesse così con lei...” disse Minato
Tecnicamente non sto facendo nulla con lei, se non da guardia mentre dorme, e, comunque, non mi interessa. Non gliela lascerò così facilmente. In questi anni è stato agevolato dal fatto che abbiano vissuto praticamente insieme, ma ora vincerà chi avrà la meglio fra i due” disse lui, semplicemente, vedendo Minato sorridere.
Onestamente, finché Ayame è felice, non mi interessa chi sposerà. Però cercate di non farla soffrire, voi due, come avete già fatto qualche anno fa. Non è corretto nei suoi confronti, specialmente dato che per lei la cosa più importante siete voi” disse l’Hokage, per poi andarsene.
Giunto il giorno dopo, Gaara la scosse leggermente per farla svegliare. La ragazza, intontita, si alzò. “Che ore sono?” chiese, iniziando a stiracchiarsi per svegliarsi
L’ora che ti risvegli... dobbiamo andare alle nostre postazioni” disse lui, osservandola “D’accordo...” disse lei, stiracchiandosi, per poi seguirlo
Dove devo andare?” bisbigliò stanca
Dove dobbiamo andare, vorrai dire... siamo stati assegnati entrambi alla stessa unità, che è quella dell’attacco a lunga distanza. So che alcuni della squadra speciale sono stati fatti trasferire e da quello che mi è stato detto lì c’è anche Itachi” disse lui, per poi voltarsi e vedere la reazione della ragazza, cosa che non accadde. Questa si limitò semplicemente ad annuire ed iniziare ad avviarsi con passo calmo.
Non ne sei felice? Nessuno ti dirà nulla se ti mostri felice” disse il ragazzo, per poi vederla scuotere la testa
Non è quello... è solo che... spero di non distrarlo. Più ci penso, più immagino solo scenari orribili... non riesco a stare tranquilla” disse piano.
A quelle parole, Gaara le sorrise. “Ti proteggerò io per oggi, tranquilla.” Disse, con fare calmo
Non è questo il problema, Gaara. Io... giuro che cambierei unità se non avessi questo presentimento” disse, sfiorandosi la pancia, laddove vi era il simbolo del sigillo.
Già... è una sensazione orribile. Ma se non ci sbrighiamo, potresti non riuscire a portare a termine la tua missione, no?” chiese, vedendola annuire vigorosamente.
Andiamo a far vedere a quelli lì chi sono i veri Jinchuuriki” disse lei, per poi dirigersi verso la quarta divisione.
Lì, andò subito a parlare con il capo della divisioni, e gli disse che erano stati assegnati come i Junchuuriki di quella divisione e anticiparono che, se ci fosse stata la necessità, sarebbe intervenuto uno dei Kage.
Ehi Ayame! Sei qui per davvero?” le chiese una voce che riconobbe come quella di Deidara.
E tu che ci fai qui? Non mi dire che sei stato assegnato a quest’unità!” disse lei, stupita.
Sì... a dire il vero sarei dovuto andare a quello a corto raggio, ma c’era Yagura e i capi hanno detto che sarebbe stato meglio non metterci nella stessa unità” disse il bombarolo.
Chissà come mai...” pensò ironicamente la ragazza, ricordando il modo in cui il Jinchuuriki del tricoda si fosse svegliato qualche anno prima. Già non era una persona pacifica, farlo risvegliare con delle bombe non era per nulla stata una bella idea.
Mi fa piacere vedervi qui... sapete, dopo quello che è successo ieri sapere che con noi ci saranno anche i Jinchuuriki rialzerà il morale” disse Temari, arrivando da loro con un sorriso.
Temari!” disse la ragazza, allegra, dato che era più di un anno da quando l’aveva persa di vista.
Hai sempre il classico broncio eh, Gaara?” chiese la ragazza al fratello, vedendolo con aria indifferente. In quel momento Ayame avrebbe voluto chiederle qualcosa, forse prenderla in giro e riderci su, ma pensò che non era l’ambiente e il luogo adatto per farlo.
Immagino che abbiano fatto di tutto per mantenere le dieci code nei gruppi, vero?” chiese la ragazza, notando che Shikamaru si stesse avvicinando.
Credo che sia ovvio... per ora, solo il quinto Jinchuuriki è stato messo da solo nella squadra delle abilità speciali, o almeno in quello che ne resta dato che è stata smistata fra le altre quattro unità” disse Shikamaru.
Allora... Fuu e Yagura staranno nella stessa unità!” disse lei, stupita da quella novità così improvvisa.
A quelle parole, Gaara starnutì.
Possibile che anche tu ti possa raffreddare?” gli chiese Temari, stupita.
No... non credo. Credo sia Fuu che gliene sta dicendo quattro perché è lui che sta con me e non lei” disse Ayame, divertita, vedendo Gaara ulteriormente scocciato. Parlare da compagni in quella situazione che di lì a poco sarebbe diventata così preoccupante, non fece altro che far sorridere la ragazza.
Anche se, a dire il vero, aveva proprio azzeccato il problema. Nella terza unità, infatti, Fuu si stava lamentando con chiunque fosse in grado di ascoltarla “Ma possibile che io debba stare con lo gnomo mentre quello lì sta con Ayame? Già non siamo potute rimanere insieme per un sacco di tempo, adesso che siamo in guerra e siamo compagne di battaglia, ci ritroviamo in due campi da combattimento differenti... ma non è possibile! Mi sembra come se il destino si stesse prendendo gioco di me” disse lei, esasperata.
Magari lo sta facendo sul serio” rispose Yagura, per poi iniziare a schivare i colpi della ragazza.
Fuu-sama! Dovrebbe risparmiare le forze!” disse ad un certo punto un ninja, vedendola.
La guerra sta per iniziare e se non sopravvivi, non rivedrai più la tua amica. E poi sono sicuro che sfogare la tua rabbia su quelli che stanno arrivando renderà Ayame orgogliosa” disse Yagura. Sentendo quelle parole, la ragazza si calmò, sperando di poter entrare presto in azione.
Tornando alla quarta compagnia, data l’ancora apparente calma della situazione, Ayame non poté fare a meno di notare il braccio di un uomo con indumenti di Konoha e il ventaglio degli Uchiha. Sapendo la diffidenza naturale del clan, la ragazza pensò che un Uchiha, in quella situazione, potesse stare solo con un altro Uchiha. Si diresse quindi verso il ragazzo, notando però che stava parlando con un ninja di Iwa. “Magari in questa situazione sono cambiati anche loro” pensò lei, felice di quel pensiero ma anche rattristata del fatto che non potesse vedere la sua famiglia Uchiha preferita. Fece per tornare alla sua postazione, quando si scontrò con qualcuno.
Mi dispiace” disse, prima di alzare lo sguardo e vedere che era Itachi che, prontamente, le diede uno scappellotto sul copri fronte.
Cerca di vedere dove vai!” la rimproverò, per poi vederla sorridere.
Sai, non mi ero mai accorta che la divisa di Konoha ti stesse bene” gli disse con un sorriso, sollevata dal fatto di averlo trovato. “Se è per davvero un complimento, allora ti ringrazio” disse per poi prendere a tirarle le guance.
E ora cosha ho fatto?” chiese, cercando di liberarsi dalla “tecnica” del ragazzo.
Non lascerò che qualcuno prenda la tua testa, capito?” chiese lui, ripensando al discorso del giorno prima
Lo sho... ma non era queshto il punto del dishcorso!” si lamentò lei, quando il ragazzo le lasciò andare le guance e le sorrise “A proposito... come sta Fugaku-san?” chiese prontamente lei, preoccupata per la salute del padre del ragazzo.
Benissimo da quando l’hai curato, tranquilla...” disse, pronto poi a farle la proposta ma venendo nuovamente bloccato dalle coincidenze della battaglia.
Stanno arrivando... devo andare” disse lei.
Cosa? Ma sono ancora lontani e poi noi siamo qui” disse lui, stupito
Già... ma io ho una missione speciale, quindi devo affrontarli da sola... e sta tranquillo, non devo fare nulla di pericoloso” disse, vedendo il suo volto preoccupato.
Ma appena Itachi notò che stesse per andare via, l’afferrò e la baciò come poche volte aveva fatto “Ti amo” le disse, vedendola arrossire per poi andarsene.
Andò da Gaara, avvisandolo che il pericolo si stava avvicinando e lui annuì semplicemente. Si allontanarono di diversi metri da dove si trovava la squadra e andarono in punto dove non potessero essere visti. Poi il ragazzo compattò la sabbia sotto di sé e, dopo aver creato due piccole nubi di sabbia, si diresse verso il chakra nemico. Giunto a circa quattrocento metri in linea d’area, creò una formidabile onda di sabbia, con la quale cercò di travolgere i ninja.
Come hanno i Kage a sapere che qui ci sarebbero stati questo tipo di nemici?” chiese Gaara. Vi erano quattro persone, tra i quali l’ex Kazekage, particolarmente famoso per la sua polvere di piombo e l’ex Raikage, il quale era famoso per la sua velocità.
Quello non è il secondo Tsuchikage?” chiese ad un certo punto Ayame, vedendo un uomo tutto bendato che, rapidamente, apriva un varco fra la sabbia che era stata lanciata.
Già... è un bel problema” disse Gaara.
Noi due insieme possiamo occuparci di una persona per volta... e credo che l’ex Tsuchikage voglia affrontare nuovamente il suo allievo. Per quanto riguarda quell’altro, credo che dovremmo lasciarlo in mano al battaglione. Contatterò immediatamente il quartier generale” disse lei, prontamente.
Non ce n’è bisogno. A quanto pare abbiamo già l’alleato che ci serviva” disse Gaara, guardando dietro e vedendo l’anziano Tsuchikage arrivare in volo.
Come mai così mattutino? Pensavo non si sarebbe mosso se non dopo un avviso esplicito da parte nostra” disse la ragazza, un po’ stupita.
Diciamo che... il sesto senso mi ha suggerito di venire qui” disse lui, fissando i quattro uomini al di sotto con un sorriso sul volto; la gioia che dimostrava, a dire il vero, era un misto fra la gioia di poter vedere nuovamente il suo antico maestro e quella di poterlo affrontare, dopo una vita passata a chiedersi se avesse mai potuto essere forte come lo era lui.
Dite più semplicemente che la squadra di sensitivi vi ha avvisati” gli disse Gaara.
Taci moccioso!” si lamentò lo Tsuchikage, per poi rivolgersi alla ragazza “Potrai davvero indicare con precisione dove si trovano quei mostri che controllono i redivivi?” chiese lui, rivolgendo uno sguardo al Junchuuriki del Kyuubi.
Sì... ne sono sicura” disse lei, decidendo che avrebbe preso in considerazione il Raikage. Era certamente quello più veloce, e lei, quale figlia di lampo giallo di Konoha, non avrebbe mai permesso che un simile nemico si potesse confrontare con molti ninja inesperti come quelli che si trovavano in quella compagnia. Se avevano scelto di entrare in una compagnia dove lo scontro ravvicinato non era menzionato, vuol dire che in quel campo non erano propriamente portati. Inoltre aveva visto ninja poco più che bambini schierati in prima linea, ed un certo senso materno aveva fatto leva su di lei. Aveva visto perfettamente cosa avesse significato quella separazione per Kushina, sua madre, e immaginava che per quei piccoli ninja l’eccitazione per quella nuova avventura sarebbe scomparsa in seguito al terrore del ritrovarsi di fronte un nemico nemmeno lentamente paragonabile alle loro capacità.
Eh! Grande Kazekage! Un bel lavoro... oh! Ma quello è non Onoki, il tuo ex allievo? Certo che ne è passato di tempo se è così invecchiato!” disse l’ex Mizukage.
E’ un chiacchierone?” pensò la ragazza, osservando con fare incuriosito quell’essere dai modi così strani. Nonostante tutto, però, sapeva perfettamente che non era un ninja da sottovalutare: non solo ne percepiva il chackra, ma persino i suoi occhi sembravano mostrarle qualcosa. Tutto ciò che sapeva su quei ninja era dato da alcuni volumi che aveva letto e dalle informazioni che erano state date loro dai precedenti Kage. Sapeva, quindi, che il Mizukage si avvaleva principalmente dell’arte illusoria, e nessuna abilità era più adatta per smascherarla dello sharingan.
Gaara... rimettimi a terra, per favore” disse lei, continuando a mantenere lo sguardo fisso sul nemico.
Ma sappi bene una cosa... non ti azzardare a fare pazzie. Se lo farai, sai cosa ti attende, vero?” chiese lui.
Sei per caso diventato mio padre?” lo rimproverò la ragazza per poi sorridere “Non ho intenzione di farne, ma tu vedi di fidarti di me. Sono un Jinchuuriki, se mi facessi battere qui che diritto avrei di proseguire la guerra con voi?” disse lei, convincendolo apparentemente. Infatti, spostò la nuvola per terra e l’annullò.
Il secondo Mizukage, vedendo che i loro avversari avevano già scelto il nemico, ma che nessuno avrebbe continuato con lui, disse semplicemente “Dato che qui non c’è nessuno per me, andrò avanti. Magari riuscirò a divertirmi e ritornare dov’ero prima di perdere anche il controllo del mio corpo”. Poi continuò a camminare verso la divisione.
Va davvero bene così?” chiese lo Tsuchikage, vedendo il noto avversario del suo maestro andare verso i circa ventimila uomini dell’esercito alleato.
L’unione fa la forza, e comunque noi non potremmo affrontarli” rispose il rosso, pronto a iniziare il suo duello con quello che fu un suo predecessore.
Ehi voi... noi non possiamo controllare il nostro corpo. Appena ci attaccherete, risponderemo di conseguenza, quindi prestate parecchia attenzione!” disse il Terzo Kazekage “Anche se ammetto che l’idea di poter vedere cosa sono in grado di fare gli shinobi dopo diverse generazione dalla mia mi alletta parecchio. Quindi, non trattenetevi!” concluse il suo discorso.
Non ne abbiamo mai avuta l’intenzione” disse Gaara, per poi iniziare ad attaccare.
Nel frattempo, sul fronte della terza squadra, capitanata da Kakashi, era iniziata una lotta fra gli spadaccini della nebbia; anche nelle altre unità la guerra con le pedine di Orochimaru era iniziata.




Angolo dell'autrice: Scusate per il maxi ritardo! Credetimi, in questi due anni ho avuto un sacco da fare! Fra la scuola superiore prima e l'università dopo, il tempo per continuare come si deve questa fan fiction è stato pochissimo. Poi anche l'anime era parecchio indietro rispetto al manga, quindi ho voluto aspettare per poter continuare tutto e non fare a singhiozzo. A dire il vero, ora non garantisco la completa periodicità dei capitoli, ma almeno dovrei riuscire a farli (per la cronaca: ho più di 120 puntate di Naruto da recuperare u.u).
Prima di tutto, vorrei ringraziare 
SOUL OF KURAMA per la sua recensione! So che è passato più di un anno da quando ti ho risposto, ma in quel periodo non avevo proprio il tempo e la voglio di continuare con la visione di Naruto. Poi ringrazio tutte le persone che hanno inserito questa ff nelle seguite e che fino ad ora hanno atteso pazientemente il nuovo capitolo. Se tutto va bene, anche nel periodo universitario (e specialmente fino a Novembre), dovrei riuscire a scrivere abbastanza ^-^. Farò di tutto per metterci il minor tempo possibile! 
Grazie a tutti! :D 

 

  
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